Arieccolo l ho coppiato male scusate https://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/balduzzi-influenza-dell-intensita-luminosa-cannabinoidi.pdf a pagina 1/4
redaglie
Arieccolo l ho coppiato male scusate https://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/balduzzi-influenza-dell-intensita-luminosa-cannabinoidi.pdf a pagina 1/4
Ammiroper qualche strana ragione il link lo leggo ma nel messaggio diventa spam , incollo la pagina
Scaricatoper il documento in pdf completo su google copiate e incollate questa frase
]influenza dell'intensità luminosa sull'accumulo di cannabinoli in ...
Questo thred trabocca di storia e infornazioni strabiglianti... Vorrei tanto conoscere qualcuno di voi per essere una bostra socia
SI possono sempre scambiare semi!
DeviMagari! Appena ho i pm sbloccati ci si sente float
Progettandosi con la definizione con cui hai iniziato non ti sbagli per nulla, in Italia ora le "landraci" originali sono poche ma non definibili in tal modo poiché vengono tutte selezionate affinché producano una quantità di THC in modo tale che il prodotto possa essere commercializzato legalmente, un esempio è la Carmagnola, che potrebbe dare molto se solo si potesse coltivare liberamente di generazione in generazione anziché esser costretti a comprare sacconi di semi selezionati dalle aziende, quindi tirando il filo del discorso ora le landraci in italia sono solo da fibra.
Tenendo conto invece che di proprio le piante producono THC, più o meno alto, in Italia venivano usate diversi tipi di landraci come erbe officinali, in Campania molte terapie contro peste bubbonica e virus dovuti all'ambiente veniva somministrato olio prodotto da una genetica napoletana (si conosce la Nana Napoletana, non so se abbia qualche legame con la genetica che riproduce il tuo amico ma non sei l'unico a parlarmi di conoscenti che hanno selezioni di 20/30 anni presso il vesuvio), in nord Italia un'altra famosa era appunto la Carmagnola, mentre in Sicilia si tramandano racconti da nonni a nipoti di piante di Canapa chiamate Neracrustusa che cresceva presso l'etna, di cui però non si sa praticamente nulla (bisognerebbe in realtà documentarsi per bene sfogliando tutti i libri di biologia, botanica, piante, etc etc di decenni fa, quando ancora i testi non erano influenzati dal proibizionismo.
Riprendendo il tuo riferimento riguardo alle landraci italiane come canapa da fibra dobbiamo comunque tener conto che prima che l'America demonizzasse la Cannabis facendo nascere la Marijuana, i fiori non venivano fumati (non si facevano le canne almeno, usavano altri metodi di assunzione) quindi non c'era una selezione vera e propria per migliorare la produzione di infiorescenze, perciò le piante erano per lo più canapone coi semi, che veniva usato per farci fibra, infusi, medicazioni, etc etc lo sballo era l'ultima cosa quindi appunto si pensava di più alla "Pianta da fibra" che alla pianta da sballo...
Finisco con l'ultima questione, come si trovano varie landraci in Svizzera, probabilmente se ne trovano ancora (non dico originali originali, ma imparentate) in Italia. Sicuramente non nel centro di Milano, Roma, Cagliari o Palermo, però contadini che son riusciti a preservare qualche specie perché vivono molto distanti dai centri abitati e si fanno i cavoli loro ce ne sono...
Nelle tue ricostruzioni storiche ci sono due elementi che non riesco ancora a far quadrare con le altre informazioni raccolte.negli anni '90 si racconta che un breeder olaandese raccolse genetiche italiane di un tipo di cannabis coltivata nella Sila
(...) Era così forte che si diceva che perdevi la memoria.
Sam ha solo raccontato bugie tutta la sua vita.