samu_samu
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Ho appena trovato questo articolo sul web è in data di oggi... ma sinceramente ci ho capito gran poco... provate a leggere voi...
La Corte ha stabilito che la coltivazione è legale se le piante non diventano mature: un artificio tutto italiano.
Finalmente gli scoop arrivano anche dalla Suprema Corte! Quindi, se qualcuno volesse iniziare a dedicarsi alla propria passione per la natura e poi decidere anche di imprimere una nota particolare all’arredamento della propria casa, magari abbellendola con qualche piantina di cannabis sparsa qua e là, ora lo può fare. E se qualcuno un po’ schizzinoso, con mascherato garbo, facesse notare che non si può, basterebbe sventolare la sent. Cass. 1222/2009 , per chiudergli la bocca e fargli provare solamente invidia per quel bel pezzo di arredamento mancante nella sua abitazione.
Quindi sembra che al Palazzaccio si respiri un’aria più moderna. Infatti, forse per dimostrare che coloro che sfoderano le classiche toghe di velluto, nonostante l’avanzare degli anni, sono in realtà uomini al passo con i tempi, è venuta fuori la tanto auspicata decisione, che con molta probabilità renderà felici gli amanti della botanica, i quali potranno vedere germogliare i fiori di questa esotica pianta, senza incorrere nel rischio di dover indossare le manette al posto dei braccialetti.
Indubbiamente, si tratta di una svolta per un Paese un po’ conservatore come il nostro, ma non bisogna credere che sia in atto un cambiamento radicale, perché i fiori possono sbocciare, ma la pianta non può crescere, quindi attenzione a non favorire la crescita di arbusti secolari.
Che si tratti di un compromesso interessante è sicuramente fuor di dubbio, ma la domanda che ci si pone è questa: come farà il povero giudice italiano a stabilire quando la piantina è cresciuta talmente tanto da far meritare una bella multa al suo amorevole proprietario?. Su questo la Corte non ha detto nulla e probabilmente per evitare che questo singolare escamotage, del resto tutto italiano, possa scatenare un’ondata di critiche, la risposta tarderà ad arrivare.
La Corte ha stabilito che la coltivazione è legale se le piante non diventano mature: un artificio tutto italiano.
Finalmente gli scoop arrivano anche dalla Suprema Corte! Quindi, se qualcuno volesse iniziare a dedicarsi alla propria passione per la natura e poi decidere anche di imprimere una nota particolare all’arredamento della propria casa, magari abbellendola con qualche piantina di cannabis sparsa qua e là, ora lo può fare. E se qualcuno un po’ schizzinoso, con mascherato garbo, facesse notare che non si può, basterebbe sventolare la sent. Cass. 1222/2009 , per chiudergli la bocca e fargli provare solamente invidia per quel bel pezzo di arredamento mancante nella sua abitazione.
Quindi sembra che al Palazzaccio si respiri un’aria più moderna. Infatti, forse per dimostrare che coloro che sfoderano le classiche toghe di velluto, nonostante l’avanzare degli anni, sono in realtà uomini al passo con i tempi, è venuta fuori la tanto auspicata decisione, che con molta probabilità renderà felici gli amanti della botanica, i quali potranno vedere germogliare i fiori di questa esotica pianta, senza incorrere nel rischio di dover indossare le manette al posto dei braccialetti.
Indubbiamente, si tratta di una svolta per un Paese un po’ conservatore come il nostro, ma non bisogna credere che sia in atto un cambiamento radicale, perché i fiori possono sbocciare, ma la pianta non può crescere, quindi attenzione a non favorire la crescita di arbusti secolari.
Che si tratti di un compromesso interessante è sicuramente fuor di dubbio, ma la domanda che ci si pone è questa: come farà il povero giudice italiano a stabilire quando la piantina è cresciuta talmente tanto da far meritare una bella multa al suo amorevole proprietario?. Su questo la Corte non ha detto nulla e probabilmente per evitare che questo singolare escamotage, del resto tutto italiano, possa scatenare un’ondata di critiche, la risposta tarderà ad arrivare.