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ANTIPROIBIZIONISMO

bob60

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Azienda agricola su orlo fallimento si da' alla marijuana

Azienda agricola su orlo fallimento si da' alla marijuana

In caso di crisi ecco un modo intelligente (ma non per lo stato) di riconvertirsi:

fonte ansa 31/05/2012

La crisi economica li aveva posti davanti a un bivio: riconvertire la loro azienda agricola di 13 ettari, nei pressi di Vetralla, in provincia di Viterbo, o chiudere i battenti. Il formaggio e i prodotti ortofrutticoli non garantivano più nemmeno le entrate necessarie a coprire le spese. E loro, padre, figlio e la convivente di quest'ultimo, laureanda in biologia, hanno optato per la riconversione. In piantagione di cannabis.
Marijuana di qualità superiore, spacciata insieme a patate, carote, pomodori, cetrioli e il formaggio, che era la punta di lancia della loro azienda. A porre fine all'attività, per metà illegale e per metà regolare, sono stati i carabinieri della stazione di Vetralla e della compagnia di Viterbo che, all'alba di oggi, hanno compiuto un blitz, scovando un'attrezzatissima serra allestita in una grotta naturale, in cui erano state messe a dimora settanta piante di cannabis, già adulte, hanno sequestrato quasi trenta chilogrammi di marijuana e hanno ammanettato i tre, che si sono subito difesi dicendo di averlo fatto per sbarcare il lunario.
Arrivare alla serra, munita di lampade, umidificatori, trasformatori e prese temporizzate, per un valore di 5-6mila euro, come ha spiegato il capitano Raffaele Gesmundo in una conferenza stampa, è stato complicatissimo. Per accedere alla grotta, infatti, bisogna percorrere un lungo cunicolo, il cui accesso era occultato. L"erbà veniva venduta sia all'ingrosso che al dettaglio. In quest'ultimo caso, a dimostrazione della grande 'professionalita'' dei 'produttori, venivano confezionate bustine in cellophane da 5, 10 e 20 grammi, con tanto di logo: una foglia di marijuana. Una sorta di marchio di qualita' che, secondo i carabinieri, i consumatori apprezzavano molto.
Era possibile anche 'fumare' direttamente sul posto. Tra il materiale sequestrato, infatti, c'é anche una pipa ad acqua, un narghilé, a disposizione dei clienti. Secondo, gli investigatori, la ragazza di 26 anni, grazie alle sue competenze di laureanda in biologia, era la 'specialista' del gruppo per quanto riguarda la gestione della serra. L'indagine, denominata 'Happy farm', era iniziata alcune settimane fa, dopo che i militari della stazione di Vetralla, diretta dal maresciallo Angelo Ciardiello, avevano notato un viavai sospetto di giovani nell'azienda agricola. Padre e figlio sono stati rinchiusi nel carcere viterbese di Mammagialla. La ragazza, invece, a Civitavecchia. Ora sono in attesa dell'interrogatorio di garanzia, cui dovrebbero essere sottoposti nelle prossime quarantotto ore.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubr...si-azienda-agricola-da-marijuana_6965334.html
 

Antani

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NYPD al fianco di Cuomo e Bloomberg per depenalizzare la marijuana

NEW YORK – Dopo la legalizzazione dei matrimoni gay, New York si appresta a seguire il sentiero intrapreso da stati quali la California e il Connecticut, decriminalizzando la marijuana. Andrew Cuomo, governatore democratico dello Stato di New York, ha proposto infatti di abbassare le pene per possesso di piccole quantità di marijuana, riducendo il reato da 'misdemeanor' a 'violation'. Mentre adesso il possesso della sostanza illegale è punibile con il carcere, una 'violation' comporta solo una multa.

Secondo il progetto, la polizia potrà arrestare chi fuma marijuana in pubblico, ma il possesso fino a 25 grammi verrà punito solo con un ammenda di non oltre cento dollari, in caso di “prima volta”. La polizia di New York – che si è detta favorevole alla proposta - arresta ogni anno oltre 50mila persone per reati legati all'uso di marijuana.

Cuomo sostiene che modificando le pene per il possesso di marijuana, si aiuterà lo Stato a evitare l’arresto e la detenzione di migliaia di cittadini, (solitamente giovani, neri e ispanici senza precedenti penali) che gravano pesantemente sul sistema giudiziario dello stato in un momento di crisi economica. La proposta è appoggiata anche dal sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, finora sostenitore di un approccio più duro. Mentre la minoranza repubblicana al Congresso statale di Albany ha già dichiarato guerra, (“Cuomo vorrebbe condonare il possesso di droghe”, ha tuonato il Senatore repubblicano Dean G. Skelos), il celebre reverendo afro-americano e leader dei diritti civili Al Sharpton l’ha definita “un passo nella giusta direzione”.


http://route66.corriere.it/2012/06/nypd_al_fianco_di_cuomo_e_bloo.html
 

pasqsn

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La protesta dei radicali: alla Camera marijuana seminata nei vasetti

A un certo punto della conferenza stampa, mentre alcuni malati di sclerosi multipla stavano raccontando il proprio "calvario" scandito dal progredire della malattia e dalle procedure che vincolano le cure legate all’uso di derivati naturali o di sintesi della cannabis, Rita Bernardini ha tirato fuori dalla borsa tre vasetti di terracotta per metterli sul tavolo.
Subito dopo, la deputata Radicale ha estratto una bustina di semi e li ha piantati simbolicamente.

"Questa è cannabis. Questa è la nostra disobbedienza civile", ha spiegato la Bernardini durante la conferenza stampa indetta a Montecitorio. Una dimostrazione che la deputata radicale ha bollato come "iniziativa non violenta di affermazione di coscienza sulla cannabis terapeutica". Il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti inizia con la posa dei semi e le sanzioni massime vanno da 6 a 20 anni, con multe da 26mila a 260mila euro. Altrettanto in bella vista sono apparse le confezioni di Bedrocan, dell’omonima casa farmaceutica olandese che produce infiorescenze di cannabis. "Nei primi c’è la cannabis legale per la terapia del dolore ma al costo di 500 euro al mese e di una complicata trafila burocratica - ha spiegato Fabrizio Pellegrini - gli altri rappresentano la coltivazione fai da te a bassissimo costo che però, legge alla mano, porta a irruzioni delle forze dell’ordine e a pesanti conseguenze sul piano legale".

Dal 2009 i radicali chiedono di depenalizzare la coltivazione rudimentale e domestica di cannabis. "È irragionevole - ha osservato la Bernardini - che il modesto coltivatore di qualche piantina di canapa indiana viene sanzionato penalmente mentre viene sanzionato solo in via amministrativa se se la procura ricorrendo a uno spacciatore".

http://www.ilgiornale.it/interni/la...-06-2012/articolo-id=593053-page=0-comments=1


I Radicali piantano marijuana alla Camera

Tornano pro cannabis come metodo anti-dolore e piantano semi alla Camera: i vasetti sono poi stati distribuiti a Monteciotrio. Questa la strada della disobbedineza civile e della provocazione percorsa oggi alla Camera dai Radicali per sensibilizzare il Parlamento "sull'uso di cannabis come terapia anti-dolore". Nel corso della conferenza stampa l'ex segretario dei Radicali, Rita Bernardini, ha infatti piantato alcuni semi di canapa indica (mariujana) in tre vasetti, cosciente del fatto, lo ha detto lei stessa, "che il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti inizia 'con la posa dei semi' e le sanzioni massime vanno da 6 a 20 anni di reclusione, con multe da 26mila a 260mila euro". Un gesto provocatorio che ha come intento quello di portare a malati terminali o cronici anche un semplice beneficio alle sofferenze. I commessi della Camera hanno però interrotto la conferenza portando via i vasetti, per poi restituirli, provocando momenti di tensione


http://video.repubblica.it/politica/i-radicali-piantano-marijuana-alla-camera/98731/97113
 

bodler

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ITALIA - Cannabis terapeutica. Conferenza stampa dei Radicali

http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+conferenza+stampa+dei+radicali_125614.php

Il Parlamento "affronti il problema della legalizzazione ad uso terapeutico dei derivati della cannabis, regolamentando la materia a favore dei pazienti in un contesto di legalita' e sicurezza". Lo hanno chiesto oggi i Radicali che, durante una conferenza stampa a Montecitorio nella quale con un'azione dimostrativa hanno anche piantato alcuni semi di cannabis in dei vasetti, hanno sottolineato la necessita' del riconoscimento del diritto dei malati di curarsi con i derivati della cannabis.
In Italia, invece, ha detto la deputata radicale Rita Bernardini, "il cammino dei malati affetti da patologie che possono essere curate con la cannabis, dalla Sclerosi multipla all'Aids, e' invece un percorso ad ostacoli che a volte diviene un vero calvario e che trova ragione solo nella follia proibizionista". Ad oggi, hanno ricordato i Radicali, solo la Regione Toscana, la Provincia di Bolzano ed alcune Asl consentono ai malati di accedere a farmaci a base di cannabinoidi, ma spesso con enormi difficolta' e iter procedurali molto lunghi. Alla conferenza stampa e' intervenuto anche il leader Radicale, Marco Pannella, che ha sottolineato la necessita' che il governo affronti questa tematica al piu' presto: "La sostanza di questo Regime - ha commentato - e' invece purtroppo quella di impedire strutturalmente qualsiasi forma di dibattito che possa raggiungere effettivamente l'opinione pubblica".
Al Senato giace da anni un progetto di legge presentato proprio dai Radicali che introduce la possibilita' per persone affette da alcune gravi patologie di accedere sia alla cannabis in forma naturale sia ai farmaci derivati da estratti di cannabis, mentre alla Camera e' stata da poco calendarizzata la proposta di legge (a prima firma Bernardini) che propone di depenalizzare la coltivazione domestica della marijuana.
'Chiediamo - ha detto Bernardini - un rapido iter parlamentare di questi progetti di legge, approvando misure concrete che non costringano, come oggi accade, i cittadini ed i pazienti, spesso affetti da gravissime patologie, a rivolgersi al mercato nero delle mafie e delle camorre'. Infatti, hanno spiegato i Radicali, oggi in Italia il medico puo' prescrivere alcuni farmaci cannabinoidi sulla base del decreto ministeriale del 18 aprile 2007, ma la realta' 'e' che vi e' una grande ignoranza in materia, e comunque anche con la prescrizione i tempi per ottenere tali farmaci sono lunghissimi'. Anche perche', sottolinea Bernardini, 'noi importiamo tali farmaci dall'Olanda e non facciamo ricerca in questo settore'. Per questo, in una lettera inviata a tutti i parlamentari e che ha gia' raccolto varie adesioni, i Radicali ed Emma Bonino si appellano al governo perche', tra l'altro, si consideri l'opportunita' di 'una produzione in Italia di medicinali a base di cannabis tramite il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze'.

Malati e con le manette. La colpa e' quella di essersi 'fabbricati' in casa il farmaco che li avrebbe aiutati a soffrire di meno, ovvero la cannabis. Perche', se e' vero che alcuni farmaci cannabinoidi sono riconosciuti per legge e dunque prescrivibili dal medico, e' anche vero che ottenerli, per iter burocratici e tempi 'infiniti', e' il piu' delle volte un vero e proprio 'calvario'. Sono le storie di Andrea Trisciuoglio, membro dell'associazione Coscioni e affetto da sclerosi multipla (Sla), Lucia Aspurti, anche lei da 12 anni malata di Sla e Fabrizio Pellegrini, colpito da una rara sindrome (fibromialgia).
In coro, in occasione di questa conferenza stampa, hanno denunciato quella che ritengono una vera ingiustizia: l'impossibilita' di accedere a farmaci fondamentali solo per una questione 'ideologica'.
'Ho la sla e uso i farmaci a base di cannabis che l'ospedale mi da' - racconta Andrea - ma le difficolta' sono tante e i tempi lunghi. Non si puo' criminalizzare una persona perche' si coltiva in casa la canapa che rappresenta per lui un farmaco.
Anch'io l'ho fatto e nel 2010 i carabinieri sono venuti a casa mia la mattina presto. Hanno cercato dappertutto, anche nel cuscino di mio figlio di 8 mesi. Hanno trovato delle piantine che coltivavo e mi hanno portato in caserma, mentre mio figlio mi chiamava spaventato. Questo non deve accadere mai piu', a nessun malato'. E poi: 'Che l'ex ministro Giovanardi parafichi tutte le droghe e dica che la mia cannabis terapeutica e' come l'eroina e' assurdo, e' terrorismo psicologico. Cosi' si costringono i pazienti al mercato nero'. Anche Lucia racconta le sue difficolta' e parla dei pregiudizi della gente: 'Mi hanno definita 'tossica' e drogata perche' mi curo con i cannabinoidi... e' assurdo'. E poi c'e' Fabrizio, 'habitue' delle patrie galere per coltivazione domestica di cannabis: 'Sono stato arrestato cinque volte, l'ultima volta sono rimasto in cella per un mese a Chieti. Ho fatto ufficialmente richieste dei farmaci cannabinoidi ma ottenerli e' difficile ed ora, con la Giunta Polverini a Roma - dice - la situazione e' anche peggiorata'. Cosi', fanno presente Andrea, Lucia e Fabrizio, a fronte di un centinaio di malati in cura con cannabinoidi ufficialmente, 'sono migliaia quelli costretti a procurarsi la cannabis illegalmente per uso terapeutico'.

fonte aduc.
 

pasqsn

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Ultime news....a raffica!

Cannabis Terapeutica, Radicali: cara consigliera, fatti una camomilla terapeutica

Marijuana, i Radicali piantano i semi a Montecitorio

Cannabis terapeutica. Trisciuoglio a Giovanardi: do you remember?

Meglio farsi le canne che votare PDL. Stefano Fassina: legalizzare

La legalizzazione di marijuana in Uruguay coinvolge tutta l'America Latina, e non solo

Street Parade antiproibizionista a Napoli. Rave party in strada per la legalizzazione delle droghe

L.Fini-Giovanardi, Senatori PD: "E' ormai emergenza umanitaria, priorità progressisti è cancellarla"

ITALIA - Giornata internazionale contro droghe. Radicali versus DPA

Ecco il 3° libro bianco sulla Fini-Giovanardi

A vederle così fanno un pò effetto...è tutta roba dell'ultima settimana, questo weekend è stato molto produttivo, c'è stata l'Assemblea Ascia, a Napoli stanno muovendo un pò di cose, i radicali a montecitorio, il 3° libro bianco...è indice che il movimento antiproibizionista è più attivo che mai, ma ha anche bisogno del supporto di tutti noi!!

ps. Se vi interessano i libri, sulla colonna di dx ce ne sono di molto interessanti, tra cui quello dell'avvocato Zaina.
http://www.legalizziamolacanapa.org/
 

pasqsn

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Il paradiso della droga è in Italia

27/06/2012 - Il nostro paese si classifica ai primi posti per cocaina e marijuana

L’Onu ha appena pubblicato i dati del 2012 del World Drug Report: uno studio annuale sulla diffusione e il consumo di droga in tutto il mondo. E l’Italia, scrive l’ufficio delle Nazioni Unite, è tutt’altro che agli ultimi posti in classifica: il nostro paese è ai primi posti a livello mondiale per il consumo di cannabis e cocaina, mentre l’incidenza di altri tipi di droghe sintetiche fra cui l’eroina e l’ecstasy è sicuramente minore. Ma nel campo dei paesi a cui siamo comparabili, quindi l’Europa e il Nord America, non abbiamo rivali.
“L’isola del pacifico di Palau ha il tasso più alto: praticamente un quarto delle persone fra i 15 e i 64 hanno fumato marijuana l’anno scorso. Ad italiani e americani piace sballarsi, con tassi rispettivamente del 14,6 e 14,1. In Uruguay, dove ci sono piani per la legalizzazione della marijuana, il tasso è del 5,6%. Il consumo è stabile o in calo in molte zone del mondo, ma sta aumentando in Africa e Asia. La produzione è di difficile misurazione ma, secondo il rapporto, la coltivazione della cannabis in Afghanistan nel 2010 è stata due volte più redditizia della coltivazione di papaveri da oppio”.

FRA I GIOVANI - L’Italia dunque è sul podio mondiale degli stupefacenti, come abbiamo visto. Tuttavia, stando ai dati diffusi dall’Onu, nel nostro paese il consumo di tutti i tipi di droga, dalla cannabis alla cocaina, è in “grande discesa” rispetto ai dati del 2006, gli ultimi disponibili. Pare che il 12,3% dei giovani fra i 15 e i 16 anni abbiano fatto uso di droga nella loro vita, il 10% nell’anno precedente alla rilevazione (2009, dunque) e il 7,2 nel precedente mese, si legge sulle tabelle fornite dall’Onu. La ricerca è talmente completa da includere anche uno screening dei prezzi medi al grammo: in Italia nel 2010 un grammo di marijuana costava fra gli 8 e i 13 euro.

http://www.giornalettismo.com/archiv...a-e-in-italia/
 

pasqsn

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Giovanardi: solo discorsi ideologici

Per Giovanardi "dati alla mano, in italia diminuito l'uso di stupefacenti". E le Associazioni "fanno finta di non capire". Poi a sostegno cita "i residui di sostanze nelle acque reflue".


26/06/2012


"Queste associazioni continuano a fare un discorso ideologico che prescinde totalmente dalla realta', dal contenuto delle norme e dai loro effetti che, come e' noto, dati alla mano, hanno portato a un calo dell'uso delle sostanze stupefacenti nel nostro Paese e a un calo dei detenuti per il consumo di sostanze stupefacenti". Cosi' il senatore Pdl Carlo Giovanardi replica al j'accuse delle associazioni Antigone, Forum droghe, Cnca e Societa' della Ragione, contenute nel 'Libro bianco, sui danni collaterali della legge sulle droghe Fini-Giovanardi', presentato oggi a Roma.
"Fanno finta di non capire - replica il 'padre' della legge - ma negli Stati Uniti e in altri paesi chi consuma droga, anche solo uno spinello finisce in carcere mentre in Italia chi consuma droga rischia solo sanzioni amministrative come il ritiro della patente o del porto d'armi. Non solo - prosegue Giovanardi - noi in Italia fino a 6 anni di condanna passata in giudicato per reati commessi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti invece del carcere prevediamo l'affidamento a comunita' di recupero".

"Questa e' la normativa piu' avanzata del mondo - afferma - e questi manifesti ideologici sono anche in contrasto con le rilevazioni scientifiche, basti pensare che indicatori quali i residui di sostanze stupefacenti nelle acque reflue sono in netta diminuzione". Giovanardi, quindi, replicando alla richiesta delle associazioni di cambiare la legge ammonisce: "non c'e' nulla da modificare, il reato e' gua' stato depenalizzato, tanto che il consumo di stupefacenti non e' perseguibile penalmente".

http://www.fuoriluogo.it/sito/home/m...6-giugno-21345
 

pasqsn

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Fini-Giovanardi. In 5 anni raddoppiati detenuti. Aumentano le denunce

I dati, "tutti ufficiali", sono contenuti in un Libro Bianco realizzato dalle associazioni Antigone, Forum Droghe e La società della ragione, con l'adesione di Magistratura democratica e Unione Camere Penali.

La legge Fini-Giovanardi in cinque anni ha provocato un raddoppio dei detenuti presenti in carcere per violazione dell'articolo 73 (detenzione illecita a fini di spaccio), un aumento delle denunce per lo stesso reato e degli ingressi in carcere in rapporto al totale degli ingressi: i dati, "tutti ufficiali", sono contenuti in un Libro Bianco realizzato dalle associazioni Antigone, Forum Droghe e La società della ragione, con l'adesione di Magistratura democratica e Unione Camere Penali. La conclusione degli autori e' che urge una modifica della legge.

Il Libro Bianco, presentato oggi alla sala Nassiriya del Senato alla vigilia della Giornata mondiale contro la droga, fornisce una serie di numeri sull'impatto della normativa antidroga. La tesi e' che una buona parte del problema del sovraffollamento degli istituti penitenziari e' dovuta ai tossicodipendenti spediti in cella dalla legge del 2006 che porta la firma di Carlo Giovanardi e Gianfranco Fini.

Dal 2006 al 2011 - si legge nel documento - sono aumentati dal 28% al 33,15% gli ingressi in carcere per droga in rapporto al totale degli ingressi, si è passati da 29.724 a 33.686 denunce per questi reati e sono raddoppiati i detenuti presenti in carcere per l'articolo 73 della legge. Se nel 2006 gli ingressi in carcere per droga erano 25.390 su un totale di 90.714 detenuti, l'anno scorso, benché diminuiti a 22.677, è aumentata la percentuale rispetto al totale di 68.411 detenuti (fonte Dap). Delle 33.686 denunce dell'anno scorso, sottolinea il Libro Bianco, quasi 15 mila sono per cannabis (41%); gli arresti conseguenti alle denunce sono stati 28.552 contro i 25.730 del 2006. I detenuti presenti in carcere per l'articolo 73 sono passati dai 10.312 del 2006 ai 21.562 del 2011, il 32,67% del totale dei detenuti, e su 37.750 detenuti condannati presenti alla data del 27 novembre 2001, 14.590 (38,6%) era per violazione della legge sugli stupefacenti. Sono inoltre aumentate le segnalazioni al prefetto per il solo consumo
personale di droga: da 39.075 segnalati nel 2006 a 47.093 nel 2008 (ultimo dato consolidato, nel 2009 il dato provvisorio era di 37.800). Più che raddoppiate le sanzioni comminate, da 7.229 (2006) a 16.154 (2010); crollate le richieste di programmi terapeutici, da 6.713 a 518. Infine, diminuiscono le misure alternative al carcere: da 3.852 persone in affidamento nel 2006 a 2.816 al 30 maggio 2012: il Libro Bianco sottolinea che se prima del 2006 la maggioranza dei tossicodipendenti godeva dell'affidamento,con la nuova legge il rapporto si è invertito.

Gli autori del Libro Bianco chiedono dunque una urgente modifica della legge, cominciando da norme che definiscano come reato autonomo l'ipotesi di lieve entita' dell'art.73, in modo da ridurre la pena per i consumatori o piccoli spacciatori (da 6 mesi a 3 anni, invece che da 1 a 6 anni) evitando l'ingresso in
carcere; chiedono poi la cancellazione della legge Cirielli sulla recidiva e che si rendano di nuovo praticabili le alternative terapeutiche, cie per le condanne penali che per le sanzioni amministrative.

Di "emergenza umanitaria" prodotta dalla legge Fini-Giovanardi ha parlato il senatore del Pd Roberto Della Seta, per il quale la legge anti-droga insieme alla Bossi-Fini sugli immigrati "sono tra le eredita' piu' pesanti del decennio berlusconiano. Mi auguro che il centrosinistra qualora torni al governo nei prossimi mesi cancelli queste norme". (ANSA).

http://www.fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/italia/rassegna_stampa/fini-giovanardi-3768752
 

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ITALIA - Giornata internazionale contro droghe. Gli slogan inutili e le cose utili (che non si fanno)

La città di Torino si allinea alle direttive del Dipartimento nazionale antidroga e espone per tre giorni sulla Mole lo slogan "Chi compra droghe finanzia le mafie, le loro violenze e il terrorismo". Con buona pace di onestà, verità e buon senso. I consumatori di droghe illegali - che tali sono non perché più dannose di quelle legali ma per l'arbitrarietà delle narcopolitiche globali - si trovano così non solo ad essere quotidianamente segnalati alle prefetture, denunciati, fermati e incarcerati, psichiatrizzati e stigmatizzati, ma anche colpevolizzati come sostenitori delle narcomafie e, se non bastasse, del terrorismo. Il moralismo dello slogan è indecente: ricalca il mai sopito vizio di prendersela con i più deboli per non contestare i più forti.
I consumatori di tutto il mondo sono le prime vittime dei mercati illegali sui quali le mafie internazionali ingrassano grazie alle politiche globali proibizioniste, sostenute da una parte dell'ONU. Le mafie fioriscono e guadagnano sulla "guerra alla droga" e sulle retoriche disoneste di un "mondo senza droghe", sul sistema mondiale della repressione del consumo. Lo stesso sistema che condanna e incarcera un consumatore quando - proprio per non aver a che fare con il mercato nero - coltiva tre piante di marijuana sul balcone per il proprio personale consumo. E magari in carcere poi ci muore, come è accaduto ad Aldo Bianzino.
Lo stesso sistema che da decenni colleziona fallimenti, e riempie tribunali e carceri di consumatori, incide poco o nulla sul traffico, produce continui attacchi ai diritti umani in tutto il mondo. Lo stesso sistema che oggi molti - le stesse agenzie ONU su AIDS e Diritti umani, per esempio - stanno sottoponendo a critiche radicali. Lo stesso sistema che l'Unione europea - con l'eccezione dell'Italia, paladina della "war on drugs" grazie al Dipartimento nazionale - sta cercando di arginare promuovendo migliori politiche comunitarie di riduzione del danno.
Invece di diffondere slogan inutili, ideologici e criminalizzanti, sarebbe invece opportuno che Municipalità e Regione facessero alcune semplici cose concrete. Per esempio:
? potenziare invece che tagliare i servizi di riduzione del danno, che aiutano i consumatori a consumare in modo meno rischioso
? potenziare invece che tagliare gli interventi nei luoghi di consumo soprattutto giovanili, per promuovere consapevolezza
? aprire stanze del consumo (come in molti paesi (europei ) per salvare la vita di chi consuma
? favorire pratiche di pill testing, analisi delle sostanze nei luoghi di consumo, per una maggior informazione sulla qualità delle sostanze, informazione che il mercato nero nega ? varare una legge regionale - come in Toscana - sulla legalizzazione della canapa per uso medico
? sostenere e promuovere nelle sedi istituzionali nazionali la riforma della criminogena e patogena legge Fini Giovanardi e una netta discontinuità con l'approccio italiano iperproibizionsita a livello europeo, promosso dal governo Berlusconi, fatto proprio dal "governo dei tecnici" e propugnato dall'uomo-per-tutte-le-stagioni Serpelloni.
Solo per fare qualche esempio. Al governo della città ricordiamo che c'è stato un tempo in cui il centrosinistra sembrava sensibile a questi argomenti, razionali, sensati, pragmatici e umanitari. Sembra passato un secolo, e questo nuovo conformismo, questa disattenzione non sono solo tristi, ma anche poco responsabili.

COBS- Coordinamento Operatori Servizi a Bassa Soglia del Piemonte

http://droghe.aduc.it/notizia/giornata+internazionale+contro+droghe+slogan_125690.php
 

pasqsn

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Giovanardi allarmato

Il ministro ombra Giovanardi paventa che con la spending review sia abolito il Dipartimento antidroga e sia rimandato a casa il suo protetto Serpelloni… Il commento dell’Iconoclasta.

Il ministro ombra Giovanardi paventa che con la spending review sia abolito il Dipartimento antidroga e sia rimandato a casa il suo protetto Serpelloni. Se mai ce ne fosse stato bisogno, le parole di Giovanardi confermano che la continuità nella direzione del Dipartimento è in relazione al continuismo delle politiche berlusconiane e al mantenimento di un centro di potere del centrodestra.

Quanto al lavoro di approfondimento sulla relazione al parlamento che il ministero di Riccardi sta facendo, ci sembra utile e doveroso. Si eviterà così lo scempio di presentare dati senza alcuna solidità scientifica, solo strumentalmente utili a sostenere le politiche di Giovanardi (come nella indagine sui consumi nella popolazione generale nella relazione 2010, in cui si fece un confronto arbitrario con dati precedenti raccolti con metodologie differenti, per sostenere un calo dei consumi di cannabis life time del 25%!) Ci auguriamo che il lavoro di analisi vada in profondità, soprattutto per controllare l’uso delle risorse che è stato fatto dal Dipartimento in questi anni.

Le vanterie del comunicato sono aria fritta e non vale la pena replicare se non per dire che in maniera pervicace si continua a demonizzare la politica di riduzione del danno identificata come la cronicizzazione delle “vittime da curare” e si insiste nel volere incarcerare i detentori di sostanze illecite (meglio se canapa) considerati criminali.

Nel mondo non si guarda certo al modello italiano, checché ne pensi il deposto zar nostrano!

l’Iconoclasta

“Vogliamo lanciare un allarme, sia per il fatto che la Relazione al Parlamento sulle droghe non e’ stata ancora presentata nonostante la scadenza sia il 30 giugno, sia per le voci che circolano di una eventuale soppressione del Dipartimento antidroga cosi’ com’e', per farlo passare sotto il Ministero della salute”: cosi’ il senatore del Pdl Carlo Giovanardi spiega le motivazioni di una mozione presentata oggi, di cui e’ firmatario insieme a Maurizio Gasparri, che impegna il Governo a “sostenere con forza la linea di contrasto alle tossicodipendenze portata avanti dal Dipartimento”.
“E’ il Parlamento che puo’ decidere di cambiare la linea in materia di politiche antidroga, non certo un Governo tecnico” precisa Giovanardi, che a proposito del “ritardo” nella presentazione della Relazione annuale al Parlamento (ma la legge non considera perentoria la scadenza del 30 giugno, ndr) accenna a “pressioni degli antiproibizionisti” sul ministro competente, Andrea Riccardi. “Non vorrei – aggiunge l’ex titolare delle politiche antidroga nel Governo Berlusconi – che il ritardo fosse dovuto a una guerra al Dipartimento”.
Nella mozione si ricorda che il Dipartimento antidroga “ha perseguito in questi anni una politica di contrasto alle tossicodipendenze fondata su tre capisaldi fondamentali”: l’informazione e la prevenzione, soprattutto nei confronti dei giovani; il recupero di coloro che vogliono sottoporsi a percorsi di disintossicazione “rifiutando quelle forme di intervento tendenti non al pieno recupero del soggetto ma alla sua cronicizzazione”; la “netta distinzione fra il consumatore di sostanze, considerato una vittima da curare e gli spacciatori, da colpire con sanzioni penali”. Questi principi, si sostiene nella mozione, “sono stati recepiti dalla comunita’ internazionale che guarda al nostro Paese come modello da imitare”. “Per la prima volta dopo decenni – si legge ancora – attraverso queste politiche si e’ arrivati a un calo dell’uso di sostanze in Italia”.

http://www.fuoriluogo.it/blog/2012/07/05/giovanardi-allarmato/#.T_V3KCsskXU.facebook
 

peppetto

minigrower & sinner
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Giovanardi allarmato

Il ministro ombra Giovanardi paventa che con la spending review sia abolito il Dipartimento antidroga e sia rimandato a casa il suo protetto Serpelloni… Il commento dell’Iconoclasta.

“Per la prima volta dopo decenni – si legge ancora – attraverso queste politiche si e’ arrivati a un calo dell’uso di sostanze in Italia”.

http://www.fuoriluogo.it/blog/2012/07/05/giovanardi-allarmato/#.T_V3KCsskXU.facebook



dai, chè è sempre divertente!!!

giovanardi1.jpg


...come faremmo senza??!

:laughing:

:wave:

P
 

MicroSpy

Weed Warfare
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Giovanardi allarmato

Il ministro ombra Giovanardi paventa che con la spending review sia abolito il Dipartimento antidroga e sia rimandato a casa il suo protetto Serpelloni… Il commento dell’Iconoclasta.

Il ministro ombra Giovanardi paventa che con la spending review sia abolito il Dipartimento antidroga e sia rimandato a casa il suo protetto Serpelloni. Se mai ce ne fosse stato bisogno, le parole di Giovanardi confermano che la continuità nella direzione del Dipartimento è in relazione al continuismo delle politiche berlusconiane e al mantenimento di un centro di potere del centrodestra.

Quanto al lavoro di approfondimento sulla relazione al parlamento che il ministero di Riccardi sta facendo, ci sembra utile e doveroso. Si eviterà così lo scempio di presentare dati senza alcuna solidità scientifica, solo strumentalmente utili a sostenere le politiche di Giovanardi (come nella indagine sui consumi nella popolazione generale nella relazione 2010, in cui si fece un confronto arbitrario con dati precedenti raccolti con metodologie differenti, per sostenere un calo dei consumi di cannabis life time del 25%!) Ci auguriamo che il lavoro di analisi vada in profondità, soprattutto per controllare l’uso delle risorse che è stato fatto dal Dipartimento in questi anni.

Le vanterie del comunicato sono aria fritta e non vale la pena replicare se non per dire che in maniera pervicace si continua a demonizzare la politica di riduzione del danno identificata come la cronicizzazione delle “vittime da curare” e si insiste nel volere incarcerare i detentori di sostanze illecite (meglio se canapa) considerati criminali.

Nel mondo non si guarda certo al modello italiano, checché ne pensi il deposto zar nostrano!

l’Iconoclasta

“Vogliamo lanciare un allarme, sia per il fatto che la Relazione al Parlamento sulle droghe non e’ stata ancora presentata nonostante la scadenza sia il 30 giugno, sia per le voci che circolano di una eventuale soppressione del Dipartimento antidroga cosi’ com’e', per farlo passare sotto il Ministero della salute”: cosi’ il senatore del Pdl Carlo Giovanardi spiega le motivazioni di una mozione presentata oggi, di cui e’ firmatario insieme a Maurizio Gasparri, che impegna il Governo a “sostenere con forza la linea di contrasto alle tossicodipendenze portata avanti dal Dipartimento”.
“E’ il Parlamento che puo’ decidere di cambiare la linea in materia di politiche antidroga, non certo un Governo tecnico” precisa Giovanardi, che a proposito del “ritardo” nella presentazione della Relazione annuale al Parlamento (ma la legge non considera perentoria la scadenza del 30 giugno, ndr) accenna a “pressioni degli antiproibizionisti” sul ministro competente, Andrea Riccardi. “Non vorrei – aggiunge l’ex titolare delle politiche antidroga nel Governo Berlusconi – che il ritardo fosse dovuto a una guerra al Dipartimento”.
Nella mozione si ricorda che il Dipartimento antidroga “ha perseguito in questi anni una politica di contrasto alle tossicodipendenze fondata su tre capisaldi fondamentali”: l’informazione e la prevenzione, soprattutto nei confronti dei giovani; il recupero di coloro che vogliono sottoporsi a percorsi di disintossicazione “rifiutando quelle forme di intervento tendenti non al pieno recupero del soggetto ma alla sua cronicizzazione”; la “netta distinzione fra il consumatore di sostanze, considerato una vittima da curare e gli spacciatori, da colpire con sanzioni penali”. Questi principi, si sostiene nella mozione, “sono stati recepiti dalla comunita’ internazionale che guarda al nostro Paese come modello da imitare”. “Per la prima volta dopo decenni – si legge ancora – attraverso queste politiche si e’ arrivati a un calo dell’uso di sostanze in Italia”.

http://www.fuoriluogo.it/blog/2012/07/05/giovanardi-allarmato/#.T_V3KCsskXU.facebook

Ma Giovanardi... non è ancora ora che si mangi una pentola di merda?
 

donwalter

HOMBRE
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:laughing:....è un ridicolo...:laughing:
non trovate che sia un pò la brutta copia di Gino Bramieri?....:)...
P.s. naturalmente senz'offesa per Bramieri
P.P.s. pssst.....stiamo covando un serpelloni in seno...
 

peppetto

minigrower & sinner
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....è un ridicolo...
non trovate che sia un pò la brutta copia di Gino Bramieri?.......
P.s. naturalmente senz'offesa per Bramieri
P.P.s. pssst.....stiamo covando un serpelloni in seno...


:laughing::laughing::laughing::laughing:
...gino bramieri!!!
sono morto dalle risate!
è proprio lui!
ovviamente , la sua brutta copia e senza offesa alcuna per bramieri, come hai già precisato!


:wave:

P
 

peppetto

minigrower & sinner
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..allora è andata , facciamo una petizione ed è fatta!!
olèèèè!


scherzi a parte , in linea del tutto teorica , una petizione, ammesso che raggiunga il mezzo milione di firme, potrebbe davvero proporre abrogazioni 'sì madornali??? del tipo "abrogazione della fini giovanardi" o simili.. (ripeto: in via del tutto teorica)

chiedo a tutti voi, che sicuramente ne sapete più di me..

edit: ps: un cosa che non c'entra quasi niente: una volta sentii serpelloni affermare, ad un programma televisivo tipo rai uno matttina o cose simili, che , a suo avviso, la marijuana causava nel cervello , al livello della scissura del Silvio :)D), un assottigliamento di qualche millimetro della corteccia , ovvero , stando alle sue parole, "una cicatrice nel cervello" !!
...quando, invece, fa quasi parte della cultura generale il concetto di cicatrice come riparazione, in seguito ad un evento traumatico, con deposizione di fibre collagene a ristabilire un'integrità del tessuto, nel momento in cui questo non è rigenerabile o ha subito un danno troppo esteso.

al limite, ciò a cui potrebbe aver fatto riferimento l'"esimio professore" è una condizione di atrofia della corteccia, o un vattelapesca simile, ma sarebbe stato meno d'effetto.



se non è "terrorismo" questo.... :p

:wave:

P
 
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Tup_amaro

Lazy Member
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..allora è andata , facciamo una petizione ed è fatta!!
olèèèè!


scherzi a parte , in linea del tutto teorica , una petizione, ammesso che raggiunga il mezzo milione di firme, potrebbe davvero proporre abrogazioni 'sì madornali??? del tipo "abrogazione della fini giovanardi" o simili.. (ripeto: in via del tutto teorica)

P

..ci sarebbe l'art. 75 della Costituzione..ma non mi pare che il referendum in itaglia possa considerarsi uno strumento efficace di democrazia diretta..
senza dimenticare che le indicazioni referendarie possono essere stravolte da leggi successive; essendo il referendum solo abrogativo, nulla vieta, se non l'etica :laughing::laughing: politica, di riproporre in Parlamento una legge che i cittadini hanno voluto abrogare..
Identica sorte mi pare tocchi anche alle proposte di legge ad iniziativa popolare.. siamo sudditi..:moon:
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
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Non facciamo confusione, questo è un semplice sondaggio e potrebbe proporlo chiunque.
La cosa importante per ora secondo me è far venire il problema a galla, c'è bisogno che la gente ne parli e che si indegni per la situazione folle che si è creata con la fini-giovanardi e ciò sta piano piano avvenendo...

Di proposte di legge ne sono state presentate un pò credo, dai radicali ai due senatori del pd...ora anche la lista civica, in accordo con Ascia dovrebbe presentarne una per le prossime elezioni...
 

peppetto

minigrower & sinner
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Non facciamo confusione, questo è un semplice sondaggio e potrebbe proporlo chiunque.


...tranquillo, pasq.. se rileggi , vedrai che ho tirato io in ballo la storia del referendum , ma giusto per capire in linea teorica come potrebbero andare le cose "se"..
.. ed il gentilissimo tup mi ha ben fatto inquadrare la situazione..;)

grazie tup!

:wave:

P
 
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