What's new
  • ICMag with help from Landrace Warden and The Vault is running a NEW contest in November! You can check it here. Prizes are seeds & forum premium access. Come join in!

ATTENZIONE:Cannabis dal web

skunk92

Member
Ragazzi, ma che vi stupite? Ma scusate cosa cambia?! nulla, niente di niente...io dico meglio cosi a sto punto, se i semi fossero stati illegali da sempre state certi che le perquisizioni per semitalia e filla non ci sarebbero mai state. In un post precedente mi auto bacchettavo per la cretinaggine di aver preso i semi on line. Il fatto che siano legali ci ha messo nella merda, il fatto che li abbiamo comprati dicendo "sono legali, ci mancherebbe che non posso acquistarli"; cosi come le attrezzature per coltivare "sono legali, gli sbirri si attaccano"...la gente sta passando i guai proprio grazie a queste cose che erano legali. Secondo me o legalizzano totalmente oppure è meglio rimanere nell'illegalità totale, almeno abbiamo una certezza e stiamo tutti più accorti senza mostrare i fianchi.

Hai ragione fra.......è la sindrome da proibizionismo, tutti ne soffriamo.

Fiorello ha fatto pubblicità al nano???? che delusione...........
 

alexeieff

Member
cioè dici quello che dico io in sostanza...
chi ha comprato on line ha fatto affidamento sulla legalità: peccato poi che in casa ti entrano lo stesso, aivoglia a spiegargli che i semi sono legali: in tribunale ci vai eccome, come tutti quelli che ci sono passati!
Io non dico quello che dici tu...tu dici che se i semi fossero fuorilegge non cambierebbe la situazione e anzi sarebbe meglio...per me non è così...andare in tribunale non significa essere condannati (cosa che avverrebbe se fossero illegali)

Mi spieghi come fanno a sgamare uno che: "ha tenuto da parte i semi che ha trovato nell'erbetta di strada, ha comprati da siti esteri, li ha portati a casa come souvenir di ritorno da Ams', li ha comprati di persona nei growshop, fa del buon breeding da sè, chi se li è fatti regalare da amici coltivatori"...impossibile scoprirlo, a meno che non sei cosi idiota da farti beccare in giro con una canna (poi vengono in casa sicuro).
Il mondo è pieno di idioti...e sarà che lo siamo tutti a tratti...ma chi non ha mai portato al di fuori delle 4 mura una cannetta? Basta questo e un normale controllo per diventare degli idioti...se poi ci metti le classiche segnalazioni anonime o amici che parlano troppo...che sia impossibile che ti sgamino se non hai acquistato semi online in Italia non è vero, hanno anche altre risorse, le porte sono infinite...il mio discorso era per farti capire che non tutti quelli che coltivano o possiedono semi li hanno comprati da filla (la maggior parte), e quindi non tutti sono nella lista dell'indagine

il discorso è questo, chi ha semi non comprati in internet è tranquillo perchè non è tracciato e non perchè sono "legali". Se per sfiga (sgratt sgratt) venissero sgamati e dalla perquisizione uscissero i semi sarebbero considerati come sono stati considerati a tutti gli altri: droga!!!
Un conto è rischiare una trafila burocratica cosciente che si concluderà in mio favore, un conto è rischiare una sicura condanna.
Al giorno d'oggi i semi non sono illegali e se me li sgamassero avrei problemi fino a un certo punto, proprio perchè non sono "droga"...chi ha avuto problemi seri con i semi è perchè è stato sgamato anche con il prodotto finale e i semi possono aver costituito un'aggravante, se mi trovano solo i semi dov'è il crimine? L'agente può farmi il culo, il maresciallo pure...ma davanti al giudice il mio culo è salvo e a loro roderà pure. E se il giudice mi condanna è perchè è incompetente, ma fino ad oggi non mi sembra sia successo.
Dove sta il miglioramento nel renderli illegali, e quindi "droga", a parte parare il culo ai pazzi che ancora comprano dai siti italiani, cosa che ormai anche i muri sanno che non si deve fare? Con la situazione vigente se avessi comprato da filla e se venissero a casa mia, trovando solo dei semi nelle loro bustine, nel peggiore dei casi avrei da affrontare burocrazia, processo, spese, rompimenti di maroni, articolo sul giornale, ma essendo legali non avrei commesso nessun crimine, sono lì e non li ho coltivati (e infatti degli utenti che, avendo comprato da filla, hanno conservato i semi in vista di una perquisizione non hanno avuto problemi legali)...che succederebbe se invece fossero illegali? Che avere dei semi o avere dell'erba sarebbe la stessa cosa: un comportamento illegale, perseguibile e sanzionabile.
E' vero che se i semi fossero stati illegali da sempre ora molte persone non avrebbero casini...ma altre che non ne hanno avuti invece li avrebbero avuti, è lo stesso ragionamento di chi mi dice: "se non avessi comprato la moto non ti saresti mai rotto le gambe"...grazie al piffero, è un ragionamento a posteriori.


Fammi un favore, scendi in strada e distribuisci semi di canapa comprati al consorzio agrario (quelli per i canarini), sono ancora legali no?! scommettiamo che ti fai almeno 1 notte in caserma???
Sì, infatti i titolari di negozi per animali fanno una notte dentro e una fuori perchè vendono semi...forse farei una notte in cella non perchè possiedo dei semi, ma perchè sono pirla e provoco chi è ignorante...come quel giocatore di calcio che decenni fa per fare uno scherzo entrò in banca puntando una pistola finta..gli spararono e morì...illegale no, pirla sì..senza contare che potrebbero accusarmi di istigazione alla coltivazione

dovete infilarvi bene in testa una cosa: la legalità è un discorso, lo stato di polizia è un altro discorso. La prima per essere ottenuta ha bisogno di battaglie (avvocato, tribunale, sert, etcc.. spebdere soldi e vai di seguito), per la seconda basta la firma di un PM scazzato! meditate gente, meditate.
Sì ma oltre allo stato di polizia ci sono anche le leggi, ed è l'unico strumento che possiamo usare in questo caso...possedere semi di marijuana in Italia è legale infatti ci sono negozi che li vendono. I semi devono essere contenuti e sigillati nella confezione originale dove è precisamente scritto che sono per collezionismo. In caso tu venga sorpreso con dei semi di marijuana non sigillati nel loro imballo originale la legge prevede una sanzione amministrativa ovvero una multa.
Se ti trovassero i semi più una grow room attrezzata e tutto il resto potresti avere più problemi, ma comunque non si tratta di sostanze stupefacenti, perchè alla fine è questo che conta...fra l'altro la coltivazione indoor non è esclusiva della cannabis, anzi...le fragole vengono uno spettacolo.
E' indubbio che ci sia una persecuzione nei nostri confronti, ma l'unica cosa che ti contesto è affermare che se i semi fossero illegali la situazione non cambierebbe, e anzi sarebbe meglio...quest'affermazione che fai non considera le persone che ti ho detto sopra, che sono la maggior parte.


Sinceramente preferisco rimanere nell'ombra, almeno fino a che non ci sia una legge chiara e decisa in merito, al momento vedo solo un sacco di interpretazioni che vanno solo a scapito del cittadino: coltivare marijuana è reato e noi sulla carta siamo criminali, organizziamoci di conseguenza.
Parole sante, su questo sono daccordo

Capisco il tuo coinvolgimento personale nella vicenda, ma bisogna fare chiarezza su certi punti, la mia non è una polemica eh.
 

al666

Member
alex, il nocciolo è al punto 3 del tuo post...

Io ci sono passato, ho avuto problemi con la giustizia. Cazzate beninteso, ho solo discusso con un finanziere e mi hanno dato oltraggio, cioè, quello mi ha detto che sono un coglione e io di rimando l'ho mandato a fare in culo, bè processato...Come dici tu, essendo stato assolto perchè il fatto non sussite (mi ha provocato) non dovrei temere nulla. Quindi se i semi sono legali io sto tranquillo. Io nn so se tu sei mai passato per una trafila legale (non civile, ma penale): è da esaurimento...e quanti soldi!!!
Per cosa? per sentirmi comunque dire: vai tranquillo hai ragione tu. A me sta cosa mi ha fatto impazzire sinceramente, e incazzare anche di più. Se io ho ragione non volgio assolytamente affrontare un processo, ma scherzi i carabinieri in casa mia con i miei figli al mattino presto che riubaltano casa per i semi. Se ho ragione devo stare tranquillo; se lo posso fare non devo avere riserve: questa è la banalissima ma sacrosanta certezza del diritto...la ns legge in materia di stupefacenti è troppo lacunosa e passibile di interpretazioni diverse; e nel caso di specie sono convinto che sia fatto apposta. dico un'ultima cosa: lasciare i semi nella legalità dopo che hanno capito ormai come funziona comprare in internet è un pò come un esca, li compri, loro sanno perchè li compri e il succo rimane lo stesso: toc toc "chi è?" "carabinieri, apra la porta"...il resto è storia
 

fumo

Active member
Veteran
La guerra globale alla droga "e' fallita" e i Paesi del mondo dovrebbero valutare l'ipotesi di legalizzare la marijuana, per indebolire la criminalita' organizzata. Sono le raccomandazioni contenute nel rapporto della Commissione globale per le politiche sulla droga, di cui fanno parte Kofi Annan e numerosi ex capi di Stato, in cui si esorta a trattare la droga come una "questione sanitaria".
Per il rapporto serve un nuovo approccio per ridurre il consumo che sostituisca la strategia di criminalizzazione delle droghe e l'arresto dei consumatori. In sostanza, "vanno cambiati radicalmente i sistemi usati finora dagli Stati e dagli organismi internazionali per contrastare la tossicodipendenza" e "i tossicodipendenti devono essere trattati come pazienti". Queste le conclusioni ufficializzate oggi in una conferenza stampa a New York.

"Le conclusioni e le proposte che vengono dalla 'Global Commission on drug policy' confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, il fallimento delle politiche proibizioniste". E' quanto sottolinea il segretario dei Radicali, Mario Staderini, per il quale "il proibizionismo non funziona e non conviene, provocando immensi costi civili, economici, e sociali; e' una forma di repressione sociale di massa che garantisce fiumi di denaro a terrorismo e narcomafie".
Staderini, a tal proposito, ricorda che "solo in Italia sono oltre 20 i miliardi di euro assicurati alla criminalita' dalla droga proibita, mentre quattro milioni sono i consumatori trasformati in criminali, 250.000 gli spacciatori e 28.000 i detenuti per violazione della legge sugli stupefacenti. Da anni - lamenta il segretario radicale - questi dati non possono essere conosciuti e discussi dall'opinione pubblica".

"Sono totalmente disinformati, non e' vero che la lotta al consumo di droga e' fallita": cosi' il sottosegretario con delega alle tossicodipendenze Carlo Giovanardi commenta all'ANSA il rapporto della Commissione globale per la politica sulla droga.
"Il contrasto alla tossicodipendenza - spiega Giovanardi - ha tenuto il consumo, pur sempre preoccupante, a percentuali neanche lontanamente paragonabili, ad esempio, a quella di sostanze come il tabacco. Come spesso viene ricordato, all'inizio del '900 il consumo di droga era molto piu' alto di quanto sia adesso". Inoltre, continua, "questi signori sono rimasti indietro, gli sono sfuggiti i progressi delle neuroscienze che hanno mostrato i danni cerebrali provocati dalle sostanze stupefacenti, dall'eroina e dalla cocaina ma anche dai derivati della cannabis".
"L'idea che ci sia la possibilita' di drogarsi e di andare in giro 'fatti', provocando incidenti stradali, danni a terze persone, danni sanitari - continua - non sta ne' in cielo ne' in terra. Nelle conferenze internazionali non c'e' traccia di posizioni come questa. Nessun paese al mondo la assume, e i pochi paesi tolleranti come l'Olanda stanno facendo marcia indietro sull'uso della cannabis". "E poi che vuol dire legalizzare? Che si puo' dare la droga ai ragazzini, che la si puo' diffondere nelle scuole? Un recente studio statunitense fatto su un milione di giovani dimostra che quando c'e' allarme sui danni provocati dalla droga il consumo cala, mentre quando vengono trasmessi messaggi tolleranti i consumi aumentano" conclude il sottosegretario.

"E' sulla scia del documento della Fondazione Drug and Democracy degli ex presidenti sudamericani, uscito un anno fa, che proponeva un cambio di paradigma rispetto alla questione droga": cosi' Franco Corleone, segretario di Forum Droghe, commenta il rapporto.
Secondo Corleone - che insieme a Grazia Zuffa ha curato l'edizione italiana del volume della Fondazione inglese Transform "Dopo la guerra alla droga. Un piano per la regolamentazione legale delle droghe" - e' una linea "che si sta sviluppando e che in Italia come Forum Droghe sosteniamo da anni". "Solo i ciechi - spiega - possono continuare a perseguire una linea come quella della guerra infinita. Occorre immaginare nuove politiche. Nel libro c'e' un piano di legalizzazione di tutte le droghe, ovviamente una regolamentazione non anarchica e diversa a seconda delle sostanze".
"Nel mondo - continua Corleone - anche persone che in passato hanno avuto responsabilita' di governo, e non quindi militanti dei centri sociali, si pongono il problema che questa politica e' solo a vantaggio delle organizzazioni criminali, produce danni alla salute dei giovani (perche' si continuano a diffondere sostanze non controllate e pericolose) e una implementazione del sistema penale che provoca emarginazione e riempie le carceri di consumatori e tossicodipendenti. Questo vale in primo luogo per Italia, che e' alla retroguardia di tutto" conclude.

leggete cosa risponde giovanardi,da vergognarsi per chi ci rappresenta,
 

Domd

Member
per Giovanardi i consumi dovrebbero essere paragonati a quelli del tabacco per dichiarare la guerra persa...
 

BadSeed

Active member
Veteran
FRANCIA - Droga legale o no? La violenza nei quartieri stimola il dibattito

La legalizzazione delle droghe leggere divide il mondo politico della Francia. In particolare, racconta oggi il quotidiano Le Monde, il moltiplicarsi degli incidenti nei quartieri difficili, a partire dalla banlieue parigina, contribuisce a rilanciare il dibattito sull'efficacia della lotta anti-droga. Molti rappresentanti locali chiedono la legalizzazione della marijuana, contro il parere della destra e dell'estrema destra. Mentre la sinistra sembra divisa. Secondo gli osservatori, la questione potrebbe diventare uno dei temi della campagna presidenziale del 2012.
Secondo l'osservatorio francese sugli stupefacenti, nel 2005 (ultimi dati disponibili), 3,9 milioni di francesi hanno fatto uso di cannabis, di cui 1,2 milioni consumatori regolari e 550.000 consumatori quotidiani. In Francia una legge del 1970 punisce il consumo di cannabis con un anno di prigione o 3.750 euro di multa.

FB "riconosce" volti nelle foto ed è polemica sulla privacy
Ecomafie, “Serve una normativa urgente nei dati ufficiali i veleni nemmeno esistono”
Black out Poste italiane, gli utenti “risolvono” con internet

Ue responsabile morti immigrati
Lo dice il commissario per i diritti umani Hammarberg

(ANSA) - STRASBURGO, 8 GIU -Thomas Hammarberg,il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, rivolge all'Europa accuse durissime per i molti migranti che muoiono nelle acque del Mediterraneo.'I governi e le istituzioni europee hanno responsabilita' molto piu' grandi di quelle che hanno finora dimostrato di volersi assumere in questa crisi'scrive Hammerberg in un commento reso noto oggi. Secondo il commissario,'c'e' un'impellente necessita' di aumentare in maniera esponenziale' la sorveglianza lungo le coste
 
S

sigis

cioè dici quello che dico io in sostanza...
chi ha comprato on line ha fatto affidamento sulla legalità: peccato poi che in casa ti entrano lo stesso, aivoglia a spiegargli che i semi sono legali: in tribunale ci vai eccome, come tutti quelli che ci sono passati!
Mi spieghi come fanno a sgamare uno che: "ha tenuto da parte i semi che ha trovato nell'erbetta di strada, ha comprati da siti esteri, li ha portati a casa come souvenir di ritorno da Ams', li ha comprati di persona nei growshop, fa del buon breeding da sè, chi se li è fatti regalare da amici coltivatori"...impossibile scoprirlo, a meno che non sei cosi idiota da farti beccare in giro con una canna (poi vengono in casa sicuro).

il discorso è questo, chi ha semi non comprati in internet è tranquillo perchè non è tracciato e non perchè sono "legali". Se per sfiga (sgratt sgratt) venissero sgamati e dalla perquisizione uscissero i semi sarebbero considerati come sono stati considerati a tutti gli altri: droga!!! Fammi un favore, scendi in strada e distribuisci semi di canapa comprati al consorzio agrario (quelli per i canarini), sono ancora legali no?! scommettiamo che ti fai almeno 1 notte in caserma???

dovete infilarvi bene in testa una cosa: la legalità è un discorso, lo stato di polizia è un altro discorso. La prima per essere ottenuta ha bisogno di battaglie (avvocato, tribunale, sert, etcc.. spebdere soldi e vai di seguito), per la seconda basta la firma di un PM scazzato! meditate gente, meditate.

Sinceramente preferisco rimanere nell'ombra, almeno fino a che non ci sia una legge chiara e decisa in merito, al momento vedo solo un sacco di interpretazioni che vanno solo a scapito del cittadino: coltivare marijuana è reato e noi sulla carta siamo criminali, organizziamoci di conseguenza.

Non è uno stato si polizia, è una presunzione di reato fatta alla carlona, senza distinzioni o indagini più "tranquille". La differenza tra un mafioso che spaccia droga e uno che compra i semi da internet è che il primo per essere beccato viene pedinato, microfonato messo sotto controllo per cercare la prova del reato. Il secondo viene sputtanato con perquisizioni dichiarate prima ai TG locali, senza tenere conto della persona, del ruolo sociale che ricopre, della sua reputazione, così solo perchè è innocuo e non ha precedenti di rilievo.
Come a dire: il mafioso per arrestarlo dobbiamo coglierlo in flagranza di reato, questo imbecille lo metto dentro a priori quindi niente privacy.
Ecco, se ti coltivi la marijuana, ti fai le canne e anche se non sei un drogato di droga pesante ci arriverai perchè sei debole e stupido; il concetto della marijuana, come ho detto anche nei precedenti post, deve essere svincolato dal concetto del fumo di cannabis o tabacco. Io mi coltivo la marijuana perchè preferisco mangiarla.
Su questo concetto si inserisce la discussione che sta venendo fuori e cioè della sostanza psicotropa insita nella cannabis e non del suo derivato cioè il seme che allo stato attuale non è neanche il precursore. Infatti l'uso consapevole del fiore non produce "effetti psicotropi" o ne limita la tossicità, perchè il precursore del THC cioè l'acido tetraidrocannabinolo non è psicotropo ma lo diventa quando è portato ad una temperatura superiore a 180°C. Anche i test consigliati dalla comunità europea per la rilevazione della concentrazione del thc nelle sostanze, specificano di non bruciare il campione ma di fare un'analisi cromatografica del campione disciolto e non del suo fumo.... per stabilire l'esatta concentrazione di thc e non del ATHC che non è una molecola psicotropa e non rientra nel famoso tabellario.
Questo ovviamente le procure di mezza Italia neanche lo sanno quindi e come se stai spiegando l'arabo agli eschimesi.
Figuriamoci se gli vai a dire: io uso l'ATHC e non fumo neanche le sigarette, figuriamoci se mi faccio le canne!
La figura che ne esce è quella di uno stupido che forse è anche borderline e potrebbe richiedere assistenza psicologica.
Comunque resta il fatto che così nella pianta il precursore c'è, ed è presente anche nelle foglie giovani da come risulta dalle analisi che hanno fatto alle mie 10 piantine e con livelli abbastanza elevati, peccato che anche se così fosse (ma dubito delle analisi effettuate) il campione utilizzato è stato bruciato quindi non è ripetibile neanche per eventuali verifiche e quindi deve ritenersi scientificamente non valido (ma le procure se ne fregano).
Ecco il cretino sono io, mentre loro sono così bravi che se ne fottono anche della scienza.
Morale della favola: La legge è una cosa, la legalità è un'altra. Chi fa le leggi in questo Paese si ritiene al di sopra dei suoi cittadini, non mi riferisco solo all'attuale governo che ha il merito di essersi smascherato da solo, un po' come abbiamo fatto noi comprando i semi legali on-line!
Le piante arrivano a produrre il THC sui tricomi quando la resina ricca di ATHC a contatto con i raggi ultravioletti del sole spezzano il legame idrogeno e con la formazione di una molecola di H2O si concentra il THC, in pratica quando i tricomi cominciano a diventare color ambra.
Vedete è sempre la stessa storia: dalla Santa inquisizione ad oggi non è cambiato niente: per colpa del sole (la ragione) siamo costretti a rimanere nell'ombra (il gabbio) :) (questo è "Il mio sogno eretico" non è solo una richiesta d'appello)
 

MicroSpy

Weed Warfare
Veteran
Non è uno stato si polizia, è una presunzione di reato fatta alla carlona, senza distinzioni o indagini più "tranquille". La differenza tra un mafioso che spaccia droga e uno che compra i semi da internet è che il primo per essere beccato viene pedinato, microfonato messo sotto controllo per cercare la prova del reato. Il secondo viene sputtanato con perquisizioni dichiarate prima ai TG locali, senza tenere conto della persona, del ruolo sociale che ricopre, della sua reputazione, così solo perchè è innocuo e non ha precedenti di rilievo.
Come a dire: il mafioso per arrestarlo dobbiamo coglierlo in flagranza di reato, questo imbecille lo metto dentro a priori quindi niente privacy.
Ecco, se ti coltivi la marijuana, ti fai le canne e anche se non sei un drogato di droga pesante ci arriverai perchè sei debole e stupido; il concetto della marijuana, come ho detto anche nei precedenti post, deve essere svincolato dal concetto del fumo di cannabis o tabacco. Io mi coltivo la marijuana perchè preferisco mangiarla.
Su questo concetto si inserisce la discussione che sta venendo fuori e cioè della sostanza psicotropa insita nella cannabis e non del suo derivato cioè il seme che allo stato attuale non è neanche il precursore. Infatti l'uso consapevole del fiore non produce "effetti psicotropi" o ne limita la tossicità, perchè il precursore del THC cioè l'acido tetraidrocannabinolo non è psicotropo ma lo diventa quando è portato ad una temperatura superiore a 180°C. Anche i test consigliati dalla comunità europea per la rilevazione della concentrazione del thc nelle sostanze, specificano di non bruciare il campione ma di fare un'analisi cromatografica del campione disciolto e non del suo fumo.... per stabilire l'esatta concentrazione di thc e non del ATHC che non è una molecola psicotropa e non rientra nel famoso tabellario.
Questo ovviamente le procure di mezza Italia neanche lo sanno quindi e come se stai spiegando l'arabo agli eschimesi.
Figuriamoci se gli vai a dire: io uso l'ATHC e non fumo neanche le sigarette, figuriamoci se mi faccio le canne!
La figura che ne esce è quella di uno stupido che forse è anche borderline e potrebbe richiedere assistenza psicologica.
Comunque resta il fatto che così nella pianta il precursore c'è, ed è presente anche nelle foglie giovani da come risulta dalle analisi che hanno fatto alle mie 10 piantine e con livelli abbastanza elevati, peccato che anche se così fosse (ma dubito delle analisi effettuate) il campione utilizzato è stato bruciato quindi non è ripetibile neanche per eventuali verifiche e quindi deve ritenersi scientificamente non valido (ma le procure se ne fregano).
Ecco il cretino sono io, mentre loro sono così bravi che se ne fottono anche della scienza.
Morale della favola: La legge è una cosa, la legalità è un'altra. Chi fa le leggi in questo Paese si ritiene al di sopra dei suoi cittadini, non mi riferisco solo all'attuale governo che ha il merito di essersi smascherato da solo, un po' come abbiamo fatto noi comprando i semi legali on-line!
Le piante arrivano a produrre il THC sui tricomi quando la resina ricca di ATHC a contatto con i raggi ultravioletti del sole spezzano il legame idrogeno e con la formazione di una molecola di H2O si concentra il THC, in pratica quando i tricomi cominciano a diventare color ambra.
Vedete è sempre la stessa storia: dalla Santa inquisizione ad oggi non è cambiato niente: per colpa del sole (la ragione) siamo costretti a rimanere nell'ombra (il gabbio) :) (questo è "Il mio sogno eretico" non è solo una richiesta d'appello)

Non solo, ma un ministro di nome Romani (diploma di liceo CLASSICO) ha provato pure ad ingabbiare la sua luce creando un decreto RIDICOLO che ha tenuto sotto scacco un intero settore per 2 mesi e che deve ancora completamente riprendersi....
:badday:
Come vedi le stesse identiche cose succedono per l'acqua (ci sono stati esteri in cui è proibito raccogliere quella piovana perchè è di una S.p.A. :)), per le energie pulite, per i farmaci e le erbe medicinali...C'è il batterio killer ed hanno pronto un vaccino... Ti vendono Windows e si riempie di virus, poi arriva Norton e te lo ripara... Ecco, loro se ne sbattono dell'ATHC, tutto ciò che possa creare democrazia e autosostentamento è irrimediabilmente ILLEGALE. Quando ai fini di indagine un funzionario pubblico pesa un vaso intero non è più nemmeno repressione. E' la palese idiozia del sistema che non ha nemmeno più lo 'stucco' per apparire tale.
:peek:
 

fumo

Active member
Veteran
Le azioni repressive non hanno portato ad una soluzione delle problematiche legate alla droga che invece hanno bisogno di politiche alternative, di prevenzione e di trattamento dopo il reato. E' quanto e' emerso oggi a Roma nel corso del convegno 'Droghe e tossicodipendenza. Il proibizionismo alla prova dei fatti', in cui esperti e magistrati di Paesi europei e sudamericani, invitati da Magistratura democratica, Forum Droghe e Gruppo Abele, si sono confrontati sui temi del consumo e del commercio di sostanze stupefacenti, in relazione alle critiche e al sollecitamento a un cambio di rotta da parte di organismi internazionali, tra cui in parte l'Unodc (United Nations Office Drugs and Crime) e la Commissione globale per le politica sulla droga.
'Le critiche espresse dalla commissione internazionale - ha spiegato Luigi Marini, presidente di Magistratura democratica - richiede di aprire un tavolo con gli operatori e di abbandonare una visione che criminalizza in maniera indifferenziata tutte le sostanze e tutte le forme di contatto con la droga, rendendosi conto che il 50% delle 65.000 persone in carcere e' legato alla droga e che questo indica un percorso che non puo' essere proseguito'. 'Bisogna intervenire su due spazi di intervento - ha aggiunto Grazia Zuffa della fondazione Fuoriluogo - le convenzioni su cui e' basato il sistema internazionale sul controllo, anche se datate, lasciano autonomia alla legislazione internazionale e quindi si puo' pensare a riforme mirate alla depenalizzazione del consumo, all'introduzione di pene alternative per il piccolo spaccio e di strategie socio-sanitarie di riduzione del danno. Nel contempo, si deve continuare a mettere in crisi l'approccio repressivo delle Nazioni Unite, facendo emergere le contraddizioni con le altre carte improntate sullo sviluppo e sulla promozione dei diritti umani'. Tra le misure alternative, la comunita' di recupero e' stata indicata come una soluzione che permette di affrontare costi minori rispetto a quelli dei detenuti in carcere e di poter quindi utilizzare una parte di fondi per investire su nuove soluzioni.
Il rischio di uno svilimento del ruolo processuale del pm, 'passivo ricettore di notizie di reato gia' preconfezionate', e la tendenza a indirizzare i programmi investigativi verso obiettivi immediati come arresti e sequestri 'anziche' verso componenti piu' sofisticate delle strutture criminali che regolano il narcotraffico', richiedono una riflessione sulle caratteristiche operative e funzionali del sistema giudiziario, secondo Giovanni Melillo, procuratore aggiunto del Tribunale di Napoli. Sull'eventuale legalizzazione di droghe leggere, infine, Magistratura democratica descrive un'Italia che non apre alcuno spiraglio. Ma 'il fatto che le Nazioni Unite stiano correggendo il tiro - ha precisato Marini - mette i nostri politici di fronte a qualcosa che non potranno continuare a ignorare: se mettiamo insieme un lavoro dal basso e una nuova politica internazionale le cose possono cambiare'.ecco il link,http://droghe.aduc.it/notizia/repressione+droga+magistrati+esperti+convegno_123165.php
 

taozen

New member
Buon giorno vorrei dire come la penso io , purtroppo con la messa alla stessa stregua delle vere droghe con la cannabis (che di fatto non può essere definita droga ma dei parlamentari cocainomani e puttanieri hanno visto bene di inserirla), le fdo impegnate nel loro lavoro vedono possibilità di carriera adesso anche sgominando traffici di tale sostanza, c'è da dire che la legge non si accanisce verso il consumo di cannabis ma il commercio si ,fanno la differenza anche le quantità in gioco, io personalmente non sono mai stato interessato a commercializzare perciò mi sento abbastanza sereno, certo chi lo fà a scopo di lucro e con quantità notevoli corre dei seri rischi, ti stroncano la carriera e la vita ma un povero cristo che si fà 3 piantine per i fatti suoi ,trasgredirà si la legge ma con rischi diversi, perchè non rappresenta fonte di carriera per le fdo ,in quanto non si configura reato di commercio illecito .Tanto più che uno dei motivi per cui uno viene pizzicato è proprio fuga di notizie relative alla vendita fornite da acquirenti pizzicati a sua volta,molto spesso ragazzini ,a cui solo un deficente venderebbe qualcosa visto che poi si vanno a schiantare in macchina come le mosche.
Io i semi me li vado a comperare di persona ,in rete anche con email vattelapesca un buon tecnico se vuole ti trova tramite ip in 5 minuti ti logga e nel giro di una settimana sà anche il tuo numero di scarpe se hai la connessione fissa.
Io rimango dell'idea che se uno vuole guadagnare , ci siano modi più tranquilli e legali per farlo,sono fermamente contrario allo scopo di lucro . certo non bisogna mollare ,le leggi in vigore sono uno scandalo abnorme vanno cambiate e credo se ne rendano conto anche le fdo e se cambia il governo c'è la forte possibilità che cambi , tutti insieme ce la possiamo fare
 

fumo

Active member
Veteran
La sinistra socialista all'opposizione in Francia rilancia - a meno di un anno dalle elezioni presidenziali - il dibattito sulla depenalizzazione e la legalizzazione controllata della cannabis, contrapposte alla fin qui fallimentare politica di repressione contro i consumatori e i trafficanti.
'Non e' piu' tempo di predicare un'illusoria astinenza - si legge nel rapporto socialista pubblicato da un gruppo di deputati dopo un anno di audizioni di poliziotti, magistrati, sociologi e tossicologi - ma di moderare il consumo dei francesi'. La Francia, osservano i socialisti, continua ad avere una delle piu' repressive normative europee mentre il consumo e' uno dei piu' alti. Per questo, si legge, 'una legalizzazione controllata' per gli adulti consentirebbe, 'grazie all'inquadramento della produzione e della distribuzione, l'instaurazione di una politica di riduzione dei rischi'.
Nonostante la politica proibizionista ininterrottamente osservata dal 1970 ad oggi, circa 4 milioni di persone consumerebbero cannabis almeno una volta all'anno e un terzo di loro sarebbero consumatori regolari. I deputati socialisti vorrebbero creare un'organizzazione nazionale della cannabis che organizzerebbe e gestirebbe la produzione e la distribuzione di tale sostanza, cosi' come si fa per il tabacco e l'alcol.
'Lo stato - osservano - dovrebbe essere in grado di fornire questa sostanza, sotto forma di resina o erba, a tutti i consumatori'. Per farlo, bisognerebbe coltivare 53.000 ettari di terra 'secondo regole rigide per garantire la qualita' del prodotto'.
Lo stato dovrebbe, secondo i proponenti, controllare anche la distribuzione della cannabis, 'pur vietandone pubblicita' e vendita ai minori'.
Il provvedimento viene reclamato con forza anche da diverse autorita' locali, che lo ritengono l'unico modo per lottare in modo efficace contro i traffici che sono all'origine di tanti episodi di violenza che avvengono nelle grandi citta' francesi, in particolare nella banlieue di Parigi.
La destra, su questo tema, continua ad essere risolutamente contraria: 'non e' perche' la lotta contro gli stupefacenti e' difficile che bisogna abbandonarla - ha detto il ministro dell'Interno, Claude Gueant - non ci dobbiamo sbagliare: se il consumo e' depenalizzato, aumentera', poiche' l'accesso sara' piu' facile'. http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+iniziative+dei+socialisti_123218.php
 

fumo

Active member
Veteran
Le piante di cannabis 'stressate' possono creare un prodotto fino a 20 volte piu' efficace in termini di potere stupefacente. E lo 'stress' potrebbe provenire da modificazioni genetiche o da particolare tecniche di coltivazione. I tossicologi forensi, riuniti oggi dalla Societa' Italiana di Medicina legale in un convegno, sono al lavoro per spiegare il fenomeno, osservato su sostanze sequestrate in Italia e all'estero negli ultimi anni.
La cannabis 'modificata' presenta, secondo gli esperti, una maggiore quantita' di Thc, il principio attivo della pianta.
Dagli anni '70, quando sono partite le prime analisi tossicologiche, non era mai stato rilevato un aumento del Thc, fino a pochi anni fa.
Sebbene non vi siano ancora evidenze scientifiche certe, 'nuove e migliori varieta', correlate all'introduzione di sofisticati metodi di coltivazione e di selezione botanici (coltivazioni indoor intensive con tecniche idroponiche e clonazione di individui ad alta produzione di Thc) - si legge in una review del Bollettino delle Dipendenze, a cura di Marcello Chiarotti, docente di Tossicologia forense all'Universita' Cattolica del S. Cuore - sono infatti presenti sul mercato contemporaneamente a varieta' importate, coltivate con metodi tradizionali e costanti in termini di potenza'.http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+stressata+piu+potente_123216.php
 

fumo

Active member
Veteran
'Stiamo lavorando con i tossicologi per strutturare un test che identifichi il consumo di sostanze stupefacenti e sia utilizzabile, senza poter essere attaccato, in tribunale', durante i controlli stradali, come avviene con l'etilometro per misurare l'abuso di alcol. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, intervenendo ad un incontro sulla cannabis, nel corso delle Giornate Medico Legali Romane ed Europee.
'Con l'alcol e' abbastanza facile identificare l'abuso - ha aggiunto Giovanardi - con la droga e' piu' difficile, perche' l'Italia e' il Paese degli avvocati e bisogna mettere a punto un test che sia inattaccabile in tribunale. E, al momento, uno strumento simile, non c'e' ancora'.
Il sottosegretario si e' detto convinto che su questo fronte e' importante agire, oltre che con la repressione dei reati, anche sul fronte della prevenzione ovvero abbassando il tasso di consumo delle droghe. Questo produrrebbe un 'risparmio di miliardi di euro - ha sottolineato - . Basti pensare che in Italia ci sono 150mila persone prese in carico dal Servizio Sanitario Nazionale, per problemi di tossicodipendenze che costano circa 40 euro al giorno, senza contare i costi delle patologie correlate'.
http://droghe.aduc.it/notizia/test+strada+stupefacenti+giovanardi+tossicologi+al_123208.php
 

fumo

Active member
Veteran
'Stiamo lavorando con i tossicologi per strutturare un test che identifichi il consumo di sostanze stupefacenti e sia utilizzabile, senza poter essere attaccato, in tribunale', durante i controlli stradali, come avviene con l'etilometro per misurare l'abuso di alcol. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, intervenendo ad un incontro sulla cannabis, nel corso delle Giornate Medico Legali Romane ed Europee.
'Con l'alcol e' abbastanza facile identificare l'abuso - ha aggiunto Giovanardi - con la droga e' piu' difficile, perche' l'Italia e' il Paese degli avvocati e bisogna mettere a punto un test che sia inattaccabile in tribunale. E, al momento, uno strumento simile, non c'e' ancora'.
Il sottosegretario si e' detto convinto che su questo fronte e' importante agire, oltre che con la repressione dei reati, anche sul fronte della prevenzione ovvero abbassando il tasso di consumo delle droghe. Questo produrrebbe un 'risparmio di miliardi di euro - ha sottolineato - . Basti pensare che in Italia ci sono 150mila persone prese in carico dal Servizio Sanitario Nazionale, per problemi di tossicodipendenze che costano circa 40 euro al giorno, senza contare i costi delle patologie correlate'.
http://droghe.aduc.it/notizia/test+strada+stupefacenti+giovanardi+tossicologi+al_123208.php:gday:scusate il turbo
 

fumo

Active member
Veteran
Depenalizzazione cannabis. Villepin favorevole
giugno 16, 2011


Il leader di ‘Republique solidaire’ Dominique de Villepin, ex-premier francese acerrimo rivale a destra dell’attuale presidente Nicolas Sarkozy, ha detto in un’intervista di essere favorevole alla depenalizzazione dell’uso della cannabis. Nel corso della trasmissione ‘Elections 2012’2 (YouTube/CFJ/AFP), Villepin ha espresso l’auspicio che il consumo di cannabis venga sanzionato con una semplice contravvenzione. Nelle ultime settimane, la sinistra socialista all’opposizione in Francia ha rilanciato – a meno di un anno dalle elezioni presidenziali - il dibattito sulla depenalizzazione e la legalizzazione controllata della cannabis, contrapposte alla fin qui fallimentare politica di repressione contro i consumatori e i trafficanti. Su questo tema, la destra di Sarkozy continua ad essere risolutamente contraria: “non è perchè‚ la lotta contro gli stupefacenti è difficile che bisogna abbandonarla – ha detto ieri il ministro dell’Interno, Claude Gueant -non ci dobbiamo sbagliare: se il consumo è depenalizzato, aumenterà, poichè‚ l’accesso sarà piú facile”.
fonte:aduc,

ecco qualcosa di interessante
 
Top