can'tfindmyway
Too old Senior Member
ciao,
dipende dalle scuole credo.... io avevo recuperato qua su ICmag un post nella sezione estera.... ed ho seguo passo passo quella guida , che poi in effetti e’ molto simile a questa quello che cambia sono i ppm usati per l’argento colloidale...ora non so se chia ha scritto la prima guida lo abbia fatto a mo di “ io faccio cosi...” oppure abbia seguito una logica... idem con la seconda giuda... sta di fatto che molto probabilmente sosnso valide ambedue... l’argento colloidale funziona in quantocausa la mancanza di una proteina indispensabile per la formazione del fiore femminile conseguentemente sviluppa il fiore maschile ecc ecc...
quello che mi lascia un po perplesso e’ che a 30 ppm viene usato in agricoltura biologica( ma anche in medicina...) come anti batterico e antimuffa un po come la proponi...( scusate se e’ poco..... poi parliamo di una segone mentale che mi venuto... )
da questa cosa nascono i miei dubbi.... pero questi dubbi sono in parte mitigati dalle tempistiche di applicazione.....e dal segue mentale...spero che @ciumbia+ mi legga....ocio....
probabilmente dando l’argento fin da prima della fioritura si da il tempo alla pianta di assorbirlo localmente e lavora la ...per contatto...quindi dovrebbe funzionare anche solo a 30 ppm, magari con meno fiori maschili ma funziona credo ... poi ce lo dirai..... io pero mentre scrivevo mi sono chiesto una cosa....abbiamo detto che il meccanismo si basa sull’inibizione di una proteina...evabbe... ma sei io spruzzo l’argento quando ho io fiori gia sessualmente definiti... che succede??
e tu dirai... ma tu guarda sto pirla che cazzo di problemi si crea..... e in effetti lo direi anch’io se non fosse per quello che ho scritto prima...e cio e che viene usato come anti batterico e antimuffa nei vigneti bio per combattere oidio... botrite e tutte le merde che assillano i viticultori...quindi a questi punto ( cazzo se ci avessi pensato prima forse avrei salvato due piante...) ma e qua casca l’asino..l’argenyo e tossico per uova e piccoli insetti...ci sarebbe da lanciare un test “collettivo “.....
se a qualcuno dovesse capitare la sfiga di avere muffe in flo o ragni...si potrebbe sacrificare per la collettività ( con il rischio di fare bingo) e provare a disinfettare le piante in maniera bio....attendo pareri
dipende dalle scuole credo.... io avevo recuperato qua su ICmag un post nella sezione estera.... ed ho seguo passo passo quella guida , che poi in effetti e’ molto simile a questa quello che cambia sono i ppm usati per l’argento colloidale...ora non so se chia ha scritto la prima guida lo abbia fatto a mo di “ io faccio cosi...” oppure abbia seguito una logica... idem con la seconda giuda... sta di fatto che molto probabilmente sosnso valide ambedue... l’argento colloidale funziona in quantocausa la mancanza di una proteina indispensabile per la formazione del fiore femminile conseguentemente sviluppa il fiore maschile ecc ecc...
quello che mi lascia un po perplesso e’ che a 30 ppm viene usato in agricoltura biologica( ma anche in medicina...) come anti batterico e antimuffa un po come la proponi...( scusate se e’ poco..... poi parliamo di una segone mentale che mi venuto... )
da questa cosa nascono i miei dubbi.... pero questi dubbi sono in parte mitigati dalle tempistiche di applicazione.....e dal segue mentale...spero che @ciumbia+ mi legga....ocio....
probabilmente dando l’argento fin da prima della fioritura si da il tempo alla pianta di assorbirlo localmente e lavora la ...per contatto...quindi dovrebbe funzionare anche solo a 30 ppm, magari con meno fiori maschili ma funziona credo ... poi ce lo dirai..... io pero mentre scrivevo mi sono chiesto una cosa....abbiamo detto che il meccanismo si basa sull’inibizione di una proteina...evabbe... ma sei io spruzzo l’argento quando ho io fiori gia sessualmente definiti... che succede??
e tu dirai... ma tu guarda sto pirla che cazzo di problemi si crea..... e in effetti lo direi anch’io se non fosse per quello che ho scritto prima...e cio e che viene usato come anti batterico e antimuffa nei vigneti bio per combattere oidio... botrite e tutte le merde che assillano i viticultori...quindi a questi punto ( cazzo se ci avessi pensato prima forse avrei salvato due piante...) ma e qua casca l’asino..l’argenyo e tossico per uova e piccoli insetti...ci sarebbe da lanciare un test “collettivo “.....
se a qualcuno dovesse capitare la sfiga di avere muffe in flo o ragni...si potrebbe sacrificare per la collettività ( con il rischio di fare bingo) e provare a disinfettare le piante in maniera bio....attendo pareri