ciumbia+
Figliol Prodigo
SMOKE REPORT
SMOKE REPORT
Come promesso e visto che è arrivata a fine concia oggi mi fumo e vi racconto della
CANDY CREAM
Breeders: Seedsman
Strain: 90% Indica 10% Ruderalis, cross di Blue Black x Maple Leaf Indica x White Rhino
Io dico: innanzitutto una premessa, tutto quello che dirò di negativo su questo cultivar è unicamente "per non raccontarvi delle cazzate": ma a prescindere da quanto sopra, il prodotto finale è di un livello tale che secondo me, almeno una volta, vale la pena di provare anche perché alla fine con un volume occupato in gb di base 30x30 ed altezza 120 cm e tre mesi da seme a inizio secca una piantina coltivata in sub terra in vaso da 11lt con il solo Tripack della Biobizz
se opportunamente tutorata nel fusto e nei collaterali, in quanto lignifica poco ed i fiori ingrossandosi flettono i rami verso il basso (fino ad andare a testa in giù nelle cime più grosse), dona comunque almeno un bormioli di cime belle appiccicose e sode.
inutile aspettarsi grosse rese perché se si coltiva bene si arriva al massimo ad una resa media rispetto ad altri cross maggiormente votati alla resa, la Candy Cream pare ibridata più con l'intenzione di selezione un prodotto più di qualità nella ricerca dell'indica perfetta anche a scapito di altre caratteristiche che non rendono lo strain consigliabile a growers alle prime armi: i fert vanno dosati bene e siccome la pianta ha le radici un poco capricciose ci va un poco di esperienza per riuscire ad individuare celermente i segnali che danno le foglie ed apportare le dovute correzioni; faccio un esempio: se sbagli anche di poco ad irrigare, queste sono in grado (nel giro di un solo ciclo di luce/buio) di andare in blocco per eccesso di irrigazione o di iniziare a far appassire per secchezza le foglie e ogni irrigo è una scommessa. In idro si ovvia a questo problema ma però si entra nel turbine delle over e delle carenze perché le malefiche non si adattano ai dosaggi consigliati, bensì fanno parte di quel 10% di strain per cui VA TROVATO il giusto e bilanciato dosaggio dei nuts e modificato rebbocco dopo rabbocco in base all'ingiallimento o all'arricciarsi delle estremità delle foglie.
Nulla di trascendentale per chi ha già qualche ciclo alle spalle, però un nibbio se la rischia grossa a coltivarle.
Altro punto critico è la gestione del tutoraggio di fusto e rami che sono fini e poco lignificati (sia in terra che in idro) e richiedono un'asta centrale per il fusto da cui far partire a raggera i supporti per i rami laterali in modo da dare una forma più a cipresso che ad abete così da ridurre lo spazio occupato in compromesso con la corretta illuminazione e ventilazione anche dei piani bassi
ed anche questo se si ha poca esperienza nel training può risultare problematico e frustrante se si ha una aspettativa plug&play oriented (ma quante ne so?) come stile di coltivo.
Nonostante ciò, percontro, fumare il risultato di tanta ansia nel coltivarla, ricambia alla grande come rilassatezza nell'effetto most indica in cui induce..... peace & zen, wow!!!!
Pochi tiri e gia sei "elevato", in altre 2 boccate sei così paciarotto che altrimenti per stare così bene dovevi farti 3 anni in un monastero in Tibet a far su e giù per le scale tutto il giorno, mangiando poco e la sera doccia fredda: grazie guru Seedsman che per farmi raggiungere la beatitudine senza troppo sacrificio mi hai creato sta scorciatoia vegetale. Essendo inoltre l'universo ed i creatori di questo strain pure, ci sta pure quella giusta % di cbd che lima il dolore di qualche acciacco e col suo effetto pseudodiazepinico concilia il sonno che l'è una mmmmerraviglia.
Gusto fruttato che lascia sul palato un leggero aroma di zucchero e caffè tipo quello che rimane sul fondo della tazzina al bar e tu ci fai scarpetta col cucchiaino e raccogli crema e granelli assieme.
Grindando sulla grattugia l'odore che si avverte è di avocado maturo e ciliegia candita con una punta di menta e agrume; i frutti sono belli compatti e con un frutto grosso quanto una nocciola sgusciata ed un poco di tabacco, 2-3 ore di paradiso ci scappano.
Strain serale per eccellenza, meglio se consumato nei bui mesi invernali dove si è già abbozzolati al calduccio delle coperte e per completare il tutto, una miccetta ed abbozzoli pure il cervello..... che pace!
Ultima notiziuola in merito a sto bel prodottino illegale è che:
Come una scoreggia umida lascia inevitabilmente un ricordo nella mutanda anche la Candy Cream grattugiandola lascia la sua bella frenatina di resina marrone che raschiata con la lama dell'opinel e ributtata nella mista appena preparata, bruciando lascia nel naso quell'odore da Afghano Nero che non guasta mai..... e son sapori d'altri tempi!!!!
Alla prossima amici, ora mi godo in pace e da solo dta bella fumata che ho appena finito di carbonizzare nei polmoni e mi sta salendo su na pezza mica da ridere...... bbona forte sta caramella ripiena.
SMOKE REPORT
Come promesso e visto che è arrivata a fine concia oggi mi fumo e vi racconto della
CANDY CREAM
Breeders: Seedsman
Strain: 90% Indica 10% Ruderalis, cross di Blue Black x Maple Leaf Indica x White Rhino
Io dico: innanzitutto una premessa, tutto quello che dirò di negativo su questo cultivar è unicamente "per non raccontarvi delle cazzate": ma a prescindere da quanto sopra, il prodotto finale è di un livello tale che secondo me, almeno una volta, vale la pena di provare anche perché alla fine con un volume occupato in gb di base 30x30 ed altezza 120 cm e tre mesi da seme a inizio secca una piantina coltivata in sub terra in vaso da 11lt con il solo Tripack della Biobizz
se opportunamente tutorata nel fusto e nei collaterali, in quanto lignifica poco ed i fiori ingrossandosi flettono i rami verso il basso (fino ad andare a testa in giù nelle cime più grosse), dona comunque almeno un bormioli di cime belle appiccicose e sode.
inutile aspettarsi grosse rese perché se si coltiva bene si arriva al massimo ad una resa media rispetto ad altri cross maggiormente votati alla resa, la Candy Cream pare ibridata più con l'intenzione di selezione un prodotto più di qualità nella ricerca dell'indica perfetta anche a scapito di altre caratteristiche che non rendono lo strain consigliabile a growers alle prime armi: i fert vanno dosati bene e siccome la pianta ha le radici un poco capricciose ci va un poco di esperienza per riuscire ad individuare celermente i segnali che danno le foglie ed apportare le dovute correzioni; faccio un esempio: se sbagli anche di poco ad irrigare, queste sono in grado (nel giro di un solo ciclo di luce/buio) di andare in blocco per eccesso di irrigazione o di iniziare a far appassire per secchezza le foglie e ogni irrigo è una scommessa. In idro si ovvia a questo problema ma però si entra nel turbine delle over e delle carenze perché le malefiche non si adattano ai dosaggi consigliati, bensì fanno parte di quel 10% di strain per cui VA TROVATO il giusto e bilanciato dosaggio dei nuts e modificato rebbocco dopo rabbocco in base all'ingiallimento o all'arricciarsi delle estremità delle foglie.
Nulla di trascendentale per chi ha già qualche ciclo alle spalle, però un nibbio se la rischia grossa a coltivarle.
Altro punto critico è la gestione del tutoraggio di fusto e rami che sono fini e poco lignificati (sia in terra che in idro) e richiedono un'asta centrale per il fusto da cui far partire a raggera i supporti per i rami laterali in modo da dare una forma più a cipresso che ad abete così da ridurre lo spazio occupato in compromesso con la corretta illuminazione e ventilazione anche dei piani bassi
ed anche questo se si ha poca esperienza nel training può risultare problematico e frustrante se si ha una aspettativa plug&play oriented (ma quante ne so?) come stile di coltivo.
Nonostante ciò, percontro, fumare il risultato di tanta ansia nel coltivarla, ricambia alla grande come rilassatezza nell'effetto most indica in cui induce..... peace & zen, wow!!!!
Pochi tiri e gia sei "elevato", in altre 2 boccate sei così paciarotto che altrimenti per stare così bene dovevi farti 3 anni in un monastero in Tibet a far su e giù per le scale tutto il giorno, mangiando poco e la sera doccia fredda: grazie guru Seedsman che per farmi raggiungere la beatitudine senza troppo sacrificio mi hai creato sta scorciatoia vegetale. Essendo inoltre l'universo ed i creatori di questo strain pure, ci sta pure quella giusta % di cbd che lima il dolore di qualche acciacco e col suo effetto pseudodiazepinico concilia il sonno che l'è una mmmmerraviglia.
Gusto fruttato che lascia sul palato un leggero aroma di zucchero e caffè tipo quello che rimane sul fondo della tazzina al bar e tu ci fai scarpetta col cucchiaino e raccogli crema e granelli assieme.
Grindando sulla grattugia l'odore che si avverte è di avocado maturo e ciliegia candita con una punta di menta e agrume; i frutti sono belli compatti e con un frutto grosso quanto una nocciola sgusciata ed un poco di tabacco, 2-3 ore di paradiso ci scappano.
Strain serale per eccellenza, meglio se consumato nei bui mesi invernali dove si è già abbozzolati al calduccio delle coperte e per completare il tutto, una miccetta ed abbozzoli pure il cervello..... che pace!
Ultima notiziuola in merito a sto bel prodottino illegale è che:
Come una scoreggia umida lascia inevitabilmente un ricordo nella mutanda anche la Candy Cream grattugiandola lascia la sua bella frenatina di resina marrone che raschiata con la lama dell'opinel e ributtata nella mista appena preparata, bruciando lascia nel naso quell'odore da Afghano Nero che non guasta mai..... e son sapori d'altri tempi!!!!
Alla prossima amici, ora mi godo in pace e da solo dta bella fumata che ho appena finito di carbonizzare nei polmoni e mi sta salendo su na pezza mica da ridere...... bbona forte sta caramella ripiena.