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My Green Garden

weos

Active member
La storia del pH non è complicata, ma spiegarla si che lo è :biggrin:

Diciamo che io ho coltivato per anni in cocco e perlite e anche in terra (anche se in minor quantità) usando acqua a pH 8,5 o giù di lì e senza aggiungere acidi. L'ec totale dell'acqua del rubinetto era 0,2 mS/cm, cioè un'acqua dolce, non dura. Non ho mai avuto particolari problemi ed infatti sono andato avanti per anni così prima di passare all'idro dove invece regolo il pH a 6,5/7

Se avessi usato un'acqua dura quasi sicuramente non sarei riuscito a coltivare senza problemi con un pH così alto e avrei invece avuto bisogno di acidi per abbassarlo.

Negli anni ho avuto conferma della cosa anche da altri grower sul forum e non.

Se un'acqua è dolce contiene pochi soluti e nel nostro caso pochi bicarbonati, cosa che permette al pH di essere facilmente influenzato (ad esempio dalle radici stesse che sono vive e parte di un organismo complesso capace di adattarsi a molteplici situazioni).

Se un'acqua è dura, ad esempio contiene molti bicarbonati, il pH tenderà a rialzarsi nonostante l'aggiunta di acidi. A questo punto una pianta non può influenzare più di tanto il pH ed avrà scompensi. In questo caso regolare il pH dovrebbe essere obbligatorio o quasi, compensando l'alta alcalinità, cioè saturando le sostanze tampone, cosa che non potrebbe fare la pianta.

Non so se ciò che accade è davvero questo, ma sicuramente un acqua dolce è più facile da gestire che un'acqua dura.

quindi tocca tener d'occhio più l' EC che il PH dell'acqua che diamo alle piante anche coltivando in sub diversi dal hydro?
 

- GREEN -

Member
La storia del pH non è complicata, ma spiegarla si che lo è :biggrin:

Diciamo che io ho coltivato per anni in cocco e perlite e anche in terra (anche se in minor quantità) usando acqua a pH 8,5 o giù di lì e senza aggiungere acidi. L'ec totale dell'acqua del rubinetto era 0,2 mS/cm, cioè un'acqua dolce, non dura. Non ho mai avuto particolari problemi ed infatti sono andato avanti per anni così prima di passare all'idro dove invece regolo il pH a 6,5/7

Se avessi usato un'acqua dura quasi sicuramente non sarei riuscito a coltivare senza problemi con un pH così alto e avrei invece avuto bisogno di acidi per abbassarlo.

Negli anni ho avuto conferma della cosa anche da altri grower sul forum e non.

Se un'acqua è dolce contiene pochi soluti e nel nostro caso pochi bicarbonati, cosa che permette al pH di essere facilmente influenzato (ad esempio dalle radici stesse che sono vive e parte di un organismo complesso capace di adattarsi a molteplici situazioni).

Se un'acqua è dura, ad esempio contiene molti bicarbonati, il pH tenderà a rialzarsi nonostante l'aggiunta di acidi. A questo punto una pianta non può influenzare più di tanto il pH ed avrà scompensi. In questo caso regolare il pH dovrebbe essere obbligatorio o quasi, compensando l'alta alcalinità, cioè saturando le sostanze tampone, cosa che non potrebbe fare la pianta.

Non so se ciò che accade è davvero questo, ma sicuramente un acqua dolce è più facile da gestire che un'acqua dura.

Ora capisco quando trovi alcuni growers che hanno piante sanissime senza controllare mai il ph dell'acqua.
Credo che da ora in poi incomincerò a controllare l'Ec.
Sicuramente l'acqua di casa sarà piu dura dell'acqua del pozzo e quindi piu difficile da gestire! Ora ho capito bene il concetto e spero di non ripetere lo stesso errore nei prossimi cicli. Grazie mille :biggrin:
 

noreason

Natural born Grower
ICMag Donor
Veteran
quindi tocca tener d'occhio più l' EC che il PH dell'acqua che diamo alle piante anche coltivando in sub diversi dal hydro?

Il discorso si può più o meno riassumere con: se hai acqua dura è più importante controllare il pH ed assicurarsi che resti nel giusto range.

Far si che resti nel giusto range vuol dire aggiungere acidi, che liberando ioni andranno a saturare l'alcalinità e quindi il pH sarà facilmente influenzabile da parte della pianta, che se non ricordo male, è capace di alterare localmente il pH rilasciando ioni dalle radici.

Poi a tutto questo c'è da aggiungere che stiamo sempre trattando con esseri viventi e in quanto tali, ognuno risponde in maniera leggermente diversa.
Come negli umani o negli animali in genere, esistono piante di ganja che hanno problemi di assimilazione ad un determinato pH, una disfunzione nell'assorbimento di alcuni elementi, proteine di membrana in proporzioni anomale e così via.
Il compito di un grower che vuole avere il meglio dai suoi coltivi è lavorare anche in questo senso. Facendo selezione e mantenendo solo i fenotipi che rispondono meglio in base al proprio stile di cultivo, si eliminano gran parte dei problemi dovuti ad un DNA non perfettamente equilibrato per i nostri scopi.

Le proteine di membrana sono quelle che permettono agli ioni di entrare (ma anche di uscire) nella pianta. Sono dei ''canali'' e sono molto selettive. Immaginate che su una radice ci siano centinaia di ''prese'' diverse. Come avere una TV che ha tante entrate HDMI, SCART, VGA e così via. Ognuna di esse può catturare un solo segnale.

A seconda della quantità di ognuna di queste tipologia di proteine, la pianta fa più o meno fatica ad assorbire uno o più determinati elementi (in forma ionica). Per cui ci saranno piante portate ad assorbire molto bene l'azoto, magari arrivando facilmente ad avere un verde scuro, quasi al limite dell'overfertilizzazione, e allo stesso tempo ci saranno piante con difficoltà ad assorbire magnesio. pur avendo lo stesso regime nutrizionale.

In tutti i casi, una nutrizione adeguata ed abbondante mitiga gli effetti di qualche piccola disfunzione da parte della pianta. Conoscere il fenotipo che si coltiva è fondamentale a questo punto, ma una delle cose più importanti è la dinamica con cui voi fate assorbire ossigeno e nutrienti alla pianta.

C'è molta differenza ad esempio nel coltivare in sistemi a ricircolo continuo, dove le radici sono in perenne contatto con una soluzione nutritiva, oppure un sistema dove le radici vengono irrigate una volta e poi si aspetta anche giorni prima di una nuova irrigazione, come nel caso di un classico cultivo in cocco o in terra.
Provate a mettervi al posto della pianta, che cosa vorreste? Vorreste nutrienti sempre freschi e tanto ossigeno per poterli consumare.
Qualunque cosa voi facciate in questo senso migliorerà il vostro cultivo, fino ad arrivare alla massima espressione che è l'areoponica, dove la quantità di ossigeno è teoricamente il massimo ottenibile a livello atmosferico.

Per tutti quelli che coltivano nel classico modo, in vaso con irrigazione manuale, provate a velocizzare i cicli di irrigazione. In parole povere scegliete un vaso più piccolo in cui le radici esauriranno in fretta l'acqua e sarete costretti ad irrigare di nuovo in breve tempo. E' una rottura di coglioni, ma se ogni volta che irrigate date alla pianta sempre fertilizzanti freschi, lasciando scolare dell'acqua dal fondo che si porterà via gran parte dei nutrienti vecchi, starete velocizzando il metabolismo della pianta e questa crescerà più rapida e fiorirà in maniera più abbondante.

Altra tecnica, che prevede meno lavoro, è quella di creare un sistema a ricircolo, dove una pompa fa il lavoro per voi. Non potendo regolarsi esattamente sul quando innaffiare, l'irrigazione sarà perpetua, sempre accesa oppure timerizzata ad esempio 15 minuti ON e 15 minuti OFF.
In questo caso l'ossigeno alle radici sarà fornito dalla soluzione nutritiva stessa, che circolando si ossigena.
Questo tipo di tecnica va bene anche per cocco e perlite, così come per argilla espansa, rockwool e magari in mani esperte anche in terra.

Io vi ho scritto un po' di informazioni miste che reputo utili, non prendetele come oro colato ma piuttosto come spunto di riflessione ulteriore.
Infine, specialmente ai novizi, lasciate perdere decine di prodotti diversi. Scegliete dei buoni fert di base e giocate su irrigazione/areazione del substrato. Questo vi darà più risultati di qualsiasi stimolatore di fioritura venduto a centinaia di euro al litro…


:wave:
 

LilTia

Active member
Veteran
Grazie Nore sei stato molto chiaro. In effetti io ho un'acqua un Po più dura e mantenere il Ph stabile mi sembra in effetti una cosa abbastanza inutile e inapplicabile' ancora di più dove ci sono bolle o nell'aereo dove il ph continua a risalire. Rimanendo più sterile voglio riprovare a fare delle prove in cocco concentrandomi meno sul ph e vedere come è se cambia. Crrdo che però questi discorsi valgano solo ed esclusivamente parlando delle classiche forme di assorbimento della pianta escludendo tutti i microorganismi presenti in una coltivazione organica o in terra. Mi scuso con Green x l'off e ringrazio Nore x le informazioni sempre di stimolo!
 

- GREEN -

Member
Grazie Nore sei stato molto chiaro. In effetti io ho un'acqua un Po più dura e mantenere il Ph stabile mi sembra in effetti una cosa abbastanza inutile e inapplicabile' ancora di più dove ci sono bolle o nell'aereo dove il ph continua a risalire. Rimanendo più sterile voglio riprovare a fare delle prove in cocco concentrandomi meno sul ph e vedere come è se cambia. Crrdo che però questi discorsi valgano solo ed esclusivamente parlando delle classiche forme di assorbimento della pianta escludendo tutti i microorganismi presenti in una coltivazione organica o in terra. Mi scuso con Green x l'off e ringrazio Nore x le informazioni sempre di stimolo!

Nono trannquillo Lil non scusarti! :) Avrei chiesto la stessa cosa anche io, quando si tratta di Nore gli farei occupà anche 10 pagine :laughing:

Io per velocizzare le irrigazioni alterno piccole bevute tramite radice a delle irrigazioni via fogliare, in questo modo la pianta assorbe acqua nuova ogni 2 giorni.

Comunque posto un piccolo aggiornamento del ciclo sperando che attiri ancora l'interesse di qualcuno :biggrin: Ieri sera la pianta sembrava avesse reagito bene al Flush e alla nuova irrigazione a ph neutro! Ho controllato acqua di scolo dopo il flush e sembrava intorno al 6,5. Per quanto riguarda l'ec sono sicuro che rispetto all'acqua che davo prima sia piu sotto controllo ma finche non mi munisco di un misuratore non sapro mai i valori e i fondi sono risicati al momento. La macchie continuano a vedersi ma le prime foglie colpite da un po' di giorni non sembrano peggiorare, hanno sempre solo le punte colpite. Aspetto stasera che si riaccenda la lampada per arrivare a delle conclusioni e postare foto.

Grazie a tutti!
(Se potessi metterei le Rep ma tranquillo che appena posso sono d'obbligo Nore)
 

- GREEN -

Member
Volevo caricare alcune foto ma non me le fa mettere. Ho pravato un altro modo spero che le pubblichi

Questa è la TUt@nkh@m0n
IMG_20170104_204357_BURST001_COVER.jpg

E questa la Wh1t€ b€rry
IMG_20170104_204236.jpg

Spero si possano vedere le foto
Buon cultivo a tutti come sempre :wave:
 

- GREEN -

Member
Hola growers posto ancora qualche foto un po' per noia e un po' per raggiungere il prima possibile il grado Membro :biggrin: . Siamo al 18esimo giorno di fioritura. (12esimo a luce 12/12)
La sindrome del barattolo vuoto inizia a farsi sentire nonostante non manchi da fumare

 

ISOMERO

Well-known member
So che in giro trovi informazioni del genere ma in parole povere…sono una stronzata.
Il pH del medium di coltivo è uguale in tutti i tipi di substrato, non c'è nessuna necessità di averlo più basso o più alto.
Coltivo ormai da anni in idro a pH 7 più o meno così come ho coltivato a pH 5 o ho irrigato in cocco a pH 8. Il pH è spesso poco influente, almeno non quanto l'alcalinità o viceversa l'acidità, ma questo è un altro discorso.

Riguardo il cloro, ogni tanto non fa male. Non consideratelo come dannoso e basta, consideratelo come un alleato. Spesso bastano 5 minuti per far evaporare gran parte del cloro libero, senza considerare che se aggiungete ioni (fertilizzanti) ad acqua clorata, si formano nuovi composti/molecole e il cloro perde la sua efficacia, almeno sul momento.

Riguardo la plausibile carenza di calcio, ti consiglio di mantenere un pH neutro in generale, diminuire la quantità d luce/ombreggiare la pianta colpita e appena puoi, cioè quando il panetto è bello asciutto, fai un flush alla pianta in modo da togliere tutto quello che c'era prima e poi sostituirlo subito dopo con nutrienti freschi e nella giusta quantità.
Il pH regolalo prima, aspetta qualche ora e poi regolalo di nuovo, infine aggiungi i fert.


Dal momento che hai aggiunto humus, hai contaminato il substrato da molte forme di batteri, lieviti e così via. Se nel substrato non vi è abbastanza ossigeno la parte anaerobica di quella flora prenderà il sopravvento e farà danni. Attento ad irrigare correttamente le piante.
Infine e giusto come informazione, se vuoi avere una flora attiva nel substrato devi alimentarla e i fert. minerali non lo fanno.

:wave:


Ciao Nore

scusa se mi intrometto...
In queste 2 risposte che hai dato ci sono un sacco di grandi informazioni sopratutto vere..ma vorrei che si chiarisse un punto..
il pH non è uguale in tutti i tipi di substrato..
Esiste un pH ottimale (6-6.5) per la pianta..
E' importante il pH..L alcalinità...e il substrato utilizzato...e questi 3 fattori è importante considerarli insieme..
Si tende a partire con un pH più alto o più in basso in base a questi 3 fattori considerati insieme appunto...
mi spiego meglio...
Hai detto di aver coltivato in terra e in cocco con acqua a pH 8 senza incorrere in problemi...questo è stato possibile perchè ''oltre'' alla bassa quantità di bicarbonati(bassa alcalinità)nella tua acqua il tuo medium era costituito da materiale organico(terra o cocco) che di per se hanno un ottima capacità tampone che è in grado di mantenere facilmente stabile il pH a quei livelli di alcalinità...
In genere in questi tipi di substrati si tende ad usare un pH più alto per compensare la naturale tendenza all acidificazione..che avviene durante il ciclo di coltivazione..infatti la produzione di essudati..la produzione di co2..ma sopratutto la decomposizione della materia organica tende ad acidificare substrati di per se già un pò acidi(es torbe)..
Diverso il discorso se siamo in idroponica con o senza medium(e qui lo hai detto pure tu, che passando all idro hai iniziato a correggere ilpH)..In questo caso si parte da un pH più basso..sempre per compensare il naturale aumento di pH che si ha...a causa della notevole asportazione anionica(anione nitrato in primis..)e della natura chimica dei substrati usati che tendenzialmente sono basici(argilla espansa..lana di roccia..perlite..etc)..

molte cose che ho scritto le hai dette pure tu...ma ho voluto sottolineare l importanza di considerare il tipo di substrato in relazione alla composizione qualitativa dell acqua..

Alla fine correggere il pH è tanto più importante se si utilizzano acque ricche di bicarbonati..e se si utilizzano substrati inerti..privi di capacità tampone...

un saluto di cuore...
:tiphat:
 

- GREEN -

Member
Ciao isomero, grazie del passaggio. Credo che Noreason intendesse che il ph dell'acqua che usi per irrigare non deve dipendere dal tipo di substrato che usi, e non che ogni substrato ha lo stesso ph. Ovvero non è che se usi il cocco o la terra o qualsiasi altro substrato il ph (dell'acqua) deve essere piu o meno alto rispetto al valore ottimale di assorbimento. Anche se usi un substrato a ph 5 l'acqua di irrigo deve comunque avere un ph ottimale per permettere alle radici l'assorbimento ideale dei nutrimenti. E.comunque a lungo andare irrigando con valori ottimali anche il substrato avrà valori piu o meno uguali a quelli dell'acqua che usi. Da quello che ho capito. Inoltre la storia della durezza dell'acqua è veramente da tenere sotto controllo, usando l'acqua del pozzo le piante sono rigenerate e non hanno piu mostrato alcune carenze e la fioritura procede spedita, la resina amuenta a vista d'occhio di giorno in giorno sopratutto nella tutankhamon :biggrin:
Buon cultivo a tutti :thank you:
 

ISOMERO

Well-known member
sI GREEN..ho inteso quello che ha scritto Noreason..e non ho contraddetto nulla...forse tu non hai inteso bene quello che ho scritto io..o magari mi sarò espresso male.
Buon cultivo anche a te:tiphat:
 

- GREEN -

Member
Ciao Nore

scusa se mi intrometto...
In queste 2 risposte che hai dato ci sono un sacco di grandi informazioni sopratutto vere..ma vorrei che si chiarisse un punto..
il pH non è uguale in tutti i tipi di substrato..

[COLOR=""]Mi riferivo a questo punto. Sul resto avevo capito che eri d'accordo con Noreason[/COLOR]

Esiste un pH ottimale (6-6.5) per la pianta..
E' importante il pH..L alcalinità...e il substrato utilizzato...e questi 3 fattori è importante considerarli insieme..
Si tende a partire con un pH più alto o più in basso in base a questi 3 fattori considerati insieme appunto...
mi spiego meglio...
Hai detto di aver coltivato in terra e in cocco con acqua a pH 8 senza incorrere in problemi...questo è stato possibile perchè ''oltre'' alla bassa quantità di bicarbonati(bassa alcalinità)nella tua acqua il tuo medium era costituito da materiale organico(terra o cocco) che di per se hanno un ottima capacità tampone che è in grado di mantenere facilmente stabile il pH a quei livelli di alcalinità...
In genere in questi tipi di substrati si tende ad usare un pH più alto per compensare la naturale tendenza all acidificazione..che avviene durante il ciclo di coltivazione..infatti la produzione di essudati..la produzione di co2..ma sopratutto la decomposizione della materia organica tende ad acidificare substrati di per se già un pò acidi(es torbe)..
Diverso il discorso se siamo in idroponica con o senza medium(e qui lo hai detto pure tu, che passando all idro hai iniziato a correggere ilpH)..In questo caso si parte da un pH più basso..sempre per compensare il naturale aumento di pH che si ha...a causa della notevole asportazione anionica(anione nitrato in primis..)e della natura chimica dei substrati usati che tendenzialmente sono basici(argilla espansa..lana di roccia..perlite..etc)..

molte cose che ho scritto le hai dette pure tu...ma ho voluto sottolineare l importanza di considerare il tipo di substrato in relazione alla composizione qualitativa dell acqua..

Alla fine correggere il pH è tanto più importante se si utilizzano acque ricche di bicarbonati..e se si utilizzano substrati inerti..privi di capacità tampone...

un saluto di cuore...
:tiphat:

Forse ho capito male ma pensavo tu intendessi che per un particolare tipo di substrato si deve irrigare con valori diversi in questo caso ti chiedo scusa :biggrin:
 

WhiteRabbit86

Active member
Veteran
Forse ho capito male ma pensavo tu intendessi che per un particolare tipo di substrato si deve irrigare con valori diversi in questo caso ti chiedo scusa :biggrin:

CIao Green,

Per quel poco che ne so, il ph di assorbimento ottimale dei vari nuts (N,P,K,zn, B,Ca,Cu, ecc ecc) da parte della piante variano di qualche punto dal tipo di sub di meno in coco di più in terra.

:tiphat:
 

- GREEN -

Member
CIao Green,

Per quel poco che ne so, il ph di assorbimento ottimale dei vari nuts (N,P,K,zn, B,Ca,Cu, ecc ecc) da parte della piante variano di qualche punto dal tipo di sub di meno in coco di più in terra.

:tiphat:

Ciao white
Io invece penso che si debba irrigare con gli stessi valori di ph indipendentemente dal sub che si usa! Secondo me bisogna dare alla pianta la miglior acqua possibile per permetterle di sfruttare al meglio l'assorbimento, che poi stia in cocco o in terra cosa c'entra con il valore di ph dell'acqua?
 

ISOMERO

Well-known member
Ripeto..il pH è un qualcosa di non fisso..è sempre in un equilibrio dinamico..ovvero nel tempo tende a modificarsi se ci sono i presupposti..
Ho cercato di spiegarti con parole povere il motivo ma vedo che chi non ha orecchie per sentire...
Il pH è un parametro che varia(nei limiti accettabili ovviamente)in base alla specie coltivata(ma oltre a questo anche in base alla fase fenologica)..in base alla tecnica di coltivazione..in base al substrato utilizzato..e in base hai valori che si ottengono durante il ciclo di coltivazione..
E' differente coltivare su una matrice organica carica di sostanze in decomposizione e microorganismi e quindi dotata di notevole capacità tampone o coltivare su un substrato inerte...
ad esempio se dovrebbe essere sempre lo stesso che senso ha monitorare i valori di scolo o i valori di un estratto prelevato da una lastra stonewool??a che ti servono quei valori??

Credo che il succo di quello che voleva dire Noreason è che ai nostri livelli(hobbisti), che coltiviamo 2 piantine giusto per il nostro fabbisogno, sia più profittevole agire sulla preparazione del substrato e gestire in modo oculato l irrigazione per avere risultati visibili e non perdersi dietro ai millesimi di punti di pH..giocando con acidi etc e alla fine fare più danni che benefici....
Prova a chiedere a chi è costretto a coltivare su terreni acidi o alcalini se si comporta alla stesso modo di uno che coltiva in terra normale..

Salùt
 

- GREEN -

Member
Ripeto..il pH è un qualcosa di non fisso..è sempre in un equilibrio dinamico..ovvero nel tempo tende a modificarsi se ci sono i presupposti..
Ho cercato di spiegarti con parole povere il motivo ma vedo che chi non ha orecchie per sentire...
Il pH è un parametro che varia(nei limiti accettabili ovviamente)in base alla specie coltivata(ma oltre a questo anche in base alla fase fenologica)..in base alla tecnica di coltivazione..in base al substrato utilizzato..e in base hai valori che si ottengono durante il ciclo di coltivazione..
E' differente coltivare su una matrice organica carica di sostanze in decomposizione e microorganismi e quindi dotata di notevole capacità tampone o coltivare su un substrato inerte...
ad esempio se dovrebbe essere sempre lo stesso che senso ha monitorare i valori di scolo o i valori di un estratto prelevato da una lastra stonewool??a che ti servono quei valori??

Credo che il succo di quello che voleva dire Noreason è che ai nostri livelli(hobbisti), che coltiviamo 2 piantine giusto per il nostro fabbisogno, sia più profittevole agire sulla preparazione del substrato e gestire in modo oculato l irrigazione per avere risultati visibili e non perdersi dietro ai millesimi di punti di pH..giocando con acidi etc e alla fine fare più danni che benefici....
Prova a chiedere a chi è costretto a coltivare su terreni acidi o alcalini se si comporta alla stesso modo di uno che coltiva in terra normale..

Salùt

Fidati le orecchie le ho e le uso, se uno mi dice una cosa non la prendo subito come oro colato, non per offenderti ma prima di cambiare idea preferisco ragionarci sopra anche con i miei punti di vista, poi a limite cambio idea quando vedo che i miei ragionamenti non stanno in piedi. Quindi secondo quello che mi stai dicendo se uno coltiva in un terreno acido tipo 5.0 dovrebbe irrigare con acqua a ph 8 o superiore per compensare e cercare di avere un ph ottimale nell'insieme? (Valori presi solo per fare esempio sia chiaro)
Ma alle radici non darebbe noia assorbire acqua con un valore cosi alto di ph? Se si coltiva in una terra acida si avranno piu risultati soddisfacenti con un ph piu alto rispetto a quello ottimale?
Io scolo si controlla per vedere se stiamo irrigando con valori ottimali no? Se usassimo una macchina che irrighi con un ph sempre identico dall'inizio alla fine forse non avremmo nemmeno bisogno di controllare acqua di scolo o sbaglio?

Grazie per la pazienza e mi scusa se posso sembrare arrogante aspetto tue risposte :thank you:
 

ISOMERO

Well-known member
Quindi secondo quello che mi stai dicendo se uno coltiva in un terreno acido tipo 5.0 dovrebbe irrigare con acqua a ph 8 o superiore per compensare e cercare di avere un ph ottimale nell'insieme? (Valori presi solo per fare esempio sia chiaro)
Se si ha un terreno acido e l acqua di partenza è di 8...non ha molto senso acidificarla...quindi si utilizzerà tal quale in modo da controbattere in parte l acidità del suolo..in parte perchè se un terreno è acido di costituzione non è che cambi il pH del suolo semplicemente irrigando..ma un poco lo contrasti almeno nella zona radicale..

Se si coltiva in una terra acida si avranno piu risultati soddisfacenti con un ph piu alto rispetto a quello ottimale?
Se si ha una terra acida..quello che si cerca di fare è alzare un poco quel valore..ed uno dei vari modi è quello di usare una soluzione a pH un pò più alto...MA io parlo sempre di un range accettabile che va da 5,5 a 7,5...e non pH 9...in quella scala di valori, avendo un suolo acido è meglio usare un pH 7 che un pH 5,5..


Io scolo si controlla per vedere se stiamo irrigando con valori ottimali no?
No..il controllo dello scolo serve per vedere cosa sta accadendo nel substrato devo alloggiano le radici...perchè se irrighi con valori ottimali lo sai già prima di irrigare..ovvero controllando il pH prima di irrigare..

Se usassimo una macchina che irrighi con un ph sempre identico dall'inizio alla fine forse non avremmo nemmeno bisogno di controllare acqua di scolo o sbaglio?
Stessa risposta di prima in parte...se tu prepari una soluzione con una determinata composizione(pH..ec..qtà ioni..etc) ed irrighi..una volta che entra nel substrato a contatto con le radici ed esce dal fondo non avrà più la stessa composizione...questo perchè avviene uno scambio tra radici e soluzione nutritiva e tra suolo e soluzione nutritiva...e di conseguenza potrai avere valori diversi analizzando l acqua di scolo...

Grazie per la pazienza e mi scusa se posso sembrare arrogante aspetto tue risposte :thank you:

Tranquillo..non sei arrogante...capisco che diverse nozioni è difficile comprenderle così come sono..estraendole...ma essendo in un sistema..bisogna contestualizzare tutto..e non esiste una formula fissa perfetto per tutto..

ma ancora...come già detto da altri..al nostro livello..è più importante dare valore ad altri aspetti..e non incasinarsi con ''meglio un 6.1 o 6.6??''

:tiphat:
 
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