What's new

Rigenerare la terra per riutilizzarla

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
Io ho usato per anni cocco ri-usato X volte a cui aggiungevo ogni volta un pò di torba e qualche extra vario a seconda del ciclo e il tutto funziona alla grande perchè tendenzialmente il cocco non viene decomposto facilmente da batteri etc... per cui mantiene le sue caratteristiche "fisiche" molto più a lungo che la torba, che invece viene decomposta più facilmente e tende a compattarsi man mano che diventa più "fina".

Riusare la torba va benissimo ma cercate di aggiungere sempre elementi per dare corpo al terriccio, per dargli una struttura capace di non far compattare il terreno e quindi di mantenerlo più areato, migliore per far crescere delle belle radici sane durante un ciclo di qualche mese. Aggiungere un pò di torba nuova, cocco, qualche inerte di dimensione varia e leggero non può che far bene.

Dall'altra parte ricordate che humus, stallatici, polline etc... forniscono nutrienti per le piante ma tendenzialmente non sono adatti per rigenerare un terreno da soli, va sempre aggiunta un pò di fibra grossa (che sia torba o cocco etc...) e qualche inerte che rendano il terriccio leggero e che allo stesso tempo, irrigazione dopo irrigazione, non venga compattato dal peso dell'acqua.

Un consiglio per far decomporre le radici velocemente a fino ciclo e poter poi svasare i panetti di substrato e poterli sbriciolare facilmente, è lasciare i vasi bagnati una volta che pe piante sono state tagliate. Quanto tempo dipende dalla temperatura e da altri fattori anche se un paio di settimane sono solitamente sufficienti se la temperatura è intorno ai 25 o superiore. In caso di temperature più basse i tempi posso allungarsi di molto. Lasciando il panetto bagnato e avendo cura di mantenerlo bagnato, farete sviluppare batteri e funghi di vario tipo che decomporranno le radici. Ricordate per che poi, quel substrato sarà pieno di "vita" e non andrà bene per fare germinare dei semi ad esempio, perché la delicata radice del seme verrebbe subito attaccata da quegli stessi batteri e la germinazione ne risentirebbe gravemente. In questi caso, quando vi serve un substrato pulito e disinfettato, una passata in forno o farlo bollire un pochino risolve questo problema al 100%. Batteri e funghi moriranno e il substrato potrà essere considerato come disinfettato.
Travasare cloni o piante già sviluppate non rappresenta un problema ovviamente.
Per disinfettare in forno, piazzate il forno intono ai 70 gradi, substrato umido quasi bagnato, aspettate x tempo a seconda di quanto ne avete messo e poi misurate la temperatura interna al substrato. Quando sarà arrivata a 70 gradi, aspettate 10 minuti ed è fatta.
Nel caso di bollire, buttate il substrato in acqua bollente, aspettate che riprenda il bollore e dopo due minuti spegnete il fuoco. Scolate con un colino, sciacquate con acqua di rubinetto fresca ed è fatta.

Riguardo ai parassiti...in teoria e ripeto in teoria, molti di essi non possono sopravvivere al ciclo di bagnato, le uova verranno decomposte da batteri e funghi al pari delle radici. Tuttavia non per tutti è così e sicuramente dipende tutto da che tipo di parassita si tratta. In linea generale chi depone le uova fuori dal suolo non resiste al ciclo di bagnato. Personalmente se si tratta di qualche afide, qualche tripide o parassiti di poco conto...non mi preoccuperei più di tanto. Se si trattasse di ragnetti, che sono difficili da debellare, cercherei di usare substrato nuovo e anche di disinfettare e pulire per bene tutto l'ambiente di cultivo.
 

BioSemiosi

Active member
Io ho usato per anni cocco ri-usato X volte a cui aggiungevo ogni volta un pò di torba e qualche extra vario a seconda del ciclo e il tutto funziona alla grande perchè tendenzialmente il cocco non viene decomposto facilmente da batteri etc... per cui mantiene le sue caratteristiche "fisiche" molto più a lungo che la torba, che invece viene decomposta più facilmente e tende a compattarsi man mano che diventa più "fina".

Riusare la torba va benissimo ma cercate di aggiungere sempre elementi per dare corpo al terriccio, per dargli una struttura capace di non far compattare il terreno e quindi di mantenerlo più areato, migliore per far crescere delle belle radici sane durante un ciclo di qualche mese. Aggiungere un pò di torba nuova, cocco, qualche inerte di dimensione varia e leggero non può che far bene.

Dall'altra parte ricordate che humus, stallatici, polline etc... forniscono nutrienti per le piante ma tendenzialmente non sono adatti per rigenerare un terreno da soli, va sempre aggiunta un pò di fibra grossa (che sia torba o cocco etc...) e qualche inerte che rendano il terriccio leggero e che allo stesso tempo, irrigazione dopo irrigazione, non venga compattato dal peso dell'acqua.

Un consiglio per far decomporre le radici velocemente a fino ciclo e poter poi svasare i panetti di substrato e poterli sbriciolare facilmente, è lasciare i vasi bagnati una volta che pe piante sono state tagliate. Quanto tempo dipende dalla temperatura e da altri fattori anche se un paio di settimane sono solitamente sufficienti se la temperatura è intorno ai 25 o superiore. In caso di temperature più basse i tempi posso allungarsi di molto. Lasciando il panetto bagnato e avendo cura di mantenerlo bagnato, farete sviluppare batteri e funghi di vario tipo che decomporranno le radici. Ricordate per che poi, quel substrato sarà pieno di "vita" e non andrà bene per fare germinare dei semi ad esempio, perché la delicata radice del seme verrebbe subito attaccata da quegli stessi batteri e la germinazione ne risentirebbe gravemente. In questi caso, quando vi serve un substrato pulito e disinfettato, una passata in forno o farlo bollire un pochino risolve questo problema al 100%. Batteri e funghi moriranno e il substrato potrà essere considerato come disinfettato.
Travasare cloni o piante già sviluppate non rappresenta un problema ovviamente.
Per disinfettare in forno, piazzate il forno intono ai 70 gradi, substrato umido quasi bagnato, aspettate x tempo a seconda di quanto ne avete messo e poi misurate la temperatura interna al substrato. Quando sarà arrivata a 70 gradi, aspettate 10 minuti ed è fatta.
Nel caso di bollire, buttate il substrato in acqua bollente, aspettate che riprenda il bollore e dopo due minuti spegnete il fuoco. Scolate con un colino, sciacquate con acqua di rubinetto fresca ed è fatta.

Riguardo ai parassiti...in teoria e ripeto in teoria, molti di essi non possono sopravvivere al ciclo di bagnato, le uova verranno decomposte da batteri e funghi al pari delle radici. Tuttavia non per tutti è così e sicuramente dipende tutto da che tipo di parassita si tratta. In linea generale chi depone le uova fuori dal suolo non resiste al ciclo di bagnato. Personalmente se si tratta di qualche afide, qualche tripide o parassiti di poco conto...non mi preoccuperei più di tanto. Se si trattasse di ragnetti, che sono difficili da debellare, cercherei di usare substrato nuovo e anche di disinfettare e pulire per bene tutto l'ambiente di cultivo.
che bello rileggerti Nore ! :)
 

filo d'erba

Well-known member
Io ho usato per anni cocco ri-usato X volte a cui aggiungevo ogni volta un pò di torba e qualche extra vario a seconda del ciclo e il tutto funziona alla grande perchè tendenzialmente il cocco non viene decomposto facilmente da batteri etc... per cui mantiene le sue caratteristiche "fisiche" molto più a lungo che la torba, che invece viene decomposta più facilmente e tende a compattarsi man mano che diventa più "fina".

Riusare la torba va benissimo ma cercate di aggiungere sempre elementi per dare corpo al terriccio, per dargli una struttura capace di non far compattare il terreno e quindi di mantenerlo più areato, migliore per far crescere delle belle radici sane durante un ciclo di qualche mese. Aggiungere un pò di torba nuova, cocco, qualche inerte di dimensione varia e leggero non può che far bene.

Dall'altra parte ricordate che humus, stallatici, polline etc... forniscono nutrienti per le piante ma tendenzialmente non sono adatti per rigenerare un terreno da soli, va sempre aggiunta un pò di fibra grossa (che sia torba o cocco etc...) e qualche inerte che rendano il terriccio leggero e che allo stesso tempo, irrigazione dopo irrigazione, non venga compattato dal peso dell'acqua.

Un consiglio per far decomporre le radici velocemente a fino ciclo e poter poi svasare i panetti di substrato e poterli sbriciolare facilmente, è lasciare i vasi bagnati una volta che pe piante sono state tagliate. Quanto tempo dipende dalla temperatura e da altri fattori anche se un paio di settimane sono solitamente sufficienti se la temperatura è intorno ai 25 o superiore. In caso di temperature più basse i tempi posso allungarsi di molto. Lasciando il panetto bagnato e avendo cura di mantenerlo bagnato, farete sviluppare batteri e funghi di vario tipo che decomporranno le radici. Ricordate per che poi, quel substrato sarà pieno di "vita" e non andrà bene per fare germinare dei semi ad esempio, perché la delicata radice del seme verrebbe subito attaccata da quegli stessi batteri e la germinazione ne risentirebbe gravemente. In questi caso, quando vi serve un substrato pulito e disinfettato, una passata in forno o farlo bollire un pochino risolve questo problema al 100%. Batteri e funghi moriranno e il substrato potrà essere considerato come disinfettato.
Travasare cloni o piante già sviluppate non rappresenta un problema ovviamente.
Per disinfettare in forno, piazzate il forno intono ai 70 gradi, substrato umido quasi bagnato, aspettate x tempo a seconda di quanto ne avete messo e poi misurate la temperatura interna al substrato. Quando sarà arrivata a 70 gradi, aspettate 10 minuti ed è fatta.
Nel caso di bollire, buttate il substrato in acqua bollente, aspettate che riprenda il bollore e dopo due minuti spegnete il fuoco. Scolate con un colino, sciacquate con acqua di rubinetto fresca ed è fatta.

Riguardo ai parassiti...in teoria e ripeto in teoria, molti di essi non possono sopravvivere al ciclo di bagnato, le uova verranno decomposte da batteri e funghi al pari delle radici. Tuttavia non per tutti è così e sicuramente dipende tutto da che tipo di parassita si tratta. In linea generale chi depone le uova fuori dal suolo non resiste al ciclo di bagnato. Personalmente se si tratta di qualche afide, qualche tripide o parassiti di poco conto...non mi preoccuperei più di tanto. Se si trattasse di ragnetti, che sono difficili da debellare, cercherei di usare substrato nuovo e anche di disinfettare e pulire per bene tutto l'ambiente di cultivo.
Mi sento onorato nell' aver ricevuto una risposta da un pro come te,grazie❤
Comunque se io prendo e aggiungo un 10%di humus di lombrico e un 10% di terriccio del supermercato (come fonte a buon mercato di torba vergine) e un 10% di inerte dovrei rigenerare la terra?
 
Last edited:

can'tfindmyway

Too old Senior Member
occhio al terriccio del supermercato..... io ne presi uno che era sicuramente il residuo di qualche discarica...fuzzava di fogna....
 

GreenArt

DoctorAuto
Assicurati che sia vera terra e non sfagno e/o torba(tipo biobizz lightmix,plagron,atami,ecc) in quanto si distrugge la struttura ad ogni utilizzo e inizierà dopo 1/2 anni il vero processo di biodegradazione il che farà perdere alla torba la sua capacità di trattenere i liquidi e ne manderà le molecole di carbonio nell'atmosfera.( il carbonio migliora la struttura rendendola sempre più grumosa e regola la porosità, la densità, la permeabilità). Poi le radici della cannabis amano viaggiare liberamente e avere molta aereazione o micro aereazione come la chiamo io (rende meglio l'idea) quindi riutilizzare la torba farà si che ci sarà meno aria vista la micro struttura che tende a rompersi sia col tempo che con l'utilizzo chiudendo cosi quegli spazi meccanici tra un "filo" di torba e l'altro.
Se invece parli di terra vera allora ovviamente il discorso di prima non vale e la terra vera col tempo non può che migliorare ed arricchirsi
Basta dilavare dagli eccessi di fertilizzante e reintegrare quelle sostanze basilari come acidi umici, microelementi e un lieve apporto di npk
Per farlo serve sicuramente tempo e per diminuire il tempo richiesto come ti hanno già detto userei batteri (vodoo juice,sensizym e simili) tanto si riproducono soprattutto con una giusta temperatura (non fredda) e degli zuccheri semplici come la melassa

Ps. Incredibile rileggere Alogeno, No Reason, Don Walter

Mitici! io anni fa imparai molto da loro

:good:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
occhio al terriccio del supermercato..... io ne presi uno che era sicuramente il residuo di qualche discarica...fuzzava di fogna....

Mi sento onorato nell' aver ricevuto una risposta da un pro come te,grazie❤
Comunque se io prendo e aggiungo un 10%di humus di lombrico e un 10% di terriccio del supermercato (come fonte a buon mercato di torba vergine) e un 10% di inerte dovrei rigenerare la terra?

Concordo con can'tfindmyway, la penso anche io così. Non che abbia avuto particolari brutte esperienze ma ho il sospetto che alcune volte sia meglio usare il terriccio preso in un campo che quello comprato al super, leroymerlin etc... di cui non abbiamo idea su cosa contenga, da dove provenga etc.
Come torba assicurati che non sia proprio di pessima qualità e dovrebbe andar bene.


Riguardo alle proporzione, non c'è una ricetta assoluta. Meglio osservare il substrato finale. Deve essere soffice ma capace di bagnarsi facilmente. Quando è umido e provandolo a compattare deve essere un pò elastico e sbriciolarsi facilmente. Immagina per un attimo di essere delle radici. Vuoi un ambiente umido e areato allo stesso tempo. Se il substrato che hai fatto ti sembra che rispecchi questo paio di proprietà, allora direi che va bene. Il 10% di terriccio nuovo credo sia troppo poco, specie se questo è un terriccio (composto) e non sola torba. Direi che almeno un 20%, ma dipende anche dalle condizioni del terriccio usato che vuoi rigenerare.

Humus o compost di vario genere, arricchiscono di vita il substrato e forniscono elementi minerali alle piante e non solo. Chi è capace a usarli bene con la ganja ha dei risultati eccezionali, io non sono tra di loro. Tuttavia sperimentando si apprende, per cui un 10% di humus direi che non è male, unica accortezza anche quello di sapere da dove viene, o quantomeno avere un'idea sull'azienda che lo produce (per quello che possa servire). In questo senso se vi interessa provate a buttare un occhio al marchio terralba che vende cose interessanti.

Gli inerti come la perlite servono a varie cose, se ti mantieni su un 10% di perlite potrebbe non essere male.

I polimeri che ritengono e cedono acqua, possono essere molto utili outdoor e forse anche indoor ad evitare qualche ristagno e/o rendere più omogenea l'irrigazione. Costano poco e durano tanto (sono biodegradabili).

Altri elementi, come ad esempio la zeolite (in grana piccola è meglio) possono anch'essi aiutare molto. La zeolite ha delle proprietà interessanti ma anche altri minerali, ognuno con la sua funzione.

Altri ammendanti organici, come alghe, diatomee, kelp, sali di epsom etc... se usati nel modo corretto per ripristinare un substrato compromesso, insieme agli altri accorgimenti basilari, sono convinto che possano poi dare al coltivatore un "super-soil" con delle caratteristiche ideali per la crescita della ganja ma soprattutto per la qualità dei suoi fiori e della sua resina. Io non ho molta esperienza in questo campo ma ne ho a sufficienza per dirti che quantomeno questa è una strada per un'erba davvero di qualità....se poi ci si aggiunge il sole e non un led, e se si usa acqua di buona qualità per irrigare, si possono ottenere dei risultati strabilianti che hanno poco a che vedere con i classici fiori che troviamo in giro, tirati su a biobizz e canna (io uso canna).

Per cui concludo dicendo che riciclare i substrati è cosa buona con i dovuti accorgimenti e limiti, se poi ci si aggiunge un pò di arte da grower e si ha la fortuna di avere un pò di pollice verde, si potrebbe rimanere piacevolmente sorpresi!
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
guarda , le cose che dici sono ineccepibile...infatti sono appena tornato dai boschi qua nei paraggi , e mi son fatto un prelievo di terra di bosco... non ne ho resa tanta ( 1 vado da 18 lt) che pero mettero suddiviso nei 9 vasi che sto rigenerando.... acqua tassativamente piovana...un poco di lievito secco....perlite anche se un po nel terriccio vecchio , la metto lo stesso ....e una cosa che ho visto essere decisiva... la sabbia fine del po ( o comunque di fiume.. quella per le Malte fini)...non so se sia il silicio di cui e composta ( ma se si solo in minima parte perche e presente come SiO2 quindi insolubile) sarà che contiene molta farina fossile sarà quello che non so , ma prove fatte e ripetuto più e piu volte mi ci fanno aggiungere sempre una discreta quantità di sabbia che rende il terriccio ultra traspirante e molto più friabile e bagnabile. una pecca e' che "sparisce"... ma tutto il ciclo ce lo fai senza problemi
 

TANO

🍒
Veteran
Quindi se io vado in cimitero a prendere della terra ha già tutti i nutrienti...farina d'ossa compresa :biggrin:
tumblr_o8qqgiz52X1qmob6ro5_500.gif
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
beh se fosse possibile si ... infatti i cimiteri dove possibile si fanno su terreno sabbiosi , cosi "assorbono per molti piu anni....li c'e davvero tutto ..forse anche di piu....
ma se vai su un luamaro di quelli antichi e magari in disuso ti assicuro che e' molto meglio...
 

Sante

In DoPa
La cosa piú costosa ma al trmpo stesso semplice é acquistare un kit di biotabs. Ti costa meno buttare il terticcio ma il risultato é valido
 

can'tfindmyway

Too old Senior Member
Io e ka prima volta che rigenero “ di corsa”
Solitamente i vasi li svuoto in un decomposter piccolo che ho in giardino.. e la consorte sa che i fondi di caffè, le bucce di banana… gusci di uova .. vanno la…..
Io quando porto i cani in montagna ne approfitto per raccoglie humus e anche merde di vacca/ cavallo… che poi metto dentro e lasci maturare fino a primavera…
 
Top