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ANTIPROIBIZIONISMO

sballast

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Cari tutti buonasera....e in attesa dell'audizione di ASCIA di domani continuano ad arrivare ottime notizie: ITALIA - Legge droga incostituzionale? Nuova richiesta di giudice a Corte Per la seconda volta, nel giro di pochi giorni, la legge 'Fini-Giovanardi', che ha equiparato droghe leggere e pesanti ai fini sanzionatori del reato di spaccio, finisce davanti alla Consulta per illegittimità costituzionale. A sollevare la questione è stato il giudice del Tribunale di Milano, Filippo Grisolia, che ha accolto l'eccezione di incostituzionalità dell'avvocato Mauro Straini nel processo a carico di un extracomunitario. Qualche giorno fa la stessa decisione era stata presa da un gup milanese. Nei giorni scorsi, infatti, il gup di Milano Andrea Salemme in un altro procedimento aveva inviato gli atti alla Corte Costituzionale in relazione alla legge 'Fini-Giovanardi' del 2005, evidenziando, in particolare, due profili di incostituzionalità. In primo luogo, infatti, il Parlamento all'epoca ha ''sfruttato - scrive il gup - il 'treno in corsa sui binari ad alta velocità' della conversione del decreto legge'' che riguardava le Olimpiadi invernali di Torino del 2006 ''per realizzare una vera e propria riforma, strutturale e sistemica, del diritto penale degli stupefacenti, introducendo la parificazione'' delle sanzioni penali ''riferite alle droghe leggere'' con quelle ''riferite alle droghe pesanti''. La materia dello spaccio di droga, con tanto di equiparazione tra 'leggere' e 'pesanti', aveva quindi ''sfruttato'', secondo il gup, il canale veloce della legge di conversione di un decreto su tutt'altro tema. In secondo luogo, secondo il gup, la normativa 'Fini-Giovanardi' è in contrasto con le norme europee che stabiliscono criteri di ''proporzionalità'' della pena: il trattamento sanzionatorio, infatti, deve essere differenziato ''a seconda ex ante della pericolosità ed ex post della dannosità dello stupefacente''. In un processo a carico di un tunisino, T. M., arrestato per spaccio di hashish, il difensore, l'avvocato Mauro Straini, ha presentato la questione di incostituzionalità delle legge, depositando proprio l'ordinanza del gip Salemme. Il legale ha chiarito in aula che la 'Fini-Giovanardi' è incostituzionale sia dal punto di vista della tecnica legislativa - perché, in sostanza, grazie a un legge ''di conversione'' sulle Olimpiadi è stata approvata una nuova legge sugli stupefacenti - che nel merito poiché equipara droghe leggere e pesanti. Istanza accolta dal presidente dell'undicesima sezione penale Grisolia che oggi ha sollevato la questione alla Consulta. Il processo è stato così sospeso in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale e l'imputato è stato scarcerato. fonte ADUC: http://droghe.aduc.it/notizia/legge+droga+incostituzionale+nuova+richiesta_128581.php
 

CrazyDog

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Assemblea antiproibizionista il 15 dicembre, “Fino alla Fine del Mondo Proibizionista

Assemblea antiproibizionista il 15 dicembre, “Fino alla Fine del Mondo Proibizionista

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L’assemblea del movimento si svolgerà a Roma, domenica 15 dicembre dalle ore 14,30 al CSOA Forte Prenestino in Via F. Delphino

Nel 2006, una vasta rete di realtà di base, centri sociali, associazioni, comitati, cooperative, comunità di accoglienza aperte non terapeutiche e non punitive, assieme ad una parte istituzionale rappresentata dall’allora DS e dalla GCIL, costituivano il cartello “CONFINIZERO” nel tentativo di contrastare l’approvazione parlamentare della legge Fini/Giovanardi (L. 49/06) prima del suo varo definitivo.

Era un cartello variegato che teneva assieme le ragioni dei garantisti non proibizionisti, delle associazioni che si occupavano dei diritti dei detenuti, degli operatori impegnati in progetti di riduzione del danno, fino alle posizioni più radicali e antiproibizioniste dell’allora Movimento Di Massa Antiproibizionista.

Dicevamo allora nelle assemblee, prima dell’approvazione della infausta legge, che oltre a essere profondamente ingiusta e pericolosa per i diritti umani era anche anticostituzionale e quindi poi la Corte Costituzionale l’avrebbe cancellata in breve tempo.

In primavera saranno 8 anni di applicazione della terribile legge e ora sappiamo che è costata migliaia di arresti, millenni di galera per la somma delle condanne e anche delle morti.

Avevamo previsto nel 2006 che ci sarebbero state persecuzioni e vittime, “un arresto in ogni famiglia” dicevamo, ora purtroppo ci sono i comitati dei parenti e amici delle vittime.

Ora però è finalmente successo qualcosa, è dallo scorso gennaio che aspettiamo questo momento, quando la Terza Corte di Appello di Roma il 28/01/2013 bloccò il processo a carico di due ragazze fermate al Gianicolo di Roma e trovate in possesso di grammi 4 e seicento milligrammi di Cannabis, emettendo un’ordinanza nella quale si inviava alla Corte Costituzionale la legge 49/06 per presunta incostituzionalità su due punti e in contrasto con le normative europee in un altro terzo punto .

Successivamente anche la 3a sezione della Cassazione, nell’udienza dello scorso 9 maggio, ha accolto la questione di costituzionalità della legge Fini-Giovanardi, inviandone il vaglio dei motivi alla Corte Costituzionale (il n° del provvedimento della sezione è il 1426 -2013 -000), mentre un’altra sezione di Cassazione, la sesta, ha sospeso il processo in novembre in attesa del verdetto della Consulta.

Ne abbiamo già a lungo discusso in rete e nelle assemblee nazionali del cartello “Fino alla Fine del Mondo Proibizionista”sulla importanza di questa occasione convenendo sulla unanime intenzione di produrre una enorme manifestazione nazionale contro la Fini/Giovanardi a ridosso del pronunciamento della Consulta.

Abbiamo tutti/e ben chiaro che la possibilità che la Corte Costituzionale cancelli la Fini/Giovanardi è una occasione irripetibile da non perdere, aprirebbe scenari completamente nuovi, anche se poi bisognerà rimettere mano alla legge 309/90 sarà ovviamente più facile avanzare in contropiede sulla sconfitta del nemico per arrivare finalmente ad una normativa non punitiva in materia.

C’è poi da tenere conto che la condizione carceraria Italiana è pessima e assolutamente fuori dai parametri Europei, siamo addirittura dietro la Turchia, l’Europa ha già richiamato l’Italia e tra poco scatteranno le salatissime multe, inoltre nessun altro paese europeo ha così tanti detenuti per reati connessi alle sostanze illegali. La situazione è in movimento e tutto è possibile, la proposta di legge C. 1203 di Daniele Farina e altri, sulla coltivazione domestica della Cannabis ha iniziato il suo iter alla commissione giustizia della Camera e persino pezzi della destra parrebbe non si oppongano alla cancellazione della Fini/Giovanardi perche contrari alle amnistie e consapevoli che se non si cancella la 49/06 molte altre ne dovranno essere fatte.

La Fini/Giovanardi e la Bossi/Fini da sole producono il 70% delle carcerazioni di cui oltre il 39% sono causate dalla prima.

Di fatto la magistratura è comunque un potere a se e la Corte Costituzionale ha già in passato cancellato altre leggi in contrasto con la costituzione. E’ però parere diffuso dei tecnici che la Corte Costituzionale tende a lasciare le cose invariate se su uno specifico argomento non c’è una forte attenzione mediatica e sociale, in caso contrario invece applica il dettato costituzionale alla lettera. Considerando tutto ciò, appare evidente che dobbiamo incontrarci urgentemente in una assemblea nazionale che lanci la più grande e speriamo anche ultima manifestazione contro la Fini/Giovanardi e dobbiamo farla a Roma perché a Roma sarà la manifestazione nei giorni che precederanno il pronunciamento della Consulta.

Abbiamo quindi indetto una assemblea nazionale aperta a quelle associazioni e comitati, oltre la nostra rete antiproibizionista, che sono il proseguimento attuale di quella rete che partecipava anni fa ai lavori del cartello “CONFINIZERO”.

L’assemblea si svolgerà a Roma, domenica 15 dicembre dalle ore 14,30 al CSOA Forte Prenestino in Via F. Delphino

Rete “Fino alla Fine del Mondo Proibizionista”

(Million Marijuana March (Italia)

Osservatorio Antiproibizionista Canapisa Crew (Pisa)

CSOA Forte Prenestino (RM)

Infoshock – CSOA Gabrio (To)

TDN (GE)

Lab 57 (Laboratorio Antiproibizionista Bologna)

PIC ( Pazienti Impazienti Cannabis)

European Coalition for Just and Effective Drug Policies (ENCOD Italia)

ASCIA

Comitato Verità per Aldo (PG)

Fonte: Legalizziamocanapa
 

CrazyDog

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Cannabis in Uruguay, Legale produrre, vendere, consumare, auto coltivare cannabis!

Cannabis in Uruguay, Legale produrre, vendere, consumare, auto coltivare cannabis!

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Dal 10 dicembre l'Uruguay è il primo paese al mondo dove è legale coltivare, vendere e fumare marijuana. È passata al Senato dopo lungo dibattito, per 16 voti contro 13, la riforma voluta dal presidente Josè Mujica per combattere il narcotraffico.
Gli uruguaiani maggiorenni potranno comprare fino a circa 40 grammi di cannabis al mese nelle farmacie autorizzate, al prezzo contenuto di meno di un euro al grammo.
Coltivare le piante sarà possibile in cooperative autorizzate ma sarà legale anche far crescere un numero limitato di piantine in casa. Non sarà consentita la vendita agli stranieri.

L’ANTIPROIBIZIONISMO - Esperimento unico, si diceva, che sceglie un modello diverso da quello di altri Paesi come l’Olanda o di alcuni Stati americani, come California e Colorado. Il governo sostiene che la regolamentazione andrà di pari passo con campagne pubbliche che mettano in guardia dagli eccessi del consumo, simili a quelle che avvengono con il tabacco. Il dibattito finale al Senato è durato ben dieci ore e alla fine i voti favorevoli hanno prevalso per 16 a 13. Negli ultimi mesi una campagna per evitare l’approvazione delle legge è stata condotta dall’opposizione di destra e da gruppi religiosi.

Guarda il Video
 

CrazyDog

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Decreto svuota carceri italiano

Decreto svuota carceri italiano

Ecco le novità del decreto svuota carceri, Solita cagata all'Italiana

IL NUMERO DEI DETENUTI
Oggi i detenuti presenti in carcere sono 63.657: rispetto al 2010 si registra un calo rilevante, anche dei detenuti in custodia cautelare. Ma il tasso di sovraffollamento resta sopra il 140%, il più alto dell’area Ue.

LIBERAZIONE ANTICIPATA
Col decreto lo «sconto» di buona condotta per la liberazione anticipata passa da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di carcere. La misura, che scatta sempre con l’ok del giudice, avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall’entrata in vigore della legge. Produrrà un’uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.700 persone. A questa quota si aggiunge quella relativa agli sconti più bassi, di pochi mesi o settimane, con ulteriori uscite spalmate nel tempo stimate in circa 7mila: si tratta ovviamente, di persone che usciranno a scaglioni dopo valutazione del giudice, e che sarebbero uscite comunque in tempi rapidi.

Detenuti tossicodipendenti

Il decreto aumenta le possibilità di affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorire la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Sempre sul fronte tossicodipendenze arriva il rato di «spaccio lieve» con pene minori da uno a 5 anni e multe per decongestionare i penitenziari.

Ma non bastava una liberalizzazione?
Avrebbe portato:
- più diritti per i cittadini e rispetto del libero arbitrio
- diritto ai malati di curarsi liberamente
- Duro colpo alla mafia per il traffico di stupefacenti
- Grosso introioto per le casse dello stato, stimato in miliardi di €
- Grosso incremento del mercato con relativa occupazione lavoro
- Prodotti innovativi ed ecologici
- Energia rinnovabile
- Turismo
- Tutela dei consumatori e dei cittadini
- Meno processi e quindi giustizia più veloce
- Piano svuota carceri (100.000 cittadini l'anno vengono incarcerati per la cannabis)
- ecc ecc ecc ecc ecc

Visto la situazione economica e il tasso di disoccupazione del nostro paese, si potrebbe farte un bel salto avanti, ci sarebbe lavoro per moltissimi settori.....
Ma il nuovo decreto svuota carceri è la SOLITA MERDA ITALIANA, mentre il mondo procede andando avanti, noi andiamo a piena velocità indietro.
Questo paese è tutto fumo (non quello buono) e niente arrosto, solo chiacchiere e illusioni.

Scusate lo sfogo, un abbraccio a tutti :wave:
 

CrazyDog

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Per rimanere in tema legge svuota carceri italiana, ecco i primi favori agli amici degli amici:
Vi ricordate il pestaggio della scuola Diaz??

Fonte: Il Fatto Quotidiano | 17 dicembre 2013

Scuola Diaz, arresti domiciliari per sei poliziotti grazie alla legge “svuotacarceri”

Il Tribunale di sorveglianza di Genova respinge la richiesta di affidamento ai servizi sociali per i funzionari Ferri, Ciccimarra, Dominici, Gava e per gli agenti del VII Nucleo Nucera e Panzieri. Devono scontare residui di pena da cinque a otto mesi dopo le condanne per falso, evitato il carcere grazie al decreto Severino.

Finiscono agli arresti domiciliari, grazie alla legge “svuotacarceri” dell’ex Guardasigilli Severino che manda a casa chi deve scontare un residuo di pena non superiore a un anno e mezzo, sei funzionari e agenti di polizia condannati in via definitiva per il blitz alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. Si tratta di Filippo Ferri (all’epoca del G8 capo della squadra mobile di La Spezia, nei giorni scorsi reclutato dal Milan come “tutor” di Balotelli), Fabio Ciccimarra (all’epoca dirigente della questura di Napoli, già condannato nel 2010 in primo grado e poi prescritto nper gli scontri al Global Forum organizzato nel capoluogo quattro mesi prima del G8 di Genova), Nando Dominici (all’epoca capo della squadra mobile di Genova), Salvatore Gava (all’epoca funzionario della squadra mobile di Sassari), Massimo Nucera (agente del VII Nucleo del Reparto mobile di Roma, che denunciò di essere stato colpito da una coltellata, episodio bollato come “inventato di sana pianta” dai giudici d’appello) e un collega di quest’ultimo, Maurizio Panzieri. A un settimo condannato, Carlo Di Sarro, all’epoca funzionario della Digos del capoluogo ligure, il tribunale di sorveglianza di Genova ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Ferri, Ciccimarra, Dominici e Gava devono scontare ai domiciliari otto mesi ciascuno (la condanna era di tre anni e otto mesi, di cui tre anni condonati per l’indulto del 2006). Nucera e Panzieri cinque mesi ciascuno (la condanna era di tre anni e cinque mesi, di cui tre anni condonati). Per tutti l’accusa era di falso ideologico per aver firmato verbali falsi che giustificavano il blitz. La notte del 21 luglio 2001, quando le manifestazioni contro gli 8 “grandi della terra” erano ormai finite, la polizia irruppe nella scuola-dormitorio e arrestò 93 manifestanti, sessanta dei quali restarono feriti, molti in modo grave. Tutti furono accusati di appartenere al “black bloc” protagonista di due giorni di scontri e indiziati del reato di “devastazione e saccheggio”, ma vennero prosciolti in istruttoria.

La settimana scorsa la Corte di cassazione aveva confermato la detenzione domiciliare anche per Gilberto Caldarozzi, nei giorni del G8 vice di Franco Gratteri al vertice del Servizio centrale operativo della polizia di Stato, che aveva fatto ricorso per ottenere anche lui l’affidamento ai servizi sociali per i residui otto mesi di pena. Al termine dei quali, ha affermato nei giorni scorsi il suo legale, “potrebbe tornare in servizio”. Con Caldarozzi era finito ai domiciliari un altro protagonista dell’irruzione alla scuola Diaz, l’allora comandante del reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini.

Gli altri colleghi condannati attendono ancora il deposito della decisione del Tribunale di sorveglianza sull’affidamento ai servizi sociali. Tra loro ci sono lo stesso Gratteri, l’allora vice capo dell’Ucigos Giovanni Luperi (poi passato ai servizi segreti) e l’ex funzionario della Digos di Genova Spartaco Mortola. Se i giudici dovessero respingere la richiesta di affidamento, anche per loro scatterebbero i domiciliari. I poliziotti condannati sono stati sospesi dal servizio per effetto dell’interdizione dai pubblici uffici.
 

CrazyDog

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Illegale è la legge, il suo costo reale…

Illegale è la legge, il suo costo reale…

I 15 dicembre a Roma, la Rete “Fine del Mondo Proibizionista” ha indetto una assemblea nazionale, in vista del pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Fini/Giovanardi, previsto il prossimo 11 febbraio, alla quale hanno aderito, animando attivamente l’incontro e il dibattito, un vasto ed eterogeneo numero di realtà, soggetti, gruppi, che spaziano dai CSOA agli operatori di riduzione del danno, ad associazioni, onlus e parti di organizzazioni istituzionali.

Otto anni di Fini/Giovanardi hanno prodotto decine di migliaia di arresti, millenni di galera per la somma delle condanne, sovraffollamento delle carceri, costi esorbitanti per la macchina repressiva e giudiziaria,crescita dei profitti delle narcomafie; tante, troppe persecuzioni e vittime ostaggio di impunità, ipocrisie, di reticenze, troppe le morti da non insabbiare che reclamano verità.

Le due leggi sulle droghe e sull’immigrazione hanno provocato una serie di procedimenti che hanno fatto diventare la condizione carceraria Italiana un'emergenza, un caso nazionale, che ci pone dietro la Turchia.

Nessun altro paese europeo ha così tanti detenuti per reati connessi alle sostanze illegali: la pesante criminalizzazione dei consumatori stride di fatto con l’impunità riservata dal nostro sistema giudiziario ad autori di reati di ben altra natura, i cui effetti nuocciono alla salute della società intera, come se le categorie da individuare e perseguire fossero pre-costruite a suon di stigma. L'Europa, sulla situazione nei nostri istituti di pena ha già richiamato l'Italia, che si appresta a presiedere il Consiglio della Comunità Europea con delle pessime credenziali, rea di non rispettare alcuni fondamentali diritti umani ; tra poco scatteranno salatissime e meritate multe!

Oggi, finalmente, sembra muoversi qualcosa… sembra che si possa arrestare il sistema.
Il 28 gennaio del 2013 la Terza Corte di Appello di Roma ha emesso un’ordinanza nella quale, si inviava alla Corte Costituzionale la Fini/Giovanardi per presunta incostituzionalità e veniva sospeso il processo a carico di due ragazze, fermate con pochi grammi d’erba; nei mesi successivi in tutto il paese numerosi altri tribunali, tra cui due corti di Cassazione, hanno fatto lo stesso, e adesso sappiamo che la Corte Costituzionale discuterà la questione l’11 febbraio prossimo. Le principali contestazioni che saranno all’esame riguardano l’iter della legge che, invece di essere discussa in parlamento, è stata approvata tramite un decreto che riguardava un altro argomento (le Olimpiadi invernali di Torino 2006) e senza che ce ne fosse motivo d’urgenza; inoltre l’equiparazione delle sanzioni per droghe pesanti e leggere viola, oltre che l’intelligenza umana, la normativa europea in proposito.
Abbiamo tutti/e ben chiaro che la possibilità che la Corte Costituzionale cancelli la Fini/Giovanardi è un'occasione irripetibile, che aprirebbe scenari completamente nuovi.

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Per questo riteniamo necessario riunire tutte le forze, mobilitare soggetti, gruppi, attivisti, pazienti, strutture ed organizzazioni, che da anni si battono per l'abrogazione di questa infausta legge, in una grande manifestazione che si terrà a Roma l'8 febbraio 2014. Vogliamo costruire un percorso dal basso e condiviso che focalizzi l'attenzione sui danni causati dalla Fini/Giovanardi e che sia da propulsore alle decisioni della Corte Costituzionale.

Chiediamo a tutte e a tutti di aderire e far girare questo appello; di organizzare la mobilitazione a partire dai territori informando e promuovendo iniziative di raccolta fondi a sostegno della partecipazione alla manifestazione, tantissimi punti segnati su una mappa dove, chi vorrà, potrà trovare altri disposti a organizzare il viaggio collettivo fino a Roma, mettendo a disposizione o affittando assieme i mezzi.

Non siamo più disposti a pagare con le nostre vite e con i nostri diritti il prezzo di leggi ideologiche e repressive finalizzate a rafforzare il miliardario monopolio del commercio delle narcomafie; non siamo più disposti a veder riempire le galere di consumatori, che diventano secondo il teorema punisci e correggi criminali e poi malati e di veder perseguitare anche i pazienti che usano la cannabis a scopo terapeutico. Non siamo più disposti a lasciare morire persone nelle carceri, e' arrivato il momento di spingere verso la completa depenalizzazione dell' uso personale di sostanze, iniziando dalla cannabis e dalla sua autoproduzione, come d’altronde sta già avvenendo in molti paesi del mondo.

L'8 febbraio saremo in piazza perchè
Giusto o sbagliato non può essere reato!

Per info ed adesioni scrivi a:
[email protected]
[email protected]

Firmatari:
Csoa Forte Prenestino (Roma), Csoa Sans Papier (Roma), Laboratorio Puzzle (Roma), Infoshock Csoa Gabrio (Torino), Lab57 (Laboratorio Antiproibizionista Bologna), Osservatorio Antiproibizionista Canapisa Crew (Pisa), Laboratorio Occupato SKA (Napoli), Comitato Verità per Aldo Bianzino (Perugia), Studenti Scuole Superiori, European Coalition for Just and Effective Drug Policies (ENCOD Italia), Million Marijuana March (Italia), Ass.ne Ecorevolution, Ass.ne La Tenda, Ass.ne Attivamente, Ass.ne Tilt, Ass.ne Giovani per Turania, Ass.ne Ascia, Ass.ne Freeweed, Quadraro Massive Sound System, SEL, Overgrow Comunity, Sicilcanapa, PIC, alcuni pazienti.

Fonti / link utili:

Link 1
Link 2

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sballast

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E qui nel particolare il ddl presentato al senato: ITALIA - Depenalizzazione coltivazione e piccole cessioni cannabis. Progetto legge "Ho presentato oggi un disegno di legge in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati. Dopo trent'anni di fallimenti della politica proibizionista in tutto il mondo, che ha portato solo ampliamento del mercato e del numero di consumatori, carcerizzazione di massa e sofferenze sociali, si e' avviata finalmente una riflessione da parte di molti enti pubblici e di alcuni stati nazionali". Lo afferma il senatore del Partito democratico Luigi Manconi. "Persino in Italia cominciano a manifestarsi i primi timidi segnali di un ravvedimento -sottolinea l'esponente Pd- A questa riflessione intendo contribuire con un disegno di legge che prevede innanzitutto la non punibilita' della coltivazione per uso personale di marijuana e della cessione di piccoli quantitativi dei derivati della cannabis finalizzata all'immediato consumo personale". "Si prevede, poi -prosegue- il ripristino della distinzione del trattamento sanzionatorio tra droghe leggere e droghe pesanti, con una riduzione delle pene per le prime, fino alla completa cancellazione delle sanzioni amministrative per i consumatori dei derivati della cannabis. In questo modo -conclude il senatore- si potra' ristabilire un solco chiaro tra comportamenti inoffensivi legati al consumo personale di sostanze che non nuocciono gravemente alla salute, non piu' di quanto faccia l'abuso di tabacco e di alcool e il traffico di sostanze stupefacenti". fonte ADUC http://droghe.aduc.it/notizia/depenalizzazione+coltivazione+piccole+cessioni_128705.php
 

Manshoon

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Qui c'è il testo del Disegno di Legge.
http://parlamento16.openpolis.it/atto/documento/id/88282
La cosa interessante è che prevede, previa autorizzazione, "la coltivazione a fini di commercio" ai maggiori di anni 16 nel limite di cinque grammi a persona.
Vengono lasciati ad successivo DPR i "presupposti per il rilascio e per la revoca delle autorizzazioni, il loro numero e i controlli conseguenti, le caratteristiche dei prodotti destinati alla vendita al dettaglio, la tipologia degli esercizi autorizzati alla vendita e la loro distribuzione sul territorio".
 

sballast

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quel disegno di legge è della 16a legislatura ed era un ddl di legalizzazione, il ddl presentato oggi dovrebbe depenalizzare. Sul sito del senato ancora non è stato inserito probabilmente sarà disponibile tra qualche giorno
 

weed_army

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Ho appena intravisto un servizio del tg1 sulla legalizzazione della cannabis.
Purtroppo ho capito solo che il il pdl non approverà mai l' uso della cannabis. Quello che hanno detto prima non l' ho sentito.
Comunque anche i tg ne iniziano a parlare e questo potrebbe essere un passo in avanti. ( se non fanno controinformazione come sempre! )
 
S

SevenDread

qualcuno che se ne intende ha idea se con la legalizzazione, e quindi la possibilità di coltivare canapa, sarà possibile coltivarla ad esempio in zone come boschi o campi incolti senza proprietari? il discorso riguarda solo la coltivazione nel proprio "giardino"?
 
S

SevenDread

mi spiego meglio, la guerilla sarà comunque perseguibile in via amministrativa o se le forze dell'ordine vedranno delle piante non potranno attivare alcuna procedura?
 

sballast

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guerrilla??? io le voglio mettere davanti la porta di casa!!! aspirazioni a parte tutto dipenderà da come è fatto il disegno di legge che eventualmente sarà approvato dal parlamento, troppo presto per dirlo anche perchè tra SEL, M5S e PD ci sono diversi ddl in gioco, speriamo non sia solamente la solita propaganda in vista delle possibili elezioni.
Intanto per riallacciarsi al discorsso del ddl presentato dal PD ieri, questo è il link relativo http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Ddliter/43699.htm . il disegno di legge è il 1222 ma il testo non è ancora disponibile.
 

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