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Discussione "Gas lantern routine"

john.do

Active member
Veteran
ciao ic mag.concordo con gli altri sul fatto che le piante rallentano un pò.
ma nel mio set-up perpetuo mi trovo bene.
mentre in flo non mi sono trovato bene con 10/14 ho avuto medie più basse in peso,e le piante hanno fiorito troppo velocemente.
allora ho provato a fiorire con 12/12 mantenendo sempre la vege in 12/1.
all'inizio non ero sicuro che le piante riuscivano a fiorire bene.
invece hanno fatto bene e i pesi sono migliorati.
io non ho mai scalato fino a 9/15 ,e dopo aver visto anche il ciclo di burro con resa bassa son rimasto male e mi son sentito in colpa.
dopo questo in flo non penso di usare più fotoperiodi sotto 12/12 e non li consiglierei.anche se dj shorth dice in un articolo che con fotoperiodi 11/13 si possono presentare diversi feno di piante con questo fotoperiodo.
ciao
 

Tup_amaro

Lazy Member
Veteran
Ciao,
il fatto che ci sia un allungamento (rallentamento) della vegetativa è abbastanza ovvio; non penso però che questo si verifichi in maniera direttamente proporzionale rispetto alle ore di luce di un un classico 18/6, altrimenti dovremmo avere una crescita inferiore di circa un terzo..
la canapa è pianta saggia e quindi potrebbe cercare di dare il massimo nelle 13 ore di luce a disposizione :biggrin:
personalmente sto testando questo metodo per un futuro utilizzo estivo.. e mi pare che possa funzionare..
avevo qualche dubbio sulle ore di luce per la fioritura, confortato anche dalle parole di john, resterò quindi su un classico 12/12

:wave:
 

Fi_Di_Bot

Son Of Botany - Green Block Original Shrdana
Veteran
Credo che BH con quel conto intendesse che con quel fotoperiodo ci vogliono 42 giorni per ''erogare'' la stessa energia che solitamente viene ''erogata'' in 30 gg ;)

Visto che la pianta ha meno energia nello stesso lasso di tempo, crescerà automaticamente di meno allungando i tempi di vege, almeno in teoria.

:wave:
:huggg: ipotizzo la stessa cosa...

proviamo un 13/11 in fioritura???:biggrin:
 
L

Libeccio

ciao manigoldi, dico anch'io la mia: contagiato da john anch'io sono passato in veg a 12/1. anche a me funziona benissimo, ovviamente in relazione al mio stile di coltivo. tengo tutto in perpetuo, e spesso tra cloni, madri e qualche germoglio, ho troppe piante nel piccolo spazio veg; che vadano un pochino più lente non mi dispiace, riesco a gestire meglio il turnover con le piante in fioritura. dentro la tenda in fioritura (hps 250 lumatek agro) tengo 11/13: sto provando con questo fotoperiodo dopo aver letto una bella intervista a dj short che lo consigliava molto caldamente. continuerò per un po', giusto per accumulare esperienza, poi magari torno al 12/12 e vedo se e cosa cambia. le rese mi sembrano più o meno le stesse e dalla poca esperienza accumulata in circa 6 mesi, confermo quello che mi aveva detto john una volta: mi sembra che le piante inizino a fiorire 2-3 giorni prima. credo che se invece si fanno cicli unici da seme (o da clone), sia più efficiente fare una veg a 18/6 e poi girare le luci (specie se come molti si usa lo stesso spazio per veg e flo). ripeto per me è perfetto per tenere a ciclo continuo cloni e madri, avere piante piccole che poi "esplodono" (ovviamente relativamente al mio spazio e ai vasi piccoli che uso, 3,6 lt). altro fatto è che sto risparmiando qualche euro in bolletta... ;) my :2cents: :tiphat:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
ipotizzo la stessa cosa...

proviamo un 13/11 in fioritura???

Ci sarebbe da discuterne...:biggrin:


anche se dj shorth dice in un articolo che con fotoperiodi 11/13 si possono presentare diversi feno di piante con questo fotoperiodo.
ciao

Spiegheresti meglio questo passaggio?


Ciao,
il fatto che ci sia un allungamento (rallentamento) della vegetativa è abbastanza ovvio; non penso però che questo si verifichi in maniera direttamente proporzionale rispetto alle ore di luce di un un classico 18/6, altrimenti dovremmo avere una crescita inferiore di circa un terzo..
la canapa è pianta saggia e quindi potrebbe cercare di dare il massimo nelle 13 ore di luce a disposizione :biggrin:
personalmente sto testando questo metodo per un futuro utilizzo estivo.. e mi pare che possa funzionare..
avevo qualche dubbio sulle ore di luce per la fioritura, confortato anche dalle parole di john, resterò quindi su un classico 12/12

:wave:


Ottima intuizione.

18/6 = quasi un terzo di enegia in più rispetto a 13\11 ma le piante plausibilmente non crescono quasi di 1/3 in più...ma anche si.

Se hai piante che riescono a sfruttare bene la luce allora quel 1/3 in più lo vedrai eccome.
In idroponica le piante riescono a sfruttare più luce in confronto alle sorelle in terra ed nel caso di condizioni di alta luminosità mentre in terra cominci a notare fotorespirazione, in idro no.

Per questo a parità di lampada ottieni più fiori in idro, perchè il maggiore ossigeno accompagnato da nutrienti sempre freschi e reattivi permette alla pianta di metabolizzare più energia. Stesso identico discorso in vegetativa.

Nei miei conti mi dico che un buon cultivo in cocco regge senza problemi 700W mq.
Un buon cultivo in idro regge 1 Kw a mq.

Sopra questi valori si può iniziare a parlare di spreco di energia IMHO.

Se poi ci aggiungiamo anche il fattore ''genetica'' cioè che non tutte le piante hanno lo stesso metabolismo ed alcune sono più efficienti di altre, ne consegue che selezionare una mamma dal buon metabolismo, che regga tanti W senza battere colpo, è un buon colpo di fortuna, specie se quella mamma è anche buona e resinosa ;)

Un esempio di selezione che si potrebbe fare è sulle AF. Il loro grande vantaggio è di poter fiorire pur essendo sottoposte ad una quantità di energia molto superiore (più ore di luce).
A parità di giorni di flo, una grow di AF produce tranquillamente 1/3 in più, ma solo se il metabolismo di quella genetica riesce a reggere bene tutta l''energia senza affaticarsi.

Ovviamente con le AF la spesa di W al grammo è più o meno la stessa che con le regolari, ma si riesce ad ottenere più fiori in minor tempo.


Appena avrò da mantenere qualche pianta in vege senza troppe cure proverò anche io questo fotoperiodo così almeno da poter notare le differenze, e se la salute generale è magari migliore essendo meno affaticate.

:wave:
 
L

Libeccio

Spiegheresti meglio questo passaggio?

penso che john alluda all'intervista che lessi anche io, questa: http://grantland.com/features/a-trip-hempfest-pioneering-cannabis-breeder-dj-short/

“For your bud cycle: eleven hours on, thirteen off. Okay? What will happen first and foremost is that you will see phenotypic expressions that you will never see with the twelve/twelve.”

dal canto mio, siccome come spesso hai detto anche te nore (cosa che condivido al 100%) finchè non si prova non si sa :), ho deciso di provare, da circa 6 mesi. per adesso non mi sembra di notare differenze fenotipiche, ovviamente parlando di cuts della stessa mamma. continuerò coll'11/13 per un altro po', poi si vede ;)

:tiphat:
 

john.do

Active member
Veteran
si intendevo quell'articolo che mi aveva indicato libeccio.ho cercato anche in giro ma non ho trovato niente in specifico cosa volesse dire.
penso che alcune piante con meno luce,possano mostrare caretteristiche diverse.ma non specifica niente nell'articolo.
magari se cut ci vogliono più giri per notare cambiamenti,mentre da seme potrebbe essere più facile.ma non sono sicuro di ciò.
ciao
 

Manshoon

Active member
Veteran
Da un articolo di Scienze che parla d'altro (http://www.lescienze.it/news/2011/05/14/news/fotosintesi_una_risorsa_da_re-ingegnerizzare-552028/):
"Tutti gli organismi fotosintetici contengono sistemi per la raccolta della radiazione in cui pigmenti specializzati (la clorofilla ndR), tipicamente diverse centinaia di molecole, raccolgono l’energia e la trasferiscono a un centro di reazione in cui hanno luogo le reazioni fotochimiche. Con così tanti pigmenti che assorbono la luce la capacità di elaborare l’energia viene rapidamente saturata: in una giornata di pieno sole, oltre l’80 per cento dell’energia assorbita deve essere buttata via per evitare che finisca per alimentare reazioni chimiche dannose per la stessa pianta."
Questa è una sativeggiante autoprodotta in routine 13/11 con circa un mese di vita in vaso da 8 litri.



In fioritura da una settimana è letteralmente esplosa in altezza e ramificazioni, come se avesse "stipato" molte più risorse.
La produzione di fiori è ancora all'inizio.
Resto dell'idea che sia una gestione delle luci efficiente anche per le piante (ovvio il risparmio in bolletta) ed è ben lontano dal rendere il 30% di meno.
Bye
https://www.icmag.com/ic/picture.php?albumid=56607&pictureid=1320988
 

Fi_Di_Bot

Son Of Botany - Green Block Original Shrdana
Veteran
Bella mans! Non ho capito se fai 13 ore di fila o se ma fai 12+1 durante il buio...
Questa primavera ho messo della talee a radicare in una serra, esposte tutto il giorno al sole, le ho messe verso il 20 di aprile. 2 settimane per radicare e poi han fiorito per altre 2 prima di bloccarsi per rivegetare... Come luce naturale avevo più di 13 ore e mezza di luce ( kaya47, somango e kandy kush gli strain, tutti ibridi)...
 
..seguo.. che la cosa si fà interessante..

sopratutto x quanto riguarda il passaggio da in ad out dopo la vegetetiva in 12/5,30/1/5,30

:tiphat:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Manshoon il link non va...

Resto dell'idea che sia una gestione delle luci efficiente anche per le piante (ovvio il risparmio in bolletta) ed è ben lontano dal rendere il 30% di meno.
Bye

Polemizzo solo a fini costruttivi perchè il discorso è interessante :)

In quel che scrivi non sembra che tu prenda in considerazione il parametro ''tempo''.

Mi spiego:

Dici che dando 13 ore di luce ed 11 di buio, all'incirca il 30% di energia in meno, non c'è differenza se non minima.

Ora le cose sono due, o non hai preso in considerazione il tempo e quindi in poche parole ottieni piante in salute, belle e vigorose come le altre o magari anche più, ma che vegetano per più giorni, oppure c'è qualcosa che non funziona nel cultivo.

Proviamo a considerare la situazione in un ottica rovesciata:

Se aumenti del 30% l'energia giornaliera disponibile per le piante e non vedi miglioramenti allora c'è qualcosa che non va.

Questo discorso è valido ovviamente fino ad un tot di W x metro quadro, valore variabile in base alla grandezza delle piante, condizioni ambientali etc...

Se in una grow da 1mq passo da 1KW a 2KW di certo non posso sperare nel doppio del raccolto di massa organica, siano esse foglie o fiori, ma se nella stessa grow passo da una 400W ad una 600W allora posso sperare davvero in 1/3 di raccolto in più.
Se in una grow di AF lascio le piante fiorire a 12\12 non otterrò di certo lo stesso peso di fiori che usando un fotoperiodo di 18\6. Credo che qualcuno di voi qui abbia anche sperimentato ciò che dico.

Ovviamente a 18/6 la pianta potrà aver bisogno di maggiori attenzioni per fronteggiare la ingente quantità di energia che le viene riversata addosso, altrimenti comincerà a sprecare energia per difendersi da quella luce e si noteranno i classici ingiallimenti da fotorespirazione.

Mi è capitato di mantenere la grow da vegetativa varie volte a 24/0 per periodi di due o tre settimane e per il restante solitamente la faccio andare a 18/6. Non sono stato a prendere le misure, ma a occhio metterei la mano sul fuoco che le piante a 24/0 crescono molto più velocemente, specie se in vege non si hanno tanti W.
Più energia = più crescita, se con più energia non c'è più crescita, vuol dire che il metabolismo della pianta non è efficiente, quale sia il motivo è poi un altro discorso.


[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]in una giornata di pieno sole, oltre l’80 per cento dell’energia assorbita deve essere buttata via per evitare che finisca per alimentare reazioni chimiche dannose per la stessa pianta."[/FONT]
[/FONT]

Pieno sole non è una grow da vege con 200W/mq.... pieno sole vuol dire a 10 cm da una 600W più o meno, però ovunque, non solo sulle cime.
Fenomeni come la midday depression servono proprio a difendersi dal sole, ma si parla di condizioni ambientali molto diverse. Noi grower indoor non osserviamo praticamente mai la midday depression, al massimo osserviamo gli effetti della fotorespirazione (spreco di energia per difendersi) se il clima è caldo secco e si usano tanti W, cosa che in vegetativa capita raramente.


Per concludere, io sono pienamente convinto che l'efficienza dell'organismo sia correlata fondamentalmente al suo metabolismo. Per cui una parte è sicuramente genetica ma un'altra buona parte è ambientale. Spingere al massimo il metabolismo (vedi idroponica ad es.) è il fattore chiave per ottenere raccolti enormi. Una volta accelerato il metabolismo le piante reggono anche 1KW a mq senza battere colpo, senza il minimo segno di fotorespirazione.
E' quasi un controsenso per certi versi dare poca energia a piante germinate proprio per trasformare quell'energia in fiori...dovrebbe essere il contrario, cercare di fornire il massimo dell'energia che le piante riescono ad usare, cercando di fargliene reggere il più possibile senza che ne soffrano, arrivando a valori di illuminazione che cominciano ad essere controproducenti.

Vi lascio con un articolo recente che trovo interessante a prescindere, ma che si collega in qualche modo a questo:

http://www.lescienze.it/news/2014/0..._veloce_efficienza_rubisco_batterico-2299577/


:wave:
 

Tup_amaro

Lazy Member
Veteran
La discussione si fa sempre più interessante e gli interventi sempre più autorevoli :tiphat:

Io non misuro mai nulla, non peso nemmeno i raccolti :biggrin: e quindi non posso fornire alcun confronto di output produttivo rispetto alle fonti luminose e alle ore di luce fornite.

Ho sempre lavorato con una misera 250W e quindi è plausibile che la variazione in termini di crescita (resa) sia minima e non percepibile; per il momento comunque continuo a riscontrare una certa omogeneità rispetto ai cicli precedenti; poi magari tutti i caxxi salteranno fuori dopo lo switch (grattatina..)

e queste sono le piante dopo 15 giorni dall'emergenza (la piccoletta davanti non vale..)

picture.php


e due giorni dopo (ieri sera);

picture.php


Vedremo come andrà a finire..

Ciao a tutti

@ Noreason: l'articolo che hai linkato è molto interessante ma preferirei non aumentare il livello di CO2 globale..:moon:
 

The.Cook

Member
Ciao di nuovo a tutti!

Mi trovo particolarmente d'accordo con quanto sostenuto da noreason circa l'importanza del metabolismo in relazione alla capacità della pianta di sfruttare in maniera efficiente l'energia fornita.

In particolare, ho notato (a parità di bulbo e growroom) una crescita esponenzialmente piú veloce utilizzando vasi piccoli (fibra di cocco) con irrigazioni multiple giornaliere.

Sempre su fibra di cocco, vasi piu grandi con irrigazioni ogni 24/48 ore davano risultati nemmeno lontanamente paragonabili.

Credo che i cicli di irrigazione cosi ravvicinati spingano in alto il metabolismo della pianta, portandola a velocità di crescita altrimenti inarrivabili (a parità di watt)
 

Fi_Di_Bot

Son Of Botany - Green Block Original Shrdana
Veteran
In particolare, ho notato (a parità di bulbo e growroom) una crescita esponenzialmente piú veloce utilizzando vasi piccoli (fibra di cocco) con irrigazioni multiple giornaliere.

Sempre su fibra di cocco, vasi piu grandi con irrigazioni ogni 24/48 ore davano risultati nemmeno lontanamente paragonabili.

Credo che i cicli di irrigazione cosi ravvicinati spingano in alto il metabolismo della pianta, portandola a velocità di crescita altrimenti inarrivabili (a parità di watt)
Ciao cook! siamo un pelo ot ma...
non potrebbe essere che col vaso + piccolo, la pianta ciuccia tutto più in fretta e non rimane soluzione nel substrato lontano dalle radici, come potrebbe avvenire per un vaso più grande?

io vado in terra e x problemi di tempo, ultimamente, metto tutto in vaso grande da subito al posto di fare 2 o 3 travasi ed ho notato come te una crescita + lenta e maggiore tendenza a beccarmi marciumi.....
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Ciao cook! siamo un pelo ot ma...
non potrebbe essere che col vaso + piccolo, la pianta ciuccia tutto più in fretta e non rimane soluzione nel substrato lontano dalle radici, come potrebbe avvenire per un vaso più grande?

io vado in terra e x problemi di tempo, ultimamente, metto tutto in vaso grande da subito al posto di fare 2 o 3 travasi ed ho notato come te una crescita + lenta e maggiore tendenza a beccarmi marciumi.....

Secondo me ci hai preso.

Vaso piccolo = tanto ossigeno e meno disponibilità di nutrienti.

La disponibilità di nutrienti si risolve però aumentando le dosi dei fert.


Viceversa, vaso grande = tanta disponibilità di nutrienti e poco ossigeno.

Al poco ossigeno puoi rimediare effettuando irrigazioni precise, facendo in modo che il substrato rimanga sempre umido ma mai bagnato. Non si deve lasciar asciugare lo strato di terra superficiale e mantenerlo sempre umido, anche se il vaso risulta essere pesante perchè il fondo è bagnato.
Una volta che si ottiene un substrato uniformemente umido, senza che sia mai secco e mai troppo bagnato (a meno di panetti completamente radicati) direi che si deve cercare di mantenerlo in quelle condizioni che sono ottimali per lo sviluppo della pianta.

Il resto lo farà la bontà della fibra usata come substrato. Maggiori o minori spazi interstiziali, maggiore o minore assorbimento di acqua etc.... ad esempio la torba tende a collassare nel giro di una mesacchiata, il cocco regge senza problemi, garantendo più ossigeno alle radici.

Per capirci sono due stili di cultivo diversi, usare vasi piccoli di sicuro stimola di più il metabolismo per il maggiore ossigeno e proprio per questo è più difficile avere a che fare con marciume radicale.

:wave:
 

Manshoon

Active member
Veteran
Manshoon il link non va...
http://www.lescienze.it/news/2011/05/14/news/fotosintesi_una_risorsa_da_re-ingegnerizzare-552028/
Il forum aggiunge dei codici sul finale, non so come mai.
Spero questo vada.


Polemizzo solo a fini costruttivi perchè il discorso è interessante :)

In quel che scrivi non sembra che tu prenda in considerazione il parametro ''tempo''.

Mi spiego:

Dici che dando 13 ore di luce ed 11 di buio, all'incirca il 30% di energia in meno, non c'è differenza se non minima.

Ora le cose sono due, o non hai preso in considerazione il tempo e quindi in poche parole ottieni piante in salute, belle e vigorose come le altre o magari anche più, ma che vegetano per più giorni, oppure c'è qualcosa che non funziona nel cultivo.
No, intendo proprio che a parità di settimane crescono poco meno che a 18/6, stessa grow e stesso strain; chiaramente ogni pianta fa storia a se e continuerò a provare (ho un sacchetto di semi della mia creatura da breeder della domenica, un'auto-impollinata senza pretese).
Proviamo a considerare la situazione in un ottica rovesciata:

Se aumenti del 30% l'energia giornaliera disponibile per le piante e non vedi miglioramenti allora c'è qualcosa che non va.

Questo discorso è valido ovviamente fino ad un tot di W x metro quadro, valore variabile in base alla grandezza delle piante, condizioni ambientali etc...

Se in una grow da 1mq passo da 1KW a 2KW di certo non posso sperare nel doppio del raccolto di massa organica, siano esse foglie o fiori, ma se nella stessa grow passo da una 400W ad una 600W allora posso sperare davvero in 1/3 di raccolto in più.
Se in una grow di AF lascio le piante fiorire a 12\12 non otterrò di certo lo stesso peso di fiori che usando un fotoperiodo di 18\6. Credo che qualcuno di voi qui abbia anche sperimentato ciò che dico.
Sul wattaggio non discuto: non ho mai testato "scientificamente" ma a pari condizioni più watt = più resa credo sia assodato.
Ovviamente a 18/6 la pianta potrà aver bisogno di maggiori attenzioni per fronteggiare la ingente quantità di energia che le viene riversata addosso, altrimenti comincerà a sprecare energia per difendersi da quella luce e si noteranno i classici ingiallimenti da fotorespirazione.
Dipende...chi sa quanta energia è davvero necessaria alla pianta in ogni stadio delle crescita? Da seme basta pochissima radiazione luminosa per ben 14 giorni, dopo invece diventa una variabile importante perchè la giovane pianta ha radici e fogliame per assorbirla.
Mi è capitato di mantenere la grow da vegetativa varie volte a 24/0 per periodi di due o tre settimane e per il restante solitamente la faccio andare a 18/6. Non sono stato a prendere le misure, ma a occhio metterei la mano sul fuoco che le piante a 24/0 crescono molto più velocemente, specie se in vege non si hanno tanti W.
Più energia = più crescita, se con più energia non c'è più crescita, vuol dire che il metabolismo della pianta non è efficiente, quale sia il motivo è poi un altro discorso.
Il semenzale in fotografia ha passato 10 giorni dopo l'emersione da seme a 20/4 sotto CFL molto blande, dopodichè ho iniziato la routine 13/11 sotto MH.
Al principio si sono ichiodate per il cambio luce, cinque giorni di crescita nulla per poi ripigliare bene. Sto sperimentando, non è mia intenzione promuovere questa routine come "migliore".


Pieno sole non è una grow da vege con 200W/mq.... pieno sole vuol dire a 10 cm da una 600W più o meno, però ovunque, non solo sulle cime.
Fenomeni come la midday depression servono proprio a difendersi dal sole, ma si parla di condizioni ambientali molto diverse. Noi grower indoor non osserviamo praticamente mai la midday depression, al massimo osserviamo gli effetti della fotorespirazione (spreco di energia per difendersi) se il clima è caldo secco e si usano tanti W, cosa che in vegetativa capita raramente.
Vero. Indoor la midday depression mi è capitata irrigando intorno all'ora di accensione: per qualche ora le foglie perdono tono.
Misteri del metabolismo delle piante.

Per concludere, io sono pienamente convinto che l'efficienza dell'organismo sia correlata fondamentalmente al suo metabolismo. Per cui una parte è sicuramente genetica ma un'altra buona parte è ambientale. Spingere al massimo il metabolismo (vedi idroponica ad es.) è il fattore chiave per ottenere raccolti enormi. Una volta accelerato il metabolismo le piante reggono anche 1KW a mq senza battere colpo, senza il minimo segno di fotorespirazione.
E' quasi un controsenso per certi versi dare poca energia a piante germinate proprio per trasformare quell'energia in fiori...dovrebbe essere il contrario, cercare di fornire il massimo dell'energia che le piante riescono ad usare, cercando di fargliene reggere il più possibile senza che ne soffrano, arrivando a valori di illuminazione che cominciano ad essere controproducenti.
Sono assolutamente d'accordo ma le piante non sono "macchine vegetali", secondo me è sbagliato l'approccio.
L'obiettivo indoor è massimizzare la resa, OK.
Non potendo disporre di una fonte di energia come il sole (gratuita, abbondante ed ideale per le piante) aumentiamo il wattaggio, OK.
Dare semplicemente più ore di luce non è direttamente proporzionale alla rapidità del metabolismo, almeno secondo il primo misero test.
Altri fattori influenzano la crescita, non la quantità di ore di luce.
Certo sembra strano anche a me! Per questo lo trovo interessante.
:wave:
Passando alle buone nuove: la gaslantern è esplosa in fioritura, ho messo su l'HPS e vedrò come chiude il ciclo; nessun segno di ermaforiditi su tre piante, la madre era un ermafrodita autoimpollinatosi.
Posso tranquillamente escludere che la routine promuova l'ermafroditismo, forse è persino vero il contrario (l'ora jolly brucia tutti gli ormoni della fioritura, compresi quei pochi ermafroditi; spiegazione da Topolino, mi rendo conto).
Bye all
 

The.Cook

Member
Credo che l'unico modo per valutare l'efficienza del sistema sia far abdare sue grow in parallelo:


Una grow a 20/4 con una 250w
Una grow a 13/11 con una 400w

Si decide un tempo di vege (es 1 mese) e alla fine del periodo si osserva in quale grow le piante sono piu sviluppate.

Il totale dell'energia fornita è pressoche identica, camvia solo il modo in cui viene erogata.
 

john.do

Active member
Veteran
scusate ma il 12/1 nessuno ha detto che farebbe chissà cosa.
e solo una tecnica di coltivazione.poi sta al giardiniere/grower usarla in modo efficente.
un giardiniere bravo usa determinate tecniche in determinati momenti del coltivo,per avere il massimo dalla pianta.
io ho gia fatto fianco a fianco,e anche altra gente su altri forum.e non ho notato moltissima differenza
ciao
 

The.Cook

Member
io ho gia fatto fianco a fianco,e anche altra gente su altri forum.e non ho notato moltissima differenza

Se un ciclo a 12/1 sotto una 400W mi assicura una velocità di crescita paragonabile (non di molto diversa?) ad uno 18-20/6 sotto la stessa lampada, mi sembra scontato pensare che un 12/1 sotto una 600W dia risultati paragonabili ad un 18-20/6 sempre sotto una 600.

scusate ma il 12/1 nessuno ha detto che farebbe chissà cosa.

Semplicemente, se arrivo da un normale ciclo 18-20/6 sotto una 400W, mi consente di ottenere le rese che avrei con una 600W ma praticamente a costo zero

Non mi sembra poco...
 

Manshoon

Active member
Veteran
Se un ciclo a 12/1 sotto una 400W mi assicura una velocità di crescita paragonabile (non di molto diversa?) ad uno 18-20/6 sotto la stessa lampada, mi sembra scontato pensare che un 12/1 sotto una 600W dia risultati paragonabili ad un 18-20/6 sempre sotto una 600.



Semplicemente, se arrivo da un normale ciclo 18-20/6 sotto una 400W, mi consente di ottenere le rese che avrei con una 600W ma praticamente a costo zero

Non mi sembra poco...
Tieni conto che è una routine da vegetativa, in fioritura incide di più il wattaggio.
Piante ben sviluppate convertono luce in modo infinitamente più efficiente di giovani semenzali con quattro foglie.
Io mi trovo bene con questa routine perchè parto sempre da seme, faccio vegetative corte e ho una 250W: non è detto che vada "bene" per ogni altro tipo di coltivo.
Grazie al forum per la scoperta.
Bye
 
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