growerseed
Member
ciso a tutti scusate l'ignoranza in materia, ma che cosa e' l'albinismo in una pianta?
growerseed l'albinismo di una pianta non ha alcuna differenza con l'albinismo degli altri esseri viventi.
consiste nella mancanza di pigmentazione.
basta che cerchi con google e ti chiarisci un po' le idee...
Non credo sia così. L'albinismo in una pianta solitamente è mancata produzione di clorofilla per condizioni di stress, come troppo calore o troppa luce insieme.
Non è una funzione o disfunzione genica, manca solo qualcosa che la pianta non ha potuto produrre in determinate circostanze. A dimostrazione di ciò, solitamente i fiori bianchi vengono proprio nel punto più stressato della cima, quello che prende più luce, mentre il resto della pianta rimane perfettamente normale.
Se si copre un ramo di una pianta e lo si oscura completamente, dopo pochi giorni le nuove crescite saranno bianche o di un verde molto lieve. La pianta in mancanza di luce non produce clorofilla, o meglio, dovrebbe solo produrre un precursore della clorofilla, ma i tessuti rimangono bianchi. Questo è una risposta ad uno stress esterno proprio come nel caso dell'albinismo delle piante.
Genoma e fiori privi di clorofilla non sono collegati secondo me, non c'è una sequenza di geni che codifica l'albinismo come può essere per il carattere viola delle piante, che è una conseguenza dell' espressione di una sequenza di geni vera e propria.
Differente è il caso dell'albinismo in alcune specie di piante come le cactacee, che IMHO, per intrinseca evoluzione sono maggiormente soggette a mutazioni genetiche nel corso della loro vita e attraverso la progenie.
A volte le cactacee possono produrre polloni albini, che non hanno nessuna speranza di vita perchè non avendo clorofilla, non possono fare fotosintesi. Ma finchè restano attaccati alla pianta madre, possono sfruttare la fotosintesi di quest'ultima e continuare a vivere e crescere per un pò. Se vengono recisi dalla madre e innestati su un altra cactacea verde, in grado di fare fotosintesi possono essere conservati per molti anni.
Tutti i polloni che verrano prodotti saranno tutti privi di pigmentazione e a loro volta potranno essere innestati ed essere venduti come piante ornamentali sugli scaffali di ikea
L'albinismo in questa forma, ovvero genetica, può trasmettersi anche attraverso la progenie, ma i germogli albini hanno una vita molto breve. Una volta terminate le poche risorse all'interno del seme, moriranno senza energia.
Noreason non sono d'accordo con te perche' c'e' differenza tra una foglia bianca perche' non colpita dalla luce e una bianca perche' albina.
da bambino facevo le scrtte con il nastro isolante sulle foglie di ficus e di filodendro che avevo a casa e dopo alcuni giorni rimosso il nastro rimanevano le lettere bianche sulle foglie.
anche la clorosi rende le foglie delle piante tutte bianche.
ma queste cose non hanno nulla a che vedere con l'albinismo poiche' il fenomeno in questi casi e' dovuto alla assenza di fotosintesi o a problemi nutrizionali.
ci sono invece tante piante orticole, ornamentali, cactacee o succulente (es. agrifoglio, bosso, acero americano, edera, ecc...) che possono manifestare tale carattere e che puo' essere tramandato alle generazioni successive.
in questo caso la mancanza di clorofilla pare sia dovuta a processi enzimatici e non a fattori ambientali o chimici e pertanto puo' essere trasmessa dai geni alla stessa maniera del colore "purple" o rosso di alcune varieta' di maria.
Noreason un esempio di albinismo (parziale) lo trovi postato da Sgapetti a pag 7 di questo tread (post 103).
ho trovato anche questo link: http://www.treccani.it/enciclopedia/albinismo_(Enciclopedia-Italiana)/
questo invece sui gerani: http://www.photomazza.com/?Gerani-da-foglia-foglie-con&lang=it
googolando esce di sicuro anche altro.
come ben dici, se una pianta e' totalmente albina una volta esauriti i nutrimenti dati dal seme muore.
ma se l'albinismo e' parziale ci sono buone possibilita' che la pianta viva tranquillamente.
l'albinismo parziale (screziature e altre forme) e' comune in molte piante (come la dieffembachia postata da te) e non influenza la loro vitalita'.
Noreason io non avevo alcun dubbio riguardo al fatto che tu sapessi gia' benissimo cosa sia l'albinismo.
pero' forse qui si sta facendo confusione tra albinismo indotto dall'uomo o da fattori ambientali e/o chimici e quello dovuto alla genetica.
articoli scientifici al riguardo non ne ho ancora trovati ma mi mettero' alla ricerca al piu' presto (magari cercando in inglese visto che in italiano non si trova granche').
io a casa mia ho diverse piante che sono parzialmente albine come la dieffembachia e ti assicuro che vivono tranquillamente. l'unica cosa a cui si deve stare attenti e' non esporle alla luce diretta del sole pena bruciature estese a tutte le parti bianche delle foglie.
anche se la fotosintesi puo' essere ridotta a causa dell'albinismo questo non significa che la pianta non riesca a vivere bene ugualmente.
se una specie vegetale ha sviluppato e mantiene determinate caratteristiche avra' sicuramente anche un metabolismo adeguato alle caratteristiche stesse.
in altre parole non e' detto che una minore capacita' di fotosintesi di parte dei tessuti sia di per se un handicap.
forse puo' essere una forma di adattamento alle condizioni climatiche/ambientali piu' che un handicap.
ritornando all'esempio dieffembachia le foglie nuove appena prodotte sono quasi del tutto verdi e poi man mano che crescono cominciano a perdere la colorazione nella parte centrale della foglia stessa.
questo non significa che la pianta perda di vitalita' o che non riesca a produrre clorofilla a sufficienza per le proprie necessita. credo invece che sia l'esatto opposto ossia che la pianta "sbianchi" parte delle foglie proprio perche' non ha bisogno di produrre cosi' tanta "energia" per vivere tranquillamente. se un essere (una pianta in questo caso) ha un metabolismo inferiore ad altre non significa che questo sia per forza un difetto e non e' detto che questo metabolismo riduca la vitalita', la crescita e lo sviluppo dello stesso.
se ho bisogno di poca energia per vivere perche' l'adattamento mi ha portato ad avere un determinato tipo di metabolismo e di caratteristiche fisiche non mi serve mangiare la quantita' di carne che mangia un leone per avere uno sviluppo sano e regolare.