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Ciò che non vedi nei tg

blueschato

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Non nascono le bambine. Le centrali nucleari nuocciono alla salute anche quando funzionano bene


Già si sapeva che anche quando funzionano bene le centrali nucleari nuocciono gravemente alla salute, nel senso che nelle vicinanze degli impianti aumentano i casi di tumore e di leucemia. Ora dalla Germania arriva un ulteriore ragguaglio: nuocciono gravemente alla salute delle donne. Anzi, delle bambine. Che non nascono proprio.

E’ il risultato – in estrema sintesi . di uno studio effettuato dall’Helmholtz Zerntrum di Monaco di Baviera, un centro studi che si occupa di salute ambientale.

Chissà se la notizia sarà giunta al professor Veronesi, l’oncologo fresco di nomina alla presidenza dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo il quale gli italiani non vogliono le centrali nucleari solo perchè sono influenzati da un bombardamento di “idee disfattiste”.

Lo studio pubblicato dall’Helmholtz Zerntrum è stato effettuato da Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb. Si intitola, nella versione inglese, “Is the human sex odds at birth distorted in the vicinity of nuclear facilities?”. Ossia: il rapporto percentuale fra neonati maschi e femmine cambia nelle vicinanze degli impianti nucleari? La risposta è sì.

Nell’arco degli ultimi 40 anni, in un raggio di 35 chilometri attorno a 31 centrali nucleari tedesche e svizzere, mancano all’appello circa 200.000 bambine. Soltanto se esse fossero venute al mondo sarebbero state rispettate le statistiche secondo le quali ogni 100 bambini nascono 105 bambine.

Gli impianti nucleari oggetto dello studio non sono mai stati teatro di incidenti rilevanti. Dunque questi effetti sono stati riscontrati quando tutto va bene. E figuriamoci quando le cose vanno male…

Infatti il medesimo studio prende in esame il sesso dei neonati negli anni seguenti all’incidente nucleare di Chernobyl (Ucraina, 1986) e ai test nucleari della Guerra Fredda. In tutti e due i casi (ma nel primo solo in Europa) è mancato all’appello un gran numero di nascite femminili.

Helmholtz Zerntrum

“Is the human sex odds at birth distorted in the vicinity of nuclear facilities?” e la presentazione del lavoro

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Wolv

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Immigrati sulle gru? Stranieri nei C.I.E. che si cuciono le bocche? Perché?

Immigrati sulle gru? Stranieri nei C.I.E. che si cuciono le bocche? Perché?

Se vi chiedete perché stranieri arrivano a ingerire accendini e tagliaunghie pur di farsi notare dai media o a cucirsi le bocche con ago e filo qua troverete una bella spiegazione...chissà se un certo utente del forum è ancora in giro...
Da: http://senzafrontiere.noblogs.org/approfondimenti-2/sanatoria-truffa/

"La mala sanatoria
Un flop per le casse dello Stato. Un’occasione d’oro per i truffatori. Un viaggio nei guai di una legge-tampone.

L’istantanea migliore per spiegare cosa sia stata la sanatoria 2009 per colf e badanti, conclusa in 30 settembre scorso, è quella che ritrae la dottoressa Gatto: alta, bionda , sfacciata. “Risentiamoci a novembre -mi dice a sanatoria appena conclusa, stringendomi la mano sulla soglia del suo ufficio, a Milano-. Se ci sono novità su una proroga della legge, magari riusciamo a fare qualcosa…”. Il “qualcosa” è la vendita illegale di un documento di regolarizzazione, che servirebbe a un mio amico. La Gatto ne ha falsificati molti nelle settimane passate, vendendoli a peso d’oro a immigrati irregolari. Si tratta di un reato grave. Ma questa signora ossigenata ha la faccia tosta di chi la farà franca: nessun immigrato senza documenti potrebbe denunciarla, senza venire espulso.


Tornare oggi su quello che è stato il provvedimento di sanatoria di settembre, raccontarne il backstage e guardare insieme la “moviola” dei passaggi salienti, è un esercizio utile: serve a spiegare a che punto siamo nel Governo dell’immigrazione in Italia. I provvedimenti votati dal Parlamento sono efficaci? Portano a una maggiore integrazione? Costruiscono un Paese più sicuro?

Programmi di governo
La prima domanda da porsi, però, è questa: perché il Governo più restrittivo in fatto di immigrazione che il nostro Paese abbia mai avuto, decide di fare una sanatoria? Per capirlo, saltiamo come gamberi nel mezzo della torrida estate: il 15 luglio diventa legge (n.94/2009) il cosiddetto “pacchetto sicurezza” che introduce, tra l’altro, il reato di “ingresso e soggiorno illegale in Italia” o, più comunemente, di “clandestinità”. Un provvedimento severo. Ci si rende conto subito, però, che il nostro sistema giudiziario rischia il corto circuito: secondo stime condivise anche in ambiente governativo, infatti, i cosiddetti “clandestini” sarebbero più di 700mila, forse un milione; la metà sono colf e badanti.

La nuova legge, che entrerà in vigore l’8 agosto, trasforma in delinquenti, assieme agli immigrati irregolari, anche datori di lavoro e affittuari italiani. Processi e carcere per tutti. Il Governo corre ai ripari: il 3 agosto diventa legge la cosiddetta “manovra d’estate”, nella quale -oltre al Tremonti Ter che detassa gli utili reinvestiti dalle imprese- viene inserito sul filo di lana anche il provvedimento di sanatoria per il “lavoro domestico”. Già il giorno dopo, la Gazzetta Ufficiale ne pubblica il testo; e il 5 agosto, appena tre giorni prima del “pacchetto sicurezza”, il provvedimento entra in vigore. Nelle case italiane, un sospiro di sollievo: tutti salvi, lavoratori e datori di lavoro-elettori.

Il secondo motivo per cui il Governo promuove la sanatoria, con la crisi che infuria, è però di tipo “economico”. I tecnici al lavoro nella canicola di luglio prevedono che, dal 10 al 30 settembre, saranno inviate almeno 500mila domande di regolarizzazione. Che significa, un totale di 250 milioni di euro immessi subito nelle casse dell’Inps (a copertura dei contributi pregressi), e di altri 340 milioni di incasso nell’ipotesi che tutte le pratiche vadano a buon fine (con una media di quattro mesi di contributi da versare alla firma del contratto in Prefettura). Un affare di quasi 600 milioni di euro, puro ossigeno alla nostra cassa-pensioni.Una finestra troppo stretta
Fatta la premessa, ecco i risultati della sanatoria: secondo il ministero dell’Interno, alla mezzanotte del 30 settembre, sono state 294.744 le domande inviate dai datori di lavoro (200mila in meno di quelle attese). Che equivalgono, in termini monetari, a quasi 148 milioni di euro già versati; per raggiungere un totale di 348 milioni di euro, quando sarà firmato anche l’ultimo contratto di lavoro. Un discreto fallimento: 250 milioni di euro in meno del possibile incasso. In un’azienda privata sarebbe saltato l’amministratore delegato.

La sanatoria che tutti attendevano -immigrati, datori di lavoro e pure il ministero delle Finanze-, dunque, non ha funzionato a dovere. Perché? Una delle critiche mosse da patronati e associazioni di categoria, riguarda le condizioni del contratto indicate dal ministero dell’Interno per la sanatoria: condizioni “fuori mercato”.

Il contratto prevedeva un minimo di 20 ore settimanali (quando mai una colf lavora 20 ore alla settimana nella stessa famiglia?) e un minimo di 20mila euro di reddito per il datore di lavoro single. Il risultato, secondo gli addetti, è stato la rinuncia da parte di molti datori di lavoro di accedere alla sanatoria; e la permanenza nell’irregolarità di altrettanti immigrati. Una finestra troppo stretta che ha comportato meno immigrati regolari e meno incasso per lo Stato. Una legge, insomma, che non ha compreso il mercato reale del lavoro.

La fiera delle falsità
Il guaio, però, è soprattutto quello che è avvenuto dietro le quinte a causa di questa “finestra troppo stretta”. Le colf e le badanti “scaricate” dai datori di lavoro hanno cercato, in ogni modo, qualcun’altro che le assumesse per ottenere i documenti di cui avevano diritto. E assieme a loro hanno cercato di trasformarsi in colf, i circa 300mila irregolari che oggi, in Italia, hanno un impiego in nero “non domestico” e non potevano, per legge, partecipare alla sanatoria: artigiani, operai, muratori, addetti dell’industria e dell’agricoltura. Dall’8 agosto sono diventati clandestini, passibili di carcere. Chi ha potuto ha partecipato, allora, alla “fiera dei documenti falsi”. Secondo il ministero dell’Interno, negli ultimi tre giorni della Sanatoria (28-30 settembre) sono state inviate 80.250 domande, ben il 27,2 per cento del totale. E proprio negli ultimi tre giorni i patronati hanno registrato agli sportelli i casi più inverosimili, con punte di grottesco, disperazione, illegalità, specchio del mondo variegato dell’irregolarità straniera.

Il 29 settembre, penultimo giorno della sanatoria, trascorro l’intera giornata al patronato Cisl di via Tadino, a Milano, città che registra il record delle domande di regolarizzazione, 43.393, il 14,7 per cento del totale nazionale. Dalle 9 del mattino all’orario di chiusura passano 150 persone. Una signora filippina chiede se può fare la sanatoria per la zia, che ha 77 anni ed è irregolare: una colf in “età di pensione”? La signora viene gentilmente scoraggiata dagli operatori. Un signore peruviano vuole assumere un connazionale come baby-sitter per i suoi figli, ma si accorge di non avere tutti i documenti proprio allo sportello. Un ragazzo del Bangladesh chiede informazioni con la ricevuta già stampata. Dice che il suo “datore di lavoro” gli ha chiesto altri mille euro. Alla fine salta fuori che si tratta di un pensionato incontrato ai giardinetti: si presta come datore di lavoro ma in cambio vuole un aiuto per arrotondare la pensione.

Copia e incolla su carta ministeriale
Arrivano anche extracomunitari “truffati”. Ovvero quelli che hanno pagato dai mille ai 10mila euro per ottenere un documento falso. Mamadou, senegalese, si è fidato di un sedicente “consulente del lavoro” italiano, di cui mi fa vedere tanto di biglietto da visita. Mamadou gli ha versato una prima tranche di mille euro ottenendo una falsa ricevuta del ministero dell’Interno: si tratta di un documento “collage”, un taglia e incolla di dati mal scritti, su carta intestata del Ministero. Una truffa grossolana, compiuta anche grazie alla complicità di un senegalese che portava al consulente i polli da spennare. Qualche giorno dopo la fine della sanatoria, vado all’indirizzo indicato sul biglietto da visita: un complesso di uffici nella periferia di Milano. Ma del consulente, neanche l’ombra. Gli telefono allora: “Non facciamo più quei documenti -mi assicura, confermando che fino a ieri li faceva-. I termini sono scaduti”.

Il 29 settembre, fuori dalla Stazione Centrale incontro due ragazzi egiziani. Mi fanno vedere la ricevuta di regolarizzazione ottenuta pagando 1.500 euro a un ingegnere italiano che ha aperto un ufficio in una via vicina. “Non sono sicuro che sia valida -dice preoccupato Abdou, muratore, da cinque anni in Italia-. Il nome del mio datore di lavoro è lo stesso di quello scritto sul foglio di altri ragazzi”. È una truffa perché nessun datore di lavoro può regolarizzare più di una colf. Vado all’indirizzo indicato: al cancello, diversi immigrati con documenti in mano entrano alla spicciolata, uno o due alla volta. L’ufficio è in piena attività. Qualche giorno dopo ci torno con più calma. Chiedo informazioni a un signore egiziano che incontro sul cancello, “conosci l’ufficio che fa i documenti agli immigrati?”. “Siamo noi”, mi dice facendomi entrare. Le stanze sono spoglie ma sui tavoli, pile di fascicoli colorati, pratiche e documenti di immigrati. Arriva la titolare, la signora Gatto, elegante e slanciata. “Ho un amico che vuole regolarizzarsi, ho saputo che lei può fare qualcosa. Mi domando se ci sia una possibilità”, chiedo. “Sentiamoci a novembre -mi dice- chissà che non facciano un’altra sanatoria”. Un’altra legge sull’immigrazione, penso salutandola, con cui si possa guadagnare un po’ ancora, sulla pelle della povera gente.
Carlo Giorgi"
 

blueschato

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Wolv,grande!!!Quello che metti in luce è una verità di cui dovremmo vergognarci,,,,,,,mi è venuto il voltastomaco leggendo il tuo post,che schifo ragazzi......sono senza parole,se ne avessi il potere li fulminerei all'istante,questa è gente che non merita di vivere,sono indignato e disgustato.

Pasqsn,fedefede ormai ha una sola cellula funzionante nel suo cervello,e tra un po lo abbandona anche quella.....gli manca un'altra striscia e un'altro viagra per stirare gli zoccoli.......e.....scusate la cattiveria,ma mi auguro che avvenga presto,è è solo un servo schifoso di questo governo fascista di merdosi bigotti materialisti e cafoni.......scusate lo sfogo ma quanno ce vò ce vò!!!

p.s.La mia preghiera è intensa e continua ......avrà i suioi risultati.....spero presto!!!
 

Jare

Genetics' hunter
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Mamma mia che scandalo quel lecchino....... Quando ho visto il video non ci volevo credere.........
 

blueschato

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La democrazia alla Gasparri: «Arresti preventivi»



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"Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 (Iin realtà era il 1979, ndr) in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo". Lo afferma in una nota il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. "Qui - osserva - serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati. Bugie. Per non far vivere all'Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Chi protesta in modo pacifico e democratico - conclude Gasparri - va diviso dai vasti gruppi di violenti criminali che costellano l'area della sinistra. Solo un deciso intervento può difendere l'Italia".
"Gasparri è un irresponsabile che gioca con il fuoco". Lo afferma in una nota Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd. "A fronte di un malessere sociale che necessiterebbe risposte politiche - aggiunge - la destra sa offrire assurde ricette poliziesche. La proposta di Gasparri, a parte il trascurabile fatto che è contraria alla nostra Costituzione come il 'garantista' (per Dell`Utri e Cosentino) Gasparri dovrebbe sapere, avrà come effetto quello di far diventare agli occhi di un`intera generazione degli eroi, vittime della repressione, gli esponenti delle frange violente". "Noi riteniamo che la polizia e la magistratura - sottolinea Orlando - abbiano gli strumenti e le professionalità per fronteggiare i pericolosi fenomeni di violenza, che la politica e le forze sociali devono saper isolare senza l`esigenza di mettere in campo rigurgiti di stampo fascista. Anche per questi motivi, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, questo governo dimostra di essere il vero problema per il nostro Paese". ''Gasparri, che ha pronunciato parole eversive e minacciose, dovrebbe fare ripetizioni di storia e di cultura democratica'': lo dice Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv. Gasparri ''riesce a sbagliare date e contenuti: forse si e' distratto e crede di vivere ancora nel Ventennio. Durante il fascismo, infatti, si mettevano le persone in galera arbitrariamente e preventivamente''. ''Noi dell'Italia dei Valori esprimiamo la nostra solidarieta' a Cascini, a Palamara e a tutti i giudici offesi e intimiditi dallo scomposto Gasparri, nella consapevolezza che i magistrati non si lasceranno condizionare da nessuno e che obbediranno soltanto alla legge e alla Costituzione. Anche noi, insieme a loro, resisteremo contro questa pericolosa deriva eversiva e facciamo appello a tutte le istituzioni affinche' vigilino contro questi minacciosi rigurgiti fascisti'', conclude Orlando. Gasparri ''con la consueta finezza argomentativa propone una riesumazione dell'arresto prevenivo che e' annuncio di fascismo''. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola a In mezz'ora. Lo e', aggiunge ''soprattutto quando parliamo di movimenti sociali che vivono in situazione di antagonismo senza rete''. ''Gasparri - aggiunge - all'eta' di questi ragazzini aveva una attitudine a una violenza teppistica che forse ha dimenticato''. Secondo Vendola la politica ''deve ascoltare non la violenza politica ma la richiesta di ascolto'' che viene dalla piazza. ''Danzare attorno a quel soggetto senza ascoltarlo - ha concluso - e pensare che e' solo un problema ordine pubblico e' un errore''. E' giusto ''crticare la violenza'' ma questo Parlamento non e' la cattedra giusta per fare critica alla violenza''.
 

blueschato

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Questo di sicuro non lo vediamo nei tg.

Duecento poliziotti tornano a protestare ad Arcore: «Traditi dal governo»

MILANO - Nuovo sit-in ad Arcore, all'esterno della residenza milanese del premier Silvio Berlusconi, dei sindacati del comparto sicurezza (polizia, penitenziaria, forestale e vigili del fuoco: in totale 21 sigle) per protestare contro i tagli al settore. Un presidio era stato organizzato già lo scorso 9 dicembre, preludio della manifestazione di Roma del 13, e oggi in circa 200 sono tornati sotto Villa San Martino per protestare contro il governo che «da due anni e mezzo non mantiene gli impegni». «Il pacchetto sicurezza è stato convertito in legge, ma purtroppo il nostro emendamento è stato ritirato: permangono quindi i disagi e i tagli alla sicurezza, per questo siamo tornati», dice Santo Barbagiovanni, segretario regionale della Silp Lombardia. «Abbiamo anche inviato delle letterine al premier per chiedergli che ci regali qualcosa di buono. La categoria è preoccupata - spiega Barbagiovanni - soprattutto di fronte alla possibilità che dopo il 31 dicembre i nostri straordinari rischieranno di non essere pagati. Non è un buon regalo alla categoria e c’è un forte disagio».
BOTTE IN PIAZZA - «I nostri colleghi stanno tutti i giorni a prendere le botte in piazza o essere additati come comunisti e il governo li ripaga così: i carabinieri poi la pensano esattamente come noi, ma non possono dare voce ai loro disagi. Non si tratta di politica o ideologie, ma di impegni che il governo ha sottoscritto con il comparto e che non ha onorato. Sono fatti oggettivi», conclude il sindacalista, che poi fa un riferimento alle polemiche di questi giorni sulle «misure preventive» ipotizzate per scongiurare incidenti durante i cortei studenteschi: «Non condividiamo nessun tipo di Daspo, la piazza è giusto che esprima la propria opinione. Il bavaglio non è segno di una democrazia vera come quella del nostro Paese».
NO AL DASPO - E sull'estensione del Daspo alle manifestazioni di piazza si è espressa lunedì anche a Camera penale di Milano, sostenendo che «costituirebbe una sicura violazione delle libertà costituzionali, del diritto di manifestare le proprie idee, di riunirsi in luogo pubblico e violerebbe la riserva di giurisdizione prevista dall'art. 13 della Costituzione». «Resta da scongiurare il pericolo - dice ancora la Camera in un comunicato - che si legiferi, ancora una volta magari con il consenso di tutti i gruppi parlamentari, nel senso indicato da un sottosegretario del ministero dell'Interno». «Si affievolirebbe in modo significativo e costituzionalmente illegittimo - conclude - quel diritto di critica del cui esercizio, come abbiamo visto, ha goduto anche il sindaco di Roma e che dobbiamo considerare irrinunciabile».
 

Wolv

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Grandi ragazzi per portare sempre avanti il 3D e consiglio a tutti di leggere fra i 6 link del post #151 di Medi quello con la risposta a Saviano, davvero bella e come dire anche pacata...
...by the way il futuro sarà in movimento visto che sempre più persone non hanno più un tetto o la pancia piena e senza pancia piena voglio proprio vedere chi non si incazza, vi lascio con una riflessione che al di là delle contingenze è sempre valida:

http://piemonte.indymedia.org/article/11136

Quella di oggi è stata l'ennesima manifestazione di studenti a Torino. In piazza solo gli universitari, per di più divisi in due gruppi: uno in piazza Carignano a giocare a fare i parlamentari discutendo e approvando l'Altra Riforma, l'altro a spasso per la città a ripetere in tono minore le pratiche che da mesi caratterizzano il movimento studentesco torinese. Dei primi non vale neanche la pena parlare, dal momento che han già deciso di abbandonare il conflitto per iniziare la loro carriera politica. Sui secondi, quelli che hanno ancora voglia di fare qualcosa, vale la pena spendere due parole.
La mattinata è trascorsa vagando per la città, sanzionando (che brutta parola!) alcuni obiettivi come banche, librerie e la sede del PDL e sarebbe dovuta terminare al Rettorato dell'Università. Dopo la solita pagliacciata mediatica con esposizione di striscioni e libri di Dell'Utri bruciati - tutto a a uso e consumo di giornalisti e fotografi - comincia la rituale pseudoassemblea di fine corteo. Come sempre una buona occasione per elogiare la 'bellissima giornata di lotta' e tornarsene a casa tutti felici e contenti.
A interrompere la monotonia del momento, una studentessa, completamente estranea a qualsiasi tipo di collettivo politico universitario, propone genuinamente di non fermarsi, anzi di andare in una delle mense universitarie per mangiare gratis. Un modo come tanti per ricordare che se la crisi la stiamo già pagando, beh, almeno per un giorno è giusto che la paghi qualcun'altro.

Per una volta una proposta spontanea è stata 'assunta' dagli organizzatori della manifestazione che han poi portato il corteo alla mensa più vicina. Sarebbe interessante chiedersi perchè, a differenza di tante altre volte, oggi una proposta fuori programma sia stata accolta. Forse perchè il copione scritto dagli organizzatori per questa manifestazione non prevedeva nient'altro? Forse perchè la rottura con l'ala moderata e legalitaria del movimento si era già consumata ed era sotto gli occhi di tutti? Forse perchè la proposta era completamente in linea con le parole d'ordine che da sempre portano avanti gli organizzatori e sarebbe stato difficile stoppare, davanti agli occhi di tutti, chi voleva andare a mangiare gratis?

Nonostante l'iniziativa sia riuscita, resta il rammarico per la condizione del movimento. Tutti i fuori programma devono sempre passare al vaglio dei gruppi politici che si ergono a capi nelle manifestazioni. Il problema non è che questi gruppi dicano 'sì' o 'no' alle proposte. Iil problema è che il parere di questi gruppi è considerato da troppi come il vangelo e senza il quale troppa gente non sa come muoversi.
:tiphat:
 

meditatore

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Thanks wolv!
si, c'è molto da riflettere...parecchio, su come vanno certe manifestazioni.
E parecchio su come certuni (vedi l'UdU) utilizzano le proteste per fare carriera.
Cmq vi posto quest'articolo del NewYorkTimes sulla protesta odierna, con particolare riferimento ai fatti di Roma:

Italian Students Protest University Reforms


ROME — Tens of thousands of students took to the streets on Wednesday to protest planned changes in the university system but stayed away from the historic center here, much of which had been cordoned off by the police to avoid a repeat of last week’s violent demonstrations.

The protest turned out to be peaceful, allaying widespread fears, as thousands marched from the city’s main university, La Sapienza, steering clear of the historic center but blocking traffic on a main highway.

Other protests in Palermo and Milan turned violent, with skirmishes between demonstrators and police. In Turin, students occupied a landmark building.

In Rome, some protesters carried fake Christmas presents labeled with politically minded holiday wishes — “Social welfare for students and temporary workers,” one read — to oppose what they said were cuts to Italy’s famously dysfunctional universities.

In the previous protests, held on same the day Prime Minister Silvio Berlusconi narrowly survived a confidence vote, the police used tear gas on demonstrators who smashed shop windows and burned cars in the worst violence in downtown Rome in years. The center-right government blamed the violence on the left and warned of a return of 1970s-style political violence.

While critics said such claims were overblown, there is a palpable and growing sense of frustration among young people in Italy, where youth unemployment averages 25 percent. As they marched in Rome on Wednesday, students shouted, “We don’t want to pay for the crisis,” referring to the financial crisis that has turned Italy’s troubled labor market from bad to worse.

“Where do I see my future? Certainly not in this country,” said one protester, Morgana Proietti, 22, expressing a common sentiment.

Education Minister Mariastella Gelmini has said that the planned changes would add more meritocracy to the system by rewarding universities that have better results, and would better train young people for the job market.

“It is essential to restore dignity and greater market value to Italian university degrees,” she wrote in an open letter to Corriere della Sera, Italy’s leading daily.

The plan would also change the admissions and hiring procedures, merge some smaller universities, decrease the number of course offerings and increase the role of the private sector in Italy’s state universities, which lag far behind their European Union peers in research and development.

The plan “is full of good intentions,” the Turin daily La Stampa wrote in a front-page editorial on Wednesday, “but it has a fundamental defect: It doesn’t give more funding for the education and training of young Italians.”

“And without money, no reform can work, whether good or bad,” the editorial said.

The Senate originally expected to vote on the measure on Wednesday, but with the center-left opposition raising hundreds of objections, the vote seemed likely to be postponed until Thursday or later.

If it passes, it would be Mr. Berlusconi’s only significant legislative achievement since his government was elected in 2008.


PS:
Napolitano sei soltanto un burattino (persino coglione).
Berlusconi....a te ci pensa già Benigni! perchè....QUANDO PENSO A BERLUSCONI....!
 
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Wolv

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Thanks wolv!

Napolitano sei soltanto un burattino (persino coglione).

Grazie Medi... comunque come non quotarti? Se ci fosse ancora Pertini non saremmo in questa situazione, in Italia il Presidente della Rep. ha un potere discrezionale enorme e ne avrebbe potute fare di cose...
Comunque sempre della serie noiitalianivogliamounleadereroemodelloperseguirloespegnereilcervello vi lascio alcuni link:
http://www.infoaut.org/articolo/il-diritto-di-criticare-licona-saviano/
http://www.infoaut.org/articolo/la-liberta-negata-di-criticare-saviano/
http://www.infoaut.org/articolo/la-mia-risposta-a-roberto-saviano-da-sax-comunista/
http://www.infoaut.org/articolo/ancora-su-saviano/

...il concetto è semplice: se l'economia e i soldi travalicano qualsiasi confine si può ancora fare una distinzione netta e secca fra stato e mafia? In Germania Camorra e Andrangheta riciclano i proventi delle loro losche attività comprando interi quartieri, dall'alto il messaggio è: lasciate fare, siamo in crisi e capitali esteri investiti qua fanno comodo...e quando la crisi finisci e si scopre di essere nelle mani della mafia che ormai opera in maniera "rispettabile" anche nel mondo della finanza mondiale che si fa? Si dice: che ci possiamo fare ehehe...
Saviano eroe della sinistra che combatte la mafia con le armi della destra (legalitarismo), lo si legge bene nel 3° link, una sinistra sensata limiterebbe il fenomeno mafioso con politiche sociali, si sa da sempre d'altra parte che la mafia è forte perchè è l'unico canale di mobilità sociale dove lo stato non è presente....
Sempre più voglia di andare a vivere nei boschi! :muahaha:
:wave:
 

blueschato

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Wolv e Medi,grazie di esistere:thank you:

Le foto di La Russa quando manifestava con i “fasci” che lanciavano bombe a mano e uccidevano agenti di polizia






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Una delegazione dell’ Msi ricevuta in prefettura: con Franco Servello e Ciccio Franco, anche un giovanissimo Ignazio La Russa, il secondo da sinistra, con la barba e i capelli lunghi .. da li a poco nasceranno gli scontri e verranno lanciate due bombe a mano! Muore un agente di polizia.
Visto il clima degli ultimi tempi e viste le polemiche delle passate settimane , soprattutto dopo le assurde uscite di Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, voglio riproporvi queste immagini di repertorio di un certo Ignazio La Russa …

La Russa, nel cerchietto rosso
Immagini della violenta manifestazione del 1973
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Immagini della violenta manifestazione del 1973

Era il 12 aprile 1973, i vertici dell’ Msi aveva indetto una manifestazione (non autorizzata) per quel giorno … tra i partecipanti ci sarebbe dovuto essere anche un certo Ignazio La Russa (come si vede nelle prime due foto in alto, mentre si dirige in prefettura insieme ai vertici dell' Msi .. da li a poco nasceranno gli scontri violentissimi che porteranno alla morte di un agente), giovane segretario regionale del Fronte della Gioventù (movimento di estrema destra).

Qui riporto uno stralcio da Wikipedia che rende bene l’idea:
I manifestanti nonostante il divieto alle 17.30 si radunarono ugualmente, capitanati dal vicesegretario Franco Maria Servello e dall'onorevole Francesco Petronio, e alle 18.30 marciarono verso la prefettura per protestare contro il divieto: la parata fu caratterizzata da numerosi atti di violenza e di teppismo, per cui vennero schierato il III° reparto Celere. Vi furono diverse schermaglie tra forze dell'ordine e missini.​
I neofascisti invasero la Casa dello Studente di Viale Romagna, in cui praticarono gravi atti di vandalismo, e danneggiarono seriamente l'istituto magistrale Virgilio di Piazza Ascoli, ritenuto un luogo legato alla sinistra milanese.​
Lungo Via Bellotti, nei dintorni di Via Kramer, dalla folla vennero lanciate due bombe a mano SRCM contro i celerini. Una bomba colpì un passante e un poliziotto ferendoli.
Marino fu colpito in petto dalla seconda bomba, che lo uccise sul colpo: al momento della morte aveva ventidue anni. Altri dodici celerini furono travolti dalle schegge, riportando ferite di varia entità. Marino, originario della provincia di Caserta, era divenuto poliziotto nel 1971, dopo un periodo trascorso all'estero, in Germania.​
Avete letto bene sì, BOMBE A MANO … e mi viene un certo ribrezzo quando penso che personaggi molto vicini a quei movimenti violenti di allora, ora siedono in parlamento … sono ministriinsultano, fanno la morale e credono di poter dire e fare quello che vogliono forti del loro potere

Ma il signor La Russa riesce a dormire la notte quando ripensa a questi fatti?

Ignazio La Russa: RICORDATI DELL'AGENTE ANTONIO MARINO!!!!
 

Wolv

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Non solo i ragazzi The Pen... la scuola pubblica è la base per iniziare a costruire una democrazia, se vi stanno a cuore i valori della democrazia è necessario che scendiate tutti in piazza perchè o proviamo a cambiarle ora le cose o sarà troppo tardi e poi tanti saluti. Ricordiamo che della politica (anche quella attiva) non ci si può disinteressare perchè saranno i politici che decideranno se domani avremo una pensione, se domani potremo ancora parlare e cantare. Il 14 in piazza a Roma c'erano tutti, ragazzi lavoratori casalinghe e MAMME. Si perchè è nata la moda delle mamme che manifestano in particolare al sud dove la monnezza regna ci sono stati casi di casalinghe incazzate nere che andavano a lanciare sassi contro i cani da guardia perchè non volevano che i loro figli crescessero in mezzo alla sporcizia. E state tranquilli che anche quella come la mafiacamorranadrangheta arriverà massicciamente anche su al nord, non pensiamo che le cose non possano andare peggio, siamo di fronte alla peggior crisi economica della storia, abbiamo il debito pubblico pari a oltre al 110% del pil e l'Unione Europea vuole che riduciamo al 60% ossia stiamo per lacrimare sangue, ma nessuno lo dice. Se volete che le cose cambiano è ora il momento che ognuno di noi faccia qualcosa, anche piccola.
My 2 joint
Buone feste!
:tiphat:
 

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