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Bibio's curiosity: curiosità sull'erba

Bibio

Member
Buon pomeriggio a tutti, in questo periodo mi sto dedicando allo studio della biologia vegetale e sto scoprendo alcune cose che potrebbe farci comodo sapere.

A questo punto perchè non creare un "curiosity" , dove ognuno possa esporre curiosità (possibilmente comprovate) a riguardo della nostra amata?


Sperando in discussioni interessanti su più argomenti ho preferito creare un indice in modo che si possa aver chiaro di cosa si parla e dove (sempre che interessi :biggrin: )



Indice:

1. Stimolazione germinazione (pag.1)
2. Ridurre lo stretching (pag.1)
3. Ottenere individui poliploidi (pag.1)




Grazie per l'attenzione :thank you:
 

Bibio

Member
Stimolazione germinazione

Stimolazione germinazione


In sintesi:
esponendo i semi ad una luce da 660nm ca. (che definiamo Red) per 30-90 sec e riponendoli al buio in condizioni ottimali di germinazione (alta umidità, temperatura intorno ai 22 °C e buio assoluto), si avrà una insorgenza dal seme più rapida e vigorosa. Attenzione allo spettro luminoso utilizzato che deve essere solo da 660nm, uno spettro da 730nm ca. (che definiamo Far-red) avrà l'effetto contrario, ovvero quello di inibire/bloccare il processo di germinazione.



Per chi fosse curioso del perchè riporto anche la spiegazione per esteso:


"In seguito alla scoperta del recettore luminoso (fitocromo) grazie allo studio sui semi fotoblastici (semi con a disposizione scarse risorse nutritive come mais, weed, lattuga, etc e che germinano appena al di sotto del terreno, mai in profondità dando origine ad un individuo adulto sano).

Ed è proprio l'esperimento che hanno fatto quello che c'interessa.

Hanno preso dei semi di lattuga e li hanno fatti germinare in diverse condizioni di luce:

1. Sempre al buio
2. Esposizione a 660nm (Red) per 60 secondi e poi buio
3. Red per 60 secondi --> esposizione a 730nm (Far-red) per 60 secondi e poi buio
4. Far-red (60 sec) --> buio
5. Far-red (60 sec) --> Red (60 sec) --> buio

Tutti i semi iniziarono contemporaneamente i diversi trattamenti e dopo un pò di tempo si osservarono tutti i campioni insieme.

I risultati furono rispettivamente questi:

1. (Dark control) Normale germinazione
2. (Red) Sono germinati molti più semi e in modo più vigoroso
3. (Red Far-red) Pochi semi germinati, i restanti non danno segno di emersione
4. (Far-red) Presenta una situazione simile a quella dei semi del punto 3, ma con meno semi germinati
5. (Far-red Red) Presenta una situazione analoga a quella dei semi del punto 2


lettucegermphoto.gif




Appare chiaro che un esposizione di poche decine di secondi è suvviciente a garantire une germinazione rigogliosa e il motivo è che il seme è già in grado di percepire la luce (o meglio, è il fitocromo, un organello presente in quasi tutte le cellule vegetali, a percepirla). Ragioniamo nel complesso, consideriamo che in un seme non c'è una sola cellula, così come non c'è un solo fitocromo. Nell'insieme tutti i fitocromi sono presenti in due forme, ed è la prevalenza di una delle due forme rispetto all'altra che favorisce o inibisce la germinazione.

Qui la cosa si complica un pochino.

Queste due forme assorbono la luce in due frequenze diverse:
Uno guarda un pò assorbe a 660nm (definiamo questo fotorecettore Pr), e l'altro invece a 730nm (Pfr), ed è importante sapere che illuminando i recettori a 660nm, molti di essi si trasformeranno in Pfr fino a creare un nuovo equilibrio modificato dalla luce dove vi sono più forme Pfr rispetto a quelle Pr. E' vero anche il contrario fornendo luce a 730nm.
Riassumendo: fornendo luce a 660nm favorisco la germinazione grazie ad una quantità maggiore di Pfr rispetto a Pr (trasformati in Pfr), mentre con luce da 730nm le quantità di Pfr diminuiscono con le stesse meccaniche appena descritte, quindi è la forma Pfr quella che è attiva biologicamente e che serve a stimolare la germinazione e che viene prodotta fornendo luce a 660nm.


fig2a.jpg



Il grafico evidenzia i picchi di assorbimento per il Pr e per il Pfr.



Non ho ancora sperimentato questo metodo ma credo lo farò nel mio prossimo ciclo, devo solo trovare un led da 5w del giusto spettro."




Spero di essere stato chiaro ed esauriente :D

Alla prossima curiosità.
Saluti :tiphat:
 

Bibio

Member
Ridurre lo stretching

Ridurre lo stretching

Questa è una bozza, avevo letto un thread di noreason o microspy dove si parlava appunto dei fattori che influivano sulla compattezza della pianta, voglio integrarla un pochino e dare un'idea più generale.


Oltre ai fattori descritti nel sopracitato thread (se qualcuno lo trova gliene sarei grato :D ) ne ho trovato un altro non trascurabile: l'apporto idrico.

"Nel passaggio da vegetativa a fioritura assistiamo allo "stretching", e la pianta lo fa aumentando di dimensioni. E' importante notare che in questa fase non ci creano nuovi rami o foglie, inoltre gli internodi si allungano. Ciò succede perchè in questa fase, l'aumento di dimensioni non è dovuto ad un rapido aumento di produzione delle cellule vegetali, ma quelle già presenti aumentano le proprie dimensioni allungandosi (crescita per distensione), e lo fanno immagazzinando acqua nel vacuolo (una struttura a sacchetto presente nella quasi totalità delle cellule vegetali e funziona da riserva idrica). La cellula immette acqua nel proprio vacuolo, e la pressione che esercita quest'ultimo porta la cellula ad espandersi. In caso di scarsa disbonibilità idrica in questa fase, verrà pregiudicata la crescita per distensione, il che si traduce in un minor allungamento inernodale e piante più compatte. Poca acqua non vuol dire siccità assoluta, quindi fate attenzione nel trovare il giusto compromesso se non volete sottoporre la pianta a ulteriori stress."



Alla prossima!
Saluti :tiphat:
 
Posso confermare che un apporto di acqua poco sopra al minimo indispensabile (prima che inizino a vedersi i sintomi della carenza d'acqua) l'ho utilizzato spesso,non con l'amata pianta ( il mio primo ciclo con la weed è quello in corso....escludendo qualche esperimento boschivo di una ventina d'anni fà....) ma con i bonsai di essenze tipiche della mia zona.... seguo questa teoria (poca acqua) con due conifere (cipressi) nate da seme!..hanno una decina d'anni e sono con un bel tronco da 4cm di diametro alte circa 35cm.... con la tipica forma del cipresso...a fiamma (coltivati con la tecnica "taglia e lascia crescere")...ora.. piu o meno mi so regolare con queste tipologie di piante ( e relativi substrati) le quali perdonano abbastanza bene gli errori umani!...con la weeda come mi dovrei comportare?
 

Bibio

Member
Posso confermare che un apporto di acqua poco sopra al minimo indispensabile (prima che inizino a vedersi i sintomi della carenza d'acqua) l'ho utilizzato spesso,non con l'amata pianta ( il mio primo ciclo con la weed è quello in corso....escludendo qualche esperimento boschivo di una ventina d'anni fà....) ma con i bonsai di essenze tipiche della mia zona.... seguo questa teoria (poca acqua) con due conifere (cipressi) nate da seme!..hanno una decina d'anni e sono con un bel tronco da 4cm di diametro alte circa 35cm.... con la tipica forma del cipresso...a fiamma (coltivati con la tecnica "taglia e lascia crescere")...ora.. piu o meno mi so regolare con queste tipologie di piante ( e relativi substrati) le quali perdonano abbastanza bene gli errori umani!...con la weeda come mi dovrei comportare?


Mi fa piacere avere un responso di quanto detto, anche se relativo a dei cipressi i meccanismi a base della biologia vegetale sono gli stessi :D

Per la tua domanda invece è un pò vaga, credo che qui toverai risposta a qualsiasi domanda ti venga in mente: https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=258202
Leggi anche qualche ciclo completo e a questo punto dovresti sapere tutto quello che ti serve per far crescere delle belle piante sane e vigorose.

Saluti :tiphat:
 
Mi fa piacere avere un responso di quanto detto, anche se relativo a dei cipressi i meccanismi a base della biologia vegetale sono gli stessi :D

Per la tua domanda invece è un pò vaga, credo che qui toverai risposta a qualsiasi domanda ti venga in mente: https://www.icmag.com/ic/showthread.php?t=258202
Leggi anche qualche ciclo completo e a questo punto dovresti sapere tutto quello che ti serve per far crescere delle belle piante sane e vigorose.

Saluti :tiphat:

già sfogliato in lungo e in largo.....ho anche sottoscritto alcuno 3d interessanti........visitato anche il "link o'rama" nella sez. internazionale
 

Nabat

Active member
Veteran
Veramente molto interessante sopratutto la stimolazione germinazione con luce 660nm..sembra fattibile e appena avrò occasione proverò...ovviamente dipenderà anche dal fattore conservazione semi...ciao oi!
 
Veramente molto interessante sopratutto la stimolazione germinazione con luce 660nm..sembra fattibile e appena avrò occasione proverò...ovviamente dipenderà anche dal fattore conservazione semi...ciao oi!

infatti!!.... molto stimolante...proverò anch'io...appena mi autocostrisco le lamps a led
 

Bibio

Member
Ottenere individui poliploidi

Ottenere individui poliploidi

In sintesi: somministrando per via fogliare regolarmente una soluzione a base di estratti di colchicina (allego il link di wikipedia per chi fosse interessato a saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Colchicina) avremo un'alta probabilità di ottenere individui poliploidi. Metodo più efficiente è sottoporre a questo trattamento, se si hanno a disposizione individui maschili e femminili, solo una zona di entrambe le piante, che saranno quelle da cui preleveremo il polline ed impollineremo. A questo punto i semi che otterremo, saranno quasi certamente individui poliploidi, ovvero con un corredo genetico doppio o più rispetto al normale.
Purtroppo la colchicina ha un costo (circa 200 dollari al grammo) e una reperibilità piuttosto proibitiva, il che rende tutto questo una mera curiosità :tumbleweed: .


Gli individui poliploidi sono caratterizzati da dimensioni cellulari maggiori e maggior vigore di crescita, ciò significa foglie, rami e buds più grandi come si può vedere in foto:


3350671900_30357667ba.jpg



Purtroppo però gli individui poliploidi sono sterili, ciò significa che non è una caratteristica selezionabile e tramandabile, cari breeder mi spiace! L'unico modo per poter ottenere individui fertili sarebbe quello di incrociare un individuo poliploide di cannabis con una specie affine (anche qui con un individuo poliploide).

Questa tecnica di poploidizzare una specie, ha segnato fortemente l'economia e l'industria mondiale dei prodotti agronomici, tant'è vero che la pianta rappresentativa è il frumento, non c'è quindi da spaventarsi ed essere allarmisti a riguardo :D
Ultima piccola curiosità che non potevo omettere è che un individuo di cocomero triploide sarà sterile, ed in quanto tale è privo di semi, ne mangerei a chili!!



crx%2010067%20300x.JPG


Saluti a tutti! :tiphat:
 

Sante

In DoPa
Molto interessante.,,peccato che sia morto cosí io 3d! Qualcuno ha sperimentato il metoo del led rosso per stimolare la germinazione?
 

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