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La calabrese rossa

luposolitario

Senior member
D
la rossa ancora esiste , se si ha buonspirito di andare a trovare in zone difficili contadini sui 60 qualcosa troverai,sapendo che sara lunga,discorsi tavolino ,file di persone che ti guardano, e non e detto che cedono alla condivisione. pero tra vino e arrostire ne uscirebbe una bella giornata. cmq di afghano non ha nulla .
 

TANO

🍒TANITO🍒
Veteran
Moderator
oh ma guarda...un thread sulla Calabrese Rossa,in 20 anni di icmag non se ne è mai parlato...

Allora...intanto sezione sbagliata.
poi
questo è il search di icmag

Screenshot_2024-01-01-21-58-49-487~2.jpeg


se ci scrivevi
: CALABRESE ROSSA

questi serebbero stati i risultati:


e questo thread qui di 17 pagine e 336 post se nè parlato copiosamente



senza arrivare a nessuna conclusione.
 

Rhizoma

Member
Potrebbe essere spostato nella sezione giusta?
Il posto menzionato é stati aperto 11 anni fa se non sbaglio. E credo ci siano qualcosa come 3 threads che la discutono.
Inconclusivo o no in mia opinione vale la pena parlarne ancora ( soprattutto dopo una decad). Il sito italiano ha circa 5 post sull'argomento e poco altro ( a parte tante storie locali).
La conclusione come dice @luposolitario é di andare lì in vacanza ( c'è il mare?) e cercare ( strain hunter) lei.
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
il concetto sarebbe quello che prima di aprire l'ennesimo post magari si potrebbe resuscitare il vecchio ...coinvolgendo magari anche utenti che scrivono poco.....
ti dico la mia...tra gli anni 73 e 78, girava a Milano ....ottima davvero...pero la cosa che mi ha sempre lasciato perplesso e' che dove abitavo io , era un quartiere dove c'erano praticamente solo calabresi...non tutti "cristallini", anzi c'erano un paio di famiglie che avevano gia da allora in mano il mercato delle porcherie....( amfe ero coca..) avevano anche fumo , ma era per gli intimi e comunque ecco richiesto perché noi avevamo i ns canali ...bon, io a quelli la rossa non la ho mai vista e quelle poche volte che se ne parlava quello che dicevano e' che se fosse stato vero lo avrebbero saputo :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
gli stessi sentori pero li avevo ritrovati qualche anno dopo in un "polline turco"...era credo un Kief turco....ma sulle origini sinceramente io ho avuto sempre seri dubbi....anche perche sarebbe stato interesse portare avanti una cosa cosi anche per i locali...... ho moltissimi amici calabresi....ma.... ciccia
 

Rhizoma

Member
il concetto sarebbe quello che prima di aprire l'ennesimo post magari si potrebbe resuscitare il vecchio ...coinvolgendo magari anche utenti che scrivono poco.....
ti dico la mia...tra gli anni 73 e 78, girava a Milano ....ottima davvero...pero la cosa che mi ha sempre lasciato perplesso e' che dove abitavo io , era un quartiere dove c'erano praticamente solo calabresi...non tutti "cristallini", anzi c'erano un paio di famiglie che avevano gia da allora in mano il mercato delle porcherie....( amfe ero coca..) avevano anche fumo , ma era per gli intimi e comunque ecco richiesto perché noi avevamo i ns canali ...bon, io a quelli la rossa non la ho mai vista e quelle poche volte che se ne parlava quello che dicevano e' che se fosse stato vero lo avrebbero saputo :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
gli stessi sentori pero li avevo ritrovati qualche anno dopo in un "polline turco"...era credo un Kief turco....ma sulle origini sinceramente io ho avuto sempre seri dubbi....anche perche sarebbe stato interesse portare avanti una cosa cosi anche per i locali...... ho moltissimi amici calabresi....ma.... ciccia
Hai perfettamente ragione, avrei dovuto cercare meglio.
Continuerò a scriverò sullatro per aggiungere qualche informazione.
 

Rhizoma

Member
Salve a tutti.
Vorrei aggiungere qualche informazione su questo argomento:

Al momento sembrano essere reperibili due tipi di semi:
- Onda Calabria che sarebbe un cross tra una altipiano della Sila e una NL XXL by zoeseeds
Ho visto un paio di grow diary e ho personalmente ordinato 5 semi...forse un giorno li piantero.
- Erba del diavolo degli Elfi di Calabria ( non sono ancora sicuro 100% non sia uno scam)
Hanno anche Calabrese Dop, terronica e calabrese qualcos'altro. Non riesco a contattarli né via email o telefono, quindi sospetto siano una truffa.
- Aggiungo che ci sono apparentemente vari eventi e produttori di cannabis light/legale con sede in Calabria.
Personalmente non credo che l'hunting da foresta in questo funzioni e in caso dovrebbe essere sostituito con una serie di ricerche tra le varie organizzazioni di liberalizzazione, di coltivatori, locali via internet per approfondire il tema.

La resilienza genetica di fronte al proizionismo é più forte di quello che si pensi.

Detto e stra detto che le possibilità di trovare la autentica calabrese rossa ( come pianta autoctona...se poi lo sia mai stato) siano pochissime.
Ma ritrovare un pool genetico che sia autoctono di varietà calabresi ( che in qualche modo, alcune, fanno riferimento a vecchie genetiche secondo me é fattibile).
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
continuo a insistere che secondo me la "calabrese rossa" fosse e sia una leggenda metropolitana, nel senso che "calabrese" fosse una maniera per dirottare le curiosità. ho avuto diverse occasioni di assaggiarla ed effettivamente era una buonissima erba che non aveva nulla da invidiare alla "congolese" che arrivava negli anni 70 a Milano o alla thailandese e perche no anche alla colombiana.
pero non vuole dire che fosse veramente calabrese... dico questo perche diversi anni fa, nel mio girovagare con il mio camper, trovai in giro per il sud Europa ( Grecia ...Albania ...Cipro) da frikkettoni locali erbe praticamente identiche in tutto.
aggiungo un piccolo aneddoto di gioventù....
mi avevo da poco comperato la mia TAIF 721......( fiat 127.... :ROFLMAO: :dance013:) nel quartiere dove abitavo a sud di Milano gia allora la zona dopo il capolinea del tram 24... mia madre diceva che c'era la casba ...:ROFLMAO:..giusto per inquadrare....la parte a nord del quartiere, invece era abitata da media "borghesia in salita"...c'erano due tizi che venivano al bar dove ci trovavamo...un pugliese Nicola...( ovvio)..e Pino .... un calabrese di quelli che sembravono piu sbirri che ndranghitisti.....[ma forse non c'era tanta differenza...(?)]...comunque Nicola mi chiede di accompagnarlo aa Bologna perche doveva recuperare dei soldi....mi pagava....studente senza na lira....qualche vizietto😇....arrivati a Bologna...scende, dopo due minuti risale con una borsa dell'Alitalia....e niente..si riparte autostrada che un incidente a melegnano...in coda..corsia di dx...sulla corsia diemergenza arriva una volte con sirene ecc.. e all'altezza del mio finestrino..mette fuori la paletta...mi fermo pacifico....e noto che eNicola era sbiancato con tracce di viola sul viso....:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:...la madama mi passa e sei infila tra le auto.....e se ne va....nicola riprende colore...mi e' venuto qualche dubbio ... gli ho fatto aprire la borsa e....
era tutto "polline " come lo chiamava lui ....rosso in totale 7 kg....ovvio che il compenso richiesto lievito'...e comprese anche il 10% del tutto.....non batte ciglio.... bene, quel "polline" quando lo fumavi dicevi che era "polline" di calabrese.
anche in Albania l'ho trovata ma non in giro.... da chi la coltivava per poi darla agli "albanesi"...( che non sanno nemmeno di stare al mondo...)...quindi secondo me esiste ancora eccome.
aggiungo ancora una cosa...quella "selvatica" che si trova in qualche parte nelle zone preappenniniche della Campania per esempio e' il famoso canapone....su un noto lago "sparito" dopo il terremoto dell'80 in provincia di Salerno ne ho prese 4 -5 cime pure io...3-4 estati fa....i pecorai la usavano al posto del tabacco ....che costava...e costa ancora
 

mm4n

Well-known member
la autentica calabrese rossa ( come pianta autoctona...se poi lo sia mai stato)
continuo a insistere che secondo me la "calabrese rossa" fosse e sia una leggenda metropolitana, nel senso che "calabrese" fosse una maniera per dirottare le curiosità.
Le informazioni e le testimonianze raccolte negli anni, sommate ad alcuni studi sul genoma della cannabis, mi hanno portato a fare tre ipotesi sulla calabrese rossa:

1. Si è sempre trattato di canapone italiano (hemp-type landrace) che ogni tanto procuceva fiori leggermente psicoattivi. Quella che in alcune zone rurali chiamavano "erba matta".
La leggenda ha fatto il resto.

2. Si tratta di uno strain drug-type arrivato in Italia all'inizio dei '70 e che si è diffuso soprattutto tra i contadini del sud; per poi essere ripescato nei '90 come fosse autoctono.
Il marketing ha fatto il resto.

3. Entrambe le cose. È un cultivar ibrido tra canapone italiano autoctono con alcuni semi arrivati nei '70 dall'Asia o dall'Africa; tornato in auge con la moda delle landrace.
La leggenda e il marketing hanno fatto tutto.

Scartando l'ipotesi dell'orto botanico di Salerno, tendo a credere che l'origine della leggenda della Calabrese Rossa sia stata la seconda: Un concerto a Roma o Milano negli anni 70, dove uno studente ha portato dell'erba piena di semi da un viaggio fatto in Asia; qualcuno ha annusato il possibile business e la 'Ndragheta ha coltivato qualche pianta nella zona dell'Aspromonte e da li è arrivata a tutto il Sud.
Secondo me i semi di Calabrese Rossa sono una truffa.
 

Rhizoma

Member
continuo a insistere che secondo me la "calabrese rossa" fosse e sia una leggenda metropolitana, nel senso che "calabrese" fosse una maniera per dirottare le curiosità. ho avuto diverse occasioni di assaggiarla ed effettivamente era una buonissima erba che non aveva nulla da invidiare alla "congolese" che arrivava negli anni 70 a Milano o alla thailandese e perche no anche alla colombiana.
pero non vuole dire che fosse veramente calabrese... dico questo perche diversi anni fa, nel mio girovagare con il mio camper, trovai in giro per il sud Europa ( Grecia ...Albania ...Cipro) da frikkettoni locali erbe praticamente identiche in tutto.
aggiungo un piccolo aneddoto di gioventù....
mi avevo da poco comperato la mia TAIF 721......( fiat 127.... :ROFLMAO: :dance013:) nel quartiere dove abitavo a sud di Milano gia allora la zona dopo il capolinea del tram 24... mia madre diceva che c'era la casba ...:ROFLMAO:..giusto per inquadrare....la parte a nord del quartiere, invece era abitata da media "borghesia in salita"...c'erano due tizi che venivano al bar dove ci trovavamo...un pugliese Nicola...( ovvio)..e Pino .... un calabrese di quelli che sembravono piu sbirri che ndranghitisti.....[ma forse non c'era tanta differenza...(?)]...comunque Nicola mi chiede di accompagnarlo aa Bologna perche doveva recuperare dei soldi....mi pagava....studente senza na lira....qualche vizietto😇....arrivati a Bologna...scende, dopo due minuti risale con una borsa dell'Alitalia....e niente..si riparte autostrada che un incidente a melegnano...in coda..corsia di dx...sulla corsia diemergenza arriva una volte con sirene ecc.. e all'altezza del mio finestrino..mette fuori la paletta...mi fermo pacifico....e noto che eNicola era sbiancato con tracce di viola sul viso....:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:...la madama mi passa e sei infila tra le auto.....e se ne va....nicola riprende colore...mi e' venuto qualche dubbio ... gli ho fatto aprire la borsa e....
era tutto "polline " come lo chiamava lui ....rosso in totale 7 kg....ovvio che il compenso richiesto lievito'...e comprese anche il 10% del tutto.....non batte ciglio.... bene, quel "polline" quando lo fumavi dicevi che era "polline" di calabrese.
anche in Albania l'ho trovata ma non in giro.... da chi la coltivava per poi darla agli "albanesi"...( che non sanno nemmeno di stare al mondo...)...quindi secondo me esiste ancora eccome.
aggiungo ancora una cosa...quella "selvatica" che si trova in qualche parte nelle zone preappenniniche della Campania per esempio e' il famoso canapone....su un noto lago "sparito" dopo il terremoto dell'80 in provincia di Salerno ne ho prese 4 -5 cime pure io...3-4 estati fa....i pecorai la usavano al posto del tabacco ....che costava...e costa ancora
A bit off topic.
Sei sicuro fosse congolese?
Io prendevo la nigeriana nera, quella che ti davano compressa con semi.

Sulla Calabrese, apparentemente ci sono ancora o ci sono sempre state 3 varietà ( mediterraneo,ionio,centro) e ognuna con qualità diverse e tipi di crescita diversi.

Ti riferisci all' Aversano? Perché anche io ho cercato li...Sarno.... Pontecagnano. ( Sono d'accordo con te!!!....)

Grazie mille per il tuo ricordo.
 

Rhizoma

Member
Le informazioni e le testimonianze raccolte negli anni, sommate ad alcuni studi sul genoma della cannabis, mi hanno portato a fare tre ipotesi sulla calabrese rossa:

1. Si è sempre trattato di canapone italiano (hemp-type landrace) che ogni tanto procuceva fiori leggermente psicoattivi. Quella che in alcune zone rurali chiamavano "erba matta".
La leggenda ha fatto il resto.

2. Si tratta di uno strain drug-type arrivato in Italia all'inizio dei '70 e che si è diffuso soprattutto tra i contadini del sud; per poi essere ripescato nei '90 come fosse autoctono.
Il marketing ha fatto il resto.

3. Entrambe le cose. È un cultivar ibrido tra canapone italiano autoctono con alcuni semi arrivati nei '70 dall'Asia o dall'Africa; tornato in auge con la moda delle landrace.
La leggenda e il marketing hanno fatto tutto.

Scartando l'ipotesi dell'orto botanico di Salerno, tendo a credere che l'origine della leggenda della Calabrese Rossa sia stata la seconda: Un concerto a Roma o Milano negli anni 70, dove uno studente ha portato dell'erba piena di semi da un viaggio fatto in Asia; qualcuno ha annusato il possibile business e la 'Ndragheta ha coltivato qualche pianta nella zona dell'Aspromonte e da li è arrivata a tutto il Sud.
Secondo me i semi di Calabrese Rossa sono una truffa.
Non sono d'accordo sai, ci sono secondo me troppi punti neri.
Prima di tutto la canapa italiana é una cannabis sativa, sempre stata con proprietà psicoattive.
Il canapone, quello si é cercato di coltivarlo in tutte le forme dagli anni '70 ...mai visto un fiore da fumare. Nei '70 ancora the bay cost sta lavorando alla skunk...e l'Olanda non sa cosa sia ancora la cannabis.

Si mi piace tantissimo la tua idea di qualche hyppy che abbia portato qualche seme...la rotta verso India,ecc passava proprio per i paesi dell'est come l'ex Yugoslavia, Bulgaria e Turkia.
Ma la realtà che qualcuno la abbia presa é coltivata ( chemdawg style)...no..le mafie...ancora meno.
Quando altri paesi lavoravano sulla cheese, G-Force,phycodelia,blues,livers,ecc,ecc l'Italia ancora si fumava il marocchino e le erbe semose pressate o ammoniacate.
Siamo sempre stati lazy breeders due to favourable environmental conditions.

La buona erba calabrese la abbiamo fumata in molti....l'albanese ( quella con ammoniaca....che poi era calabrese rossa) secondo me la abbiamo fumata tutti quelli di una certa generazione passata per gli '80-'90.

Nella metà degli ottanta un breeder olandese crea la "terronica", apparentemente chiamata in mille modi...ma é cross tra una skunk e una genetica del sud Italia.
Vogliamo parlare della "mozzarella" della g-13 ( misteriosa skunk X qualcosax qualcosa misterioso)?

Mi sembra strano, che considerando la tradizione di coltivazione della Calabria, della leggenda di questa pianta,ecc non si riescano a trovare online users del posto, con contatti li chenpossano raccontare di prima mano.
Sono stato iscritto nel sito italiano per un periodo lunghissimo, cercando informazioni e segundo post che come questo andavano avanti per decadi. Ma veramente ridotta informazione.
 

Rhizoma

Member
Aggiungo notizie sul tema:

La storia dovrebbe incominciare nel 1931.
Non sono ancora molto convinto come sia successo ma dall'India L'orto botanico di Napoli ha tratto un ceppo di indica chiamato "il ceppo di Calcutta" per ricerche scientifiche dentro il centro.
Gli studi, inclusi interessanti analisi sul tasso di THC e intensità luminosa sono stati ampiamente pubblicati ( Giuliano e Siniscalco tra altri). Gli studi sul ceppo di Calcutta arrivano fino a al 2010.

Ma la storia della calabrese rossa nasce solo in un secondo momento e in qualche modo accidentalmente.

Solo negli anni '60 con "Pascalone e' Nola" tutto cambia.
Boss del Nolano, articolazione tra il napoletano e il casertano....Pasquale Simonetti controlla tutto il mercsto ortofrutticolo della zona, incluso traffico di sigarette di contrabbando.
A Pasquale piace fumare e piace mangiare:)

Non so bene ancora cosa esattamente sia successo. Forse qualcuno ha pensato di offrire a Pasquale un "omaggio" unico e molto speciale ( semi di indica, quando in Italia si fumava o conosceva solo la sativa).
Forse Pasquale ha scoperto che a Napoli si conservavano semi di cannabis.

Comunque la storia ufficiale é quella di un furto dai laboratori dell'orto botanico di Napoli semi del ceppo di Calcutta ( che era diviso se non sbaglio in 3 o 4 tipi per studi).

Tra gli anni -'70 incomincia a circolare nel Avellinese e Napoletano (Vesuvio) una varietà chiamata " la nana avellinese" o " la nana napoletana".
Una piccola paffuta pianta, che fioriva molto più velocemente delle altre, con effetti molto forti e sedativi.

In questa storia non c'è breeding, ma selezione naturale.
I semi trafugati sono stati coltivati, le piante si sono impollinate e per decadi la pianta é stata passata e cresciuta in questo modo, hybridizzandosi con le sative locali, tra se stessa e soggetta a selezione dei coltivatori ( che selezionavano come facevano con i pomodori).

Negli anni '70 casualmente la camorra non coglie le possibilità imprenditoriali, che invece la andrangheta considererà una grande opportunità.

Anche la Calabria non arriva a creare la calabrese rossa, ma come per il napoletano la pianta arriva per semi fumati, cresciuta e open pollination.
Si sviluppano così 3 tipi:
Il tirreno
Lo ionico
Lo strain Di Reggio calabria ( quello dell'Aspromonte)

Il resto é leggenda.
 

Rhizoma

Member
 
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