ora cercando un pò su internet ho trovato su un sito come si produce hash in india e nepal, quindi parliamo di un fumo prevalentemente morbido..qui semplicemente si sfregano le cime tra le mani, e quando al resina raggiunge una buona quantità viene raschiata via e modellata a forma di palline o ovuletti..credo che il metodo marocchino sia piu conveniente in termini di tempo, poichè invece di fare tutto a mano, "bollendo" la resina si risparmia molto tempo rispetto a sfregare cima x cima a mano.
credo che questa possa essere una possibile risposta al perchè di questa lavorazione..
Secondo me in marocco si usa questa tecnica quando si ha un drysift che non si amalgamerebbe altrimenti.
Metodi di filtraggio caserecci e erba conciata per diverso tempo al sole cocente daranno come risultato un drysift polveroso e secco, che se non scaldi difficilmente riuscirai a far fondere insieme.
Perchè fonderlo? Per minimizzare gli sprechi e renderlo facilmente trasportabile.
Sicuramente se usi materiale di partenza migliore, un filtraggio serio e una concia ragionata, non hai bisogno di scaldare la resina se vuoi farla compattare, basta premere a mano.
Per come la vedo io il burbuka è quasi sempre una certezza di bassa qualità.
Dove l'hash è fatto per sfregamento risulta morbido perchè l'atto di sfregare rompe i tricomi il cui contenuto si appiccica alla pelle, il lavoro è spesso fatto con la pianta ancora viva o appena colta, nel momento climatico più adatto, la resina che sta su queste piante è freschissima e piena di oli essenziali, che infondono all'hash la consistenza morbida.