Entusia
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Per sterilizzare l’acqua…hai pensato ad uno sterilizzatore uv?
Io ne ho due … uno passante e latro ad immersione…. Con il solo ausilio di enzimi, mai avuto necessità di usare candeggina e radici ultra bianche…..se poi in vasca ci fai passare in pi di O3 …..bingo!
Ciao Can't! Si ci ho pensato parecchio, ma nel mio caso tutti i metodi che hai detto (e che ti ho visto usare con successo) avrebbero molto poco senso: la tanica è esterna alla tenda, collegata tramite un tubicino di 9mm alle AquaValve (che a loro volta scaricano nel vassoio degli Autopot) e il trasferimento d'acqua è passivo e monodirezionale, tramite forza di gravità.
Per quanto riguarda solo UV quindi se la usassi in tanica mi servirebbe per forza un qualche tipo di ricircolo attivo, che non ho, altrimenti non riuscirei a sterilizzare il vassoio degli Autopot, quindi servirebbe a ben poco, e imho finirei col peggiorare la situazione.
Per quanto riguarda gli enzimi invece ho letto un po' ovunque che funzionano molto molto bene, però facendo una valutazione costi/benefici: costano parecchio, vanno dati regolarmente e fungono più da prevenzione che da trattamento, mentre il cloro fa entrambi, non costa praticamente niente ed è istantaneo, quindi ho deciso di optare per la seconda opzione. In più non usando niente di organico i vantaggi sarebbero minimi. Questo forse lo proverò in futuro! Per ora uso Great White in acqua di irrigo finchè do a mano, poi appena accendo la tanica faccio piazza pulita.
Per quanto riguarda l'ozono invece non l'ho neanche considerato... durante l'inverno aprire regolarmente le finestre per ricircolare l'aria facendo entrare il freddo non è pratico ed efficiente per me. La tanica poi si trova fuori dalla tenda, quindi non potrei sfruttarlo al 100% come fai tu... avevo letto nei tuoi post di come lo fai gorgogliare dalla riserva fino in mezzo alla vegetazione e mi sembrava davvero un'idea geniale, ma purtroppo non è applicabile nel mio caso, dato che praticamente lavoro/vivo in questa stanza per la gran parte delle mie giornate.
1gr/1ml di candeggina (devo ancora fare i calcoli giusti... state tranquilli ) ogni 3-4gg, non spendo praticamente niente e booom, faccio totale piazza pulita, dalla tanica alle linee alle valvole fino ai vassoi degli Autopot e anche dentro ai vasi... per me è la soluzione più pratica, economica e adatta alla mia situazione/attrezzatura.
Come immagino saprai per avere il massimo della crescita,il valore da tenere sott'occhio oltre alla temperatura è il vpd. [...]
Detto questo,io durante la fioritura, soprattutto durante le ultime 3 settimane almeno, preferisco avere un bello sbalzo termico allo spegnimento delle luci, ciò direi proprio (come ho letto più volte ma l'ho constatato da solo) che rende più resina,più odori e sapori,oltre a belle sfumature viola. [...]
In aggiunta,questa volta e la volta precedente non l'ho fatto ma ho usato in due cicli ,co2 autoprodotta in Boccione da 18litri con acqua decantata mantenuta tra 25/30° con tappetino riscaldante [...]
Si sono a conoscenza del VPD, chiaramente punto sempre ad avvicinarmi il più possibile al valore ideale per la fase del ciclo, ma mi accontento di un compromesso accettabile: di solito non mi avventuro mai oltre il "punto di rendimento decrescente", ovvero quel punto oltre il cui l'aumentare dell'investimento (in energia e/o costi di attrezzatura) ha impatti sempre minori sul rendimento.
Poi a dirla tutta, io sapevo che è la temperatura, insieme anche alla luce, ad essere il principale regolatore del metabolismo della pianta. L'UR influisce certo, ma soprattutto sul rateo di traspirazione, quindi ti dice quanta acqua devi dare e quanto deve essere concentrata o diluita la SN. Per quello si può crescere pomodori nel deserto anche a 30-35 °C, è sufficiente dare tanta acqua con nutrienti correttamente diluiti e vedrai che la pianta risucchia tutto e sta una favola.
Lo sbalzo termico (differenziale di temperatura giorno/notte) invece io cerco proprio di non averlo, ma ovviamente non sempre è possibile e quindi amen... questo te lo motivo portando come dato/assioma ciò che dice il Dr. Bugbee in questo video. Lui è un grande studioso e scienziato della cannabis e per quello che mi riguarda è due spanne sopra a qualsiasi grower, quindi quello che dice lo prendo automaticamente per vero... il confronto fra la sua metodologia e quella di un grower medio è a dir poco impietoso
Sostanzialmente, dai dati si evince che più è alto il differenziale di temperatura giorno/notte, più si riduce il raccolto... finchè si tratta di pochi gradi non fa molta differenza. Inoltre, riporta che il differenziale di temperatura giorno/notte viene usato in molte floricolture, soprattutto per tenere la struttura della pianta più compatta e quindi massimizzare la resa fiori/foglie, ma con la cannabis questo non sembra funzionare anzi, ha effetti perlopiù avversi.
Ecco quindi perchè tenere le temperature più costanti possibili intorno ai 26-27 °C per velocizzare al massimo la crescita. Certo, non è sempre possibile... in serra ad esempio si avrebbero dei costi di riscaldamento non indifferenti, quindi bisogna anche sapersi accontentare. Io preferisco non riscaldare perchè mi sento già in colpa a consumare corrente con le luci e mi imparanoiano molto gli incendi, figuriamoci se mi metto ad accendere scaldini vari nella box nella stanza in cui dormo
Giustissimo invece dalla terza/quarta settimana di fioritura in poi provare ad abbassare un po' le temperature (tutte però, sia giorno che notte), perchè questo aiuta la produzione/ostacola la degradazione/evaporazione di cannabinoidi e terpeni, quindi come dici anche tu più resina, più odori e più sapori! Imho si possono anche andare ad abbassare un po' le luci proprio le ultime due settimane, tanto a quel punto il grosso ormai è fatto e si tratta soprattutto di maturazione.
Per sfruttare l'arricchimento di CO2 infine ti dico... mi servirebbero Temperature che in inverno non riesco ad avere (siccome non uso HPS) e PAR che non riesco a raggiungere (siccome non uso lampade particolarmente efficienti/luminose), quindi finora non l'ho considerato.
Ho letto tante belle cose in giro di quei secchi/batteri/lieviti che producono CO2, ma quei pochi che hanno preso misure in modo scientifico hanno rilevato un'aumento della CO2 davvero minimo, quindi non so quanto ne valga la pena.
Certo... male non fa. Prima o poi lo proverò, più poi che prima!