What's new
  • As of today ICMag has his own Discord server. In this Discord server you can chat, talk with eachother, listen to music, share stories and pictures...and much more. Join now and let's grow together! Join ICMag Discord here! More details in this thread here: here.

Ciò che non vedi nei tg

distilled

Member
leggevo ieri sul fatto e su un blog questa disarmante e purtroppo vera notizia: il trota sarà "a capo" della "nascente" (vorrei dire già morta prima di nascere..) commissione antimafia di milano.
...e poi parlano di incentivare la meritocrazia e combattere i favoritismi...

Ma di cosa ci stupiamo? Di situazioni paradossali siamo pieni, colmi...
 
M

maranano

Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la r

Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la r

Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta

La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".

Intrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.

La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.

I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.

L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.

Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.

http://contintasca.blogosfere.it/201...a-rivolta.html

Chissà se adesso qualcuno inizierà ad incazzarsi visto che cominciano a toccargli l'orticello ?
 

fumo

Active member
Veteran
io aspetto i bollettini ufficiali,le chiacchiere di corridoio se ne sentono a migliaia,e non mi va di stare sempre col coltello tra i denti per ogni sentito dire,e nemmeno fasciarsi la testa prima serve a qualcosa,forse quello che c'è da dire è:ci vorrebbe una politica sociale che guardi al futuro,anche perchè se ci sembra nero il presente il futuro sarà peggiore,mi sono rotto di correre dietro a chiunque gridi a lupo al lupo,così facendo quando ci sarà da combattere realmente per i nostri diritti non verremo più considerati,secondo me,ciao
 
Last edited:

budino

Indica Lover
Veteran
Ragazzi che dire... non è che se ti danno 500/600€ (la minima) di pensione al mese ti possa andare molto meglio. con quello che costa la vita... Il sistema fa acqua da tutte le parti, ed il collasso a mio avviso è vicino.
Un'altra domanda: dalle mie parti un litro di super costa 1.40€. Perchè quando il prezzo del barile va giu alla pompa il prezzo non cala? Perche per le feste/vacanze deve costare di piu?
E' forse questo uno stato che tiene ai propri cittadini?
 

blueschato

Active member
Veteran
Ragazzi che dire... non è che se ti danno 500/600€ (la minima) di pensione al mese ti possa andare molto meglio. con quello che costa la vita... Il sistema fa acqua da tutte le parti, ed il collasso a mio avviso è vicino.
Un'altra domanda: dalle mie parti un litro di super costa 1.40€. Perchè quando il prezzo del barile va giu alla pompa il prezzo non cala? Perche per le feste/vacanze deve costare di piu?
E' forse questo uno stato che tiene ai propri cittadini?

Anche per me siamo alla frutta ormai,qualcuno direbbe"pensa positivo"mmmmm ci provo,ci riprovo...niente,non riesco a vedere niente di positivo nella situazione attuale.Dovrei fregarmene di tutto per riuscire a pensare positivo,ma non ci riesco.





Questo è un'avvenimento che mi fa molto riflettere:

BELGRADO CRITICA LA POLIZIA, MANGANELLI, EVITATO IL PEGGIO.

(AGI) - Roma, 13 ott. - Genova, il giorno dopo le violenze degli ultra' serbi, arrivano le polemiche. Il Pd chiede al ministro dell'Interno Maroni spiegazioni di come sia stato possibile far entrare nello stadio gruppi violenti e armati di spranghe, bastoni e petardi di vario genere. Il presidente dell'Idv alla Camera Donadi afferma: "Dopo la notte di guerriglia e devastazione di Genova il ministro dell'Interno ha il dovere di rassegnare le proprie dimissioni". Nessuno delle forze politiche punta, pero', il dito sulle nostre forze dell'ordine, di cui viene sottolineato l'encomiabile sforzo.
Indirettamente la risposta del responsabile del Viminale viene dopo l'incontro che ha avuto con il capo della Polizia Antonio Manganelli che gli ha consegnato una relazione nella quale afferma che "solo il comportamento responsabile delle Forze dell'ordine ha evitato incidenti ancora piu' gravi". Manganelli ha inoltre fatto presente al Ministro "che era impossibile impedire l'arrivo dei tifosi serbi, sia perche' l'abolizione dei visti dalla Serbia rende impossibile il controllo alla frontiera, sia perche' non ci sono state specifiche indicazioni sui movimenti dei tifosi da parte delle autorita' serbe che potessero consentire l'adozione di particolari misure di prevenzione". I preparativi per l'incontro Italia-Serbia non sono stati fatti bene, ha detto tuttavia il ministro degli interni e vicepremier serbo Ivica Dacic: "un piccolo gruppo di tifosi e' riuscito a influenzare la sospensione della partita".
Il ministro, gia' portavoce del partito socialista di Slobodan Milosevic, ha anche sottolineato che la polizia italiana non ha chiesto notizie a quella serba. Anche il viceministro dello Sport della Serbia, Dragan Tanasov, si chiede "come sia stato possibile che gli hooligans abbiano potuto portare dentro quell'armamentario pirotecnico". Il viceministro, che si e' scusato con l'Italia per i disordini provocati ieri dagli ultra' della Serbia prima, durante e dopo la partita con l'Italia e dei danni arrecati all'Italia, ha sottolineato che "il danno maggiore lo ha ricevuto la Serbia". Gli scontri di ieri, secondo l'esponente governativo, fanno sorgere "numerosi interrogativi. I controlli, di solito, sono a tappeto e non si capisce come abbiano fatto ad entrare nello stadio con tutte quelle armi. Non si capisce, ancora di piu', come prima della partita un gruppo di hooligans abbia potuto bloccare il pullman della nazionale serba e ferire il portiere". Mentre l'ambasciatrice serba a Roma Sanda Raskovic, nell'esprimere il disagio di un "intero popolo" per le azioni messe in atto dagli ultra' serbi, accusa la polizia italiana e della Serbia di non aver "agito con cautela" e di non aver saputo "prevenire".
Intanto arrivano le prime due condanne degli ultra' serbi arrestati la notte scorsa: pene lievi da un anno a sei mesi con la condizionale.

Questa mi pare proprio un'assurdità,sentire dire "il comportamento responsabile della polizia ha evitato che la situazìone degenerasse".Ma che cazzo!!!!!!,spaccate la capoccia a chi va a manifestare per i propri diritti,agli studenti che protestano contro la gelmini,agli Abruzzesi che sono stanchi di stare nelle roulotte,avete massacrato dei raggazzi in una scuola solo perche potevano essere potenzialmente quelli che hanno fatto "casino"al g8....e quando c'è da manganellare duro vi titrate indietro??? non sarà che la forza bruta dei celerini esce fuori solo con gente disarmata ed inoffensiva,mentre quando avete davanti gente senza scrupoli come sti maledetti ultras magari ve cacate addosso?Oppure c'è qualcos'akltro sotto?Fatemi capire perchè io non l'ho mica capita sta cosa qua......
 

rastaidd

Member yeahyeah!
Veteran
se avete 5 minuti date un occhio qui:
Berlusconi e la Arner Bank
notizia di questi giorni, su paradisi fiscali, capitali in fuga, e perchè no..mafia!
speriamo solo che le verità vengano a galla, e prima o poi questi porci che ci governano avranno cio che meritano..
...infondo la speranza è l'ultima a morire!
 

blueschato

Active member
Veteran
Ieri sera c'è stato un servizio su report(rai)dove si parlava dello psiconano e i suoi possedimenti all'estero.Pensate che il suo avvocato ha anche attaccato il programma e la conduttrice cercando di evitare che andasse in onda....siamo al limite ormai,molto vicini alla dittatura.Spero tanto che facciano una brutta fine,vorrei che si destassero dal loro sonno rendendosi conto del male che hanno fanno,vorrei vederli soffrire nel rimorso e nel pentimento,non gli auguro niente di brutto,soltanto il rimorso,sempre se bestie del genere siano in grado di provare questo sentimento.
 

blueschato

Active member
Veteran
Vietato criticare il ministro.....

Il nuovo Codice disciplinare per i dirigenti scolastici diffuso dal MIUR prevede severe sanzioni per chi diffama i rappresentanti dell’istituzione scolastica
Fino a tre mesi di stipendio di sanzione e relativa sospensione dal servizio per aver criticato la Riforma
mariastella-gelmini.jpg
Gelmini
pubblicamente. E’ questo quanto potrebbe accadere ad un dirigente scolatisco italiano dopo l’approvazione del Codice disciplinare divulgato ieri da Ministero dell’istruzione attraverso il suo sito.
SANZIONI SEVERE – Al comma 8 dell’unico articolo di cui è composto il codice si parla delle sanzioni più severe (da tre giorni a sei mesi di sospensione senza retribuzione): prese di mira le “minacce ingiurie gravi, calunnie o diffamazioni verso il pubblico, altri dirigenti o dipendenti ovvero alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con altri utenti“, così come “le manifestazioni ingiuriose nei confronti dell’amministrazione“. Ed anche “atti o comportamenti aggressivi, ostili, o denigratori che assumano forme di violenza morale o di persecuzione psicologica nei confronti dei dipendenti dell’istituzione scolastica“. Verranno sanzionate in maniera severa circostanze che lasciano ampio margine di movimento all’interpretazione. I contorni tra lecito e illecito sono fumosi. E gli atteggiamenti ostili vengono puniti con la stessa sanzione di “una molestia, anche di tipo sessuale“. Non si era spinto fino a questo punto – sottolinea Repubblica – nemmeno il codice Brunetta, al punto “Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”, recepito anche per i presidi. Non era mai stato fatto riferimento al “detrimento dell’immagine della pubblica amministrazione“.
CARTELLINO OBBLIGATORIO – Multe più leggere pronte ad essere inviate ai dirigenti nel caso di “condotta, negli ambienti di lavoro, non conforme ai principi di correttezza verso i componenti degli organi di vertice dell’amministrazione, gli altri dirigenti, i dipendenti, o nei confronti degli utenti o terzi“. Qui si va dai 150 ai 350 euro di sanzione. Scatta la punizione anche per i capi di istituto che vanno in giro senza cartellino di riconoscimento o che non avessero provveduto ad apporre una targa con nome e cognome alla porta del loro ufficio. A decidere se criticare il ministro è lesivo dell’immagine del ministro o libertà di espressione, ha spiegato Gianni Carlini, coordinatore dei dirigenti scolastici della Flc Cgil – “è chi irroga la sanzione: cioè, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale“. Da quando è stato sottoscritto il Codice di comportamento – ha detto a Repubblica – “i presidi sono più prudenti

http://www.giornalettismo.com/archives/90417/gelmini-presidi/
 

Wolv

Active member
Veteran
La scuola che diventa sempre più un azienda, in cui lo spazio lasciato ai singoli per protestare si restringe sempre più...
Purtroppo non ho ritrovato entrambi gli articoli, comunque due giorni fa si poteva fare un paragone interessante fra Repubblica e il Corriere: entrambi in prima pagina parlavano degli scontri avvenuti per la discarica di Terzigno, ma Repubblica titolava "decine di feriti" e metteva una foto di un camion in fiamme; il Corriere invece titolava "17 feriti tra i poliziotti" e metteva una foto di un poliziotto in tenuta antisommossa che aiutava una signora ferita a rialzarsi... ma d'altronde si sa che Repubblica è faziosa... mah!
Comunque li sono incazzati di brutto, stanno sfasciando tutto e Bertolaso inizia a chiedersi se non è il caso di trovare una soluzione alternativa...il conflitto è l'unica soluzione, nonchè l'anima della democrazia!
 

pasqsn

GuerrillaLifestyle
Veteran
Purtroppo non ho ritrovato entrambi gli articoli, comunque due giorni fa si poteva fare un paragone interessante fra Repubblica e il Corriere: entrambi in prima pagina parlavano degli scontri avvenuti per la discarica di Terzigno, ma Repubblica titolava "decine di feriti" e metteva una foto di un camion in fiamme; il Corriere invece titolava "17 feriti tra i poliziotti" e metteva una foto di un poliziotto in tenuta antisommossa che aiutava una signora ferita a rialzarsi... ma d'altronde si sa che Repubblica è faziosa... mah!
Comunque li sono incazzati di brutto, stanno sfasciando tutto e Bertolaso inizia a chiedersi se non è il caso di trovare una soluzione alternativa...il conflitto è l'unica soluzione, nonchè l'anima della democrazia!

Stavo pensando l'altro giorno, dopo aver visto e sentito le notizie di Terzigno, piuttosto che di Cagliari, o delle manifestazioni studentesche a Lione...La risposta delle istituzioni e dello stato alle proteste sono le manganellate!! Bella democrazia di sto cazzo!
Non esiste il dialogo e non esiste il confronto! Mi chiedo se prima o poi ci metteranno nelle condizioni di dover passare anche noi alla violenza, a cui tra l'altro sono contrario!
 

meditatore

Member
il conflitto è l'unica soluzione, nonchè l'anima della democrazia!
il figlio che non ho mai avuto...

@pasq: perfettamente d'accordo con te: già condiviso questo tuo pensiero, quando l'hai espresso quì in sicily.
 

BadSeed

Active member
Veteran
Bocciata proposta di legge per abolire vitalizio deputati,498 no,22 si


21/09/2010
La Camera boccia la proposta idv di abolire il vitalizio per i deputati in carica e quelli cessati. Si potevano risparmiare 150 milioni di euro all’anno, ed eliminare un incomprensibile privilegio che allontana il Paese reale dalle istituzioni e la casta. L’intervento dell’onorevole Antonio Borghesi e il successivo voto della Camera.

http://www.youtube.com/watch?v=UmKufgXHItQ&feature=player_embedded

testo del discorso della mozione presentata il 21/09/2010 dall’onorevole Antonio Borghesi: (fonte www.politicamentecorretto.com)


Presidente: Chiedo ai presentatori se accedano all’invito al ritiro dell’ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.


ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest’ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.

L’abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno – ce ne sono tre – e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c’è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22

Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
 

Wolv

Active member
Veteran
il figlio che non ho mai avuto...

:D troppo buono:bump:


... comunque oltre a quanto riportato da Bad aggiungo che i Radicali prima di entrare in parlamento fecero un referendum che passò per abolire il finanziamento pubblico ai partiti... 5 anni dopo lo rimisero! ehehe...sono furbi!
E io sono troppo d'accordo con De Andrè... tanto per cambiare :D
http://www.youtube.com/watch?v=3BUXgCsiWV0
"non mi aspettavo un vostro errore
uomini e donne di tribunale
se fossi stato al vostro posto...
ma al vostro posto non ci so stare
se fossi stato al vostro posto...
ma al vostro posto non ci sono stare.
[...]
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.

E adesso imparo un sacco di cose
in mezzo agli altri vestiti uguali
tranne qual'è il crimine giusto
per non passare da criminali.

C'hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame. "
 

blueschato

Active member
Veteran
Classifica della corruzione: Italia al 67° posto, peggio del Ruanda

L’Italia scende ancora nella classifica di Transparency International (Ti) sulla percezione della corruzione nella Pubblica amministrazione. Nel nuovo ranking, quello del 2010, il nostro Paese è al 67/mo posto a livello mondiale con 3,9 punto. L’Italia è addirittura dietro al Ruanda (66/mo posto, 4 punti) e solo un gradino sopra la Georgia (68/mo posto, 3,8 punti).°
Rispetto al 2009, quando era al 63/mo posto con 4,3 punti, l’Italia perde così quattro posizioni. In testa alla graduatoria, presentata martedì 26 ottobre a Berlino, ci sono – a pari merito – Danimarca, Nuova Zelanda e Singapore, tutte con 9,3 punti, Danimarca, Nuova Zelanda e Singapore, tutte con 9,3 punti, seguite da Finlandia e Svezia (9,2 punti ciascuna) e dal Canada (8,9 punti).
L’indice di Ti misura la “percezione della corruzione” che manager, imprenditori, uomini d’affari e analisti politici si fanno di un determinato Paese soprattutto sulla base di notizie dei media. La Somalia, con 1,1 punti, è in coda alla classifica di 178 paesi esaminati, preceduta da Afghanistan e Myammar (1,4 punti).
Il punteggio dell’Italia ”non sorprende più di tanto – ha commentato in un comunicato la sezione italiana di Transparency International -, in considerazione di dodici mesi passati caratterizzati dal riemergere di fatti corruttivi, o sospettati tali, a vari livelli di governo (locale, regionale, nazionale) e che ha visto coinvolti sia funzionari che esponenti politici di ogni schieramento”.


andiamo bene----..........
 

blueschato

Active member
Veteran
800.000 euro alla scuola privata di Bossi e consorte!

Il finanziamento destinato alla scuola della moglie di Umberto Bossi sta facendo molto discutere, le voci si levano anche in favore delle altre scuole di Varese, scuole (pubbliche) che stanno lottando contro la chiusura. Il contributo in questione è di 800mila euro per spese di «ampliamento e ristrutturazione» della Scuola (privata) Bosina di Varese, conosciuta anche come la Libera Scuola dei Popoli Padani. La scuola non ha beneficiato di fondi comunali o regionali ma di fondi statali, fondi decisi con un provvedimento del governo nella cosiddetta “legge mancia”, una legge che distribuisce fondi a pioggia ed in cui la trasparenza non è il punto di forza. Il senatore della Lega Fabio Rizzi a questo proposito su la provinciadivarese.it dice: «Non è stato un dono dello Stato a Lady Bossi ma un regalo dei senatori della Lega alla nostra scuola. Ce lo permette il famoso “decreto marchette”, che si può discutere quanto vogliamo, ma ci ha permesso di avere i finanziamenti che avevamo bisogno». La Scuola Bosina – una scuola materna, elementare e secondaria improntata alla scoperta della cultura locale, alle radici e al territorio attraverso “narrazioni popolari, leggende, fiabe e filastrocche strettamente legate alle tradizioni locali”, come si legge sul suo sito – è stata fondata nel 1998 dalla signora Manuela Marrone, maestra, moglie di Umberto Bossi e attuale socia della cooperativa che gestisce la scuola.
 

Latest posts

Latest posts

Top