MattoMaria
Ambassador
Ciao a tutti ragazzi
Sperando di fare cosa gradita a tutti, ho raggruppato alcune delle domande più frequenti poste da coloro che si avvicinano per la prima volta alla coltivazione.
Questo thread non è da considerarsi come una guida vera e propria, poiché non verranno fornite spiegazioni scientifiche (di queste ce ne sono molte nel forum), ma solo pratiche.
Il mio consiglio per chi si avvicina la prima volta alla coltivazione è questo:
Il thread è così suddiviso:
#1 Informazioni tecniche di base generali:
GROW BOX:
La GrowBox (gb) è il box dove andranno a crescere le nostre piccole. Ci sono di molte dimensioni, si possono acquistare già pronte oppure ci si può cimentare nel “fai da te”.
Nel caso si volesse o comprare o costruire io consiglierei prima di fare un giro in questa sezione del forum:
Growroom - Attrezzature e progetti Home Made
Growbox 'fai da te': Consigli e soluzioni economiche (rimossa)
Rivestimento gb:
Ci sono molti metodi per rivestire l'interno di una gb e sfruttare al meglio la luce della lampada:
Un altro fattore fondamentale, anche per decidere il numero dei vasi, è la luce che andremo ad installare nella gb. I termini che sentirete di più nell'ambito della coltivazione sono MH/HPS, CFL, LED, Agro.
Si raccomanda di non toccare mai i bulbi a mani nude poiché il grasso presente sulle dita depositandosi sul vetro può carbonizzarsi a causa del calore causando un punto debole sul bulbo. Si consiglia l'uso di panni o di pulire bene il bulbo se questo viene toccato a mani nude.
MH (ioduri metallici)
Si usano per la fase vegetativa perché hanno una gradazione di 6500k che favorisce la crescita della pianta. Inoltre mantengono le piante compatte, limitando la distanza internodale e di conseguenza evitano eventuali problemi di stretch.
HPS (sodio ad alta pressione)
Si usano per la fase di fioritura perché hanno una gradazione di 2700k che favorisce lo sviluppo dei fiori.
Per queste tipologie di lampade esistono anche degli accessori chiamati “super spreader” che servono ad evitare hot spot e diffondere meglio la luce.
Pro: ad oggi sembrano essere le lampade più produttive, molta penetrazione della luce, costano poco;
Contro: scaldano molto quindi bisogna mantenere una buona distanza tra la lampada e la pianta, bolletta elettricità salata (ovviamente in base al wattaggio), necessitano di un ballast;
C'è da fare altri due appunti per queste lampade:
Esistono sia per la fase vegetativa (6500k) sia per la fase di fioritura (2700k).
Pro: si possono usare in ambienti piccoli poiché scaldano poco, bolletta elettricità meno cara, si possono tenere molto vicine alle cime senza che queste rischino di bruciarsi, si attaccano direttamente alla presa elettrica;
Contro: hanno una durata media di 10000h, produttività inferiore rispetto alle hps, sono pesanti (quindi ci vuole un riflettore robusto), poca penetrazione della luce;
LED
Per i LED andrebbe fatto un discorso a se, poiché hanno spettri specifici che servono per tutta la durata di vita della pianta. Questi tendono a compattare le piante.
Pro: Si possono usare in ambienti piccoli poiché scaldano veramente poco, si possono tenere piuttosto vicini alle piante, bolletta poco cara, si collegano direttamente alla corrente, hanno una durata di 50000h;
Contro: Costano molto;
AGRO:
Le lampade Agro sono lampade che hanno lo spettro luminoso adatto sia per la fase vegetativa che per quella di fioritura. La loro gradazione di colore è 2100k, la luce è rossastra, ma emettono anche piccole quantità di luce blu. In poche parole in una lampada sono racchiuse due lampade. Sembra che le lampade Agro facciano stretchare un po' di più le piante in fase vegetativa, rispetto a quelle specifiche (6500k); c'è chi gradisce, c'è chi non gradisce.
Distanza lampada dalla cima:
La distanza dalla cima è molto importate. Se la distanza è insufficiente si rischia di bruciare la cima, soprattutto con le MH/HPS; se la distanza è eccessiva si rischia dia vere distanze internodali lunghissime e quindi maggiore altezza della pianta.
MH/HPS: per la distanza ottimale si usa il dorso della mano: Si mette il dorso della mano alla stessa altezza della cima, se si avverte un leggero tepore la distanza è quella giusta, altrimenti si allontana o avvicina la lampada a seconda del caso
CFL: massimo 10-15cm. Le CFL hanno poca penetrazione, consiglio di rimuovere tutto ciò della pianta che non è a diretto contatto con la lampada. Si può ridurre la distanza anche a 5cm se si dedica una piccola ventolina alla lampada per la dissipazione del calore.
LED: integrazione fornita da Ruttolomeo: "Per quanto riguarda i LED un primo approccio potrebbe essere quello di tenere in considerazione la distanza fornita dalla casa produttrice. Se invece si è scelto di acquistare un un led cinese senza datasheet, dovrete essere voi a voi capire quale sarà l'altezza ottimale. Di sicuro posso affermare che in vegetativa ci deve essere una distanza minima di 40 cm, altrimenti si rischia di avere piante troppo compatte o addirittura nane. Troppo lontano (sempre in veg) si rischia la filatura in emergenza.
Attualmente il mio led da 150w lo sto tenendo a 60cm in emergenza e credo che stiano crescendo in modo naturale. Nel ciclo precedente lo tenevo a 40 cm, la primissima volta addirittura a 15cm portando i germogli a indirizzare le foglie verso l'alto con conseguente bruciatura delle punte!"
Personalmente, nell'ultimo ciclo, ho tenuto il led (110w) a 20-30cm in vegetativa e 10-20cm in fioritura. Non ho avuto alcun problema di bruciatura e le piante sono venute molto compatte ma non nane. Probabilmente se avessi dato 10cm in più di distanza sarebbe stato meglio, ma comunque anche così il risultato è stato ottimo.
Vasi:
Non c'è un numero preciso di vasi da mettere all'interno di una growbox perché tutto dipende da cosa e come si vuol coltivare, ad esempio piante femminizzate, autofiorenti, talee, tecniche di stress, legature, lampade, ecc....
Esistono vasi, personalmente mai usati, che a detta di molti possono migliorare il nostro coltivo poiché aumentano l'ossigenazione del terreno e di conseguenza quella delle radici. I vasi in questione sono gli AirPot.
Tornando al numero dei vasi, consideriamo di essere alla prima esperienza e di voler coltivare delle femminizzate senza alcuna tecnica di stress o legatura in vasi standard da 10L, questa potrebbe essere una tabella di riferimento:
Areazione:
Il ricambio d'aria è fondamentale per le piante (approfondimento in Qualche accenno di biologia su come ottimizzare un cultivo di noreason).
Non mi dilungherò nelle tipologie di areazione poiché c'è già una guida molto ben fatta:
https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=191982
Noi dovremmo avere un foro di immissione, una ventilazione interna, un foro di emissione.
IMMISSIONE:
L'immissione può essere attiva o passiva, attiva vuol dire che ci sono ventole che pompano aria dentro la gb, passiva vuol dire che l'aria entra automaticamente grazie alla depressione creata dall'estrattore.
ESTRAZIONE:
Per semplificare e ottimizzare il ricambio dell'aria, necessitiamo di un estrattore. Ci sono vari modelli, prezzi e soluzioni, ma l'importante è avere un estrattore dimensionato per la nostra gb. Qui abbiamo un link, l'unico che per adesso ho trovato, dove viene calcolata l'aria in metri cubi da cambiare in base alle dimensioni della gb:
https://www.idroponica.it/come-scegliere-un-aspiratore-estrattore-aria_575.html
VENTILAZIONE:
La ventilazione interna serve non solo a smuovere l'aria ma anche ad irrobustire le piante, in quanto il ventilatore puntando su di esse “stimola” l'irrigidimento del fusto. Nota bene: il ventilatore interno dovrebbe essere oscillatorio e non fisso.
In base alle dimensione della gb serviranno più o meno ventilatori interni.
Consiglio sempre una ventilazione sulla lampada (cfl o mh/hps), anche solo con una piccola ventola da pc, in quanto smuove l'aria calda nei pressi di essa e del riflettore.
Se invece abbiamo preso una lampada troppo potente per la nostra gb esistono dei cooltube, ovvero sistemi di raffreddamento dedicati. Questi tubi di raffreddamento possono esser convogliati nelle canale di estrazione per l'aria, oppure possono avere un estrattore dedicato il quale migliorerà sicuramente i risultati.
Odori:
Per eliminare gli odori solitamente su usano carboni attivi o gli ona gel.
Personalmente gli Ona non li ho mai usati, si trovano in rete paragoni contrastanti, mentre posso confermare che i carboni attivi funzionano molto bene. Per i box in out, quando l'odore inizia a farsi importante, ho sempre messo dentro al tubo dell'estrattore dei profumatori per pattumiere o cattura odori.
Temperatura/Umidità:
"La canapa può nascere e crescere con temperature comprese fra i 12 e i 40-45°C, ma le temperature ideali sono di 20-25°C per la prima fase di crescita (da seme o talea) e per la crescita vegetativa; Appena sotto i 25°C per la fioritura (in questa fase è bene che la "notte" sia fredda, condizione che sembra favorire la produzione di resina). Al di sopra di queste temperature ci sarebbe una facile proliferazione di insetti e funghi. Oltre i 30°C la pianta tenderebbe a traspirare troppo, mostrando possibili fenomeni di stress. Al di sotto dei 20°C tutti i processi di crescita sono rallentati progressivamente fino a fermarsi sotto i 10°C"
In questa tabella trovata sempre sul forum è presente il rapporto ideale tra T e Ur (molto utile soprattutto per la fase vegetativa e fioritura iniziale, per la fioritura avanzata le cose cambiano):
Ho temperature troppo elevate come faccio?
Bisognerà aumentare la durata dell'estrazione, se ciò non dovesse essere sufficiente esistono, come già scritto, dei cooltube ovvero tubi appositi dedicati al raffreddamento della lampada.
Ho temperature troppo basse come faccio?
Ci sono diversi sistemi per il riscaldamento della gb. In questo post avevo fatto un paragone tra i vari sistemi di riscaldamento da me conosciuti (non tutti testati in prima persona).
Attenzione: se per riscaldare l'ambiente volete usare lampade che emettono flussi luminosi non andate mai ad avvolgerle con qualche materiale e non tingetele; nel migliore dei casi la lampada si brucerà, nel peggiore esploderà.
Terreno/Acqua/Fertilizzanti:
Per quanto riguarda il terreno, sul mercato oggi si trova di tutto, dai fortemente fertilizzati ai non fertilizzati.
Il terreno per le nostre piccole deve essere abbastanza areato e per questo vengono aggiunti inerti, solitamente la perlite, per evitare che questo si compatti, che si creino problemi di ossigenazione alla radici e ristagni idrici con eventuale marciume radicale.
Che acqua somministrare? PH?L'acqua va lasciata decantare per almeno 24h, dopo si regola il ph in modo da avere una valore che sia all'interno di un range che varia tra 6,7 e 7; valore ideale sarebbe 6,7. Pe regolare il ph ci sono soluzioni specifiche ph-/ph+ che mantengono il ph costante nel tempo. I metodi naturali come il limone, abbassano il ph solo momentaneamente, quindi non è consigliabile utilizzarli.
Di seguito riporto una tabella, già presente nella guida “The garden saver” di noreason, per notare come vengono assorbiti i nutrienti al variare del ph. Evitare ogni tipo di ristagno idrico, personalmente applico sotto i vasi 4 piedini di plastica, con funzione “drenante”, in modo tale da far gocciolare nel sottovaso tutta l'acqua in eccesso.
Quando annaffiare? Non c'è una cadenza standard per annaffiare le piante; se noi mettiamo un dito nel terreno per 2-3cm di profondità e sentiamo che questo è asciutto, allora è il caso di annaffiare. Se invece sentiamo che il terreno è ancora umido allora bisognerà attendere.
Altro metodo, forse per chi non è proprio alle prime armi, è il peso del vaso...in questo modo noi andiamo a "pesare", semplicemente, alzando con le braccia il vaso; una volta quando è pieno d'acqua, una volta quando è bello asciutto. In base a questa differenza di peso capiremo se è il caso di annaffiare o meno..
Quanta acqua? Come dice noreason sempre nella guida sopra citata, la quantità giusta di acqua è quando si vede fuoriuscire dai forellini presenti sotto il vaso qualche goccia di acqua, non un fiume.
Come somministrare fertilizzanti?
Sperando di fare cosa gradita a tutti, ho raggruppato alcune delle domande più frequenti poste da coloro che si avvicinano per la prima volta alla coltivazione.
Questo thread non è da considerarsi come una guida vera e propria, poiché non verranno fornite spiegazioni scientifiche (di queste ce ne sono molte nel forum), ma solo pratiche.
Il mio consiglio per chi si avvicina la prima volta alla coltivazione è questo:
- Leggere le stupende guide presenti sul forum, nel web e soprattutto libri;
- Cimentarsi nella coltivazione;
- Nel caso ci fossero difficoltà, prima di aprire un nuovo thread solo per chiedere delucidazioni ad un problema riscontrato, consultare questa “guida pratica”.
Il thread è così suddiviso:
#1 Informazioni tecniche di base generali:
Rivestimento
Luce
Vasi
Areazione
Odori
Temperatura/Umidità
Terreno/Acqua/Fertilizzanti
#2 Informazioni tecniche di base per ogni fase di coltivazione:Luce
Vasi
Areazione
Odori
Temperatura/Umidità
Terreno/Acqua/Fertilizzanti
Germinazione
Vegetativa
Fioritura
Concia/Essiccazione/Estrazioni
#3 Altri quesiti più comuni tra i noviziVegetativa
Fioritura
Concia/Essiccazione/Estrazioni
GROW BOX:
La GrowBox (gb) è il box dove andranno a crescere le nostre piccole. Ci sono di molte dimensioni, si possono acquistare già pronte oppure ci si può cimentare nel “fai da te”.
Nel caso si volesse o comprare o costruire io consiglierei prima di fare un giro in questa sezione del forum:
Growroom - Attrezzature e progetti Home Made
Growbox 'fai da te': Consigli e soluzioni economiche (rimossa)
Rivestimento gb:
Ci sono molti metodi per rivestire l'interno di una gb e sfruttare al meglio la luce della lampada:
- Telo Maylar diamantato
- Telo Maylar argentato
- Telo Bianco/Nero
- Vernice bianca
- Alluminio (da sconsigliare per chi usa MH/HPS o per chi ha ambienti caldi, si rischia di creare un forno)
- Ecc...
Un altro fattore fondamentale, anche per decidere il numero dei vasi, è la luce che andremo ad installare nella gb. I termini che sentirete di più nell'ambito della coltivazione sono MH/HPS, CFL, LED, Agro.
Si raccomanda di non toccare mai i bulbi a mani nude poiché il grasso presente sulle dita depositandosi sul vetro può carbonizzarsi a causa del calore causando un punto debole sul bulbo. Si consiglia l'uso di panni o di pulire bene il bulbo se questo viene toccato a mani nude.
MH (ioduri metallici)
Si usano per la fase vegetativa perché hanno una gradazione di 6500k che favorisce la crescita della pianta. Inoltre mantengono le piante compatte, limitando la distanza internodale e di conseguenza evitano eventuali problemi di stretch.
HPS (sodio ad alta pressione)
Si usano per la fase di fioritura perché hanno una gradazione di 2700k che favorisce lo sviluppo dei fiori.
Per queste tipologie di lampade esistono anche degli accessori chiamati “super spreader” che servono ad evitare hot spot e diffondere meglio la luce.
Pro: ad oggi sembrano essere le lampade più produttive, molta penetrazione della luce, costano poco;
Contro: scaldano molto quindi bisogna mantenere una buona distanza tra la lampada e la pianta, bolletta elettricità salata (ovviamente in base al wattaggio), necessitano di un ballast;
C'è da fare altri due appunti per queste lampade:
- Queste lampade se vengono spente hanno bisogno di qualche minuto prima di riaccendersi, ciò accade perché la pressione all’interno del bulbo impedisce la riaccensione della lampada. Prima di poter riaccendere la lampada, occorrono dai 5 ai 10 minuti, durante i quali la lampada si raffredda ed i sali metallici contenuti nel bulbo si re-cristallizzano.
- La lampada andrebbe sostituita prima che essa raggiunga il termine della propria vita utile. In particolare le lampade HMI non dovrebbero essere usate oltre metà della loro vita utile, perché queste possono esplodere violentemente se giunte alla fine della loro vita utile o se sottoposte a forti stress.
- Qui c'è una piccola pagina che spiega velocemente il funzionamento e soprattutto nella parte finale fa dei paragoni tra le lampade in commercio:
https://www.cpitalia.net/wiki/index.php/Lampade_al_sodio_e_ioduri_metallici
Esistono sia per la fase vegetativa (6500k) sia per la fase di fioritura (2700k).
Pro: si possono usare in ambienti piccoli poiché scaldano poco, bolletta elettricità meno cara, si possono tenere molto vicine alle cime senza che queste rischino di bruciarsi, si attaccano direttamente alla presa elettrica;
Contro: hanno una durata media di 10000h, produttività inferiore rispetto alle hps, sono pesanti (quindi ci vuole un riflettore robusto), poca penetrazione della luce;
LED
Per i LED andrebbe fatto un discorso a se, poiché hanno spettri specifici che servono per tutta la durata di vita della pianta. Questi tendono a compattare le piante.
Pro: Si possono usare in ambienti piccoli poiché scaldano veramente poco, si possono tenere piuttosto vicini alle piante, bolletta poco cara, si collegano direttamente alla corrente, hanno una durata di 50000h;
Contro: Costano molto;
AGRO:
Le lampade Agro sono lampade che hanno lo spettro luminoso adatto sia per la fase vegetativa che per quella di fioritura. La loro gradazione di colore è 2100k, la luce è rossastra, ma emettono anche piccole quantità di luce blu. In poche parole in una lampada sono racchiuse due lampade. Sembra che le lampade Agro facciano stretchare un po' di più le piante in fase vegetativa, rispetto a quelle specifiche (6500k); c'è chi gradisce, c'è chi non gradisce.
Distanza lampada dalla cima:
La distanza dalla cima è molto importate. Se la distanza è insufficiente si rischia di bruciare la cima, soprattutto con le MH/HPS; se la distanza è eccessiva si rischia dia vere distanze internodali lunghissime e quindi maggiore altezza della pianta.
MH/HPS: per la distanza ottimale si usa il dorso della mano: Si mette il dorso della mano alla stessa altezza della cima, se si avverte un leggero tepore la distanza è quella giusta, altrimenti si allontana o avvicina la lampada a seconda del caso
CFL: massimo 10-15cm. Le CFL hanno poca penetrazione, consiglio di rimuovere tutto ciò della pianta che non è a diretto contatto con la lampada. Si può ridurre la distanza anche a 5cm se si dedica una piccola ventolina alla lampada per la dissipazione del calore.
LED: integrazione fornita da Ruttolomeo: "Per quanto riguarda i LED un primo approccio potrebbe essere quello di tenere in considerazione la distanza fornita dalla casa produttrice. Se invece si è scelto di acquistare un un led cinese senza datasheet, dovrete essere voi a voi capire quale sarà l'altezza ottimale. Di sicuro posso affermare che in vegetativa ci deve essere una distanza minima di 40 cm, altrimenti si rischia di avere piante troppo compatte o addirittura nane. Troppo lontano (sempre in veg) si rischia la filatura in emergenza.
Attualmente il mio led da 150w lo sto tenendo a 60cm in emergenza e credo che stiano crescendo in modo naturale. Nel ciclo precedente lo tenevo a 40 cm, la primissima volta addirittura a 15cm portando i germogli a indirizzare le foglie verso l'alto con conseguente bruciatura delle punte!"
Personalmente, nell'ultimo ciclo, ho tenuto il led (110w) a 20-30cm in vegetativa e 10-20cm in fioritura. Non ho avuto alcun problema di bruciatura e le piante sono venute molto compatte ma non nane. Probabilmente se avessi dato 10cm in più di distanza sarebbe stato meglio, ma comunque anche così il risultato è stato ottimo.
Vasi:
Non c'è un numero preciso di vasi da mettere all'interno di una growbox perché tutto dipende da cosa e come si vuol coltivare, ad esempio piante femminizzate, autofiorenti, talee, tecniche di stress, legature, lampade, ecc....
Esistono vasi, personalmente mai usati, che a detta di molti possono migliorare il nostro coltivo poiché aumentano l'ossigenazione del terreno e di conseguenza quella delle radici. I vasi in questione sono gli AirPot.
Tornando al numero dei vasi, consideriamo di essere alla prima esperienza e di voler coltivare delle femminizzate senza alcuna tecnica di stress o legatura in vasi standard da 10L, questa potrebbe essere una tabella di riferimento:
Areazione:
Il ricambio d'aria è fondamentale per le piante (approfondimento in Qualche accenno di biologia su come ottimizzare un cultivo di noreason).
- Nelle fasi di semina ed emergenza il ricambio d'aria non è fondamentale;
- Nella fase vegetativa personalmente accendo l'estrattore 15min/h nelle ore di luce, mentre nelle ore di buio lo accendo e lo spengo ad intervalli di 15min;
- Nella fase di fioritura il ricambio d'aria deve essere massimo, quindi vado ad accendere e spegnere l'estrattore ogni 15minuti nelle ore di luce, mentre nelle ore di buio lo accendo 45min/h. C'è chi tiene l'estrattore sempre acceso in questa fase.
Non mi dilungherò nelle tipologie di areazione poiché c'è già una guida molto ben fatta:
https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=191982
Noi dovremmo avere un foro di immissione, una ventilazione interna, un foro di emissione.
IMMISSIONE:
L'immissione può essere attiva o passiva, attiva vuol dire che ci sono ventole che pompano aria dentro la gb, passiva vuol dire che l'aria entra automaticamente grazie alla depressione creata dall'estrattore.
ESTRAZIONE:
Per semplificare e ottimizzare il ricambio dell'aria, necessitiamo di un estrattore. Ci sono vari modelli, prezzi e soluzioni, ma l'importante è avere un estrattore dimensionato per la nostra gb. Qui abbiamo un link, l'unico che per adesso ho trovato, dove viene calcolata l'aria in metri cubi da cambiare in base alle dimensioni della gb:
https://www.idroponica.it/come-scegliere-un-aspiratore-estrattore-aria_575.html
VENTILAZIONE:
La ventilazione interna serve non solo a smuovere l'aria ma anche ad irrobustire le piante, in quanto il ventilatore puntando su di esse “stimola” l'irrigidimento del fusto. Nota bene: il ventilatore interno dovrebbe essere oscillatorio e non fisso.
In base alle dimensione della gb serviranno più o meno ventilatori interni.
Consiglio sempre una ventilazione sulla lampada (cfl o mh/hps), anche solo con una piccola ventola da pc, in quanto smuove l'aria calda nei pressi di essa e del riflettore.
Se invece abbiamo preso una lampada troppo potente per la nostra gb esistono dei cooltube, ovvero sistemi di raffreddamento dedicati. Questi tubi di raffreddamento possono esser convogliati nelle canale di estrazione per l'aria, oppure possono avere un estrattore dedicato il quale migliorerà sicuramente i risultati.
Odori:
Per eliminare gli odori solitamente su usano carboni attivi o gli ona gel.
Personalmente gli Ona non li ho mai usati, si trovano in rete paragoni contrastanti, mentre posso confermare che i carboni attivi funzionano molto bene. Per i box in out, quando l'odore inizia a farsi importante, ho sempre messo dentro al tubo dell'estrattore dei profumatori per pattumiere o cattura odori.
Temperatura/Umidità:
"La canapa può nascere e crescere con temperature comprese fra i 12 e i 40-45°C, ma le temperature ideali sono di 20-25°C per la prima fase di crescita (da seme o talea) e per la crescita vegetativa; Appena sotto i 25°C per la fioritura (in questa fase è bene che la "notte" sia fredda, condizione che sembra favorire la produzione di resina). Al di sopra di queste temperature ci sarebbe una facile proliferazione di insetti e funghi. Oltre i 30°C la pianta tenderebbe a traspirare troppo, mostrando possibili fenomeni di stress. Al di sotto dei 20°C tutti i processi di crescita sono rallentati progressivamente fino a fermarsi sotto i 10°C"
In questa tabella trovata sempre sul forum è presente il rapporto ideale tra T e Ur (molto utile soprattutto per la fase vegetativa e fioritura iniziale, per la fioritura avanzata le cose cambiano):
Ho temperature troppo elevate come faccio?
Bisognerà aumentare la durata dell'estrazione, se ciò non dovesse essere sufficiente esistono, come già scritto, dei cooltube ovvero tubi appositi dedicati al raffreddamento della lampada.
Ho temperature troppo basse come faccio?
Ci sono diversi sistemi per il riscaldamento della gb. In questo post avevo fatto un paragone tra i vari sistemi di riscaldamento da me conosciuti (non tutti testati in prima persona).
Attenzione: se per riscaldare l'ambiente volete usare lampade che emettono flussi luminosi non andate mai ad avvolgerle con qualche materiale e non tingetele; nel migliore dei casi la lampada si brucerà, nel peggiore esploderà.
Terreno/Acqua/Fertilizzanti:
Per quanto riguarda il terreno, sul mercato oggi si trova di tutto, dai fortemente fertilizzati ai non fertilizzati.
Il terreno per le nostre piccole deve essere abbastanza areato e per questo vengono aggiunti inerti, solitamente la perlite, per evitare che questo si compatti, che si creino problemi di ossigenazione alla radici e ristagni idrici con eventuale marciume radicale.
Che acqua somministrare? PH?L'acqua va lasciata decantare per almeno 24h, dopo si regola il ph in modo da avere una valore che sia all'interno di un range che varia tra 6,7 e 7; valore ideale sarebbe 6,7. Pe regolare il ph ci sono soluzioni specifiche ph-/ph+ che mantengono il ph costante nel tempo. I metodi naturali come il limone, abbassano il ph solo momentaneamente, quindi non è consigliabile utilizzarli.
Di seguito riporto una tabella, già presente nella guida “The garden saver” di noreason, per notare come vengono assorbiti i nutrienti al variare del ph. Evitare ogni tipo di ristagno idrico, personalmente applico sotto i vasi 4 piedini di plastica, con funzione “drenante”, in modo tale da far gocciolare nel sottovaso tutta l'acqua in eccesso.
Quando annaffiare? Non c'è una cadenza standard per annaffiare le piante; se noi mettiamo un dito nel terreno per 2-3cm di profondità e sentiamo che questo è asciutto, allora è il caso di annaffiare. Se invece sentiamo che il terreno è ancora umido allora bisognerà attendere.
Altro metodo, forse per chi non è proprio alle prime armi, è il peso del vaso...in questo modo noi andiamo a "pesare", semplicemente, alzando con le braccia il vaso; una volta quando è pieno d'acqua, una volta quando è bello asciutto. In base a questa differenza di peso capiremo se è il caso di annaffiare o meno..
Quanta acqua? Come dice noreason sempre nella guida sopra citata, la quantità giusta di acqua è quando si vede fuoriuscire dai forellini presenti sotto il vaso qualche goccia di acqua, non un fiume.
Come somministrare fertilizzanti?
- Solitamente si alterna un'irrigazione ad una fertirrigazione, ma non c'è uno schema fisso. Tutto varia in base ai bisogni della pianta.
- Io non sono solito ad usare molto i fertilizzanti, preferisco stare più naturale possibile, però consiglio sempre a chi ne fa uso di diminuire anche del 50% la dose consigliata dalla casa produttrice.
- I fertilizzanti non si danno mai nei primi giorni di vita di una pianta. Prendendo una citazione di zomboweed “dareste mai polpette ad un neonato?”.
- Se fate germinare un seme in un terriccio fertilizzato, non stupitevi se dopo qualche giorno/settimana iniziate a vedere foglie con i bordi secchi che si accartocciano su se stesse. Come mai? Vedi il punto sopra.
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