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Le avventure di Theo

Theorganicguy

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Theo, non so se hai già esperienza di serra o no, ti ricordo cmq che li sotto devi fare doppia se non tripla attenzione per vedere i segni di eventuali attacchi di parassiti rispetto all'out pieno ed agire immediatamente.
Se hai tra le mani uno strain montano potresti anche giocarti una run invernale: lo tieni basso e compatto, tappetino riscaldante sotto al vaso, Gas Lantern Routine per la vege e a febbraio raccogli..... certo avrai delle nane ma vuoi mettere la soddisfazione? :party:

Ciao, Ciumba!

Sí, ho fatto qualche ciclo in serra e ho già avuto il piacere di incontrare il famigerato ragnetto rosso ;) Grazie dell'avvertimento :)
Zamaldelica x Kali China. 2018
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MD #3 è una specie di rambo! È ormai da una settimana in serra e non c'è ancora l'ombra di un parassita. Inoltre, gli insetti benefici (ragni, coleotteri, coccinelle ecc) l'hanno scelta come loro patria e la difendono con i denti! Tutto questo a dispetto del fatto che in serra ci sia un'altra pianta con i primi ragnetti già insediati!

Un ciclo in inverno? Inattuabile. Non solo le temperature invernali qui sono estremamente rigide (picchi di -15C di notte), il sole scarseggia e, essendo la serra rivolta verso la strada, qualche lampada attirerebbe attenzioni non desiderate.
Un ciclo primaverile con light dep? Lo sto pianificando ;)

Approfitto della questione per fare una domanda che mi sta arrovellando da qualche tempo:come mai una varietà coltivata in serra produce un prodotto finale di qualità significativamente più elevata rispetto che all'esterno? I pannelli sono addirittura UV-bloccanti, quindi non è nemmeno la luce più forte. Sono le temperature più fluttuanti o, generalmente, più elevate a stimolare la produzione di resine e infiorescenze?
Quando coltivo all'aperto, le infiorescenze vengono piuttosto bene, clima permettendo, ma quando faccio qualcosa in serra, la resina assume un aspetto davvero minaccioso. Quando mostro qualche infiorescenza di serra ai colleghi, pensano tutti che sia indoor!
 
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DocKush

Outsider In The Heart
ciao theo complimenti per tutto, davvero molto interessante.
per quanto ho potuto constatare nella serra si possono ottenere i migliori risultati in assoluto, dato che si può avere un controllo ambientale e nutrizionale simile all indoor, dove la pianta non è soggetta a pioggia, vento ed intemperie varie. tutto ciò senza rinunciare a tutta la potenza e la varietà di spettro della luce solare, con la quale nessuna lampada può reggere il confronto.


hai una grande fortuna ad avere una bella serra, fossi in te cercherei di sfruttarla al massimo ottenendo più raccolti in un anno, utilizzando come hai giustamente pensato l oscuramento meccanico, ma anche sfruttando l equinozio di primavera per poter far fiorire piante precedentemente fatte crescere durante l inverno.


continuo a seguire interessato, buon cultivo!
 

jbn.

Well-known member
che bella theo!!!!!!!!!!!la pianta sopra sono i semi che mi hai lasciato?????
ho avvisato a casa,appena arrivano butto a mollo....

ps:

per quello che ho notato stessi cloni indoor fatti out se l annata e` buona viene meglio out,resina maggiore e piu appiccicosa che indoor,aspetto piu marmoreo dei fiori un po come con alcuni led,odore meno intenso che indoor ma piu dolce ogni feno....
un mio parente mi diceva che out le pioggie rovinavano il prodotto e lo so` che la resina non e`dilavabile,forse in serra avviene un preservamento della resina ,hai umidita logicamente piu alta che out se non e`ventilata ma credo anche che dove abiti e`piu fresco....
delle piante dalle mie parti in serra chiusa adesso stanno peggio che out....faticano a vivere per le temp che si raggiungono in serra e perdono ogni odore in fio....da ottobre se piove sicuramente meglio in serra....
se dici cosi nelle tue zone avrai probabilmente temp giuste in serra o che magari non giuste affatto ahahah e buttano resina a go go....
 

Theorganicguy

Well-known member
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ciao theo complimenti per tutto, davvero molto interessante.
per quanto ho potuto constatare nella serra si possono ottenere i migliori risultati in assoluto, dato che si può avere un controllo ambientale e nutrizionale simile all indoor, dove la pianta non è soggetta a pioggia, vento ed intemperie varie. tutto ciò senza rinunciare a tutta la potenza e la varietà di spettro della luce solare, con la quale nessuna lampada può reggere il confronto.

hai una grande fortuna ad avere una bella serra, fossi in te cercherei di sfruttarla al massimo ottenendo più raccolti in un anno, utilizzando come hai giustamente pensato l oscuramento meccanico, ma anche sfruttando l equinozio di primavera per poter far fiorire piante precedentemente fatte crescere durante l inverno.
continuo a seguire interessato, buon cultivo!

Ciao, Doc :)

Ti ringrazio per i complimenti! È una serra spartana, ma fa il suo sporco lavoro.
Al momento non ho i mezzi per fare una light dep all'interno, soprattutto perché renderebbe necessario un impianto di ventilatori, che a sua volta richiederebbe cavi e quant'altro, finendo per dare un po' troppo nell'occhio. Pensavo di coprire qualche pianta con dei secchi e dar loro una partenza anticipata, intorno a fine giugno, con quel sole che cuoce le uova sulle pietre. Approfitto della pausa invernale per buttare giù qualche schema su come, dove e quando fare cosa.

che bella theo!!!!!!!!!!!la pianta sopra sono i semi che mi hai lasciato?????
ho avvisato a casa,appena arrivano butto a mollo....

ps:

per quello che ho notato stessi cloni indoor fatti out se l annata e` buona viene meglio out,resina maggiore e piu appiccicosa che indoor,aspetto piu marmoreo dei fiori un po come con alcuni led,odore meno intenso che indoor ma piu dolce ogni feno....
un mio parente mi diceva che out le pioggie rovinavano il prodotto e lo so` che la resina non e`dilavabile,forse in serra avviene un preservamento della resina ,hai umidita logicamente piu alta che out se non e`ventilata ma credo anche che dove abiti e`piu fresco....
delle piante dalle mie parti in serra chiusa adesso stanno peggio che out....faticano a vivere per le temp che si raggiungono in serra e perdono ogni odore in fio....da ottobre se piove sicuramente meglio in serra....
se dici cosi nelle tue zone avrai probabilmente temp giuste in serra o che magari non giuste affatto ahahah e buttano resina a go go....

Ciao, jbn.

Ne approfitto per rispondere anche a Doc

Sono d'accordo con il tuo conoscente. Sono anch'io sempre più convinto che coltivando lontano dall'equatore, la soluzione migliore sia una serra. Probabilmente la combinazione di piogge, temperature basse e luce ogni giorno meno intensa impediscono alla genetica di raggiungere il suo pieno potenziale, eccezione fatta per la pigmentazione. All'equatore, ad ogni pioggia seguono dei raggi di sole intensi, che probabilmente stimolano la difesa della pianta, spronando la produzione di tricomi per proteggere le brattee dal sole. Per farti un esempio: questa genetica ha iniziato a fiorire a inizio settembre, una condanna a morte quasi garantita. Eppure, il 4 novembre, con delle temperature diurne di 4C e 10C notturni (all'esterno), ha prodotto più resina di qualunque altra varietà abbia coltivato finora. Persino le prendisole avevano dei tricomi.
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Infatti, io sono a favore delle autofiorenti e, da qualche annetto a questa parte, anche delle semi-autofiorenti. So che c'é un po' di ripugnanza verso le auto, data la presenza dei geni ruderalis, ma dopo aver provato qualche genetica con del lavoro dietro, posso tranquillamente affermare che in un test ad occhi chiusi, sarebbe difficile poter dire:"Questa non dev'essere una fotoperiodica!". I fenotipi paglione compaiono sia nelle genetiche regolari che non. La differenze la fanno le mani del breeder.

Tornando a noi: no. I semi che vedi stanno ancora maturando. Quelli che ti ho mandato sono tutti della stagione 2018, fra cui un ibrido fra EP e la pianta che vedi sopra. L'anno scorso ho testato solo un seme e devo dire che, nonostante la fioritura ritardata a causa delle luci dei lampioni e le piogge, si è dimostrata promettente!

Erdpurt x (Zamaldelica x Kali China)
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Le temperature diurne da noi sono adatte, il problema è che lo sbalzo termico è significativo. A volte abbiamo 30C alle 16 e alle 23 siamo già a 16C. A me sembra che le piante non accusino molto il fresco notturno, ma avere meno di 10C di giorno influisce molto su resa e sviluppo della resina. Seguirò il tuo thread in fervida attesa :tiphat:
 
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Megamiki

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Ciao Theo, è tutto molto bello, sei quello che vorrei essere io! Hai genetiche tropicali, una serra, un orto ben tenuto e non per ultimo una pressa per il rosin! per di più ti fioriscono le piante anche in anticipo :good:


La nepal jam è una pianta che avrei voluto fare anch'io, l'ho richiesta diverse volte al ragazzo del negozio dove mi fornivo, ma non c'è mai stato verso d'averla.... credo che comunque sia un caso piuttosto fortuito quello che ha portato la pianta a fiorire prima d'agosto... adesso mi fai venire voglia di provarla!
L'anno prossimo volevo mettere una congo, mi è stata suggerita dal breeder della ace seeds, in base alle mie esigenze... lui è alchimista psicologo, gli confidi i tuoi bisogni e ti pennella una pianta su misura! effetto sativo ma chiaro e pulito! Non voglio porcherie in testa :)


La orient express che avevo fatto aveva queste caratteristiche, te la consiglio vivamente, una pianta magnifica, sia come aspetto che come effetto, con il tuo tocco e la tua serra puoi farla crescere a meraviglia! Dovrei munirmi anch'io di una serrettina, probabile che in futuro ti chiederò consiglio... intanto seguo gli sviluppi del tuo 3d... :huggy:
 

Theorganicguy

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Ciao Theo, è tutto molto bello, sei quello che vorrei essere io! Hai genetiche tropicali, una serra, un orto ben tenuto e non per ultimo una pressa per il rosin! per di più ti fioriscono le piante anche in anticipo

Ciao, Miki

È sempre un piacere vederti qui attorno! Secondo me, quest'anno, qualche energia astrale si è sentita in dovere di rimborsarmi per le avversità dell'anno scorso. Quel benedetto lampione sabotatore ha tenuto le piante in vegetativa fino a inizio ottobre, il mese freddo e piovoso ha aggiunto la ciliegina sulla torta. Fortunatamente, Mountain Dawn mi ha consolato e ha appestato l'armadio.

La nepal jam è una pianta che avrei voluto fare anch'io, l'ho richiesta diverse volte al ragazzo del negozio dove mi fornivo, ma non c'è mai stato verso d'averla.... credo che comunque sia un caso piuttosto fortuito quello che ha portato la pianta a fiorire prima d'agosto... adesso mi fai venire voglia di provarla!

La mia ipotesi è che il fenotipo giamaicano di NJ abbia ereditato la tendenza a fiorire in anticipo, nel caso le radici si aggroviglino in un vaso stretto.

Ne approfitto per mostrare qualche scatto osé di NJ:

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Profumata la signorina! L'odore è di crema dolciastra al burro, con delle intense note di lavanda fresca! Rischio di consumare le narici a forza di annusarla ogni volta che vado in giardino. Ti saprò dire di più dopo una buona concia e qualche recensione! Nel frattempo ti consiglio Lebanese: una hash plant autoctona libanese, con degli aromi speziati ricercati e un effetto meditativo/socievole da intenditori!

L'anno prossimo volevo mettere una congo, mi è stata suggerita dal breeder della ace seeds, in base alle mie esigenze... lui è alchimista psicologo, gli confidi i tuoi bisogni e ti pennella una pianta su misura! effetto sativo ma chiaro e pulito! Non voglio porcherie in testa.
La orient express che avevo fatto aveva queste caratteristiche, te la consiglio vivamente, una pianta magnifica, sia come aspetto che come effetto, con il tuo tocco e la tua serra puoi farla crescere a meraviglia! Dovrei munirmi anch'io di una serrettina, probabile che in futuro ti chiederò consiglio... intanto seguo gli sviluppi del tuo 3d...

Orient Express non mi ha mai attirato molto...Sarà perché detesto i profili terpenici che ricordano il terriccio, il fondo di foresta o la materia organica in decomposizione. Più che Congo a me attira Malawi x PCK. Tra colori, sapori e resine è una bella orgia di sensazioni!

Le tue visite sono sempre apprezzate! Ci leggiamo, Miki. :tiphat:
 

Theorganicguy

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Erdpurt P9
Ho approfittato del pomeriggio piovoso per fare una visitina alla guerriglia. Già ero un fervido appassionato di Erdpurt. Dopo aver annusato quello che cresce in piena terra, sui pendii della montagna, sono estasiato dalla fantasmagoria di questi terpeni. Non è soltanto una miscela inebriante, bensì anche poliedrica e a tratti addirittura indefinibile.

Il primo odore discernibile è quello delle caramelle gelatinose alle more e l'aroma acidulo del lampone. Subito dopo c'è un rapido susseguirsi di aromi fungini, come i porcini appena cotti ed essenze di pino sintetiche, simile ad un detergente per vetri. Mancavano soltanto i fuochi artificiali mentre sollevavo la testa dalle colonne marmoree che erano le infiorescenze collose.

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Theorganicguy

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Fiore gelido

Grazie, Mars. Frosty indeed! As an extraction lover, Erdpurt never disappoints me!


Nepal Jam ormai ha i giorni contati! Più che giamaicana, data la sua puntualità, a me questa genetica sembra svizzera! Settimana prossima compie otto settimane tonde di fioritura e spacca il secondo! Aspetto che gli ultimi pistilli avvizziscano e poi zac zac.
Nota bene: le foglie ingiallite non sono dovute ad un mio flush, bensì alla senescenza della pianta a fine fioritura. Solitamente rimuovo le foglie che bloccano la luce appena lo stretch finisce e gli apicali iniziano a metter su peso. La seconda ripulita arriva circa un paio di settimane prima del raccolto, in modo che la maturazione sia omogenea.

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Theorganicguy

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MD x Lebanese
Incrociare MD con Lebanese ha sicuramente migliorato la resistenza al freddo di quest'ultima, ma la sua sensibilità all'umidità permane e le infiorescenze nella metà inferiore hanno la tendenza a marcire facilmente. La conformazione delle ovaie, piccole e aperte, aiuta a gestire il marciume e rimuovere facilmente la parte afflitta.
Il meteo è piuttosto stabile per le prossime tre settimane, quindi cercherò di tenerla d'occhio e farla maturare il più possibile prima delle piogge intense. Nella seconda generazione cercherò qualche fenotipo a metà fra MD e Lebanese, per poter approfittare al meglio di entrambi. L'aroma è persino più ricercato della madre: agrumi essiccati, carote e cedro!

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F2 quasi pronti!
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Theorganicguy

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...e per finire:

MD #3
La produzione di pistilli aumenta marcatamente e la prima resina sulle foglie comincia ad apparire. L'influenza di Kali China si ritrova sia nell'apparenza che nella sostanza. Gli aromi di incenso e bestiame selvatico sono già piuttosto inebrianti.

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Anche per questa settimana è tutto. Buon sabato a tutti :tiphat:
 
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Theorganicguy

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Nell'ultimo post avevo parlato troppo presto. Ero in giardino, intento a cercare di capire perché MD #3 avesse preso un odore rivoltante di vomito terroso, quando ad un certo punto mi si è accesa la lampadina: i semi non sono F2 di MD, bensì F1 di MD e la canapa industriale coltivata vicino al campo dove avevo messo l'F1 l'anno scorso.

Mia madre diceva: "Anno bisesto, anno funesto"

Muffa, semi menzogneri e un'estate piovosa. Sembrano tutte premesse per il peggior anno di sempre, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. Questa è stata una stagione di esperimenti su genetiche e tecniche di coltivazione. A causa di alcuni impegni quest'autunno, non ero nemmeno sicuro che sarei riuscito a raccogliere qualcosa. Ciononostante, ho raccolto qualche varietà resinosa, alcune fra le migliori piante fatte finora e anche questa volta ho fatto qualche sudiceria vegetale e ho ottenuto dei promettenti fagioli per la prossima stagione. L'importante è accontentarsi di ciò che abbiamo, tanto ciò che non abbiamo non può tangerci.

Nepal Jam #Jamaican
Resina dappertutto, persino sui gambi delle foglie senza resina!
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MD x Lebanese

Marciume a perdita d'occhio, eppure quell'aroma di carota non mi fa perdere la speranza! C'è da dire che la conformazione delle infiorescenze fa del suo meglio per resistere all'umido. Benché la pianta sia sensibile alla muffa, le cime separate le une dall'altre contengono le infezioni limitano significativamente i danni e impediscono ad un ovaia marcia di diffondersi e distruggere una cima da 20g.

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Qualche cima superiore che ho deciso di raccogliere in anticipo per strapparla dalle grinfie dell'umido

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Theorganicguy

Well-known member
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Rasol #1

Dopo qualche settimana abbandonata al suo destino in un vaso dietro la serra, ho deciso di cambiare approccio e trapiantarla direttamente in terra, nella serra. Le fluttuazioni di temperature non le giovano molto e, in vista delle prime gelate, la sua sistemazione le consentirà di resistere qualche settimana in più. Vedendo i primi pistilli, con un gesto audace l'ho impollinata con il maschio di Lebanese mezzo decomposto, come da tradizione. Quattro semi possono forgiare meraviglie, come la GG#4 può testimoniare.

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Prossimamente: il raccolto di nonna Erdpurt :tiphat:
 

PassionWeed

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Ciao [FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Theorganicguy[/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif], ho appena terminato di leggere tutto il tuo post ,
[/FONT]

[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]che direi miei piu sinceri complimenti...[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]
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[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]PassionWeed
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Galvano

Member
Ciao Theo, grazie per gli aggiornamenti ;-)


A proposito di gelate, per la tua esperienza fino a che minime riescono a resistere delle piante di Cannabis?
 

Theorganicguy

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Veteran
Ciao Theorganicguy, ho appena terminato di leggere tutto il tuo post ,
che dire, i miei piu sinceri complimenti...

Ciao, PassionWeed

Grazie mille, il merito è solo della madre terra. Io più che piantare i semi e innaffiare non faccio.

Ciao Theo, grazie per gli aggiornamenti ;-)

A proposito di gelate, per la tua esperienza fino a che minime riescono a resistere delle piante di Cannabis?

Ciao, Galvano. Grazie della calorosa partecipazione!

Rispondere non è semplice, o per lo meno farlo in poche righe. Prima risposta da manuale: genetica. Ci sono varietà che resistono bene a qualche ora sottozero e altre che iniziano a soffrire quando le temperature scendono sotto i 5C. Varietà con gambi carnosi e spessi accusano meno il colpo rispetto a genetiche tropicali con gambi finissimi e ovaie minute. Erdpurt ad esempio resiste alle notti fredde, finché almeno di giorno si salga sopra allo 0. Questo per quanto riguarda la predisposizione famigliare. Invece, per quanto riguarda l'ambiente esterno, piantare in terra piuttosto che in vaso consente di avere un ambiente non influenzato dalla temperatura dell'aria. Più piccole è il litraggio del vaso, più rapidamente si raffredderà. Un vaso da 20 o 30L arriva rapidamente a 0C di notte, mentre il terreno è meno afflitto dalle prime gelate.

Per farti un mezzo esempio, mezzo dato che le radici erano fuoriuscite dal vaso e colonizzato anche il terreo, ecco Chinadelica a fine novembre 2017, con -4C ogni notte. Non si fece frenare più di tanto. Se non fosse stata sensibile alla muffa, avrei anche potuto aspettare fino a metà dicembre. Questo è il vero potenziale di una serra.

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Spero di esserti stato d'aiuto :tiphat:

La domenica, questo canale trasmette programmi alternativi, incentrati sull'agricoltura e l'autoproduzione. Oggi ci concentreremo sugli ortaggi. Ecco qualche costoluto fiorentino e black plum
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due cavoli cappucci cresciutelli, grossi come una padella e mezza.
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un giulivo broccolo calabrese
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segue...
 

Theorganicguy

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...

Un fragrante fiore di porro
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Il guardiano del giardino
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Per finire, una parentesi cannabinoica:

MD x Lebanese

La più bella cima della pianta, miracolosamente incolume!

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e gli ancora più preziosi semi F2!
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Prevedono pioggia fra una settimana. Io dei semi maturi li raccolgo, caschi il mondo!

E per gli appassionati: Rasoli #7, pronto a mandare avanti la famiglia.

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Buona domenica a tutti!
 

root85

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un drago, mandame qualche pomodorooooooo!! Se avessi piu spazio oltre mariuccia che cosa combinerei.. grande comunque!!! Complimenti
 

Galvano

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Rispondere non è semplice, o per lo meno farlo in poche righe. Prima risposta da manuale: genetica. Ci sono varietà che resistono bene a qualche ora sottozero e altre che iniziano a soffrire quando le temperature scendono sotto i 5C. Varietà con gambi carnosi e spessi accusano meno il colpo rispetto a genetiche tropicali con gambi finissimi e ovaie minute. Erdpurt ad esempio resiste alle notti fredde, finché almeno di giorno si salga sopra allo 0. Questo per quanto riguarda la predisposizione famigliare. Invece, per quanto riguarda l'ambiente esterno, piantare in terra piuttosto che in vaso consente di avere un ambiente non influenzato dalla temperatura dell'aria. Più piccole è il litraggio del vaso, più rapidamente si raffredderà. Un vaso da 20 o 30L arriva rapidamente a 0C di notte, mentre il terreno è meno afflitto dalle prime gelate.

Per farti un mezzo esempio, mezzo dato che le radici erano fuoriuscite dal vaso e colonizzato anche il terreo, ecco Chinadelica a fine novembre 2017, con -4C ogni notte. Non si fece frenare più di tanto. Se non fosse stata sensibile alla muffa, avrei anche potuto aspettare fino a metà dicembre. Questo è il vero potenziale di una serra.

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Spero di esserti stato d'aiuto :tiphat:

Direi di sì, grazie mille ;-)

Ho chiesto perché stavo ragionando su due piantine che ho ancora in guerrilla (intorno ai 1400 mslm), sono dei freebie della TSC (After School Special, 65/35 sativa/indica), e mi chiedevo fino a quando potrei aspettare a raccogliere. Quando le ho messe giù a maggio le previsioni meteo davano minime intorno ai 4 e 5° e le piantine le hanno rette senza problemi.

L'ideale sarebbe riuscire a tirare fino a metà/fine ottobre ma mi sembra troppo in là... terrò d'occhio le minime delle previsioni meteo e mi regolerò di conseguenza (non posso regolarmi guardando le piante perché ogni volta che ci vado mi parte una giornata e, se va bene, riesco ad andarci una volta ogni quindici giorni).

:tiphat:
 

Theorganicguy

Well-known member
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un drago, mandame qualche pomodorooooooo!! Se avessi piu spazio oltre mariuccia che cosa combinerei.. grande comunque!!! Complimenti

Quei pomodori sono già finiti in uno stufato :D
Lieto che il ciclo ti sia piaciuto!

Direi di sì, grazie mille

Ho chiesto perché stavo ragionando su due piantine che ho ancora in guerrilla (intorno ai 1400 mslm), sono dei freebie della TSC (After School Special, 65/35 sativa/indica), e mi chiedevo fino a quando potrei aspettare a raccogliere. Quando le ho messe giù a maggio le previsioni meteo davano minime intorno ai 4 e 5° e le piantine le hanno rette senza problemi.

L'ideale sarebbe riuscire a tirare fino a metà/fine ottobre ma mi sembra troppo in là... terrò d'occhio le minime delle previsioni meteo e mi regolerò di conseguenza (non posso regolarmi guardando le piante perché ogni volta che ci vado mi parte una giornata e, se va bene, riesco ad andarci una volta ogni quindici giorni).

:tiphat:

Ciao, Galvano
Per te ormai ho un posto riservato in prima fila.

Ma sai che non riesco a trovare informazioni su questa After School Special? A meno che non sia un altro nome per Peaches 'n Cream.
Anche questa domanda tira in ballo innumerevoli variabili: esposizione della pianta alla luce, umidità notturna, morfologia delle ovaie,eventuali attacchi di parassiti...
Metà ottobre, meteo permettendo, mi sembra realistico. A meno che tu non abbia per le mani qualcosa di sensibile alla muffa. Quando coltivo in guerriglia, cimo le piante almeno 2-3 volte e cerco di ripulire i getti più in bassi e le foglie che coprono le infiorescenze più grosse. Puoi fare un raccolto in due fasi, in modo da lasciar maturare i rami che richiedono ancora qualche settimana. Se riesci a rastrellare qualche informazione in più, sarò lieto di aiutarti!

A tal proposito...Ecco Erdpurt P9, arrivata stanotte dalla guerriglia! Dato che tutti gli stendini sono occupati, ho improvvisato un'area seccatura con una scopa, le ante di un armadio e una gruccia. L'umidità è 54% e la temperatura 20C, per chi fosse curioso.

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Questo fenotipo tende più ai fiori e alla frutta rispetto a quello di due anni fa. Si sentono molto le violette, l'acido dei frutti rossi e il terriccio del bosco. Esteticamente parlando, rimane una hashplant con la H maiuscola: aromi iperspeziati e invadenti, resina à la superattack e cime compatte. Un'analisi approfondita ha rivelato un po' di muffa, ma non a causa dell'umidità, bensì di qualche bruco affamato, qualche ovaia deceduta e dele infiorescenze nascoste fra la vegetazione. È la prima volta che ad ammuffire non sono i faraonici apicali in cima, ma le cimette popcorn inferiori. Prevedo una fitta nevicata afgana quest'inverno!
 
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