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Ciò che non vedi nei tg

wolv... se non hai fantasia sei uno schiavo incatenato in una vita di merda.
La Apple secondo me e' una technologia aliena.
Secondo me i cinesi hanno fatto un accordo con lextraterrestri e vogliono conquistare il mondo.
la fantasia non si impara la fantasia esce.
 

BadSeed

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Conferenza stampa dell’ASCIA in Parlamento

Ieri mattina si è svolta l’annunciata conferenza stampa a Montecitorio sugli effetti devastanti della Fini-Giovanardi e sulla necessità di regolamentare la coltivazione domestica.

Il Partito Radicale, nelle figure di Rita Bernardini, Claudia Sterzi e del segretario Mario Staderini, ci ha dato la possibilità di far sentire la nostra voce dal cuore del Sistema, da quell’organismo politico dove parte il concepimento e la folle applicazione della legge nei confronti dei consumatori di canapa.

Giancarlo Cecconi, segretario dell’ASCIA ha illustrato la motivazioni che hanno portato alla nascita della’associazione ASCIA (Associazione per la Sensibilizzazione sulla Canapa Autoprodotta in Italia).

E’ stata presentata anche la documentazione concernente le testiminianze delle vittime della Fini-Giovanardi, che abbiamo ricevuto nel nostro sito, e potrete leggere qui.

Per vedere la conferenza:

http://webtv.camera.it/portal/portal/default/Archivio?IdEvento=4131&IdIntervento=1778

Il comunicato dell’ANSA relativo alla conferenza è visionabile sul sito ADUC:

http://droghe.aduc.it/notizia/nasce+ascia+associazione+sensibilizzazione+canapa_122400.php

Ringraziamo Hempyreum.org per aver contribuito con la stesura del bollettino di guerra 2010, che parla di oltre mille arresti nel 2010 per piccolo spaccio di questa sostanza (ogni giorno c’e’ una media di 5-7 arresti), che abbiamo presentato come prova tangibile della follia legislativa e tutti coloro che con le loro testimonianze hanno avvalorato la tesi di come in realtà la legge si accanisca contro una criminalità inesistente.

E ora …Tutti a Bologna il 3 Aprile per la 1^ Assemblea Nazionale dell’ASCIA
 

BadSeed

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Intanto continuano a buttarcela al c**o...ops! Si può dire Bad vero?!

http://www.leggo.it/articolo.php?id=113162

Puoi dirlo te lo concedo =)

ITALIA - No a depenalizzazione coltivazione cannabis. Dpa risponde ad associazione Ascia

23 marzo 2011 20:50

La proposta di permettere la coltivazione domestica della cannabis, "oltre a non essere compatibile n‚ con la nostra legislazione n‚ con i trattati internazionali, e' totalmente inaccettabile": cosi' il Dipartimento antidroga replica all'associazione Ascia, che propone la depenalizzazione della coltivazione in casa della marijuana.
Il Dpa smentisce anche quanto affermato dall'Ascia e dall'Associazione radicale antiproibizionista in merito agli effetti sulla salute del consumo di questa sostanza: vuol dire, secondo il Dipartimento, "non voler prendere atto delle evidenze scientifiche sempre piú chiare relativamente alla pericolosità di questa sostanza". "Nessuna manipolazione quindi - aggiunge il Dpa - n‚ tantomeno falsificazione di dati (accuse gratuitamente diffamatorie che invitiamo fortemente a circostanziare), ma solo la diffusione di verità che derivano esclusivamente dalla ricerca piú avanzata e accreditata. Proprio la ricerca scientifica piu moderna mette in luce inequivocabilmente i danni alla salute psichica correlati all'uso di cannabis (Kuepper R. e altri 2011) e la capacità di dare dipendenza (Melis e altri 2005, Robinson e Kolb 2004; Alan J. e altri 2003). Vari studi inoltre evidenziano che, non solo l'uso di questa sostanza accelera il processo di comparsa di disturbi psicotici soprattutto nei giovani, ma che evitando il consumo si possa ritardare o, in alcuni casi, prevenire l'insorgenza di gravi psicosi. Per le persone vulnerabili, inoltre, la cannabis si è dimostrata sostanza in grado di attivare e agevolare un percorso verso sostanze quali la cocaina e l'eroina con sviluppo di una ulteriore dipendenza".
Quanto alla proposta di permettere l'autocoltivazione, il Dpa sottolinea che non è possibile autorizzare la coltivazione non strettamente regolamentata e controllata di una sostanza tossica. "Non si possono confondere peraltro i piani medici di potenziale utilizzo del Thc (principio attivo della cannabis, ndr) come farmaco per alcune patologie con quello di un'autocura, magari autoprescritta e senza alcun controllo, fuori da qualsiasi prescrizione medica, sulla base di una precisa diagnosi. La coltivazione domestica quindi resta totalmente da rifiutare come idea illegale e inaccettabile anche da un punto di vista medico" conclude il Dpa.

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Ennesimo scempio..
 

Bonghistaman

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Non sei l'unica ad essere ottimista! Le cose si stanno muovendo velocemente così anche come la repressione purtroppo. Però c'è una nota stonata in questo piano diabolico del DPA, di cui nessuno dei cervelloni proibizionisti ha tenuto conto: le FDO e i giudici sono esseri umani e non macchine, piano piano si stanno rendendo conto che rovinare la vita a famiglie intere per qualcosa che alla fine non è così dannoso e pericoloso non è bello...Raschia, raschia secondo me alla fine saranno proprio le braccia della repressione a ribellarsi contro il sistema repressivo!
O sono solo un utopista pazzo? :crazy:

Intanto vi posto un simpatico video recente dei nostri 2 amiconi:
1° Parte
2° Parte
 

meditatore

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Emergenza Lampedusa

in alcune città siciliane stanno crescendo le iniziative volte alla raccolta fondi e beni di prima necessità da portare a Lampedusa...dal 30 marzo, che io sappia, dovrebbero partire i primi carichi
 

blueschato

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La Libia che non si legge sui giornali


Sono stato in Libia, da lavoratore, fino al 21 febbraio scorso quando, costretto dagli eventi, ho dovuto abbandonarla con l’ultimo volo di linea Alitalia.
Ho avuto modo di conoscere gran parte del Paese, da Tripoli a Bengasi, a Ras Lanuf a Marsa El Brega a Gadames, non frequentando gli ambienti dorati, ovattati e distaccati dei grandi alberghi, ma vivendo da lavoratore tra lavoratori e a quotidiano contatto con ambienti popolari, sempre riscontrando cordialità e sentimenti di amicizia per certi versi inaspettati e sorprendenti. Non era raro per strada sentirsi chiedere di poter fare assieme una fotografia da chi si accorgeva di stare incrociando degli italiani, peraltro numerosissimi anche per le tantissime imprese che vi operavano, dalle più grandi (ENI, Finmeccanica, Impregilo ecc.) alle più piccole (infissi, sanitari, rubinetterie, arredamenti ecc.), in un ambiente favorevolissimo, direi familiare…
Da quello che ho potuto constatare il tenore di vita libico era abbastanza soddisfacente: il pane veniva praticamente regalato, 10 uova costavano l’equivalente di 1 euro, 1 kg di pesce spada cira 5 euro, un litro di benzina circa 10 centesimi di euro; la corrente elettrica era di fatto gratuita; decine e decine di migliaia di alloggi già costruiti e ancora in costruzione per garantire una casa a tutti (150-200 m2 ad alloggio….); l’acqua potabile portata dal deserto già in quasi tutte le città con un’opera ciclopica, in via di completamento, chiamata “grande fiume”; era stata avviata la costruzione della ferrovia ad alta velocità e appaltato il primo lotto tra Bengasi e il confine egiziano della modernissima autostrada inserita nell’accordo con l’Italia; tutti erano dotati di cellulari, il costo delle chiamate era irrisorio, la televisione satellitare era presente sostanzialmente in ogni famiglia e nessun programma era soggetto a oscuramento, così come internet alla portata di tutti, con ogni sito accessibile, compreso i social network (Facebook e Twitter), Skype e la comunicazione a mezzo e-mail.
Dalla fine dell’embargo la situazione, anche “democratica”, era migliorata tantissimo e il trend era decisamente positivo: i libici erano liberi di andare all’estero e rientrare a proprio piacimento e un reddito era sostanzialmente garantito a tutti.
Quando sono scoppiati i primi disordini, la sensazione che tutti lì abbiamo avuto è stata quella che qualcuno stava fomentando rivalità mai sopite tra la regione di Bengasi e la Tripolitania, così come le notizie che rilanciavano le varie emittenti satellitari apparivano palesemente gonfiate quando non addirittura destituite da ogni fondamento: fosse comuni, bombardamenti di aerei sui dimostranti ecc.
Certamente dal punto di vista democratico i margini di miglioramento non saranno stati trascurabili, del resto come in tanti altri paesi come l’Arabia Saudita, la Cina, il Pakistan, la Siria, gli Emirati Arabi, il Sudan, lo Yemen, la Nigeria ecc. ecc… e forse anche un po’ da noi! Pertanto prima o poi qualcuno dovrà spiegare perché in questi Paesi non si interviene…
Sono triste e amareggiato al pensiero di come sarò considerato dagli amici libici che ho lasciato laggiù dopo questa scellerata decisione di stupidissimo interventismo!
Guido Nardo
Ingegnere Gruppo ENI




le crociate 2011.
 
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