fumo said:Ingroia: "Legalizzare la cannabis. Da giovane ho provato.articolo completo da leggere interessante,http://www.liberoquotidiano.it/news/...o-provato.html
no fumo, nooooooooooooo!!!!!
libero noooooooooooooo!
quest' "articolo" fa il solito giochetto:
il triste "mezzuccio" ("alla Taormina", direbbe qualcuno..... ; ) :*) del "non puoi dirmi "A" su qualsiasi aspetto della mia condotta se in passato hai commesso un qualsiasi errore"..
in questo caso è "te non potresti giudicare nessuno, sei venuto anche te meno alla legge (pappappero!)"
come se ad un ipotetico giudice, perfetto, infallibile ed impeccabile, che ama andare in motorino senza casco gli venisse detto che non può sbattere dentro Al Capone perchè non del tutto ligio!
..ridicolo, a mio avviso..
...ed inoltre, è fin troppo facile intuire il perchè di un simile approccio da quarto anno di scuola dell'obbligo...
(per chi non fosse a conoscenza..)
wikipedia said:Antonio Ingroia (Palermo, 31 marzo 1959) è un magistrato e giornalista italiano.
Indice
Biografia
Si forma professionalmente a Palermo, sua città natale, a partire dal 1987, nel pool di Falcone e Borsellino[1]. Quest'ultimo l'aveva espressamente voluto al proprio fianco[2][3]. Sostituto procuratore a Palermo dal 1992[4][1] con Gian Carlo Caselli, diviene un importante pubblico ministero antimafia, si occupa di noti casi legati alla malavita organizzata, come il caso Contrada[5], e conduce processi di una certa rilevanza sui rapporti tra la mafia e il mondo della politica e dell'economia[1][4]. Una delle indagini che fanno capo a lui riguarda l'attuale senatore del PdL Marcello Dell'Utri, che avrebbe fatto da ponte tra mafia del sud e mondo imprenditoriale del nord[6], attraverso mafiosi come Salvatore Riina e i fratelli Graviano[7].
Ingroia ottiene una prima condanna per Dell'Utri nel 2004 a nove anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa[7][8], confermata in appello il 29 giugno 2010 con una riduzione di due anni; il senatore è però assolto per le condotte successive al 1992, poiché i giudici hanno giudicato non provato il "patto di scambio" politico-mafioso con Cosa Nostra[9]. Durante l'indagine preliminare fu indagato anche Silvio Berlusconi, ma poi la sua posizione fu archiviata[10].
Nel 2009 è stato nominato procuratore aggiunto della procura distrettuale antimafia di Palermo[1][11]. Il 17 aprile 2011 l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) lo ha insignito del Premio Renato Benedetto Fabrizi[12]. Il 18 maggio del 2012 è uscito nelle librerie la sua nuova opera, "Palermo", edito da Melampo: in questo scritto, il magistrato racconta la sua città con gli occhi di chi ha scelto di rimanere e contribuire con l'ausilio della legge a trascinarla fuori dalla morsa della mafia, compiendo quello che può essere definito un vero atto d'amore, tenendo presente l'esempio del Suo maestro, Paolo Borsellino. È forse lo scritto più intimo del Procuratore Ingroia; lo scritto che scava dentro l'animo di un palermitano sensibile e fortemente innamorato del suo mondo. Lo scritto che più di ogni altro lascia tanto al lettore e che consente di operare una riflessione su quelli che possono essere i sacrifici di un uomo che allo Stato ha deciso di dare tutta la sua vita. Nel maggio del 2012 in commemorazione dei 20 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pubblica il racconto I giorni del dolore e del riscatto inserito all'interno della raccolta Dove Eravamo. Vent'anni dopo Capaci e Via D'Amelio (Caracò Editore, 2012). Dal 18 maggio 2012 è iscritto all'Ordine dei Giornalisti[13]. Dal 25 giugno, il Procuratore Ingroia è giornalista pubblicista. Diverse sono state le collaborazioni con redazioni giornalistiche. Tra le più recenti, ricordiamo quella con la testata siciliana "Live Sicilia" dove il Procuratore ha tenuto una rubrica "Fuori dal Bunker" e la più recente con il quotidiano "L'Unità". Al momento della consegna della scheda, il procuratore ha affermato: Non scrivo pero' romanzi, come sostiene qualche uomo politico alludendo a nostre recenti indagini.
Partecipazione al convegno del Pdci
Nell’ottobre del 2011 partecipa al convegno politico organizzato dal Partito dei Comunisti Italiani, dove dichiara: “…Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni ma io confesso che non mi sento del tutto imparziale. Anzi, mi sento partigiano, sono un partigiano della Costituzione…”. La sua partecipazione e le sue dichiarazioni hanno suscitato forti polemiche [14].
...inoltre sarebbe bello che questi mentecatti si firmassero, in calce a questi articoli pressocchè imbarazzanti..
ma , del resto , il secondo commento all'articolo, di tale francoruggieri , la dice lunga: "DA GIOVANE CI HA PROVATO? Ah , ecco, ora capisco tante cose"..
... e cos'altro potevamo aspettarci da uno che è iscritto al forum di Libero??????
..solo un commento così imbarazzante ad un articolo agghiacciante, ma che l'anonima e molliccia firma ritiene dissacrante!
già me lo immagino, mentre ancora una volta si stupisce, dando gomitate d'intesa al collega, di fronte le sue abilità giornalistiche , dopo aver partorito un occhiello di tale caratura (per chi non avesse letto, "RICORDI (S)FUMATI")
ragazzi, qui siamo di fronte alla genialità più pura!
P