weos
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La storia del pH non è complicata, ma spiegarla si che lo è
Diciamo che io ho coltivato per anni in cocco e perlite e anche in terra (anche se in minor quantità) usando acqua a pH 8,5 o giù di lì e senza aggiungere acidi. L'ec totale dell'acqua del rubinetto era 0,2 mS/cm, cioè un'acqua dolce, non dura. Non ho mai avuto particolari problemi ed infatti sono andato avanti per anni così prima di passare all'idro dove invece regolo il pH a 6,5/7
Se avessi usato un'acqua dura quasi sicuramente non sarei riuscito a coltivare senza problemi con un pH così alto e avrei invece avuto bisogno di acidi per abbassarlo.
Negli anni ho avuto conferma della cosa anche da altri grower sul forum e non.
Se un'acqua è dolce contiene pochi soluti e nel nostro caso pochi bicarbonati, cosa che permette al pH di essere facilmente influenzato (ad esempio dalle radici stesse che sono vive e parte di un organismo complesso capace di adattarsi a molteplici situazioni).
Se un'acqua è dura, ad esempio contiene molti bicarbonati, il pH tenderà a rialzarsi nonostante l'aggiunta di acidi. A questo punto una pianta non può influenzare più di tanto il pH ed avrà scompensi. In questo caso regolare il pH dovrebbe essere obbligatorio o quasi, compensando l'alta alcalinità, cioè saturando le sostanze tampone, cosa che non potrebbe fare la pianta.
Non so se ciò che accade è davvero questo, ma sicuramente un acqua dolce è più facile da gestire che un'acqua dura.
quindi tocca tener d'occhio più l' EC che il PH dell'acqua che diamo alle piante anche coltivando in sub diversi dal hydro?