rick_cliff
New member
Sono articoli che lasciano sperare in qualcosa i buono per il futuro... Speriamo non sia troppo lontano!
cristo...io so su focus - FOCUS, cazzo in quanti lo leggono? parecchi secondo me, e questi scrivono quello che vogliono - ho letto un articolo sulla skunk in cui la descrivevano come una varietà di marijuana geneticamente modificata, fatta crescere sotto lampade speciali, che provocava effetti e assuefazioni di una droga pesante...rendiamoci conto...la gente ci crede a queste cose ragazzi... poi io mi chiedo perchè da quando ho i dreadlocks mi guardano male per strada (anzi, ovunque)..
per chiunque con un po' di sale in zucca è la novella 2000 della scienza.
La proposta di legge per la cannabis domestica
Ventotto deputati di Pd e Sel chiedono la depenalizzazione della marijuana coltivata in casa per uso personale. "Le politiche repressive sono fallite", dicono. Mentre spuntano anche i ddl radicali per l'uso terapeutico
“Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis indica e la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato, salvo che il destinatario non sia un minore”. E’ con questa piccola norma, da inserire all’articolo 73 del testo unico in materia di disciplina degli stupefacenti, che 28 parlamentari, 26 deputati di Sel e due onorevoli del Pd, chiedono la legalizzazione della cannabis domestica e la rottura dell’equiparazione del trattamento sanzionatorio per l’uso di diverse tipologie di droghe, introdotta nel 2006.
“NO ALL’EQUIPARAZIONE TRA DROGHE” – La proposta di legge in questione (la n. 1203) è stato presentato alla Camera il 14 giugno scorso. Il 21 giugno è poi stato assegnato alla Commissione Giustizia di Montecitorio. Il promotore è Daniele Farina. Tra i firmatari anche i Democratici Michela Marzano e Ivan Scalfarotto. La proposta – come spiega la relazione che accompagna gli articoli – esclude la “punibilità della coltivazione ‘domestica’ di cannabis, destinata all’uso personale o ceduta a terzi per il consumo immediato” e, nello stesso tempo, differenzia le “pene per i diversi tipi di sostanze, aggiungendo un’autonoma figura di reato”. L’obiettivo è dunque chiaro: “definire un principio sia di individuazione che di graduazione del diverso livello di pericolosità dei comportamenti definiti ed accolti come illeciti”. Insomma: muoversi nella direzione opposta rispetto a quanto stabilito finora. Le modifiche al testo unico hanno mostrato alla prova del tempo – scrivono ancora i deputati – “evidenti limiti di efficacia e palesi irrazionalità”. Con le modifiche del 2006 – rilevano – “è stato equiparato il trattamento sanzionatorio per le ipotesi illecite penalmente rilevanti, a prescindere dalla tipologia di stupefacente, fatto che, anche alla luce dei risultati conseguiti, appare privo di qualunque motivazione razionale”.
IL VUOTO NORMATIVO – La proposta di legge segue di mesi e anni diverse sentenze di tribunale che hanno già assolto imputati scoperti in possesso di piantine di marijuana coltivate in casa e destinate all’uso personale. Nel 2011 ad esempio, una sentenza della Corte di cassazione ha confermato la decisione di un gup che aveva ritenuto la coltivazione di una sola piantina non idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica. Ma, ovviamente, in caso di approvazione del nuovo ddl, che – è bene precisarlo – resta comunque iniaziativa di una minoranza parlamentare, verrebbero marcato chiaramente il confine tra punibilità e non, attribuendo maggiori libertà a piccoli coltivatori e assuntori domestici.
LA REPRESSIONE IN ITALIA – A sostegno del proprio piano l’opinione diffusa che le politiche di ‘War on drugs’ siano fallite. L’approccio repressivo – spiega il ddl – è anacronistico perché “in aperto contrasto con le tendenze legislative in atto negli Stati Uniti d’America, in molti Paesi del Centro e Sud America, nonché con le riflessioni in numerosi Paesi europei”. E, dalle nostre parti, il ricorso alle operazioni antidroga è stato davvero forte. Dalle relazioni annuali della Direzione centrale per i servizi antigroga del Ministero dell’Interno si scopre infatti che “in Italia, dal 2002 al 2011, vi è stato un aumento del numero di operazioni antidroga, certamente più evidente dal 2005 in poi”. “Nell’intero periodo, gli interventi delle Forze di polizia per i reati connessi all’hashish hanno subito un decremento, così come quelli relativi al contrasto dell’eroina; dopo un iniziale incremento, fino al 2005, la proporzione di operazioni relative alla cocaina, invece, è rimasta sostanzialmente stabile a fronte di un aumento di quelle relative a marijuana e piante di cannabis”. Sarebbe altalenante anche il trend delle persone denunciate per reati in violazione della legge sugli stupefacenti. Dal 2005 al 2011 essi sarebbero infatti aumentati da 31.636 a 36.796, a fronte di una tendenza alla diminuione registrata del 2002 al 2006.
I COSTI – Lo sforzo repressivo è ovviamente affiancato da un ingente impegno finanziario. Stando alla relazione annuale al Parlamento sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia redatta dal dipartimento per le Politiche antidroga relativa all’anno 2011 e primo semestre del 2012, i costi per le attività di contrasto ammontano, per il solo 2011, a circa 2 miliardi di euro, di cui il 48,2% per la detenzione, il 18,7% per le attività delle forze dell’ordine, il 32,6% per le attività di tribunali e prefetture.
L’USO TERAPEUTICO – Il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere è riemerso ad inizio giugno in occasione di un sit in dei Radicali in Piazza Montecitorio, davanti alla sede della Camera. I militanti antiproibizionisti, guidati dalla ex deputata Rita Bernardini (nel 2008 eletta nelle liste Pd), hanno piantato semi di marijuana in piccoli vasetti in segno di protesta per il mancato interesse del Parlamento al tema della legalizzazione dell’uso terapeutico della cannabis. La manifestazione è stata interrotta anche dall’intervento dei poliziotti che hanno sequestrato materiale degli attivisti. Bernardini, da sempre attiva nella lotta per la depenalizzazione della cannabis domestica ha più volte pubblicato su Facebook foto delle sue piantine coltivate in casa. “E’nata”, ha scritto ad esempio sul social network poche settimane fa nella didascalia dell’immagine di foglioline appena spuntate. L’ex onorevole già la scorsa estate, in più di un’occasione, aveva raccontato, ancora su Facebook, la sua passione per le piante di marijuana curate in casa. Nel mese di novembre 2012 ha ceduto piccole quantità di cannabis per uso terapeutico ad alcuni malati di Sla presenti ad un sit-in nei pressi della Camera.
GLI ALTRI DDL – Della proposta radicale per l’approvvigionamento di canapa terapeutica si sono fatti carico in Parlamento il senatore Lucio Barani (leader nazionale del nuovo Psi, eletto nelle file del Pdl) e il deputato Pd Sandro Gozi, rispettivamente con il ddl n. 695 di Palazzo Madama e la pdl n. 971 depositata a Montecitorio. “Si tratta di una proposta – ci dice Gozi al telefono – che mira a garantire il diritto alla salute e la libertà di cura e collega quindi all’articolo 32 della Costituzione. Oggi ci sono malati di malattie gravi che potrebbero assumere cannabis per trarne effetto benefico e terapeutico, ma in realtà ci sono tutta una serie di barriere burocratiche e culturali che impediscono in concreto queste terapie”. “Per protestare contro questa situazione – continua l’onorevole – è stato creato in provincia di Lecce un Cannabis social club”.
“UTILE ALLA TERAPIA” – “Oggi – spiega ancora Gozi – si devono importare farmaci dall’estero ad altissimo prezzo, addirittura 40 euro al grammo, o si va al mercato nero, dagli spacciatori. Vogliamo abbattere le barriere autorizzando coloro che sono malati, come i malati di sla, comunque tutte le persone autorizzate ad assumere cannabis a scopo terapeutico, alla coltivazione e alla detenzione. Vogliamo consentire la coltivazione legale e la detenzione di cannabis per uso terapeutico ai soggetti provvisti di prescrizione medica in relazione ovviamente alle particolari patologie”. L’iniziativa – conclude – “parte dalla battaglia che i radicali hanno portato avanti per lungo tempo, in particolare da Rita Bernardini. In questa legislatura ho ripreso molte loro proposte sui vari temi”. “Ci sono famiglie di malati che si lamentano con sofferenza per gli ostacoli burocratici che impediscono l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, che allevia il dolore ed è molto utile nella terapia. Stiamo facendo soffrire molta gente a causa dell’ipocrisia e dell’assurdità di chi fa finta di non capire”. La battaglia continua.
http://www.giornalettismo.com/archives/1011545/una-legge-per-la-cannabis-domestica/
Oggi sul FQ:
"Cannabis, “fumare le canne rende pigri”. Marijuana altera produzione di dopamina"
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...e-canne-rende-pigri-svogliati-apatici/645692/
mah...
Letto stamattina, la ricerca poteva anche essere interessante se non fosse che il campione di persone coinvolte aveva già problemi psichici di loro...
ITALIA - Crollano i sequestri di cocaina, raddoppiano quelli di cannabis. DCSA
Crollano in Italia i sequestri di cocaina nei primi sei mesi del 2013, più che raddoppiati invece quelli di cannabis, che in soli sei mesi hanno quasi raggiunto il totale di tutta la cannabis intercettata dalle forze dell’ordine nel 2012. E’ quanto emerge dai dati della Direzione centrale dei servizi antidroga rielaborati da Redattore Sociale. Secondo la Dcsa, infatti, da gennaio a giugno 2013 sono state sequestrate ben 36 tonnellate di cannabis (35.993,224 kg), più del doppio rispetto ai primi sei mesi del 2012, in cui sono state sequestrate circa 15,4 tonnellate. Sono 40, invece, le tonnellate di cannabis sequestrate in tutto il 2012. Dato che sicuramente verrà superato a fine 2013.In picchiata i sequestri di cocaina. Dopo il record storico di sequestri registrato nel biennio 2011-2012, con oltre 12 tonnellate di polvere bianca sottratta alla criminalità organizzata (circa il 16 per cento di tutta la cocaina sequestrata in Italia dal 1971 al 2012), i sequestri di cocaina in Italia fanno segnare una netta inversione di tendenza. Mentre nei primi sei mesi del 2012, le forze dell’ordine hanno tolto dalla strada circa 4,6 tonnellate di cocaina (4.675,592 kg), nei primi sei mesi dell’anno in corso ne sono state sequestrate meno della metà, circa 2,1 tonnellate (2.167.81 kg). Calano anche i sequestri di eroina. Nei primi sei mesi del 2013 sono stati sequestrati 380 chilogrammi di eroina, contro i 475 chilogrammi dei primi sei mesi del 2012. In diminuzione, infine, anche il numero complessivo di operazioni antidroga: tra gennaio e giugno del 2013 sono state messe a segno 9.160 operazioni, contro le 10.030 dei primi sei mesi del 2012.Governo in ritardo. Le politiche antidroga, intanto, sono le uniche a non aver ancora ricevuto indicazioni chiare dal governo Letta. Mentre su altre deleghe, come famiglia e adozioni internazionali, lo scoglio è stato superato in qualche modo, sul tema droghe c’è ancora il massimo riserbo, che cela una lotta intestina tra quanti vorrebbero mettere le mani sul Dipartimento politiche antidroga, affidato al capo dipartimento Giovanni Serpelloni. Silenzio che è finito per cadere anche sulla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze. Dopo aver incassato un clamoroso ritardo lo scorso anno, con l’ex ministro delegato Andrea Riccardi, quest’anno c’è il bis: a più di due settimane dal termine indicato per la presentazione del testo in Parlamento, della Relazione ancora nessuna notizia.
http://droghe.aduc.it/notizia/crollano+sequestri+cocaina+raddoppiano+quelli_127728.php
Sull'altro punto, inviterei la Camera a chiamare i tossicologi che spiegheranno ai deputati che i principi attivi contenuti oggi nella cannabis e derivati sono totalmente diversi da quelli di 30 anni fa e hanno effetti tossici devastanti su chi ne fa uso. Quindi- continua Giovanardi- l'idea di diversificare le pene per chi spaccia cocaina, eroina o ectacsy, diversa da chi spaccia la cannabis e' compeltamehte fuori dalla realta' proprio per gli effetti devastanti che comporta l'uso della cannabis, basta chiederlo ai parenti delle vittime degli incidenti stradali provocati da chi ha travolto e ucciso sotto l'effetto della cannabis".
http://droghe.aduc.it/notizia/autoco...lla_127732.php
perchè la canapa com'era trentanni fa scusate??effetti tossici devastanti???quali???
"basta chiederlo ai parenti delle vittime degli incidenti stradali provocati da chi ha travolto e ucciso sotto l'effetto della cannabis?"
e tutti i bar che spacciano alcool invece?
il mondo è pazzo...GIOVANARDI SEI UN COGLIONE