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Le avventure di Theo

Theorganicguy

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Qui piove a catinelle e le signorine iniziano a scalpitare nei vasi. Presto saranno sistemate nelle loro sistemazioni definitive. Con tutte le ore di luce di fine primavera sembrano mangiare steroidi per colazione!

Nepal Jam

Cresce rigogliosa, senza curarsi del freddo. Sembra che il suo angolo di prato le piaccia.

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Ricapitolando: In mezzo alla terra, mista a compost e scarti della cucina, sono finiti i rimasugli del raccolto dell'anno scorso, come da tradizione. In seguito sono state aggiunte delle ortiche, per favorire la decomposizione, e sono stati aggiunti dei trifogli in modo da stimolare il proliferare di insetti e batteri. Infine, sono stati aggiunti dei lombrichi e bucce di verdure varie e ricoperte con paglia. I lavori di manutenzione consistono nel potare il cespuglio, cosicché il terreno continui ad essere arricchito da nuova materia organica.

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Mountain Dawn #2

Ecco un buon esempio di come gli F2 rappresentino la molteplicità di ricombinazioni possibili, data dalle immense quantità di caratteri presenti un poliìbrido. In questo caso, possiamo osservare la distanza internodale di KC, le foglie a metà fra le due linee e un odore di tè verde che non riesco a ricondurre a nessuno dei due nonni.

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Spettacolo vero, che sinergia naturale!

Mi ero perso le evoluzioni, preso dalla ristrutturazione del casone sto latitando un può ma domenica una stanza con angolo cottura e bagno è finita e andrò sú, con qualche foglio di elettrosaldata quadro 10 filo 5 e il mio amico Argo, si Argo 30/06 :bigeye: per i cinghiali. L'elettrosaldata ho pensato di fare dei cerchi di 3 metri di circonferenza alti 75cm così ogni foglio ne copro 2 e poi che vengano!
 

ciumbia+

Figliol Prodigo
la permacoltura in out non la avevo ancora vista, di solito si vedono solo cicli on off con aggiunta di terriccio buono nel buco.... seguo interessatissimo.
Se invece della paglia metti aghi di pino s3cchi fai bingo, io nei miei orti rialzati alla giapponese e nel keyhole in permacoltura da quando ho sostituito alla paglia secca gli aghi di pino ho visto un notevole miglioramento della qualità del compost sotto, soprattutto come resistenza all'idrofobia, il sub sotto resta più poroso che non con la paglia.
 

jbn.

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Bellissime ...e che bel fusto anche sotto Nylon.. ...:groupwave:
Ps;
Che bel funghetto...dovrebbe far parte dei più mortali se sotto è nero o dove lo rompi ,incidi sul gambo diventa bluetto,nero, o rossastro.....presta un po di attenzione...
a meno che non ne mangi un pezzettino o lo "assorbi" per qualche ferita cutanea non succede niente..
 

Theorganicguy

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Spettacolo vero, che sinergia naturale!

Mi ero perso le evoluzioni, preso dalla ristrutturazione del casone sto latitando un può ma domenica una stanza con angolo cottura e bagno è finita e andrò sú, con qualche foglio di elettrosaldata quadro 10 filo 5 e il mio amico Argo, si Argo 30/06 :bigeye: per i cinghiali. L'elettrosaldata ho pensato di fare dei cerchi di 3 metri di circonferenza alti 75cm così ogni foglio ne copro 2 e poi che vengano!

Tira buona aria lassù! Vediamo che cosa allestisci ;)

Bellissime ...e che bel fusto anche sotto Nylon..
Ps;
Che bel funghetto...dovrebbe far parte dei più mortali se sotto è nero o dove lo rompi ,incidi sul gambo diventa bluetto,nero, o rossastro.....presta un po di attenzione...
a meno che non ne mangi un pezzettino o lo "assorbi" per qualche ferita cutanea non succede niente..

Grazie mille, Jbn!

Secondo me è il fungo di uno gnomo del bosco. Ieri mattina è misteriosamente apparso e oggi non vi era più traccia!
Scherzi a parte, grazie dell'avvertimento :)

la permacoltura in out non la avevo ancora vista, di solito si vedono solo cicli on off con aggiunta di terriccio buono nel buco.... seguo interessatissimo.
Se invece della paglia metti aghi di pino s3cchi fai bingo, io nei miei orti rialzati alla giapponese e nel keyhole in permacoltura da quando ho sostituito alla paglia secca gli aghi di pino ho visto un notevole miglioramento della qualità del compost sotto, soprattutto come resistenza all'idrofobia, il sub sotto resta più poroso che non con la paglia.

Questa cosiddetta living soil promette bene! Anche se si dovesse rivelare un fiasco, esteticamente è molto soddisfacente!

Apprezzo il consiglio degli aghi! Purtroppo non ho pini o pinete nella vicinanze. Un mio conoscente mi aveva suggerito di mettere delle foglie di rosmarino nel vaso, dicendo che avrebbero stimolato la proliferazione batterica grazie ai terpeni.

La paglia non è certo indispensabile. L'ho usata per poter creare un ambiente adatto alla fermentazione, che adesso é in grado di "digerire" più efficacemente tutta la materia che viene depositata.Il terreno sotto lo strato superficiale è molto cambiato nelle ultime settimane. Adesso ha un aspetto più spugnoso, come dici tu. I trifogli sembrano gradire, dato che spuntano come funghi, persino dopo la tosatura!

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Theorganicguy

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Purtroppo anche Mountain Dawn #2 mostra una caratteristica alquanto comune di Erdpurt: le radici costrette portano le piante a diventare maschi. Anche questa finirà nel compost.

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Mountain Dawn #3
Questo fenotipo ha resistito anche al test radici aggrovigliate ed è stato promosso al vaso di living soil. Ammetto di essere contento che questo fenotipo con le foglie più strette sia il migliore. Apprezzo gli individui con foglie strette, date le cime ariose e la migliore resistenza all'umidità e ai funghi.

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Nepal Jam

Nutro grandi aspettative in questa genetica. Sembra controproducente coltivare un ibrido che necessita più tempo per fiorire per evitare la muffa. Il tempo di fioritura e i particolari requisiti potrebbero intimidire chi è abituato a coltivare genetiche più tradizionali e contenute dal punto di vista strutturale, ma vi vorrei comunque invitare a sperimentare con le cosiddette "cose dell'altro mondo". L'importante non è stravolgere la propria grow room o trovare il santo Graal degli ibridi, bensì uscire dagli schemi, annusare l'erba del vicino e abbandonare per del tempo la propria comfort zone. Che cosa abbiamo da perdere in fondo?

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Mountain Dawn x Lebanese

Quella che era partita come una lebanese e mi ha fatto sentire la puzza di bruciato, anzi di Erdpurt. Non riesco a sbarazzarmene e sembra essere sessualmente stabile, ergo, intendo piantarla in terra per vedere il risultato degli aromi speziati e incensosi di Mountain Dawn e gli agrumi piccanti di Lebanese.

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ciumbia+

Figliol Prodigo
le fragoline a compostare sono una chicca :laughing:

Ti seguo sempre più interessato per queste run fuori dagli schemi. :tiphat:
 

Theorganicguy

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Siamo giunti ad uno dei due più importanti momenti dell'anno: il solstizio d'estate. A seconda della propria ubicazione e della genetica, alcune piante inizieranno a mostrare i propri genitali, mentre altre entreranno nell'adolescenza, con tutti i vantaggi e gli esuberanti comportamenti annessi.


Nepal Jam


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Mountain Dawn F2

Dopo un periodo di adattamento nella sua nuova casa, questo fenotipo risplende di un verde sgargiante. Ogni volta che lo confronto con la nonna KC, non posso fare a meno di sorridere nostalgico.

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Nonna KC nel lontano 2018
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Theorganicguy

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Mountain Dawn #3

Sono iniziati i lavori per ancorare la pianta a terra e ridistribuire gli ormoni lungo il tronco principale. Ovviamente, al tutto aggiungiamo un po' di buon vecchio topping!

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Mountain Dawn F1 X Lebanese

Idem come sopra, anche qui l'obiettivo è creare un letto di apicali. Dopo aver avuto un'ottima esperienza nella stagione del 2018 con LST, vorrei riuscire ad arrivare al mezzo chilo che, se non fosse stato per la muffa, avrei raggiunto con Chinadelica.
Dato che vicino all'orto c'è un melo le cui mele acerbe continuano a cadere per terra, ho deciso di utilizzarle per nutrire il terreno. Stessa storia con i lamponi troppo maturi
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Il trifoglio piantato qualche giorno fa per proteggere il suolo dall'erosione sta iniziando a spuntare

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ciumbia+

Figliol Prodigo
vedo i tuoi lavori col Sacro suolo e penso a mio papà che raccoglie e insacchetta la merda del cane dall'orto e che sul trifoglio spruzza il diserbante :)
 

Theorganicguy

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vedo i tuoi lavori col Sacro suolo e penso a mio papà che raccoglie e insacchetta la merda del cane dall'orto e che sul trifoglio spruzza il diserbante :)


Ignoranza è una parola che oggigiorno sentiamo sempre più spesso e non abbiamo paura di usare liberamente per etichettare chiunque non segua la maniera secondo noi corretta di svolgere un processo. Critichiamo aspramente l'incompetenza, pensando che se qualcuno non sia a conoscenza di qualcosa, egli debba essere linciato pubblicamente ed etichettato come fallito. Spesso scordiamo che nessuno nasce imparato e può sempre modificare le sue credenze o maniere di agire. Ho smesso di vedere chi secondo me lavora in maniera poca efficiente o errata come un idiota. Siamo tutti idioti finché qualcuno non ci mostra un metodo migliore.

L'uomo ara la terra, per impedire alle erbacce di prendere il controllo sulla situazione. Non lo fa per istinto, come un bambino che piange appena nato per abituare i polmoni all’aria, bensì perché gli è stato insegnato così. E se non si capacitasse semplicemente del fatto che sta facendo più male che bene? Se i miei genitori mi hanno insegnato a tagliare la carne di traverso, e io provo a cambiare qualcosa, tagliandola magari per il lungo per il gusto di vedere che cosa cambia dopo la cottura, sto facendo qualcosa sbagliato?

Tra 20 e 40 milioni di anni fa, le scimmie iniziarono a diversificarsi e accadde qualcosa di peculiare fra i numerosi membri della famiglia dei primati: le zampe dei nostri antenati cominciarono ad allungarsi e le loro grandi dita dei piedi si rivolsero in avanti, permettendo loro di diventare per lo più camminatori a tempo pieno. Il resto, come si suol dire, è storia. Tutto ciò che è accaduto finora è stato frutto di mutazioni e del caso: dalla scoperta del fuoco a quella dell’acido lisergico.

Andate nel Trentino-Alto Adige, prendete una genetica autoctona tailandese e incrociatela con Bubba Kush. Coltivate gli F1 e guardate decine di piante fallire miseramente e non giungere forse nemmeno alla fioritura. Alcune piante avranno una fioritura terribile, ammuffendo dalla testa ai piedi, ma, fra le poche sopravvissute, che magari hanno performato decentemente, i maschi e le femmine daranno vita agli F2 e a tutte le mescolanze possibili dei geni. La vita cercherà una via e un giorno una mosca bianca riuscirà ad adattarsi all’ambiente. Tutto tramite il cambiamento.

L'evoluzione è cambiamento, adattamento alle circostanze, una continua selezione.
L’uomo è cambiamento. Dalla notte dei tempi, egli ha portato il cambiamento ai quattro angoli del globo, bruciando foreste, erigendo templi e finendo per separare l’atomo e poggiare il piede sulla luna.

Un articolo sull’evoluzione dei cani letto qualche giorno fa mi ha fatto riflettere. Parlava di come il cane non fosse tanto il risultato di incroci selettivi da parte dell’uomo per modificare il carattere dei lupi, bensì di una cosiddetta coevoluzione, ovvero il processo di evoluzione di due specie che vivono in simbiosi, che finiscono per esercitare una pressione evolutiva reciproca. Il lupo ha iniziato a cambiare dal punto di vista alimentare e comportamentale e le abitudini di caccia e lo stile di vita dell’uomo, affiancato da un partner fedele, hanno fatto altrettanto.

Tutto è iniziato quando l’uomo ha cominciato a piantare i semi di quella pianta psicoattiva oggi tanto nota. Chi legge le mie considerazioni ormai conoscerà la filastrocca a memoria. Non intendo rifriggere tutto quello che ho già detto, ma solo ricordare che l’uomo si è spinto ai confini della selezione, selezionando fenotipi ai limiti della produzione di THC, spremendo avidamente il DNA come un pompelmo maturo. Facendo ciò, l’uomo ha mostrato ancora una volta come l’unica cosa che gli interessi sia produrre il massimo possibile. Gli ibridi sativa/indica nati negli anni ’60 dalla necessità di piante adatte alla coltivazione all’interno sono stati dettati dalla necessità. Gli ibridi di oggi, con percentuali di principio attivo che sfiorano il 30%, sono a mio parere il frutto della cupidigia e concupiscenza umana. Quando sfoglio i cataloghi delle banche dei semi moderne, non vedo ciò che ha plasmato rivoluzioni di pensiero e movimenti alternativi. Spesso vedo solo marketing e brama di denaro.

Lo sfruttamento è ciò che contraddistingue l’essere umano da tutto quello che lo circonda. Un ragno uccide una mosca senza provare piacere nel farlo. Un leone uccide un’antilope senza essere colmo di disprezzo per essa o in seguito provare rimorso. La natura non conosce crudeltà. Ogni cosa viene realizzata per la sopravvivenza. Un uomo che disbosca una foresta per coltivare sulle ceneri una coltura che genera soltanto profitto, sta andando oltre la sopravvivenza. Ciò che vediamo attraverso le lenti che abbiamo realizzato in millenni di storia sono le concezioni dell’uomo, adagiate sugli elementi di un sistema che non segue la nostra mentalità e i nostri criteri di giudizio.

Io credo nel cambiamento, nel poter raccontare ai nostri nonni che se le vespe sono in giardino, non è per arrecarci danno o rubare la nostra frutta. Io credo che in ogni momento abbiamo la possibilità di cambiare le cose, iniziando da adesso. Quando Galileo disse che non è la terra ad essere al centro dell’universo ed il sole ad orbitare intorno a noi, fu quasi condannato a morte e costretto ad abiurare le sue idee. Poco dopo, Copernico confermò che la struttura dell’universo fosse come era stata concepita da Galileo. Pensate a come i vostri genitori o i vostri nonni una volta guardavano con disprezzo i cellulari e chiunque gli tenesse in mano e oggi inviano su Whatsapp video di gatti che ballano il can can.

Possiamo stare qui a fantasticare, ipotizzare e almanaccare per ore, per poi mettere tutto nel dimenticatoio e continuare la vita come se nulla fosse, oppure cambiare una tessera del puzzle e vedere come l’ambiente reagisce. Questa non è una geremiade che funge da valvola di sfogo per la frustrazione di vivere in un ambiente che sta collassando, è un’esortazione a cambiare poco per raggiungere un grande scopo Se la cena che abbiamo cucinato stasera non è di nostro gradimento, domani riutilizzeremo la classica ricetta della nonna.

Il suolo non è soltanto ciò che calpestiamo, un substrato che possiamo depauperare per trarre nutrimento o una fondamenta su cui costruiamo le nostre abitazioni. È una imponente fonte di vita, che ospita miliardi di essere viventi, da insetti e invertebrati fino a muffe e batteri. Possiamo continuare a utilizzarlo per coltivare frutta e verdura per noi e nostri cari e allo stesso tempo condividere un pezzo di questo prezioso tesoro con le piante e gli insetti che ci circondano.

Questo viaggio non giungerà alla stessa destinazione che avevo inizialmente concepito. Il tragitto ha cambiato e continua a cambiare il mio modo di vedere questa pianta così peculiare, spesso presente nei nostri pensieri e nella nostra vita. Dato che coltivo questa pianta e beneficio dei suoi frutti, ritengo giusto soddisfare il suo impulso vitale, consentendole di creare dei semi e diffondere i suoi geni. Impollinerò una manciata di ovaie o forse un intero ramo e le permetterò di raggiungere il suo scopo principale.

Il mio viaggio è iniziato gettando in un vaso il secchio dell’umido con della terra e aggiungendo in seguito una zolla di erba e leguminose spontanee. Forse quest’anno raccoglierò quattro infiorescenze in croce, incartapecorite e senza odore. O forse sarà un’annata strepitosa e assaggerò i migliori terpeni della mia vita. C’è solo un modo per scoprirlo ed è uscire dai nostri schemi prestabiliti e avventurarci nell’ignoto.

Buon fine settimana a tutti :tiphat:
 

Famine

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Ignoranza è una parola che oggigiorno sentiamo sempre più spesso e non abbiamo paura di usare liberamente per etichettare chiunque non segua la maniera secondo noi corretta di svolgere un processo. Critichiamo aspramente l'incompetenza, pensando che se qualcuno non sia a conoscenza di qualcosa, egli debba essere linciato pubblicamente ed etichettato come fallito. Spesso scordiamo che nessuno nasce imparato e può sempre modificare le sue credenze o maniere di agire. Ho smesso di vedere chi secondo me lavora in maniera poca efficiente o errata come un idiota. Siamo tutti idioti finché qualcuno non ci mostra un metodo migliore.

L'uomo ara la terra, per impedire alle erbacce di prendere il controllo sulla situazione. Non lo fa per istinto, come un bambino che piange appena nato per abituare i polmoni all’aria, bensì perché gli è stato insegnato così. E se non si capacitasse semplicemente del fatto che sta facendo più male che bene? Se i miei genitori mi hanno insegnato a tagliare la carne di traverso, e io provo a cambiare qualcosa, tagliandola magari per il lungo per il gusto di vedere che cosa cambia dopo la cottura, sto facendo qualcosa sbagliato?

Tra 20 e 40 milioni di anni fa, le scimmie iniziarono a diversificarsi e accadde qualcosa di peculiare fra i numerosi membri della famiglia dei primati: le zampe dei nostri antenati cominciarono ad allungarsi e le loro grandi dita dei piedi si rivolsero in avanti, permettendo loro di diventare per lo più camminatori a tempo pieno. Il resto, come si suol dire, è storia. Tutto ciò che è accaduto finora è stato frutto di mutazioni e del caso: dalla scoperta del fuoco a quella dell’acido lisergico.

Andate nel Trentino-Alto Adige, prendete una genetica autoctona tailandese e incrociatela con Bubba Kush. Coltivate gli F1 e guardate decine di piante fallire miseramente e non giungere forse nemmeno alla fioritura. Alcune piante avranno una fioritura terribile, ammuffendo dalla testa ai piedi, ma, fra le poche sopravvissute, che magari hanno performato decentemente, i maschi e le femmine daranno vita agli F2 e a tutte le mescolanze possibili dei geni. La vita cercherà una via e un giorno una mosca bianca riuscirà ad adattarsi all’ambiente. Tutto tramite il cambiamento.

L'evoluzione è cambiamento, adattamento alle circostanze, una continua selezione.
L’uomo è cambiamento. Dalla notte dei tempi, egli ha portato il cambiamento ai quattro angoli del globo, bruciando foreste, erigendo templi e finendo per separare l’atomo e poggiare il piede sulla luna.

Un articolo sull’evoluzione dei cani letto qualche giorno fa mi ha fatto riflettere. Parlava di come il cane non fosse tanto il risultato di incroci selettivi da parte dell’uomo per modificare il carattere dei lupi, bensì di una cosiddetta coevoluzione, ovvero il processo di evoluzione di due specie che vivono in simbiosi, che finiscono per esercitare una pressione evolutiva reciproca. Il lupo ha iniziato a cambiare dal punto di vista alimentare e comportamentale e le abitudini di caccia e lo stile di vita dell’uomo, affiancato da un partner fedele, hanno fatto altrettanto.

Tutto è iniziato quando l’uomo ha cominciato a piantare i semi di quella pianta psicoattiva oggi tanto nota. Chi legge le mie considerazioni ormai conoscerà la filastrocca a memoria. Non intendo rifriggere tutto quello che ho già detto, ma solo ricordare che l’uomo si è spinto ai confini della selezione, selezionando fenotipi ai limiti della produzione di THC, spremendo avidamente il DNA come un pompelmo maturo. Facendo ciò, l’uomo ha mostrato ancora una volta come l’unica cosa che gli interessi sia produrre il massimo possibile. Gli ibridi sativa/indica nati negli anni ’60 dalla necessità di piante adatte alla coltivazione all’interno sono stati dettati dalla necessità. Gli ibridi di oggi, con percentuali di principio attivo che sfiorano il 30%, sono a mio parere il frutto della cupidigia e concupiscenza umana. Quando sfoglio i cataloghi delle banche dei semi moderne, non vedo ciò che ha plasmato rivoluzioni di pensiero e movimenti alternativi. Spesso vedo solo marketing e brama di denaro.

Lo sfruttamento è ciò che contraddistingue l’essere umano da tutto quello che lo circonda. Un ragno uccide una mosca senza provare piacere nel farlo. Un leone uccide un’antilope senza essere colmo di disprezzo per essa o in seguito provare rimorso. La natura non conosce crudeltà. Ogni cosa viene realizzata per la sopravvivenza. Un uomo che disbosca una foresta per coltivare sulle ceneri una coltura che genera soltanto profitto, sta andando oltre la sopravvivenza. Ciò che vediamo attraverso le lenti che abbiamo realizzato in millenni di storia sono le concezioni dell’uomo, adagiate sugli elementi di un sistema che non segue la nostra mentalità e i nostri criteri di giudizio.

Io credo nel cambiamento, nel poter raccontare ai nostri nonni che se le vespe sono in giardino, non è per arrecarci danno o rubare la nostra frutta. Io credo che in ogni momento abbiamo la possibilità di cambiare le cose, iniziando da adesso. Quando Galileo disse che non è la terra ad essere al centro dell’universo ed il sole ad orbitare intorno a noi, fu quasi condannato a morte e costretto ad abiurare le sue idee. Poco dopo, Copernico confermò che la struttura dell’universo fosse come era stata concepita da Galileo. Pensate a come i vostri genitori o i vostri nonni una volta guardavano con disprezzo i cellulari e chiunque gli tenesse in mano e oggi inviano su Whatsapp video di gatti che ballano il can can.

Possiamo stare qui a fantasticare, ipotizzare e almanaccare per ore, per poi mettere tutto nel dimenticatoio e continuare la vita come se nulla fosse, oppure cambiare una tessera del puzzle e vedere come l’ambiente reagisce. Questa non è una geremiade che funge da valvola di sfogo per la frustrazione di vivere in un ambiente che sta collassando, è un’esortazione a cambiare poco per raggiungere un grande scopo Se la cena che abbiamo cucinato stasera non è di nostro gradimento, domani riutilizzeremo la classica ricetta della nonna.

Il suolo non è soltanto ciò che calpestiamo, un substrato che possiamo depauperare per trarre nutrimento o una fondamenta su cui costruiamo le nostre abitazioni. È una imponente fonte di vita, che ospita miliardi di essere viventi, da insetti e invertebrati fino a muffe e batteri. Possiamo continuare a utilizzarlo per coltivare frutta e verdura per noi e nostri cari e allo stesso tempo condividere un pezzo di questo prezioso tesoro con le piante e gli insetti che ci circondano.

Questo viaggio non giungerà alla stessa destinazione che avevo inizialmente concepito. Il tragitto ha cambiato e continua a cambiare il mio modo di vedere questa pianta così peculiare, spesso presente nei nostri pensieri e nella nostra vita. Dato che coltivo questa pianta e beneficio dei suoi frutti, ritengo giusto soddisfare il suo impulso vitale, consentendole di creare dei semi e diffondere i suoi geni. Impollinerò una manciata di ovaie o forse un intero ramo e le permetterò di raggiungere il suo scopo principale.

Il mio viaggio è iniziato gettando in un vaso il secchio dell’umido con della terra e aggiungendo in seguito una zolla di erba e leguminose spontanee. Forse quest’anno raccoglierò quattro infiorescenze in croce, incartapecorite e senza odore. O forse sarà un’annata strepitosa e assaggerò i migliori terpeni della mia vita. C’è solo un modo per scoprirlo ed è uscire dai nostri schemi prestabiliti e avventurarci nell’ignoto.

Buon fine settimana a tutti :tiphat:


Mi piace la tua filosofia. Sembra simile alla mia.

Cambiano i tempi e cambia tutto o ti adegui o ti estingui. :groupwave:
 

Theorganicguy

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Le ultime arrivate dall'himalaia iniziano a differenziarsi sia per quanto riguarda i colori e le forme delle foglie sia in quanto odori.

Rasol #1
Molto fruttata, tipo tè freddo alla pesca, foglie paffute come la #1 e gambi rossastri
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Rasol #7
Pinosa, foglie più strette
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Famine

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Ola Teo, sicuro che quelle Himalaya siano adatte alla nostra altitudine x il foto periodo?
 

Theorganicguy

Well-known member
Veteran
Ola Teo, sicuro che quelle Himalaya siano adatte alla nostra altitudine x il foto periodo?

Ciao, Famine :)

Le latitudini consigliate sono fino al 48° parallelo nord, quindi ci sto dentro. C'è da dire che il microclima di montagna, freddo e umido in autunno, sicuramente non aiuta, ma a me interessano più i maschi che le femmine, quindi sono a posto :biggrin:


:tiphat:
 

Theorganicguy

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Veteran
Oggi i riflettori sono puntati sulla stella del giardino: Mountain Dawn #3!

Dopo aver ripulito alcuni internodi "scomodi", a causa della loro posizione, ho ancorato i getti a terra per aumentare la penetrazione della luce e migliorare il passaggio dell'aria. Appena saranno un po' più lunghi e maneggevoli toccherà anche ai due apicali. Lo spazio di manovra si sta esaurendo, ma sono sicuro che una soluzione si possa sempre trovare.

Pre-LST
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Post-LST
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Galvano

Member
Qualcuno ha detto Rasol?

Eccomi :)

Ero convinto di aver già risposto ma devo essermi perso per strada tra una cannetta serale e l'altra :D

Belline le piccole, con le mele che gli fanno compagnia!

PS: se trovi anche qualche femminuccia Rasol provi a fare qualche seme o cerchi solo maschi per qualche incrocio? Nelle Rasol, a quanto si legge, si possono trovare fenotipi diversi per quanto riguarda il contenuto di THC e CBD.
 
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