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BERED's Hash

RulaTone

Well-known member
Veteran
ora cercando un pò su internet ho trovato su un sito come si produce hash in india e nepal, quindi parliamo di un fumo prevalentemente morbido..qui semplicemente si sfregano le cime tra le mani, e quando al resina raggiunge una buona quantità viene raschiata via e modellata a forma di palline o ovuletti..credo che il metodo marocchino sia piu conveniente in termini di tempo, poichè invece di fare tutto a mano, "bollendo" la resina si risparmia molto tempo rispetto a sfregare cima x cima a mano.
credo che questa possa essere una possibile risposta al perchè di questa lavorazione..

Secondo me in marocco si usa questa tecnica quando si ha un drysift che non si amalgamerebbe altrimenti.
Metodi di filtraggio caserecci e erba conciata per diverso tempo al sole cocente daranno come risultato un drysift polveroso e secco, che se non scaldi difficilmente riuscirai a far fondere insieme.
Perchè fonderlo? Per minimizzare gli sprechi e renderlo facilmente trasportabile.
Sicuramente se usi materiale di partenza migliore, un filtraggio serio e una concia ragionata, non hai bisogno di scaldare la resina se vuoi farla compattare, basta premere a mano.
Per come la vedo io il burbuka è quasi sempre una certezza di bassa qualità.

Dove l'hash è fatto per sfregamento risulta morbido perchè l'atto di sfregare rompe i tricomi il cui contenuto si appiccica alla pelle, il lavoro è spesso fatto con la pianta ancora viva o appena colta, nel momento climatico più adatto, la resina che sta su queste piante è freschissima e piena di oli essenziali, che infondono all'hash la consistenza morbida.
 
F

fasafasa

Magari col processo di cottura tu dentro puoi buttarci un po' quello che ti pare, quindi potrebbe essere cotto per riuscire a tagliarlo con qualche sostanza... oppure magari la cottura fa degradare un po' il thc ma permette al fumo di conservarsi meglio, magari per più tempo... Sono solo supposizioni
 

rastaidd

Member yeahyeah!
Veteran
Secondo me in marocco si usa questa tecnica quando si ha un drysift che non si amalgamerebbe altrimenti.
Metodi di filtraggio caserecci e erba conciata per diverso tempo al sole cocente daranno come risultato un drysift polveroso e secco, che se non scaldi difficilmente riuscirai a far fondere insieme.
Perchè fonderlo? Per minimizzare gli sprechi e renderlo facilmente trasportabile.
Sicuramente se usi materiale di partenza migliore, un filtraggio serio e una concia ragionata, non hai bisogno di scaldare la resina se vuoi farla compattare, basta premere a mano.
Per come la vedo io il burbuka è quasi sempre una certezza di bassa qualità.

Dove l'hash è fatto per sfregamento risulta morbido perchè l'atto di sfregare rompe i tricomi il cui contenuto si appiccica alla pelle, il lavoro è spesso fatto con la pianta ancora viva o appena colta, nel momento climatico più adatto, la resina che sta su queste piante è freschissima e piena di oli essenziali, che infondono all'hash la consistenza morbida.
quello che dici potrebbe essere giusto, sia sul fonderlo, sia sullo sfregamento dell'hash, ma non credo che il burbuka sia cmq un hash di bassa qualità..cmq ha un'ottima conservazione ed è buono in fumata, anche rispetto una prima battitura, che dopo una settimana da color dorato diventa marroncino e da morbidissimo e molto malleabile diventa piu secco..ma poi i gusti sono gusti :D


Magari col processo di cottura tu dentro puoi buttarci un po' quello che ti pare, quindi potrebbe essere cotto per riuscire a tagliarlo con qualche sostanza... oppure magari la cottura fa degradare un po' il thc ma permette al fumo di conservarsi meglio, magari per più tempo... Sono solo supposizioni

x quanto riguarda i tagli secondo me di sicuro non vengono fatti nei paesi produttori, ma successivamente da chi ne prende grandi quantità e pensa solo ad allungarli x fare piu soldi..
può sembrare strano ma i produttori di hash ci tengono ad avere un prodotto di qualità da vendere!
 

consu

Active member
bella cumpa' :D:D

interessantissimo il discorso della differenza di lavorazione fra burbuka e charas...sono tutti e 2 morbidi ..ma sono totalmente differenti !!!finalmente sto piano piano capendo :D:D:D:D
c'e' una cosa pero' che mi chiedo da un po' di tempo.....ma perche' in marocco le piante non le fanno seccare in seccatoi tipo quelli che noi abbiamo in italia per il tabacco ??(ormai ex seccatoi per tabacco)
il charas m'ha fatto sembre sbavare :Q___ lo adoro perche' c'ha quell'odore di fiori freschi e perche' c'ha una botta unica !!
in genere la prima cosa che faccio quando vado ad amsterdam e' farmi una bella scorta di charas ehehheheheheh
in futuro se vado a farmi una girata sull'himalaya porto con me le sacche per estrarre
YEAHHHH

a parte questo discorso volevo farvi vedere un filmato che ho trovato sul web perche' sono curioso di fare la TINTURA !!

http://www.youtube.com/watch?v=5E0aNXMqxL0&feature=related

volevo chiedervi se qualcuno di voi ha mai provato questo tipo di lavorazione !!
 

RulaTone

Well-known member
Veteran
bella cumpa' :D:D

interessantissimo il discorso della differenza di lavorazione fra burbuka e charas...sono tutti e 2 morbidi ..ma sono totalmente differenti !!!finalmente sto piano piano capendo :D:D:D:D
c'e' una cosa pero' che mi chiedo da un po' di tempo.....ma perche' in marocco le piante non le fanno seccare in seccatoi tipo quelli che noi abbiamo in italia per il tabacco ??(ormai ex seccatoi per tabacco)
il charas m'ha fatto sembre sbavare :Q___ lo adoro perche' c'ha quell'odore di fiori freschi e perche' c'ha una botta unica !!
in genere la prima cosa che faccio quando vado ad amsterdam e' farmi una bella scorta di charas ehehheheheheh
in futuro se vado a farmi una girata sull'himalaya porto con me le sacche per estrarre
YEAHHHH

a parte questo discorso volevo farvi vedere un filmato che ho trovato sul web perche' sono curioso di fare la TINTURA !!

http://www.youtube.com/watch?v=5E0aNXMqxL0&feature=related

volevo chiedervi se qualcuno di voi ha mai provato questo tipo di lavorazione !!

Personalmente non ho mai fatto commestibili anche se mi piacerebbe molto, c'è da dire che per via orale serve una dose più grande rispetto al fumare, ecco perchè preferisco sempre tenere gli estratti per fumarli. In linea generica serve circa il triplo di principio attivo se mangiato per avere lo stesso effetto se fumato.
Anche gli effetti tra fumato e mangiato sono leggermente diversi, il thc decarbossilato passa attraverso lo stomaco al fegato dove viene metabolizzato in 11-Hidroxy-Thc che è maggiormente attivo ma ha diversi effetti soggettivi. Questa tabella che ho trovato in rete da un idea di come gli effetti siano diversi, in genere l'effetto è più lungo e stabile, più stone ma senza i picchi tipici della fumata.
qpfghi.gif


Il termine tintura può indicare varie cose, in genere sta a indicare un estrazione da materiale vegetale fresco o secco con solvente, in cui il rapporto materiale vegetale/solvente è da 1:3 fino a 1:10.
Il risultato nel nostro caso è una sostanza liquida alcolica, contenente i cannabinoidi in soluzione, che si può assumere per via orale.
Il solvente da scegliere in genere è quello meno tossico e con minori rischi di infiammabilità. Ce ne sono tantissimi e funzionano tutti bene, l'isopropilico del video è uno di questi, sicuramente non il migliore come efficienza, ma è piuttosto sicuro dal punto di vista della tossicità e si trova a basso prezzo.
http://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl0554.html
C'è da dire che la scheda fa riferimento all'alcol isopropilico puro, ma quello che si trova in giro spesso è miscelato con acqua e altri idrocarburi in basse percentuali.

Nel video non si fa riferimento da nessuna parte al processo di decarbossilazione. Senza questo passaggio tutto il lavoro mostrato nel video perde senso perchè buona parte dei cannabinoidi contenuti nel materiale vegetale, specialmente se fresco, sono in forma acida e quindi non oralmente attivi.

Si può decarbossilare prima o dopo l'estrazione, sembra che nel primo caso si ottengano risultati in resa migliori ma allo stesso tempo è meno facile controllare la temperatura e la corretta esposizione di tutto il materiale.

Per decarb. prima di estrarre basta esporre il materiale precedentemente seccato a una temperatura intorno ai 120-140°c per 30-60 minuti in forno e buona parte della forma acida del thc passerà alla sua forma neutra. Inoltre una parte dell'acqua ancora presente nel materiale evaporerà e sarà meno facile che venga estratta successivamente.
Ovviamente vanno fatte delle prove perchè in ogni estrazione ci sono molte variabili e non si può stabilire un tempo e una temperatura standard, in genere più si sale con la temperatura più è facile rovinare le molecole ma più il processo è effettivo, mentre più si sta bassi più i tempi in gioco si allungano.
https://www.icmag.com/ic/showpost.php?p=3327725


Se invece si vuole decarbossilare dopo l'estrazione, ho trovato su questo sito una tabella, inserita sempre da G.O. Joe:
picture.php


Come si può vedere si fa riferimento a un estratto con esano su un reattore aperto (il classico double boiler)
Sono quasi sicuro che differenti solventi abbiano differenti curve, ma ci vorrebbe qualcuno di esperto. Di sicuro una tabella del genere toglie tanti dubbi e imposta una strada da seguire a prescindere dal solvente usato.

Detto questo passiamo alla parte operativa. Nel video si usa un processo un pò obsoleto e che risulterà in un estratto poco concentrato e ricco di contaminanti, il che rende difficile il dosaggio. Sinceramente non capisco come possano definire medicina una schifezza del genere.

Per fare una cosa un pò più efficiente si può estrarre per fare un olio come si è normalmente abituati. Una volta ricavato l'olio, che sia fatto con butano, alcol o altri solventi, lo si miscela a qualcosa di commestibile e si mangia.
L'olio di questo tipo ha bassi contaminanti e una alta percentuale di thc, sarà perciò più facile dosarlo.

Se si è estratto da materiale fresco, quindi che ancora necessita di decarb., al termine della purga si può innalzare la temperatura del bagnomaria (usando olio invece dell'acqua) fino alla temp. indicata in tabella per il tempo necessario.
Se si è estratto da materiale già decarbossilato si procede normalmente come per fare qualsiasi olio, usando il metodo di estrazione che preferiamo.

Alla fine ci ritroviamo con un olio scuro, che incolla poco e quasi inodore. Questo olio è molto concentrato (se fatto bene può arrivare al 90% di thc) e sopratutto attivo oralmente.
Mangiarlo direttamente è sconveniente ecco che viene comodo miscelarlo con qualcosa di commestibile.
Ognuno ha le sue preferenze, puoi scioglierlo nel cioccolato e mangiare la barretta, puoi miscelarlo con burro (meglio se chiarificato) e usarlo poi per cucinare quello che vuoi o anche spalrmarlo direttamente su una fetta di pane.
Chiaramente se usi l'olio sciolto in burro per cucinare vale la solita regola, il thc si degrada ad alte temperature per cui è bene non esagerare, oltre i 180-200°c i principi attivi evaporano completamente.

Se vuoi fare la tintura, ossia una sostanza liquida che puoi anche nebulizzare sotto la lingua, oppure come nell'esempio del video, diluire in un the, basta che ridiluisci l'olio ottenuto in alcol etilico puro 95°, in proporzione di 1:3.
Altri usano olii vegetali, come l'olio naturale di cocco.
Il grasso animale con il più alto tasso d'assorbimento è comunque il burro chiarificato, al 96%. Inoltre è il miglior composto se si vuole conservare a lungo il preparato, può durare molti anni se congelato.
 
Last edited:

consu

Active member
minchia rulatone :good:


sei un grande!! ora me lo leggo e me lo studio per bene....le voglio prova' tutte :D:D:D
 
F

fasafasa

l'unica precisazione che mi sento, e che posso, fare riguarda questo

x quanto riguarda i tagli secondo me di sicuro non vengono fatti nei paesi produttori, ma successivamente da chi ne prende grandi quantità e pensa solo ad allungarli x fare piu soldi..
può sembrare strano ma i produttori di hash ci tengono ad avere un prodotto di qualità da vendere!


non sono mai stato in marocco ma ho visto un documentario, segnalato tra l'altro pure qui sul foro, dove un marocchino produttore di hash confrontava il fumo che produceva normalmente, da quello che produceva per le organizzazioni criminali, sostenendo che quello per le organizzazioni era veleno puro, roba che ti uccideva... e non utilizzava mezzi termini, anzi ci andava giù pesante... lo produceva perchè semplicemente le organizzazioni glielo richiedevano.
Perciò pure in marocco tagliano le sostanze, solamente che nel documentario in questione faceva vedere le panette, quelle da forum di zombo per intenderci ;) e non gli ovuleti... Chissà dove ci porteranno questi interrogativi,,,, forse da nessuna parte! :laughing:

l'unica cosa da fare sarebbe analizzare la sostanza, ma comunque vista la mia pigrizia, appoggio raistadd e ritengo che in generale gli ovuletti siano garanzia di qualità, o perlomeno garanzia di "assenza di taglio".
 

peppetto

minigrower & sinner
Veteran
ciao a tutti, avevo una domanda per voi, forse un po' banale: è una cosa fattibile fare uno pseudocharas fatto in casa con qualche cimetta homemade? perchè non capisco se per farlo è sufficiente semplicemente sfregaree delicatamente la cima finchè non si "prosciuga" di resina o se ci sono dettagli segreti e nascosti che mi sfuggono e non mi rendono possibile nemmeno una becera imitazione.. e poi, quanta erbetta ci vorrebbe, eventualmente, per fare, più o meno, un paio di cannette?

grazie per l'attenzione, giovini :D

ciaoo


P
 
F

fasafasa

se pulisci le cime dalle foglie già ti esce un bel cannoncino di charas, se poi prendi qualche cimetta e la "appallottoli" (credo sia il termine che più assomiglia al movimento da eseguire per fare charas) su entrambi i palmi delle mani te ne verrà certamente di più... ma calcola per la charas con la C maiuscola impiegano una giornata di lavoro per fare 7-8 g in tutto... (e loro hanno cime in abbondanza da smanazzare)...

vedrai subito che mano a mano che la resina si deposita assumerà un colore sempre più scuro, una volta finito il lavoro di sfregamento basta che stacchi la resina dalla mano e il gioco è fatto... e potrai fumare il miglior fumo della tua vita.
 

peppetto

minigrower & sinner
Veteran
ok, allora mi era chiaro.. un'ultima cosa.. so che sicuramente farlo al momento giusto, con le cime mature, è il top.. ma se provassi a farlo con qualche cimetta "così", con poche speranza diciamo, a metà fioritura abbondante , riuscirei a combinare qualcosa?

ciaoo

P
 
F

fasafasa

mannaggia ragazzi ma ogni giorno fumate delle primizie che mi fan crepare dalla voglia!
 

killerweed31

Smile Vs Cry
Veteran
ciao a tutti, avevo una domanda per voi, forse un po' banale: è una cosa fattibile fare uno pseudocharas fatto in casa con qualche cimetta homemade? perchè non capisco se per farlo è sufficiente semplicemente sfregaree delicatamente la cima finchè non si "prosciuga" di resina o se ci sono dettagli segreti e nascosti che mi sfuggono e non mi rendono possibile nemmeno una becera imitazione.. e poi, quanta erbetta ci vorrebbe, eventualmente, per fare, più o meno, un paio di cannette?

grazie per l'attenzione, giovini :D

ciaoo


P


ciao peppetto, l'argomento è interessante quindi ti dirò la mia non per fare lo sbruffone ma perchè in india in montagna specificatamente in parvaty valley dove cresce la meglio charas al mondo ci vado da una diecina di anni e capita che vado anche con i charsi ( definizione di produttore di charas)a fare un po di charas su a 3500 metri, ci sono diversi tipi di charas e ognuno diverso, per me la piu buona charas è la jungla cioè charas prodotta da piante selvatiche cresciute qua e la nelle vallate sopra a 3000 metri ma non è difficile trovarla anche al di sotto dei 3000, si presenta molto scura al di fuori e marrone d'orata dentro con un profumo che è indistinguinile , si asciuga molto facilmente quindi bisogna tenerla impacchettata per bene , non è difficile trovarci dentro qualche peletto bianco di capra perchè quando vanno al pascolo ci si strusciano sopra...a un high molto istantaneo , per poi darti una carica irresistibile , io la definisco ciliegia perchè piu fumi e piu ti va di fumare, the best hash!!
poi c'è la baghija che si presenta un po piu verde della jungla ,charas fatto da piante coltivate, la qualita secondo me e non solo è inferiore a quella della jungla ma non è difficile trovare buona baghija.
poi c'è la crema di charas , la meglio viene dal villaggio di malana ma è molto difficile prendere della pura crema se non conosci qualche famiglia che la produce, negli ultimi anni ci vanno dei nepalesi a produrre e mettono nelle mani degli oli essenziali tipo al limone per poi incominciare a sfregare anche piante non pure e belle quindi viene fuori una mescola molto morbida che rimane morbida anche al freddo e molti turisti piace vedere toccare della charas morbida ma fa schifo a fumarla però parecchi la comprano perche non capiscono la differenza.
anche la crema che è molto malleabile e morbida deve essere dura appena la tocchi per poi ammorbidirsi al contatto con il calore delle mani.
tornando a noi per fare 2 grammi di buona crema di charas ci vuole sopratutto il sole e 6/7 ore di lavorazione (sfregazione delle mani) e probabile se la pianta non è abbastanza grande ce ne vogliono 2 di piante per fare qualche grammo di crema, per della normale jungla ovviamente di meno, cioè ricavi piu charas da una sola pianta ma non tanto quanto immagini...
certo che puoi fare anche tu della charas dalle tue piante...per fare un paio di cannette prendi una pianta dalla tua grow e sacrificala per fare questo esperimento che di sicuro ti darà soddisfazione credimi , anche se dovrai sfregare dolcemente ma con continuita tutte le cime della pianta, ricordati di metterti al sole a fare la lavorazione è la cosa principale per fare della buona charas oltre ai bei fiori pieni di resina ovviamente!! just my2cent ...mandami un pm se vuoi!!
 

peppetto

minigrower & sinner
Veteran
Grazie killer, mi hai tolto molti dubbi per quanto riguarda il fattore charas :)
...pensa che mi ero addirittura illuso che con qualche cimetta riuscissi a fumare qualcosa, ma, evidentemente, non è così..:badday:

avendo una microcoltivazione al momento (per ora senza migliori prospettive concrete!:( ) non me la sentirei di sacrificare un'intera micropianticella (che poi, probabilmente, da quanto mi hai appena scritto, neanche mi basterebbe).. per farti un'idea --->https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=200432 .... come si suol dire: AMARA! :D

mi sei stato di grande aiuto comunque, grazie ancora..

ciaoo

P
 

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